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(CAPIT.

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Riassunto [chiara borgonovo]
LA DODECAFONIA & il 900
In questo periodo, da un punto di vista storico abbiamo 1° & 2° Guerra Mondiale e i
Regimi Totalitari, che mettono in grossa difficoltà tutta la società di quel periodo,
infatti tutte le arti cercavano un po' di riflettere l’instabilità di questo periodo.
Ogni espressione artistica, praticamente distrugge le regole del passato, perché vuole
esprimere questa situazione di crisi; Si facevano infatti delle sperimentazioni su
qualsiasi cosa mai pensata precedentemente.
Questo diventa anche un po' come una sfida alla Normalità, alla regolarità e alle
regole del passato, proprio perché si vuole rappresentare la paura, l’angoscia e la crisi
che caratterizzano questo periodo.
DA UN PUNTO DI VISTA MUSICALE
Abbiamo L’espressionismo che è una corrente che coinvolge anche la pittura e altre
arti; in musica si traduce in una serie di Avanguardie di stili, di generi musicali molto
diversi fra loro, che però hanno in comune LA NEGAZIONE DELLE REGOLE DEL
PASSATO.
SI dà grande importanza al “RUMORE” [il RUMORE quasi prende il sopravvento], e alle
Nuove Tecnologie che vengono applicate alla musica, per cui in questo periodo nasce
la Musica Elettronica;
Verranno sperimentati degli strumenti inusuali, ottenendo dei risultati che a volte
vengono considerati dal pubblico “NON MUSICA”, cioè
QUESTE NUOVE ESPRESSIONI MUSICALI NON VENGONO CAPITE SUBITO DALLA
GENTE.
Addirittura sono state definite da A. HITLER con il termine di Musica Degenerata

AVANGUARDIE & GENERI


L’ATONALITÀ
Con L´Atonalità abbiamo la privazione della TONALITà;
non esiste più il concetto di TONALITà che in poche parole vuol dire “Scala Musicale;
CIOE’
I brani NON sono più basati su una scala musicale [come potrebbe essere quella di DO, che
tutti conoscono], dove ogni nota (all’interno della scala) ha una sua funzione ben precisa,
INFATTI
Le note oramai potevano essere usate in maniera libera dando a volte l’impressione
della casualità.

LA POLITONALITÀ
NON consiste NELL’ASSENZA DELLA TONALITÀ, MA NELLA PRESENZA DI Più TONALITÀ
[ovviamente diverse tra loro]; quindi nella presenza di più scale diverse nello stesso brano.
PER ESEMPIO: un Violino può suonare LA SCALA di RE, mentre contemporaneamente
un Flauto utilizza LA SCALA DI SOL.
L’incastro di queste diverse tonalità danno quindi origine a quelle che noi chiamiamo
Dissonanze;
LA DISSONANZA è una sensazione di stonatura che il nostro orecchio percepisce,
quando appunto due suoni riprodotti simultaneamente creano una vibrazione
fastidiosa.
Uno dei più importanti artisti che usa spesso la Politonalità nelle sue composizioni è
IGOR STRAVINSKIJ.
Egli è stato, nel 1900 quello che Tchaikovsky fu nel 1800; quindi un compositore di
Balletti.
Lavora con l’impresario S. Diaghilev, fondando assieme a lui la famosa “Compagnia
dei Balletti Russi”.
Tra i Balletti più importanti e famosi scritti da Stravinskij abbiamo:
- “Uccello di fuoco”
- “La Sagra della Primavera”
- “Petruska”

DODECAFONIA
Consiste nell’utilizzazione della Scala Cromatica, cioè quella scala che va per semitoni
[quella scala che passa sia per i suoni Naturali, sia per i suoni Alterati].
Non abbiamo più la Scala di 7 suoni + la ripetizione del 1°, ma una Scala di 12 suoni
poiché ormai le composizioni, appunto dodecafoniche sono concepite in base a
questo tipo di scala.
Il maggiore esponente della Dodecafonia è stato A. SCHOENBERG
Egli ha elaborato partendo dalla Scuola di Vienna, una scuola musicale che ha messo
appunto queste nuove regole di composizione.
La Composizione più importante e conosciuta di A. SCHOENBERG è
“Un Sopravvissuto di Varsavia” che consiste nella narrazione di ciò che successe in un
ghetto durante la SHOAH, mentre c’è un accompagnamento orchestrale che fa da
colonna sonora ai contenuti della vicenda narrata.
NEO-PRIMITIVISMO
È l’unica corrente artistica che vuole riscoprire le antiche tradizioni, distaccandosi
infatti da questo cambiamento di regole del passato.
Quindi ascoltando un brano del neo-primitivismo il nostro orecchio, rispetto alle altre
correnti artistiche, ha un po' di “sollievo” proprio per il fatto che queste composizioni
ricorrono le regole che erano state utilizzate fino alla fine del 1800.
Uno degli artisti più conosciuti che ha messo in pratica le regole del vero primitivismo
è S. Prokofiev

MUSICA CONCRETA
Consiste nell’ inserire, all’interno delle composizioni, dei suoni provenienti da
oggetti o dalla natura come ad esempio una porta che sbatte, cinguettio, degli
uccelli, il vento ecc…
Uno dei più importanti esponenti e sperimentatori di Musica Concreta è Edgar
Varese

FUTURISMO
Questa è un’avanguardia che coinvolge molte arti.
Parte dal Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Mainetti; in poche parole
questo manifesto esalta la velocità, le macchine, la guerra, l’aggressività cioè tutte
quelle cose che normalmente verrebbero considerate negative e che invece il
Futurismo vuole esaltare.
Fra i principali esponenti di questa corrente abbiamo Luigi Russolo che fra l’altro, oltre
ad essere un musicista e compositore, era anche un pittore.
Egli inventò “L’INTONATORIUM”: uno strumento che serve proprio a riprodurre i
rumori degli oggetti.
Russolo elaborò teorie del rumorismo nella quale afferma che I SUONI DEVONO
ESSERE SOSTITUITI DAI RUMORI.
Nella sua opera “l’Arte dei Rumori” esprime la necessità di arricchire il campo dei
suoni utilizzabili, che secondo lui è un campo che non si dovrebbe fermare solo ai
suoni degli strumenti musicali, ma deve essere ampliato anche con i rumori di
qualsiasi cosa al di fuori degli strumenti.

MUSICA ALEATORIA
È una musica in cui i suoni che vengono prodotti, sono completamente affidati alla
causalità, al caso.
Un esempio di questa musica lo ritroviamo in 2 composizioni di JOHN CAGE:
1) “Musica per Pianoforte preparato”: che consiste nell’inserimento di
oggetti di plastica o di metallo, all’interno delle corde del pianoforte, per cui il
risultato finale è un timbro molto particolare ed inusuale.

2) “4 Minuti & 33 secondi”: questa invece è una composizione molto curiosa


che consiste nel registrare quello che succede prima di un concerto, in una sala
da concerto.
PER ESEMPIO: il rumore del coperchio di un pianoforte che si apre e che si va ad
appoggiare alla base verticale dello strumento, oppure un colpo di tosse di uno
spettatore, il rumore di un foglio di carta generato da un musicista che in quel
momento gira la pagina del brano o di qualsiasi eventuale brano, ecc…
Quindi “4 Minuti & 33 secondi” è il minutaggio esatto, cioè il tempo che ci fa
sentire dei suoni casuali all’interno della sala da concerto

IL MINIMALISMO
Consiste nella “ripetizione ossessiva” dello stesso frammento melodico [che è
normalmente di poche note], con delle lievi modifiche o lievi integrazioni ritmiche ad ogni
ripetizione, arrivando cosi a generare dopo qualche minuto, una sorta di effetto
ipnotico.
Il brano quindi, si trasforma e cambia rispetto a quando è iniziato. Tutto ciò succede
perché le integrazioni ritmiche e tutte le piccole modifiche vengono aggiunte cosi
gradualmente senza quasi che l’ascoltatore se ne renda conto.
FRA I MAGGIORI ESPONENTI ABBIAMO S. Reich.
Fra le sue composizioni più famose abbiamo: Music for a Large Ensemble – N.Y.
Counterpoint – The Cave – Pendolum Music ecc…

ETNOMUSICOLOGIA
Permette agli artisti di riscoprire le tradizioni e il Folklore del proprio paese.
Grazie a questi studi infatti, viene dato più valore anche alle melodie popolari del
proprio paese
TRA I MAGGIORI ESPONENTI DELL’ Etnomusicologia abbiamo:
- Bela Bartok & Zoltàn Kodàly IN UNGHERIA
- De Falla & Albeniz IN SPAGNA
FUSIONE EUROPEA - JAZZ
C’è anche questa fusione tra la Musica Colta Europea & il Jazz, ad opera
principalmente di G. GERSHWIN, un americano che appunto cerca di fondere, nelle
sue opere queste due tradizioni: JAZZ + MUSICA COLTA EUROPEA
Tra le sue opere che maggiormente racchiudono questa tendenza abbiamo:
- Rhapsody in Blue
- Un americano a Parigi
- Porgy and bass che è un’opera dalla quale fra l’altro è tratto il famoso brano
“Summertime”

MUSICA ELETTRONICA
Ovviamente comincia a diventare importante anche sperimentare nuove tecnologie,
quindi inizia a nascere tutto quello che poi si trasformerà nella Musica Elettronica di
oggi.

Nascono i Sintetizzatori [che poi vengono applicati alle tastiere elettroniche], che sono in
grado di riprodurre sinteticamente i suoni naturali/reali degli strumenti, appunto in
maniera artificiale;
oltre a questo i sintetizzatori possono anche creare (da zero) nuovi suoni, cioè suoni
non esistenti in natura e non appartenenti a strumenti musicali.
Questa è una cosa importante anche perché permette di riunire in uno solo strumento
elettronico, un’intera orchestra.

Ci sono anche molte sperimentazioni sui nastri; in poche parole sappiamo che a
quell’epoca si registrava sul nastro della cassetta e poi si facevano degli esperimenti
duplicando; ad esempio frammenti di pochi secondi oppure riavvolgendo il nastro al
contrario ecc…

Uno dei pionieri di questi esperimenti di questo genere musicale è P. GLASS

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