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GIACOMO PUCCINI
Fu l’ultimo grande rappresentante della Tradizione Operistica
Nasce a Lucca nel 1858
Rimasto molto presto orfano di padre, inizia gli studi musicali con due suoi allievi, cioè
due maestri che avevano appunto studiato con suo padre.
A 12 anni viene ammesso al Conservatorio di Milano dove segue le lezioni di
composizione di Amilcare Ponchielli, (musicista a cui abbiamo già accennato, parlando di G.
Verdi; quindi contemporaneo di VERDI e l’Autore dell’Opera “La Gioconda”, che contiene la
meravigliosa Romanza “Cielo e Mare”)
L’esordio di Puccini come operista avviene nel 1884 con l’opera “LE VILLI”, un’opera
che riceve una buon’accoglienza e un buon successo
Il vero grande trionfo però avviene il 1° febbraio del 1893 quando al Teatro Reggio di
Torino, viene rappresentata la “MANON LESCAUT”.
Con quest’opera, Puccini inizia una strepitosa carriera di operista che lo renderà
famoso in tutto il mondo, facendo di lui uno dei massimi esponenti dell’Opera lirica
di ogni tempo.
La “MANON LESCAUT” è un’opera che parla di una grandissima storia d’amore tra
Manon & Des Grieux; una storia piena d’amore passionale e sensibile, mai portata in
una scena teatrale.
In quest’opera c’è ovviamente molto Verismo, molta influenza wagneriana infatti
troviamo il “LEIT MOTIV” [motivo conduttore] che ricorre spesso nell’opera, ma c’è
anche la consapevolezza di appartenere ad una grandissima tradizione lirica italiana.
Abbiamo anche “LA TURANDOT” che è la sua ultima opera nella quale, nell’Aria
“Nessun Dorma”, troviamo la famosa frase: “VINCERò….VINCERò…” che, per la sua
intensità musicale, rappresenta l’apice dell’opera lirica italiana insieme a “l’AMAMI
ALFREDO” nella TRAVIATA di G. Verdi
“LA TURANDOT” però rimane incompiuta perché Puccini fu ricoverato in una clinica
di BRUXELLES per sottoporsi ad un delicato intervento che non andrà purtroppo a
buon fine, infatti
PUCCINI MUORE NEL 1924, a BRUXELLES