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Il Romanticismo

È un movimento storico-culturale della seconda metà del ‘700 che si prolunga per tutto ‘800, che si
afferma in diversi ambiti artistici, primo di tutti la letteratura.
In musica, si distingue per via della sonorità, morbida e avvolgente, nelle quali l’autore esprime i
propri sentimenti.
Abbiamo un anticipazione dello stile romantico da parte del movimento dello “Sturm und Drang”
che si diffuse in Germania a partire dal 1770, ed è proprio in Germania che il termine
Romanticismo indica una specifica poetica letteraria.
È tipico, di questo movimento, l'insofferenza per i limiti e le regole imposte dalla società; il genio
che non conosce limiti alla sua sconfinata libertà.

Il romanticismo in musica si sviluppa principalmente nel ‘800.


Il confine che divide il Classicismo del ‘700 e il Romanticismo di questo periodo, è molto sottile, in
quanto i principi base del Romanticismo si ritrovano anche nel periodo classico, come
l’elaborazione tematica e l’emfindamer (del rococò).
Tematiche presenti già nel ‘700, vengono riprese e ampliate nel ‘800 e autori del periodo classico
(come Beethoven nelle sue ultime sinfonie) preludono ad uno stile puramente romantico.

La musica diventa l’arte per eccellenza, espressione dell’ineffabile e dell’infinito, pertanto, si


prediligi una musica principalmente strumentale, la quale si avvicina maggiormente all’idea di
infinito; rispetto alla musica vocale, che legata ad un testo, non permetteva di cogliere questo senso
di infinitezza.

(Tra i letterati importanti del romanticismo ricordiamo Wackenroder, Tieck e Hoffmann)

Caratteri del Romanticismo


Il musicista, in seguito ad una rivalutazione, assume un ruolo diverso, acquista valore, scrivendo
musica, non più per valore di consumo, ma come espressione della propria interiorità, definendosi
Tondichter, ovvero poeta del suono.
Il musicista diventa quindi un libero professionista, non più a servizio di una corte, ma immerso in
un mercato editoriale, al cospetto con il gusto del pubblico.

La natura diventa luogo privilegiato per raggiungere l’infinito, che permette all’artista di cogliere
significati nascosti e nel quale l’artista riesce a ritrovare se stesso.

Vi è, da parte dei romantici, un senso di nazionalismo, che porta alla riscoperta di tradizioni
popolari; tutto ciò che è popolare viene visto come “incontaminato” e “puro”. Melodie e ritmi
appartenenti al repertorio tradizionale, vengono assorbite dalla musica colta. (Nazionalismo in
confronto al Cosmopolitismo proprio dell’Illuminismo).
Si vede la nascita di scuole nazionali, le quali esaltano i propri elementi culturali.

Vi è la riscoperta del Medioevo, che viene considerata un epoca orrida, ricca però di spiritualità e
trascendenza. (Nascita del romanzo Gotico)
Per il romanticismo tutto ciò che è gotico è grottesco e orrido.
La ricerca del passato fa riscoprire opere del periodo passato, portando alla nascita di studi
musicologici e della storiografia musicale.
Si riprendono opere passate e si iniziano ad ascoltare ed eseguire musiche del passato. L’esecuzione
di musiche del passato fa ricevere più incassi nei teatri, rispetto a opere del periodo contemporaneo.
Artisti come Mendelsson recuperano opere di Bach; importante fu la sua esecuzione della Passione
secondo Matteo del 1829, in una versione ristretta.

Guido Adeler coniò il termine “Musicologia”, ovvero studiare la musica con metodologia delle
scienze. Si diffuse cosi un nuovo modo di vedere la musica.

Vengono pubblicate le prime biografie:

- Giovan Battista Martini (Padre Martini) fu il primo a tentare di compiere un opera di storia della
musica, pubblicata nel 1756, riguardava principalmente la musica antica, ed è intitolata proprio
“Storia della musica” la quale non fu completata.
- Charles Burney, viaggio per l’Italia e la Germania, e raccolse informazioni sulla cultura musicale
di questi posti, nozioni che vennero pubblicate nel “General History of Music” nel 1776.
- John Hawkins, nello stesso anno (1776) pubblica “A General History of Science and Practice of
Music”
- Johnatan Nikolaus Forkel, pubblicò la prima biografia di Bach nel 1802, me già nel 1788 pubblicò
la “Storia universale della Musica”.
- Giuseppe Baini nel 1828 scrive la prima biografia di Palestrina (anche se romanzata → tendenza
tipica del romanticismo).

Fine ‘700 nascono le prime associazioni musicali in Germania, prima delle tante a Lipsia nel 1781
(pur essendo stato in Inghilterra a diffondersi il concerto pubblico a pagamento; già nel 1765 fu
fondata la Bach-Abel a Londra, la più importante società concertistica del ‘700).

Si fondano accademie di canto corale, principalmente in Germania, per via dell’importanza del
corale nel luteranesimo.

Si diffonde un sentimento di protezione per quanto riguarda l’opera di un autore. Vengono emanate
leggi e create associazioni per la difesa dei diritti d’autore.
In Inghilterra, la regina Anna tra 1702 – 1703 fu il primo esempio.
Tra 1793 – 95 in Francia furono emanate delle leggi a difesa dei diritti d’autore.
Questo avvenne anche nei diversi regni dell’Italia divisa, una prima legge fu fatta in seguito
all’unificazione nel 1865 e solo nel 1882 nacque la SIAE.

Si formano le prime istituzioni didattiche:


A Parigi risale il primo conservatorio pubblico (1795), che utilizzava metodi didattici dei
conservatori Napoletani.
I conservatori napoletani erano quattro → Santa maria di Loreto , Pietra dei Turchini, Sant’Onofrio
a Capuana, Poveri di Gesù Cristo; e nel 1806 furono riuniti in un unico conservatorio.

Nell’Ottocento va man mano a degradarsi il concetto di “musica d’uso” → musica che ha una
funzione, una musica leggera, non impegnativa (come animare una festa, musica da ballo ecc.), le
opere dei musicisti devono essere innovative, non agendo in vista dei gusti di un pubblico, e ciò
crea una frattura tra compositore e musicista. Viene definita “musica d’arte”.
Caratteristiche delle opere Romantiche

Dal punto di vista musicale il romanticismo risulta contraddittorio:


Si prediligono pezzi di breve respiro (come il Lied), ma poi vi è l’esaltazione di opere ampie (ampie
sonate con strutture completamente stravolte, sinfonie mastodontiche per quanto riguarda l’organico
e la durata, l’opera che diventa gran operà → opera mastodontica inventata da Giacomo Meyetheer
nella quale, come definisce Wagner, parola-suono-teatro si fondono)

Si esalta la musica strumentale, poiché essa va verso l’infinito, ma in seguito viene ideato il poema
sinfonico che necessita di un appoggio extra-musicale (un quadro, un paesaggio ecc.), essa è musica
a programma e non musica assoluta, come quella esaltata dal romanticismo)

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