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Lezione n 6 (16/03/21)
Oggi proseguiamo con il tema dei criteri di collegamento che abbiamo già introdotto
abbondantemente quando abbiamo parlato di residenza fiscale. In particolare ci
soffermiamo su un istituto che abbiamo evocato tante volte in queste prime lezioni
del corso e che non abbiamo mai approfonditoàil tema della STABILE
ORGANIZZAZIONE (SO) ->è un po' il tema centrale, il tema dei temi, nel dibattito e
anche nella prassi internazionale in quest'epoca di grandi cambiamenti legati all'
avvento dell’economia digitale, l’abbiamo accennato e lo rivedremo anche oggi,
perché proprio dalle problematiche che accompagnano la definizione di stabile
organizzazione, e soprattutto l'adattamento di questa definizione al contesto nuovo,
sono scaturite le forme più aggressive di pianificazione fiscale delle multinazionali
digitali e quindi anche le situazioni di maggiore risparmio fiscale.
STABILE ORGANIZZAZIONE (SO)
Per capire bene qual è la funzione della SO e come si colloca la SO nell'ambito più
generale delle regole fondanti del diritto tributario internazionale dobbiamo
riprendere in mano una serie di concetti che abbiamo già introdotto e che riguardano
le regole internazionali che presiedono alla tassazione del reddito d’impresa.
Il nostro riferimento in questo excursus è nuovamente il MODELLO OCSE (MO)
il quale non è una convenzione internazionale (altrimenti si chiamerebbe
convenzione), ma è per l'appunto un modello cioè un documento che se lo si legge ha
l’aspetto di un accordo internazionale ma è soltanto un modello cioè qualcosa che i
due stati, che sono desiderosi di concludere tra di loro una convenzione contro le
doppie imposizioni, possono (ma non devono) prendere in considerazione al fine della
negoziazione del loro trattato->possono, non devono->il MO non ha niente di
vincolante neppure per gli Stati membri dell' Ocse quindi non è raro che nelle
convenzioni bilaterali concluse tra due stati che sono entrambi membri dell' Ocse si
segua un modello diverso dal MO (sul piano internazionale oltre al MO ci sono altri
modelli di convenzione bilaterale contro le doppie imposizioni). Perché non è
vincolante? Perché il MO è stato elaborato in seno all’Ocse ed è stato deliberato dal
consiglio dell’Ocse, organo deliberante dove sono rappresentati i governi degli stati
membri, come raccomandazione->non è una decisione vincolante per gli stati membri
dell’organizzazione ma è una mera raccomandazione (non solo non vincola gli stati
terzi, ma non vincola anche gli stati membri).
Noi facciamo continuo riferimento al modello Ocse perché è il più diffuso, il più
autorevole, ricorrono al modello Ocse Stati che non hanno a che fare con l' Ocse
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
- Se l’impresa nello stato A vende i suoi beni nello stato B attraverso una SO allora
la parte di reddito che deriva dalla vendita effettuata attraverso la SO sarà
assoggettato ad imposizione nello stato B.
- Se l’impresa residente in A ha nello stato B un’impresa con propria personalità
giuridica controllata quell’impresa non può essere considerata, per il solo fatto
di essere controllata, come una SO della controllante questo comporta che
l’impresa controllata residente nello stato B tasserà i propri redditi nello stato
B e lo stato A della controllante non potrà vantare su questi redditi alcuna
pretesa impositiva se non nel momento in cui una parte dei redditi generati
dalla controllata affluiscono alla controllante sottoforma di utili, dividendi
distribuiti dalla controllante alla controllata.
Rispetto a questo quadro generale mettiamo in evidenza alcuni elementi rilevanti,
alcune peculiarità:
la prima è che la SO è qualcosa che deve essere tenuta profondamente
separata, distinta rispetto alla residenza fiscale; la funzione della residenza fiscale e
della SO è in qualche modo la stessa cioè collegare un certo e reddito ad un dato
ordinamento, ma in realtà sul piano concettuale residenza e SO sono completamente
diverse perché? Perché la residenza è quel collegamento tra un'impresa e un certo
ordinamento nel quale l'impresa stabilmente vive, opera, nel quale l'impresa è
stabilmente inserita e quindi l'ordinamento che è legittimato ad assoggettare ad
imposizione i redditi di quell’impresa secondo il principio world-wide. La SO è sì un
elemento di collegamento del reddito in un certo ordinamento, ma riguarda la fonte
quindi non va ad impattare sulla residenza, anzi la SO si può predicare rispetto ad un
soggetto la cui residenza sia già stata verificata, la SO, per definizione, è relativa da un
soggetto residente in uno stato diverso da quello della SO->la SO è una fase successiva
rispetto a quella dell’attribuzione della residenza: la residenza è già stata attribuita si
tratta di collocare la parte di reddito che proviene da una fonte situata in uno stato
diverso da quello della residenza. Sono quindi due concetti che manifestano entrambi
il collegamento di un reddito con un certo ordinamento, ma sono concettualmente e
temporalmente distinti uno rispetto all’altro. La funzione della SO è proprio quella di
enucleare nell’ambito del reddito complessivo che l’impresa residente in un certo
stato produce ovunque nel mondo quel pezzetto di quel reddito che si colloca in un
certo ordinamento diverso da quello di residenza dell'impresa e che quindi può essere
assoggettato alle leggi fiscali dello Stato dove si trova la SO.
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
lo stato francese, sulla base delle regole tradizionali di determinazione della SO che
sono regole che si riferiscono ad una presenza materiale, tangibile dell'impresa non
residente, possa sostenere che Google Irlanda ha una SO in Francia.
Quindi in questo pezzetto del caso Google vediamo riassunta la forma più
evidente, più semplice di pianificazione fiscale di una multinazionale digitale che
rispetta alla lettera le regole di diritto tributario internazionale: rispetta le regole sulla
residenza, rispetta le regole sul fatto che ora controllata non è SO, rispetta le regole
che vogliono che la SO ci sia solo in presenza di un'installazione materiale, di una
presenza tangibile. Proprio per questo la conseguenza è che i ricavi, pure molto
importanti ed elevati, che Google Irlanda limited fa in Francia non possono essere
tassati in Francia perché Google Irlanda non è residente in Francia e non ha neppure
una fonte sottoforma di SO.
Quindi il tema della SO e di come si definisce la SO è un tema centrale in questa
forma di pianificazione fiscale ed è uno degli elementi caratterizzanti le forme di
pianificazione delle multinazionali digitali perché l’impresa non residente, come è
Google Irlanda limited rispetto alla Francia, secondo la regola tradizionale tassa i
propri redditi solo nel proprio stato di residenza se non ha nell'altro stato una SO->se
non c'è una presenza fisica ad oggi non si può dire che la società abbia una SO nello
Stato nonostante che quel flusso di ricavi provenga proprio dal territorio francese,
dall' ordinamento francese (perché lì si trovano gli utenti del sito, ma soprattutto li si
trovano le imprese che vanno a pagare delle somme a Google Irlanda limited per
avere visibilità pubblicitaria sul sito di Google); quindi nonostante questo, mancando
la presenza fisica, la Francia non può assoggettare ad imposizione il flusso reddituale.
Ecco che qui evidentemente il tema dei temi diventa: come si definisce la SO e
come si può provare a modificare questa definizione tradizionale di SO che ruota
attorno alla presenza fisica tangibile, materiale per adattarla al mondo dell'economia
digitale? Lo vedremo.
Apriamo ora una parentesi rispetto al tema cui si accennava prima.
Si è detto che la regola del MO che noi applichiamo a questo pezzetto del caso
Google è che il fatto che ci sia una controllata in uno stato diverso da quello della
controllante non può mai far presumere che quella controllata sia una stabile
organizzazione. Perché? Qual è stata l’idea che ha spinto l'Ocse a codificare questa
regola nel MO? L’idea che se una società è controllata, ma è una società con una
propria autonomia e una propria personalità giuridica è ovvio che ad essa si deve
applicare il principio della tassazione dell'utile mondiale e quindi il principio per cui
essendo autonoma è a quell’impresa che devono far capo i propri redditi non potendo
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
questi essere attribuiti alla controllante per il solo fatto del controllo perché altrimenti
si andrebbe a stravolgere le regole fondamentali della tassazione delle imprese nel
contesto internazionale.
Ecco rispetto a questa situazione però l'Italia si è mossa un po' in anticipo, un
po' in controtendenza rispetto agli altri orientamenti internazionale ed ha cercato
negli anni, attraverso gli orientamenti della giurisprudenza, di suggerire delle
soluzioni rispetto a questo assetto e l'ho fatto in particolare attraverso un famoso
caso giurisprudenziale deciso nel 2002 dalla Corte di Cassazione che è il caso Philip
Morris.
CASO PHILIP MORRISàun caso vecchio rispetto a come è cambiato il mondo
dal 2002 ad oggi. Lo si ricorda ancora sia perché è un caso che ha fatto storia, sia
perché in realtà un certo atteggiamento figlio di questa vicenda giurisprudenziale lo
troviamo ancora oggi con riferimento proprio all'economia digitale, alle
multinazionali dell'economia digitale (anche se il caso Philip Morris (PM) aveva sì a
che fare con una multinazionale americana che però non aveva niente a che fare con
l'economia digitale). Inquadriamo il caso: PM è una multinazionale del tabacco con
sede negli stati uniti, PM aveva stipulato un contratto con i monopoli di stato italiani
per la produzione e la vendita di lavorati del tabacco (sigarette etc), il contratto, che
prevedeva poi il pagamento di tutta una serie di somme dall'Italia agli Stati Uniti, era
stato stipulato dalla casa madre americana la quale aveva due società controllate in
Italia: una che si occupava della lavorazione del tabacco (e quindi della manifattura se
vogliamo delle sigarette) e l'altra che aveva una funzione diversa cioè non faceva
nient'altro che controllare che i monopoli di stato adempissero agli obblighi che
avevano assunto nei confronti della PM America con quel contratto.
Quindi l'assetto era: il contratto è stipulato tra gli Stati Uniti e i monopoli->gli
Stati Uniti non hanno SO in Italia quindi i proventi di quel contratto vengono tassati
esclusivamente negli Stati Uniti (in realtà non proprio negli Stati Uniti, ma comunque
fuori dall'Italia)->in Italia ci sono due società controllate che, per la regola che
abbiamo più volte ricordato, non costituiscono SO della controllante americana, che
svolgono attività minori, vengono remunerati dalla casa madre americana per lo
svolgimento di queste attività minori (vuoi per quella di produzione materiale delle
sigarette, vuoi per questa funzione, questo servizio di controllo sul corretto
adempimento degli obblighi contrattuali da parte della controparte italiana).
Concentriamoci in particolare su questa società italiana controllata perché è
stata questa società diciamo di servizio che ha dato vita alla contestazione che ha
portato poi alla sentenza del 2002 della Corte della Corte di Cassazione.
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
la conclusione di quei contratti e quindi per la realizzazione dei ricavi attribuiti poi alla
società irlandese. Ci sono stati poi gli accordi di adesione, sappiamo che (al di là poi
della capacità di conoscere queste vicende) gli accordi di adesione sono accordi
riservati che non hanno nessun tipo di pubblicità, però ci sono stati gli accordi di
adesione quindi sembra che la teoria della SO occulta riesumata dall’amministrazione
finanziaria abbia poi portato a delle forme concordate di conclusione del
procedimento. Questo però non ci deve far pensar male perché non è che se Google
ha fatto un accordo di adesione vuol dire che la contestazione dell'amministrazione
finanziaria era sicuramente fondata (spesso soprattutto a livello di multinazionali che
hanno una buona reputazione, un buon nome da difendere, si preferisce fare un
accordo con cui si chiude una vicenda che potrebbe trascinarsi per anni e avere esiti
inattesi quindi non è detto che aver chiuso l' adesione significhi che quella
ricostruzione di SO occulta sia effettivamente condivisa e reale).
Resta però una vicenda interessante perché mostra come questa teoria, nata
in un contesto diverso cioè in un contesto di multinazionale dedita a un business
tradizionale come PM, oggi sembra poter essere considerato uno strumento valido
per poter intercettare a tassazione in Italia una parte dei redditi delle multinazionali
digitali. Questo è uno degli esempi che mostra come l’Italia sia sensibile a queste
tematiche, in modo più o meno condivisibile, e di come sia andata molto avanti nel
tentativo di dare una risposta, una soluzione al tema della giusta tassazione, della
giusta imposizione delle multinazionali.
Altro esempio relativo all’importanza della SO è il CASO AMAZONàla non
esistenza di una SO in assenza di una presenza materiale sia decisiva (schema su
moodle). Amazon vende in tutta Europa senza avere una presenza materiale in questi
paesi e quindi, in virtù del fatto che non c'è SO, secondo la definizione tradizionale,
tutti i ricavi che provengono dalle vendite europee non sono tassati nei paesi europei
da cui provengono, ma sono tassati in Lussemburgo (salvo poi non essere tassati
neanche in Lussemburgo se non in minima parte per effetto del ruling cioè
dell’accordo stipulato da Amazon con la amministrazione fiscale lussemburghese).
REDDITO D’IMPRESA E SO
Questo è uno schemino (per chi lo volesse vedere min. 01.01.01 della registrazione)
attraverso il quale cerco di farvi capire come funziona la tassazione del reddito di
un’impresa attraverso l'istituto della SO. Questo schema è importante perché oltre a
farci capire come si realizza la SO, ci dà anche tutta una serie di indicazioni ulteriori su
alcuni istituti fondamentali del diritto tributario internazionale (ad esempio il credito
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
1. sicuramente tutto il reddito che deriva dal transazioni dirette della casa madre
rispetto ai clienti finali sono imponibili in A (sia le vendite domestiche cioè quei
70 che corrispondono alle vendite fatte al cliente finale nello stesso stato di
residenza della casa madre, sia le vendite transfrontaliere cioè la vendita
diretta che la casa madre fa al cliente finale dello stato B->quindi questi 100
della vendita diretta nello Stato B sono sicuramente imponibili in A e solo in A-
>se non c’è SO il reddito è tassabile unicamente nello stato di residenza della
società, in questo caso stato A).
2. il reddito imponibile della casa madre è composto però anche da quel pezzetto
di reddito che viene prodotto all'estero attraverso la SO quindi per ricostruire
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
compensare le imposte già pagate nello Stato C è nello stato D sui redditi
prodotti attraverso la SO1 e la SO2.
Quindi vedete che tutto torna alla fine->torna il principio della tassazione world-wide
nel senso che lo stato A legittimamente assoggetta ad imposizione i redditi che la casa
madre ha prodotto ovunque nel mondo (sia negli stati dove non c'è SO che in quelli
in cui si trova una SO), ma allo stesso tempo viene rispettato il principio per cui in
presenza di una SO lo stato della SO può attrarre ad imposizione quel pezzetto del
reddito dell’impresa non residente che viene realizzato attraverso la SO. Per quanto
riguarda la doppia imposizione che può derivare da un assetto di questo genere è
risolto attraverso il meccanismo del credito d’imposta.
STUDENTE: non sarebbe meno macchinoso se lo stato concedesse una tax exemption
(esenzione) al posto del credito d’imposta?
PROFESSORE: questo tema è relativo alla doppia imposizione che tratteremo più
avanti. Per ora si può dire che per eliminare la doppia imposizione si individuano due
metodi: uno è la tax exemption cioè lo stato A non considera nella base imponibile
della casa madre in A e non assoggetta ad imposizione quel pezzetto di reddito
generato all’estero attraverso la SO e lo lascia alla potestà fiscale degli stati della SO;
l’altro, il metodo più diffuso, è quello di includere nella base imponibile della casa
madre anche i redditi prodotti dalla SO per poi sterilizzare la doppia imposizione a
livello non di imponibile, ma di imposta o di credito. La sua domanda è sensata, ma in
realtà la maggior parte degli stati oggi si è orientata abbandonando il metodo
dell’esenzione e sposando il metodo del credito d’imposta e questo per difesa nei
confronti delle frodi, di forme di evasione fiscale. L’esenzione infatti operando a livello
di imponibile fa si che se lo stato A concede l’esenzione si disinteressa di
quell’imponibile concedendo conseguentemente alla casa madre di non includere
quell’imponibile nella sua base imponibile (nella sua dichiarazione dei redditi
presentata in A); quindi lo stato A non sa niente di quel reddito prodotto all’estero il
quale potrebbe anche essere esentato o avere dei regimi fiscali agevolati nello stato
della SO (si potrebbe avere un duplice effetto di non tassazione->esenzione più
regime di favore). Questo non viene visto bene a livello internazionale e quindi si
preferisce il credito d’imposta che consente allo stato A di avere sotto controllo quello
che accade anche nelle altre giurisdizioni e poi decidere come comportarsi (il credito
d’imposta viene concesso solo se l’altro stato fornisce la prova che le imposte sono
state pagate, se non sono state pagate il credito non lo do)->prevale la ragione
garantista.
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
STUDENTE: per lo stato D perché c’è differenza tra SO e società controllata? Può
assoggettare le stesse identiche imposte, no?
PROFESSORE: ora ci arriviamo, era il pezzo che mancava. Lei dice: dal punto di vista
dello stato D 100 è il reddito complessivo (40 attribuibile alla SO2, 60 alla società
controllata) quindi D preleva le sue imposte su 100. Siamo d’accordo, però da un lato
le due situazioni producono conseguenze diverse dal punto di vista della casa madre
nello stato A perché rispetto ad A i 60 prodotti dalla società controllata non rilevano,
mentre i 40 prodotti dalla SO2 rilevano perché devono essere inclusi nella base
imponibile della casa madre e poi perché deve operare il meccanismo del credito
d’imposta. Ma la differenza non è pratica, perché dal punto di vista di D non cambia
niente, ma è soprattutto una differenza concettuale importantissima->questo
schema dovrebbe indurci a fare una riflessione su che cosa è la SO. Noi fino ad ora
abbiamo detto in sostanza due cose sulla SO:
- è un criterio di collegamento del reddito dell’impresa non residente con un
certo ordinamento
- che dal punto di vista del funzionamento la SO consente allo stato dove questa
è collocata di applicare le proprie regole fiscali e induce poi l’applicazione del
meccanismo del credito d’imposta (lo dell’esenzione) per sterilizzare la doppia
imposizione
Il credito d’imposta o l’esenzione sono necessari perché altrimenti avremmo una
doppia imposizione, ma da cosa nasce questa doppia imposizione? Nasce dal fatto
che quel reddito della SO deve essere incluso anche nella base imponibile della casa
madre. Perché questo? Questa è una cosa che ci lascia apparentemente interdetti
perché se nello stato C c’è una SO, e quindi C ha il diritto di tassare il reddito prodotto
dalla SO, lasciamo che questo reddito venga tassato da C, che c’entra la casa madre?
Perché dobbiamo riportare quel reddito alla casa madre? Non funziona così, la SO non
è un soggetto distinto rispetto alla casa madre; mentre la società controllata è
effettivamente un soggetto giuridico distinto rispetto alla casa madre, la SO non lo è
(ricordiamocelo!), non è un soggetto giuridico separato rispetto alla casa madre, ma
è lo stesso soggetto (casa madre/SO sono due articolazioni dello stesso soggetto). La
SO è un modo attraverso il quale quell’unico soggetto (casa madre) può operare in un
ordinamento diverso rispetto a quello di residenza. Ecco che ora capiamo perché c’è
la necessità di imputare comunque reddito prodotto dalla SO all’imponibile della casa
madre: è il reddito della casa madre, è il reddito che è direttamente prodotto dalla
casa madre perché c’è solo la casa madre che lo produce, la SO indica solo la modalità
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
operativa attraverso il quale viene prodotto quel reddito (non in via diretta, ma
attraverso questa presenza fisica che resta una presenza fisica della casa madre).
Questo schema è importante perché ci fa capire che la SO non è un soggetto giuridico
autonomo rispetto alla casa madre, è una finzione, se vogliamo, che serve per
calcolare quale parte del reddito complessivo generato dalla casa madre può essere
assoggettato a imposta nello stato C o D diverso da quello di residenza della casa
madre, ma resta pur sempre un pezzetto del reddito della casa madre.
Ancora non è molto chiaro se la SO è un soggetto autonomo o no, è un tema ancora
un po' controverso quindi è importante avere presente l’approccio teorico prevalente
secondo il quale la SO non è assolutamente un soggetto autonomo, ma è soltanto una
estrinsecazione in uno stato diverso da quello di residenza della casa madre.
STUDENTE: come si fa a sostenere dal punto di vista economico-contabile che le SO
siano soggetti diversi rispetto alla casa madre?
PROFESSORE: per due ragioni:
a. una riguarda gli adempimenti contabili della SO->la SO deve tenere delle
scritture contabili separate rispetto a quelle della casa madre perché devono
consentire di ricostruire la genesi di quel pezzetto di reddito che si distingue dal
reddito globale della casa madre e che è riconducibile alla SO.
b. l’altra riguarda il metodo che si deve seguire per determinare come si calcola il
reddito della SO (ne parleremo la prossima settimana->il reddito della casa
madre è un reddito globale, la casa madre nella sua dichiarazione mette tutti i
redditi prodotti nel mondo ed è difficile andare ad enucleare quel pezzetto di
reddito prodotto dalla SO in uno stato, e allora come si fa? Si utilizza il metodo
della entità funzionalmente separate->si ragiona come se la SO fosse un
soggetto separato dalla casa madre (come se fosse una controllata), ma con le
stesse funzioni, gli stessi rischi, gli stessi asset, si calcola quale dovrebbe essere
il normale reddito generato nello svolgimento di quella attività da un soggetto
separato e lo si attribuisce alla SO. Questo un po' alimenta le problematiche nel
senso che si ragiona come se fosse un’entità separata, come se fosse un
soggetto autonomo, ma resta un ragionamento astratto serve solo nei limiti in
cui ciò ci consente di calcolare il reddito, ma poi giuridicamente quello è sempre
un pezzetto del reddito di un soggetto che resta unico. Sulla metodologia di
calcolo del reddito attribuibile alla SO ci torneremo.
DIRITTO TRIBUTARIO INTERNAZIONALE
Questo che abbiamo detto oggi è la funzione della SO, lunedì parleremo della
definizione di SO.
STUDENTE: tornando al caso PM che cosa ci guadagna (credo l’Italia)->min. 01.28) ?
da un punto di vista di gettito fiscale a creare una società come SO occulta anziché
come società controllata?
PROFESSORE: la società controllata come soggetto autonomo assoggetterà in Italia il
proprio reddito e il reddito della controllata di PM era semplicemente quel
corrispettivo che PM America le dava per svolgere questo servizio di controllo sul
corretto adempimento degli obblighi contrattuali (es. 100 mila euro, il contratto però
non vale 100 mila euro ma 100 milioni non essendoci però una SO in Italia non deve
essere tassato niente); se però si ritiene che quella società controllata svolga non solo
la funzione per la quale è remunerata 100 mila euro, ma che serva anche per
consentire che il contratto da 100 milioni della casa madre abbia buon esito, è chiaro
che una parte, ulteriore ai 100 mila euro, di quei 100 milioni deve essere tassata in
Italia perché la realizzazione, la percezione di quei 100 milioni è resa possibile dalla
SO occulta.