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HECTOR BERLIOZ
Nasce in francia nel 1803; è una persona dal carattere al quanto inquieto.
Dopo gli studi musicali è attivo in Europa come critico, come direttore d’orchestra e
come compositore.
Lui ha in mente un modello di musica visionario; vuole dar vita a creazioni immense.
Addirittura Nicolò Paganini definisce Berlioz come la reincarnazione di Beethoven.
Nel 1830, proprio quando è a Roma, compone la sua sinfonia “Fantastica” che è
una delle composizioni che più lo rappresenta e lo raffigura.
CHARLES GOUNOD
Nasce a Parigi nel 1818. Grazie al suo soggiorno a Roma fra il 1840 e il 1843 entra in
contatto con la musica polifonica [ in particolare con il repertorio sacro ] di Giovanni
Pierluigi da Palestrina.
Gounod diventa quindi un ammiratore della polifonia italiana del 500 fino a farne il
suo tratto distintivo
FRA LE SUE OPERE Più SIGNIFICATIVE ABBIAMO:
UN “REQUIEM”
IL “FAUST” composto nel 1859 (dall’ opera di GOETE)
“ROMEO & GIULIETTA”
E anche una serie di “MESSE” e altre “opere sacre”
Scrive anche:
- “le meditazioni sul 1° preludio di Bach” [il 1° dei 24 preludi del
Clavicembalo ben temperato; un preludio in DO MAGG.]
In poche parole…..sulla scrittura di BACH, GOUNOD inserisce una bellissima
melodia che affida al violino (quindi Violino & Organo), conosciuta oggi con il
nome di “AVE MARIA”.
QUINDI UNA MELODIA ORIGINALE COSTRUITA SUL 1° PRELUDIO DI BACH
GEORGES BIZET
Nasce a Parigi il 25 ottobre del 1838; anche lui si trova a Roma nel 1857.
Bizet ha una personalità molto fragile, infatti alterna spesso fasi di esaltazione e di
profonda depressione.
Rispetto a BERLIOZ e GOUNOD è più operista; fra le sue opere abbiamo infatti:
- “I pescatori di Perle” – “l’ Arlesienne” – “Carmen” [1875]
Carmen è oggi una delle opere, in assoluto, più rappresentata nel mondo. Viene
eseguita per la prima volta nel 1875, all’ Opera Comique di PARIGI scatenando per
alcuni motivi un vero e proprio scandalo.
Come primo fattore abbiamo infatti la morte (sulla scena) della protagonista che è
pure una donna molto intrigante; presentare infatti un’opera che prevede la morte
della protagonista sulla scena, non risultò un’idea cosi adatta alla cornice o al
contesto che presentava l’opera in quel periodo.
Inoltre ci sono anche delle “SIGARAIE”, cioè delle ragazze che fanno sigari e che
fumano sulla scena, durante la rappresentazione dell’opera.
Tutto questo, quindi venne accolto come uno scandalo, proprio perché CARMEN,
essendo un’opera cruda e sensuale, risultò abbastanza esagerata e di forte impatto
per quel periodo.
In realtà però potremmo definire la Carmen di BIZET come un’opera che quasi
anticipa il Verismo Musicale che verrà dopo qualche decennio
Nel 1875 a seguito di questo grave insuccesso, BIZET ha una nuova crisi depressiva
gravissima che lo condurrà alla morte [forse suicida]