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LA MUSICA STRUMENTALE NEL 1600

Nel corso del 1600 la musica strumentale continua il suo percorso di autonomia e di espansione
rispetto alla produzione vocale.
Questo percorso infatti condurrà la musica strumentale agli splendori del BAROCCO e ai capolavori
di VIVALDI, BACH ed HAENDEL.
G

Fra i tanti fattori che hanno contribuito a rendere possibile la diffusione della musica strumentale,
in questo periodo rispetto al passato, c’è il perfezionamento degli strumenti musicali.
A CREMONA sono attivi alcuni laboratori artigianali di liuteria come ad esempio:
- La famiglia Amati
- La famiglia Guarneri del Gesù
- La famiglia Stradivari che possiamo considerare fra le più grandi. I violini che costruivano
costavano miliardi delle vecchie lire ed erano in serie limitata; ne costruì infatti appena
1111.
Il fatto, quindi di avere a disposizione uno strumento così perfetto, chiaramente stimolava il
compositore nel comporre musiche per questi tipi di strumenti.
Un altro strumento protagonista di questa epoca è il CLAVICEMBALO; strumento a tastiera dalle
origini antiche, che viene portato ad un ottimo grado di perfezione tecnica.
I MAGGIORI COMPOSITORI SONO:
- COUPERIN, RAMEAU in FRANCIA
- BACH, HAENDEL, TELEMANN in GERMANIA
- DOMENICO SCARLATTI in ITALIA

Qualche anno dopo, esattamente nel 1632 a FIRENZE nasce:


Giovanni Battista Lulli.
A 13 anni emigra in FRANCIA per cercare fortuna, infatti vivendo lì il suo nome sarà tradotto e
quindi conosciuto come JEAN BAPTISTE LULLY.
A 20 anni viene ammesso alla “Corte di RE Luigi XIV”, dove lavorerà come violinista & ballerino,
per poi diventare successivamente (dopo qualche anno) il Direttore dei Concerti alla Corte del RE
Sole.
Con questo nuovo incarico lui comporrà molte musiche soprattutto da ballo, approfondendo la
scrittura della Musica Strumentale, cercando anche di definire “L’OUVERTURE”.

[Il termine Ouverture indica in Francese il verbo “OUVRIR” che tradotto in Italiano vuol dire
“APRIRE”.
QUINDI L’OUVERTURE è SEMPLICEMENTE UN BRANO DI APERTURA.
Oggi ne troviamo molte all’inizio delle opere liriche, come brano affidato all’ orchestra. ]
J. B. LULLY più avanti ebbe l’occasione di conoscere MOLIERE, infatti grazie a questa
collaborazione nasceranno le sue 13 COMEDIE BALLET; commedie nelle quali erano previste anche
delle danze.
Inoltre Lully fisserà pure la struttura della SUITE, che è una composizione strumentale costituita
da una serie di danze, scritte tutte nella stessa tonalità.
Secondo Lully una Suite deve essere formata da:
 Una SARABANDA
 Una CORRENTE
 Un MINUETTO
 Una GIGA

J. B. LULLY amplia anche l’organico strumentale dell’orchestra aggiungendo, ai soli archi, anche i
fiati quali:
- TROMBE, FLAUTI, OBOI, TIMPANI –
Tutto questo è da considerare come un forte impulso per la crescita e diffusione della produzione
strumentale.

RIEPILOGO
JEAN BAPTISTE LULLY:
- Nasce a Firenze nel 1632
- Emigra in Francia e lavora alla corte del RE Sole [ballerino, violinista & direttore d’
orchestra]
- Collabora con MOLIERE (Nascono le 13 Comedie Ballet)
- Definisce la struttura della SUITE
- Amplia l’organico strumentale dell’orchestra

IN QUESTO PERIODO ABBIAMO QUINDI:


1. POLIFONIA che cede il passo alla MONODIA
2. Lo spartito, di conseguenza, non è più letto in senso orizzontale ma nel senso verticale
della scrittura Monodica
3. GIOSEFFO ZARLINO che indaga sui suoni da un punto di vista acustico, trovando una
corrispondenza naturale fra l’accordo MAGGIORE & l’accordo Minore
4. L’innovazione data dall’introduzione del BASSO CONTINUO

IL BASSO CONTINUO:
Consiste in una nota grave, scritta su un rigo musicale posto nella parte più bassa dello spartito.
Questa nota, visto che ormai il sostegno della melodia viene dato dagli strumenti, è affidata ad
uno strumento con suoni gravi, con lo scopo di sostenere costantemente l’intera struttura
compositiva. Da qui infatti capiamo perché è stato chiamato così (cioè Basso Continuo).
Sulle note del BASSO CONTINUO vengono messi dei numeri per consentire all’ esecutore, ai
musicisti di sviluppare degli accordi su queste note.
Questa nota bassa [basso continuo] può essere suonata da uno strumento a corde sfregate come
la VIOLA DA GAMBA, IL VOLONCELLO, IL CONTRABBASSO, o anche dalla mano sinistra del
CLAVICEMBALO dove ci sono i suoni più gravi.
La tecnica del BASSO CONTINUO rimarrà per lunghi decenni, fino anche a MOZART.

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