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Musicologia 281

mento della religione (il catechismo) e di altre discipli­ to quella esecutiva La prima, da attività subalterna e collate­
ne, ira cui innanzitutto l'insegnamento del latino, fon­ rale raggiunge da Beethoven in poi un'autonomia più o meno
damentale in tali scuole che costituivano corsi di studio piena da vincoli di subalternità ad un unico committente, af-
propedeutici a quelli superion (-* C antor , 2). I coristi iermandoat come libera professione, la nuova situazione del
mercato artistico determinatasi con la tutela dei diritti d 'au to ­
erano istruiti nel canto omofonico e gli clementi più va­ re, con la modificazione del rapporto fra M. e pubblico e
lidi. riuniti in un chorus symphonucus integrato con voci la nasata della critica giornalistica, l'aura di sacralità da cui è
masch. mature (■* Adjuvanten) anche in quello polifoni­ circonfuso l'artista creatore nel periodo romantico, sono
co. In certe scuole, inoltre, era attivo un Kurrendechor aspetti che modificarono radicalmente la figura del com posi­
(-»C oro , III e IV). tore non solo sotto il profilo professionale bensì anche sotto
Per l'importanza e l’ubiquità (corte, chiesa c municipa­ quello biografico-csistenziale l a nuova professionalità del M
lità) della funzione svolta l'organista continua a mante­ esecutore deriva innanzitutto dall'emergenza del fatto inter­
nere fino alla metà del XVIII see. una posizione di par- pretativo (-* In t er pre t a zio n e m u sic a l e , II) stimolato da una
nuova coscienza estetica c storica, ed interessa tanto il solista
ucolare prestigio fra gli strumentisti, specialmente se al
quanto il direttore d'orch. (-» D ire z io ne d o r c h e s t r a , II). Il
servizio di chiese importanti. Con l’evoluzione della salotto borghese fu nel XIX see. il luogo delezione del M. d i­
musica strumentale e delle relative tecniche esecutive, lettante che, come fruitore, committente, intenditore c talora
nasce nel corso del XVI sec ed assume crescente im­ anche compositore, rappresenta una figura-chiave nella vita
portanza nel secolo seguente la figura del M. —* VIR­ musicale dell’O ttocento europeo. I tratti fondamentali delle
TUOSO, spesso itinerante, e che nell’ambito vocale — ed due più rilevanti figure di M. sorte in epoca romantica (il M.
in quello operistico in particolar modo — ha l’equiva­ libero compositore ed il M. esecutore-interprete) sono stati
lente nelle diverse categorie di cantanti virtuosi tra cui sostanzialmente conservati ed anzi in certa qual misura rim ar­
primeggiarono per doti canore, prestazioni virtuosisti­ cati nel corso del sec. XX; laddove la crisi del linguaggio tra­
dizionale ha radicalizzato, nel campo compositivo, posizioni
che ed anche per atteggiamenti divistici, le primedonne
estetiche implicite nell’estetica romantica creando nuove tipo­
ed i —» C a s tr a ti. Non esistette fino alla fine del logie di M. compositori con un loro pubblico (il compositore
XVffl see. la figura del compositore libero professioni­ d ’avanguardia, per es ), l’esigenza, sempre più avvertita e sol­
sta, in quanto tale attività rientrava nell'ambito delle lecitata dalla scienza musicologica, di un'interpretazione rigo­
normali incombenze del M. con mansioni direttive (ad rosamente filologica della musica del passato da un lato e le
es. il Kapellmeister) al servizio di una corte, di una can­ peculiarità del linguaggio della Nuova Musica dall'altro, ha
toria, di commesse nell’ambito teatrale e simili, oppure creato M. esecutori specializzati in determinati settori della
del M. virtuoso autore del proprio repertorio; non esi­ letteratura musicale. Si può affermare che la figura del com ­
stevano d’altronde le sufficienti tutele della proprietà positore dipendente di un tempo sia sopravvissuta in quei
Paesi dove esiste una rigida normativa statale in campo esteti­
artistica, indispensabili alla nascita di un libero profes­
co (l'URSS, ad es.). Nel XX see. nuovi spazi sono inoltre stati
sionismo nell’ambito creativo. I semplici strumentisti, aperti all'attività compositiva ed esecutiva dall’avvento del
oltreché nelle orch. di corte, in quelle operistiche o nel­ film sonoro, dalla radio e dalla televisione cosi come nuove
le cantorie, trovavano impiego nell’ambito della munici­ professioni musicali sono sorte nell’ambito della musica d ’uso
palità con incombenze che andavano dai semplici se­ come quella dell’arrangiatore. Gli strumentisti non solisti tro ­
gnali dei guardiani notturni (Nachtwächter in ted., vano invece il loro principale impiego nell’am bito delle orche­
-> W aits in ingl. ) con cui venivano annunciati pericoli stre stabili in qualità di orchestrali.
incombenti oppure era ritmato il corso delle ore, Bin. A. B u roiom , Atajía tilt Corte dei G o n fia in Mantot* dal tee XV al
all'esec. di brani musicali per ottoni dalle torri XVIII. Milano. 1890. M. Bai.vrr, Musique et m ultam i de ta iteille France, Pari­
gi. 1911, Si. Kauu, Munkertlend Betrachtungen über trottiate und unwürdige
(-» Turmmusik, —» A bblasen ), al servizio musicale in '¿utlande in Mutikerberuf. I-ipus. » a.; C h van d in Boxai n . Let m utuim i belges
occasione di cerimonie municipali (in ted. Ratsmusik) en Angleterre à l'époque de la Renautance, Bruxelles. 1913; E P u im x u , Die
bürgerliche Musikkultur Ein Beitrag zur deutschen Musikgeschichte des IS Jahr­
di vario genere. I M. addetti a queste incombenze, per hunderts. Amburgo. 1928, Y R otim i, Let / emmet musiciennes du XII' au XIV*
lo più suonatori di strumenti a fiato (ance ed ottoni) e tilde, in • Romania », 1935; H. Em.il, Der Musiker Beruf und Lebensformen,
in Festschrift zu P Raabet 70 Geburtstag, a cura di A Mou.»suoni. Lipsia,
specialmente di legni a intonazione acuta e di sonorità 1942; C Arenlos, Some Aspects of the Social Status of Italian Musicians during
penetrante dai quali mutuarono le denominazioni the Sixteenth Cmtury, in « journal oí Renaissance and Baroque Music ». 1946;
dell’ufficio (= Stadtpfeifer), ma spesso versati in diversi F. L iuzzi, I M italiani in Francia, Roma. 1946, W . L. W ooonu, Musicians in
English Society from Elizabeth to Charles I, Ne*- York, 1953 Iris»., 1969); H.
strum., ricevevano un regolare stipendio che, essendo H ickuann, la miner de m usían au temps des Pharaons, II Cairo. 2* ed it, 1954;
modesto, era arrotondato da altre entrate ricavate da W. Fuse* Ano Lia, Der Musiker und lern Publikum, Zungo, 1959; VP Salmin ,
Der fahrende Musiker im europäischen Mittelalter, Kassel, 1960, H. En g il , Mu­
servizi diversi (matrimoni, funerali, ingaggi occasionali sik und Gesellschaft Bausteine zu einer Musiksoztologie, I Der Musiker, Berlino,
nel complesso di corte, nelle cantorie delle chiese, ecc.). 1960; In voce Musiker in MGG, 1961; VP. Sa l m is , Hausmusik und Kammer­
musik, (“ Musikgeschichte in Bildern, vol. IV/3), Lipsia, 1969; Io , Mustklebm
A fianco dei M. professionisti asspme crescente impor­ im 16 Jahrhundert (■ »d., vol. III/9), ivi. 1976.
tanza, dal sec. XVI in poi, la figura del M. —* D i l e t GlANYXANCO ViNAY
tan te aristocratico e poi anche borghese, che viene ad
aprire un nuovo spazio mus. e sollecita la creazione di Musicologia (fr. musicologie, ingl. musicology, sp. musi­
un repertorio espressamente concepito per l'intratteni­ cologia-, ted. Musikwissenschaft o Musikforschung equi­
mento mus., domestico (—» H ausm usik), cameristico valente a « ricerca musicologica », musical research, in­
(-»Camera, M usica da, II e III) o circoscritto a quei vestigación musicai). Il termine ted. Musikwissenschaft,
sodalizi mus. che si diffusero nel periodo barocco, spe­ impiegato per designare l’insieme delle discipline che
cialmente nei Paesi tedeschi (-» COLLEGIUM MUSICUM). hanno per oggetto lo studio del fenomeno musicale in
tutti i suoi aspetti (acustico, esecutivo, estetico, psicolo­
HI. Il periodo ro m a n tic o e c o n te m p o ra n e o . - L ’estetica ro­
gico, storico, teorico, ecc.), compare per la prima volta
mantica e le trasformazioni in campo politico ed economico
occorse tra la fine del sec. XVIII e l’inizio del seg. modificaro­
— a quanto sembra — nel tit. di un’opera di Johann
no profondamente l'organizzazione della vita musicale c con­ Bernhard Logier (l’inventore del chiroplast), System der
seguentemente la fisionomia c le funzioni di molte categorie di Musikwissenschaft und der praktischen Komposition,
musicisti Le trasformazioni più rilevanti, nell’ambito della pubbl. a Berlino nel 1827 (la simultanea ediz. berlinese
musía d arte, interessarono tanto l’attività compositiva quan­ in lingua ingl. parla di System o f the Soence o f Music).
282 Musicologia

In precedenza erano già entrate nell'uso Impressione, tiva; P sicologia della musica; Semiotica della mu
forse più corretta. « musikalische Wissenschaft » (si ri­ sica; Sociologia della musica; tutti argomenti che,
cordi che nel 1738 Johann Christoph Mizlcr aveva fon­ come quelli precedentemente citati, costituiscono altret­
dato a Lipsia una « Korrespondierende Sozietät der tante partizioni o ramificazioni del concetto onnicom­
musikalischen Wissenschaft *) e il termine Tonwissen prensivo di musicologia.
Schaft, quest'ultimo con indirizzo più tecnico che stori­ La ricerca musicologica, in termini generali, può dirsi
co, ad cs. in Georg Joseph Vogler (Tonwissenschaft und tale solo se è confortata dall'applicazione di un metodo
Tonsetzkunst, Mannheim, 1776). La dizione M usikwis­ scientifico, e ciò tanto nel caso in cui si debba indagare
senschaft, tuttavia, troverà una consacrazione — e su problemi di ordine acustico, estetico, formale, lingui­
un'applicazione vicina al pensiero moderno — con stico, organologico, stilistico quanto nel caso in cui og­
Friedrich Chrysandcr che la fa propria nella pref. al pri­ getti dello studio siano le fonti d ’archivio e il materiale
mo dei due «Jahrbücher für musikalische Wissen­ documentario oppure l’ambiente sociale, economico e
schaft » pubbl. a Lipsia nel 1863 presso la Casa Breit - culturale nel quale si collocano determinati fenomeni
köpf & H and (il secondo uscirà nel 1867). Il termine musicali o figure di musicisti. Tuttavia, all’interno di
equivalente Musikforschung verrà impiegato nel 1868 da queste ramificazioni dello scibile musicale è valsa la fal­
Franz Commer e Robert Eitner, fondatori appunto di lace consuetudine di distinguere, in astratto, le opera­
una « Gesellschaft für Musikforschung *. zioni di ordine oggettivo (trascrizione, collocazione di
Dopo gli studi storici avviati dal Forkel, dal Kiesewet- fonti, catalogazione, ecc.), nonché tutto ciò che riguar­
ter, dal Winterfeld sotto il duplice segno del nazionali­ da gli aspetti scientifici, da quelle di ordine soggettivo
smo e dell’idealismo romantico e culminati nello storici­ implicanti una valutazione ed interpretazione dei fatti.
smo dell’Ambros, era intento del Chrysander fondare In progresso di tempo una simile distinzione non pare
una disciplina che affrontasse la storia musicale in chia­ rispondere ad una reale funzione dialettica, poiché en­
ve positivista (non è un mero caso che in quel 1863 esca trambe le operazioni obbediscono ad un'unica ragione,
anche Die Lehre von den Tonempfindungen di Helm­ che c quella della cultura e della conoscenza. Più con­
holtz), col metodo proprio delle scienze naturali (il ter­ creta sembra l’individuazione di diversi campi d ’azione,
mine Musikwissenschaft nel suo significato originario, comportanti l’applicazione di m etodologie distinte. È
del resto, è modellato su quello di Naturwissenschaft, in consuetudine largamente affermata distinguere nella M.
opposizione all’ampia categoria delle Geisteswissen­ il campo della ricerca storica sulla musica delle civiltà
schaften, scienze morali). Chrysander ribadirà la propria occidentali (—» S to r io g ra f ia m usicale), quello indiriz­
linea un ventennio più tardi fondando un periodico — zato allo studio della musica e delle tradizioni popolari
«Vierteljahrschrift für Musikwissenschaft» (1885) — nonché dei sistemi musicali delle civiltà extraeuropee
la cui testata consacra il termine in maniera definitiva, (—* E tn o m u sico lo g ia) e quello che nella terminologia
imponendolo nel consesso culturale. Il nuovo periodico corrente è il campo di applicazione della M sistematica.
era condono da Chrysander in unione con Philipp Spit­ Il Dràger (1955) aggiunge a queste 3 « classi » di argo­
ta e Guido Adler e sarà proprio quest’ultimo a tracciare menti 2 altri campi, la sociologia della musica e la M.
nel primo fascicolo « ambito, metodo e scopo della mu­ applicata. N e risulta un quadro che nelle sue com ponen­
sicologia » (-♦ S to rio g rafia musicale, V), ponendo le ti essenziali è così articolato:
basi per un discorso critico che in progresso di tempo si I. Storta della musica.
farà sempre più pressante ed intenso e sfoccrà in un 1. Notazione.
complesso di atteggiamenti storiografici, scientifici e 2. Storia della teoria musicale.
metodologici spesso in contraddizione o in rapporto 3. Filologia della letteratura musicale.
dialettico fra loro. 4. Organologia.
Nel senso moderno che il termine ha assunto, la M. è 5. Iconografia.
fra le discipline storiche una delle più recenti, gli studi 6. Prassi esecutiva.
di storia della musica degni di questo nome si collocano II. Musicologia sistematica.
cronologicamente non prima dell’ultimo quarto del 1. Acustica musicale.
XVIII see., così come solo agli inizi dell’Ottocento risal­ 2. Fisiologia della produzione e percezione della musica.
gono le prime biografie critiche di musicisti, le prime 3. Psicologia dell'ascolto.
4. Estetica della musica.
ediz. di musica antica (-» M ONUM ENTI MUSICALI, I II), i
5. Filosofia della musica.
primi importanti risultati raggiunti con l'indagine sulle
fonti e nelle biblioteche (-> D izionari; M a n o sc ritti; III. Etnomusicologia.
R epertori bibliografici). Tuttavia, la M. in quanto IV. Sociologia della musica.
studio speculativo sulla natura dei suoni c sulla loro ap­ V. Musicologia applicata.
plicazione nel campo della musica teorica e pratica è di­ 1. Pedagogia musicale.
sciplina di antichissima data, la più antica anzi fra quan­ 2. Critica musicale.
te hanno rapporto col mondo dell’arte, in stretto con­ 3. Tecnologia musicale (costruzione degli strumenti musi­
tatto con le scienze fisiche c matematiche. Per un esame cali).
in tal senso si vedano principalmente le voci G recia
(A), S to rio g rafia musicale (I-III) e T eoria d e ll a mu La sistemazione della materia non c pacifica e nell'ulti­
sica. Complementi ai dati qui esposti vengono da voci mo decennio, quasi rinnegando — sull’onda di cene
quali B iblioteche musicali; C a ta lo g h i; Festschrift-, posizioni filosofiche — la nozione stessa di storia, si è
Ico n o grafia musicale; Musei di stru m en ti musicali; voluto considerare il problema o i problemi posti dalla
Periodici; Stampa musicale. Infine, si vedano anche M. sistematica, la parte della M. che sembra collocarsi
A custica musicale; A nalisi musicale; C ritic a musi al di fuori o al di là della storia (sicché si potrebbe quasi
cale; E stetica musicale; E tnom usicologia; Li t u r parlare di M metastortea ), come prioritari per la ricerca.
già; Notazione-, Pedagogia musicale; Prassi esecu E un dato di fatto: molta della ricerca musicologica più
M usicologia 283

recente, soprattutto ted., evita Timpano con quanto at­ mentre l’Univ di Friburgo in Svizzera in quel mcdciimo anno
tiene propriamente al fenomeno musicale visto nella sua darà vita ad un vero c proprio Istituto di M (noto come Gre-
dimensione storica per concentrare la propria attenzio­ gfmanucke Akadem ie tu Freihur^| affidandone la direzione a
ne sui fanon esterni, sulla teoria, sulle discipline scienti­ Peter Wagner. L'esempio sarà seguito dall'Univ. di Vienna nel
1898 (G. Adler) c quindi da Berlino nel 1904 (H. Kretz-
fiche che solo in minima parte hanno contatto col cam­
schmar). Mentre il processo di creazione di istituti (o semina­
po della musica. ri) presso le Univ. svizzere c austriache incontrò qualche diffi­
Nell'abbozzare un progetto di manuale della M. siste­ coltà, rapido fu lo sviluppo di tale attività nelle Univ. tede­
matica e comparata, Vladimir Karbusicky c Albrecht sche. Dopo Friburgo, in Svizzera si ebbero Istituti di M a
Schneider recentemente (1980) hanno messo in eviden­ Berna (E. Kurth, 1920), Basilea <K Nei, 1923) c Zurigo (A. E.
za di quali frantumazioni è oggi capace cena indagine Chcrbulicz, 1931); in Austria, Vienna fu seguita da Innsbruck
musicologica c come, al confronto, la concezione « sto- (R. von Ficker, 1920) c in tempi a noi più vicini da Graz (O.
nca * della mus., implicitamente, esca sconfitta o quan­ Wessely, 1961) e Salisburgo (G. Croll, 1966). In Germania
to meno mortificata da una quantità di problemi che dopo Berlino la successione è la seguente Lipsia (H. Ric-
rnann, 1908), Monaco (A. Sandberger, 1909), Halle (H.
non hanno alcun rapporto con l’arte; è sin troppo facile
Abcrt, 1909), Brcslavia (Ò. Kinkcldey, 1910), Jena (F. Stein,
constatare quanto aberrante sia il risultato di una simile 1913), Münster (F. Vollbach, 1918), Bonn (L. Schiedermair,
filosofìa che fa della M. un contenitore pronto a ricevere 1919, ma costituito nel 1915), Colonia (E. Bücken, 1920),
qualsiasi prodotto e qualsiasi risultato purché esso ab­ Francòfone s.M. (M. Bauer, 1921), Göttingen (F. Ludwig,
bia un rapporto, anche vago, col fenomeno « sonoro ». 1921), Heidelberg (Th. Kroycr, 1921), Erlangen (G Becking,
Dopo aver esposto in una sezione che deve fungere da 1921), Kiel (F. Stein, 1922), Tübingen iK. Hasse, 1923), Kö­
ìntrod la delimitazione e la situazione attuale della M., nigsberg (J. Müllcr-Blattau, 1923), Marburg a. d. L. (H. Ste­
gli studiosi m questione distinguono 5 campi operativi, phani, 1924), Würzburg (O. Kaul, 1928), Amburgo (W Hei-
fra i quali i primi 2 hanno per oggetto l’uno l’imposta­ mtz, 1931), Magonza (F. A. Schmitz, 1946), Berlino-Dahlem
zione meramente teoretica della materia (metodologia, (W. Gerstenberg, 1948), Berlino-Charlottenburg (H. H. Stuc-
kenschmidt, 1948), Saarbrücken (J. Müller-Blattau, 1952).
dimensione sociale, concetto di musica, presupposti
antropologici, ecc.) e l’altro i fondamenti acustici e fi­ Fra i paesi scandinavi, un posto « storico » di primo piano ha
l’Univ. di Copenaghen che istituì il primo insegnamento di
siologici c le loro applicazioni al mondo musicale. I suc­ storia della musica nel 1896 (A. Hamcrik) e diede vita all’Isti­
cessivi 3 campi riguardano le cosiddette discipline siste­ tuto di M. nel 1926 (E. Abrahamsen), seguila a distanza
matiche (teoria musicale, psicologia della musica, esteti­ dall’Univ. di Arhus che affidò l’incarico a K. Jcppcscn nel
ca della musica, sociologia della musica), la mus. intesa 1946 (l'Istituto risale al 1950). A. Helsinki I. Krohn era stato
come prodono della cultura dei popoli (antropologia, nominato prof, nel 1918, ma l'Istituto è del 1960 (E. Tawast-
etnologia musicale, M. comparata) e ambiti e discipline stjcma); la M. è poi entrata anche nelle Univ. di Jyväskylä
applicate (pedagogia, musicoterapia, organologia). (1962), Turku (1965; nel 1926 vi era già ordinario O. Anders-
Da questa classificazione è escluso, sembra, ogni rap­ son) e Tammcrfors ( 1966). A Oslo O. Gurvin ebbe la cattedra
porto con le discipline di carattere storico: l’attenzione nel 1928, mentre l’Istituto è stato creato nel 1957. In Svezia
gli Istituti sono 2: Uppsala (C. A. Mobcrg, 1947) e Göteborg
pare essere puntata, piunosto, verso i problemi di or­ (J. Ling, 1968). L'Islanda ha introdotto l’insegnamento al-
dine scientifico o concettuale. Il grande peso assunto l’Univ. di Reykjavik nel 1941 (H. Helgason).
dalla ricerca musicologica nei settori propri di altre di­ In Francia il primo insegnamento universitario risale al 1904,
scipline, specialmente di quelle scientifiche, non impe­ quando l'incarico venne affidato a Romain Rolland, alla Sor­
disce tuttavia il progressivo allargamento degli studi più bonne parigina (il cui Istituto di M. venne fondato da P. M.
propriamente storici verso i territori, poniamo, della pa­ Masson solo nel 1951). Al 1917 è datato l’insegnamento di
leografia, della liturgia, della letteratura, delle arti figu­ storia della musica all'Univ. di Cracovia (Z. Jachimccki, ordi­
rative, della scenografia, delle tradizioni popolari. Ed è nario nel 1921), al 1922 quello nell’Univ. di Poznan (L. Ka­
appunto per consentire un rapido e costante aggiorna­ mi t-nski, ordinario nel 1936), mentre la cattedra in quella di
Varsavia è del 1948 (Z. Lissa; l'Istituto di M. risale i 1957).
mento sulla situazione degli studi che nel 1966 è stata All’Univ. ted. di Praga dopo G. Adler la cattedra di M. fu co­
varata l’iniziativa del —» RILM, punto di riferimento ob­ perta da H. Rictsch (1900, ordinario nel 1909); all’Univ. di
bligato, ormai, per chi deve consultare la produz. bi­ Brno il Seminano di M. fu fondato da V. H elfen nel 1921,
bliografica più recente su un determinato argomento. anno nel quale D. Orci divenne ordinario ncll’Univ. di Brati­
slava; una cattedra di M. è stata istituita anche presso la Palac-
La penetrazione della ricerca musicologica negli ambienti del­ kÿ-Univ di Olomouc nel 1946 (R. Smetana; direttore dell’Isti­
la cultura « accademica » è di data relativamente recente. Se la tuto di M. dal 1956).
musica speculativa, la teorizzazione della musica, aveva avuto Prima cattedra di storia della musica del Belgio fu quella asse­
modo d’introdursi nelle Univ. sin dalla tarda età medievale c gnata a Ch. van den Borren a Liegi nel 1925 (Tanno seguente
se la carica di director musices per il servizio musicale presso le passato a Bruxelles); all'Univ. cattolica di Lovanio nel 1943 è
Univ. era largamente diffusa nell’età illuminista, lo studio del­ stato creato l’Istituto di M. diretto da R. B. M. Lcnaerts. In
la musica in quanto fenomeno storico c manifestazione di cul­ Olanda, un insegnamento venne assegnato dall'Univ. di Am ­
tura venne accolto dai consessi accademici con grave ritardo, sterdam a K. Bern« Kempers (ordinario nel 1953); un primo
dopo la metà dell'Ottocento e quando già da tempio era avvia­ Istituto di M. venne creato presso l’Univ. di Utrecht nel 1930
ta l'operazione di ricupicro della musica « antica ». Furono i (A. Smijcrs). In Jugoslavia emerge l’Istituto di M. dcll’Univ. di
paesi di lingua ted. i primi ad accogliere un insegnamento di Lubiana (D. Cvctko, 1962).
Mona della musica a livello universitario. L’esempio venne In Gran Bretagna, e in genere nei paesi di lingua ingl., l’inse­
dall'Univ. di Vienna che nel 1861 conferì ad Eduard Hanslick gnamento universitario di storia della musica (o musicologia)
il tit. di prof, straordinario e nel 1870 mutò poi la funzione in è impartito all'interno di una vera c propria Faculty o f Music
un vero e proprio ordinariato. Identica trafila seguì O. Ho- (o Department o f Music) per lo più retta da un compositore o
Hinskÿ all’Univ. Carlina di Praga (straordinario nel 1883, or­ da un musicista « pratico » (interprete), raramente da musico­
dinano nel 1892), mentre nel 1885 fu assegnata a G. Adler la logi. Rara è la presenza di Istituti di M., nel senso che tali enti
prona cattedra di M. all'Univ. ted. sempre di Praga. Analogo hanno presso le Univ. di lingua tedesca. Le cattedre di storia
incarico ebbe Gustav Jacobsthal nel 1897 all’Univ. di Stra­ della musica sono di data recente, a cominciare da quella asse­
sburgo (allora — si ricordi — inglobata nei territori tedeschi), gnata a Cambridge, nel 1926, a E. J. Dent, poi seguita da
284 Musicologia

quelle iummc presso le Umv di Oxlord (J A. Wettrup, nizzazione di concerti o pubbl. di muaiche di autori contem­
1947), Liverpool (G Abraham, 1947), Manchester (11, !•'. poranei), quali l'olandese Maatschappi/ tot hevordering der
Redlich, 1962) e al King'» College (Univ. of London, 111. l'oonkunst (1829) o come la britannica Royal Music Associa
Dart, 1965). Negli USA il primo insegnamento a livello uni­ tum (1874), si sono trasformate in progresso di tempo anche
versitario venne introdotto alla Cornell Univ, di Ithaca (New in società con intenti musicologici. La creazione di vere c pro­
York) nel 1930 e affidalo a O. Ktnkcldcy. Seguirono la Co­ prie società di M., tuttavia — a parte il caso della Gesellschaft
lumbia Univ (New York, P. Il Lang, 19)3; ordinario dal fü r Musikforschung sorta a Berlino nel 1868 — ebbe luogo
194)), l'Untv of California di Berkeley (M. Bukofzcr, 1941; dopo la fondazione della Internationale Musikgesellschaft
ordinano dal 1946), il Boston Univ. College of Music (K. Gei- (IMG), creata a Lipsia nel 1899, articolata in sezioni nazionali
ringer, ordinano nel 1941), l'Indiana Univ. a Bloomington (P. e rimasta in vita sino al 1914; solamente nel 1927, con l'istitu­
Netti, ordinano nel 1946), la Yale Univ. a New Haven zione della Internationale Gesellschaft fü r Musikwissenschaft, a
(Conn., L. Schradc, 1948), la Cambridge Univ. (Mass., O. Basilea, è stato possibile restituire continuità ad un'organizza­
Gombosi, 1951), la Univ. di New York (J. LaRue, 1957), zione che col tempo si è andata sempre più perfezionando, in­
l’Univ del Texas a Austin (H. H Dräger, 1962) e altre. Il dot­ dividuando imponenti campi di ricerca c di attività non solo
torato in M è conferito in 1) delle 34 univ. del Canada. editoriale. Sullo slancio delia fondazione della IMG era sorta
Departments o f Music esistono pure presso le Univ. dell’Au­ una società di M. in Svizzera (1899), mentre in Italia aveva
stralia, ad cs. all’Univ. of Western Australia di Penh (F. Calla­ preso corpo ( 1908) la Associazione dei Musicologi Italiani. Lo
way, 1958), a Sydney, ad Adelaide (dove esiste una cattedra di scioglimento della IMG ebbe ripercussioni negative sul pano­
M. assegnata nel 1964 a A. McCrcdic). Assimilabile al mondo rama della M. europea, ina favor) l'istituzione di società nazio­
anglo americano, infine, è la situazione della M. in Israele, con nali (Finlandia, 1916; Francia, 1917; Germania, 1918; Svezia,
gli insegnamenti impartiti nelle univ. di Gerusalemme (A. Rin­ 1919; Danimarca, 1921) che, unitamente alla società svizzera,
ger, 1964), di Tel Aviv (E. Werner, 1966) e di Ramat-Gan (B. ebbero modo di resistere nel tempo, al punto che esse sono a
Churgin, 1970). tutt'oggi vitali con l’eccezione di quella danese estinta nel
L'insegnamento di storia della musica nelle univ. italiane è sta­ 1939 (una nuova società è sorta nel 1954). Una situazione sin­
to introdotto in modo generalizzato solo di recente. La prima golare si è avuta in Germania. Solo al termine del conflitto
cattedra venne istituita a Firenze nel 1941 (F. Torrefranca, poi mondiale (1918) si poté dar vita ad una Deutsche Mustk-Ge-
« estima » nel 1953), la seconda a Roma nel 1957 (L. Ronga). Seilschaft che rilevasse l'eredità della sezione ted. della disciol­
Semplici incarichi erano stati istituiti in precedenza presso le ta IMG; rimasta in attività sino al 1935, detta società venne ri­
facoltà di lettere delle univ. di Torino ( Í925, primo insegna­ fondata nel 1946 come Gesellschaft fü r Musikforschung, adot­
mento del genere in Italia, affidato ad A. Gentili), Roma tando una denominazione che già era stata impiegata nel 1868
(1927), Milano (Cattolica, 1930). Nel dopoguerra incarichi da Commer e Eitner. È da sottolineare poi che nel 1917 era
vennero formati a Trieste (1946), Padova (1954), Palermo già stato fondato a Biickcburg un istituto che da organismo ad
(1957), Bologna (Facoltà di Magistero, 1958), Milano (Statale, impronta locale divenne nel 1935 organismo nazionale (Staat­
1958), Messina (1960), Pisa (1964), Cremona (1964), Cagliari liches Institut fü r Deutsche M usikforschung), sciolto allo scade­
(Magistero, 1969), Torino (Magistero, 1969), Bologna (1970), re del 1944 c risono nel 1952 come Staatliches Institut fü r M u­
Parma (1970), Siena (1970), Bari (1971), L'Aquila (1972), Ma­ sikforschung (dal 1962 con la denominazione di Staatliches In­
cerata (1975), Cosenza (1976) e l’elenco non si ferma qui, che stitut fü r Musikforschung Preussischer Kulturbesitz).
insegnamenti di storia della musica si hanno anche nelle Univ. Nell'intervallo di tempo fra le duc guerre mondiali, la storia
di Arezzo, Cassino, Catania, Cremona, Ferrara, Genova, Lec­ della M. registra la nascita di un’unica società a livello nazio­
ce, Perugia, Salerno, Urbino, Venezia. nale, dopo quelle già citate: la American Musicological Society
Fra le singole nazioni, o quanto meno gruppi omogenei di na­ (1934). Prese invece consistenza la creazione di istituti di ri­
zioni (paesi tedeschi, paesi anglo-americani, paesi scandinavi, cerca: in primo luogo, Y Instituto Interamericano de Musico­
area mediterranea, ecc.) esiste una disparità di situazioni (per logia fondato a Montevideo nel 1938 (trasformazione di un
caraneristiche istituzionali o in rapporto al grado di prepara­ precedente c più limitato istituto sorto nel 1933), poi {'Institu­
zione richiesto e al conseguimento dei titoli previsti) e una to Español de Musicología creato a Barcellona nel 1941, infine,
gamma di attività tali da non consentire confronti ragionevoli. per limitare il discorso agli istituti intemazionali, l'American
Enormi, ad es., sono le distanze fra la situazione ital. e quella Institute o f Musicology (1944) e, più recentemente, 1’Institute
dei paesi di lingua ted., le cui univ. sono dotate di attrezzature o f Mediaeval Music (1957).
per lo studio e di un complesso di docenti (caratteristiche,
queste, proprie anche dei departments o f music delle univ. Nel dopoguerra, sopravvissute le vecchie società sorte
americane) impensabili negli istituti ital. di storia della musica, in Svizzera, Finlandia, Francia, Svezia e Stati Uniti, si è
solo in pochi casi fomiti di adeguate strutture e di una biblio­ proceduto alla costituzione sistematica di società nazio­
teca degna di questo nome. Agli istituti di M. delle Univ. ted. nali: alla società ted. (la cit. G e se llsch a ft f ü r M u s ik fo r ­
spetta poi il primato nella promozione delle attività editoriali schung, 1946) si sono così aggiunte le società del Belgio
(con riflessi die si ripercuotono sulla situazione della Svizzera (1946), G iappone (1952), Danim arca (1954), Australia
e dell’Austria e in qualche misura anche in Belgio, Olanda e (1963), Italia (1964), Norvegia (1964), Israele (1964),
paesi scandinavi), specialmente nell'allestimento di vere e pro­
Austria (1973), Spagna (1977), Brasile (1980). Da que­
prie serie editoriali di diss. che coronano il ciclo di studi o
sto contesto mancano i paesi dell’E uropa orientale la
sono il frutto dell'opera prestata presso l'istituto stesso.
Accanto all’attività universitaria, ma distinta da quella, si col­ cui organizzazione politica non consente un sistema di
loca l'opera delle società di M., intemazionali e nazionali, so­ vita associativo quale si riscontra nei paesi occidentali.
stenute dalle quote annuali versate dai soci e dalle eventuali N on si è ritenuto necessario tracciare in questa sede un
elargizioni di enti pubblici o privati; a tali organismi fanno profilo storico della M., così com e essa si c sviluppata
capo generalmente pubblicazioni periodiche che sono « orga­ nei singoli paesi; parimenti, si è rinunciato di proposito
ni ufficiali » della sodetà, alle quali spesso si affiancano bollet­ a proporre un excursus delle teorie sorte intorno al con­
tini di informazione destinati ai soci. Alle principali di tali cetto di M. e sugli sviluppi che il term ine ha assunto nel
società si riconducono anche iniziative editoriali ad impronta tempo. Le coordinate essenziali sono delineate in altre
filologica (edizioni critiche di monumenti, opera omnia, colla­
voci già sopra citate e segnatam ente in S t o r i o g r a f i a
ne), nonché attività di ricerca (che possono trovare uno sboc­
co in pubbl.), organizzazione di convegni e congressi (seguiti m u s ic a le . Si è voluto sottolineare, invece, l’apporto che
dalla pubbl. degli « atti » relativi), promozione di manifesta­ le istituzioni hanno arrecato alla M. m ediante la pubbl.
zioni varie (festivals, concorsi, seminari, ecc.). di periodici, monumenti, collane editoriali.
Associazioni sorte con intenti prevalentemente musicali (orga­ Q ui di seguito il lettore troverà elencate le società, le ac-
Musicologia 285

¿»demie, gli istituti universitari, le associazioni e le fon- ha. 7 <1902). M Kak». Dm V e tu m i Kam t m dot Garanti M ani dei l i und
I? lahrémaaetti I (11021 H S dartJtf. CW symmetrische Umkehrung in dm
¿linoni non intitolate a singoli compositori (per le quali Munk. 9 119021 A W ert« . Cea.huchee der Ramarne, G eiettuhaflm un G ehete
si rimanda a SOCIETÀ F. istitu z io n i musicali) aventi fi­ deI rhrm ehtm Kaehnuentmmi Sachsen 10 (190)1 E Htfscbberj. Die Fnzyklo-
pdJnren mid dm frontdm the Oper m M lahrhrmdert
nalità di ricerca. La materia è ripartita in 2 sezioni, ri­ Sene 11 1 ( |901). A f — ■■ Zt» deutschen Literatur tur Viola da Gamba m
guardanti gli organismi a carattere rispettivamente in­ 16 und I t lahihnnden. 2 11901. E Prèsoci» Dm Menamattheone dei Fraud*
ma Gdunm and der folgenden Zed ha act M au dei I t fahrhuadent. i 11906).
temazionale e nazionale, pur che questi abbiano avuto II Hem. Dm Opern A StradeOat. 4 (I90bi. H Daftncr. Dae hMuedtUng des
0 abbiano un'attività editoriale Sono esclusi quegli isti­ Ktamerhonurli an M aori. 3 (19071. A Flewry. Cher Ghnwhh ithmui. t> (|9U8i.
tuti universitari che non abbiano al proprio attivo p ub­ G Cairn». Dm m ien deutschon Smecptrle non Standfast and Hitter, 7 11908).
A Prot«. I M Schein und das uelätche deutsche Lud des 17 fahrhuudertt. 8
blicazioni di periodici, di musiche, di studi 1 singoli 119091. O Rieietnami, Die Nolalumen dei altrussacheu Kmchengesaniet. 9
tsotuu sono disposti secondo lo rd in e cronologico di (1911) , W M u ía.) A Haue als Kirdsenätmpontu. 10(1911' K Rtegbcb. IW
Quoeittimri su musica und ihr mulmaiiitcher Verfasser R r St frond, 11
fondazione, indicando la denominazione originale, il (1912) , J Maurer. A Schweitzer alt dramatischer Kompo m i, 12 (1913). R. Sie-
luogo e la data di costituzione, l'elenco cronologico dei beci. / Schultz. IJ (1914), R Stainer. Benedict v Wart
presidenti o direttori, l'elenco delle pubbl., titolo per ti­ La scz. parigina, creata nel 1904 da Jules Armand Écorchevtlle, Lio­
tolo (la sigla Mm, numerosissime volte riprodotta, ab­ nel-Alexandre Dauriac e Jacquea-Gabriel Prod'homme (segretario
sino al 1916), pubblicò, il « Mercure musical et Bulletin français de la
brevia M o n u m e n ti m usicali). Da tali elenchi sono esclusi S.I.M » ( 1907-16, anche con altre intitolazioni) e P. Aubry, Cent mo­
1musei di strumenti e le biblioteche, anche se talvolta tets du Xlllc iliete, 3 voli (1908).
tali istituzioni si sono fatte prom otrici di pubbl.; pari­ ■Soditi JVnion Musicologue (L'Ata, 16-IV-1921 - 1927) Fondata
menti sono escluse le pubbl a carattere musicologico dal banchiere e musicologo Daniel-François Scheurleer. presidente
edite in collane (anche di accademie, università o facol­ della Verenigtng ieroe Nederhndse Muztekgeschiedemi, riuniva un co­
mitato di studiosi di paesi neutrali: Danimarca (Angui Hammcrich),
tà universitarie) che non sono di M. (ad es„ non figura­ Norvegia (Ole Mark Sandvik). Olanda (Scheurleer). Spagna (Feline
no le opere di M. edite in serie del tipo « Pubblicazioni Pedrcll), Svezia (Tobias Nordling) e Svizzera (Karl Nef). Si sciolse
della Facoltà di Lettere dell’Univ. di... »). Si è ritenuto con la morte (6-11-1927) del fondatore.
Pubbl « Bulletin de la S U M • (6 annate).
opportuno, inoltre, non elencare le serie editoriali a ca­
rattere esclusivamente etnomusicologico e didattico. • Internationale Gesellschaft für Musikwissenschaft (IGM; fr. S o n iti
Internationale de Musicologie, SIM; ingl International Mustcologtcäl
Lo spazio occupato dalle istituzioni ted (forti soprattut­ Soaety. IMS). Fondata a Basilea il 30-IX-1927, su proposta di Henry
to del contributo dato dagli istituti universitari) può Pionière», per rimpiazzare la disciolta Internationale Mustkgesell-
sembrare esorbitante rispetto a quanto è stato fatto per schaft Presidenti: Guido Adler (près onorario sino alla morte, D-U-
eli altri paesi, ma lo squilibrio risponde alla realtà dei 1941); Peter Wagner (1927-31). Edward J Dent (1931-49), Knud
Jcppescn (1949-52), Albert Smijers (1952-35), Paul H Lang (1955-
atti Al contrario, può sem brare modesto lo spazio ri­ 58). Fnedrich Blume (1958-61), Donald J. Grout ( 1961-64), Vladimir
servato agli Stati Uniti, la cui struttura universitaria non Fédorov (1964-67), Kurt von Fischer ( 1967-72), Gustav Reese (1972-
prevede istituti di M., ma organismi più ampi (depart­ 77), Ludwig Finschcr (1977-82), Ivan Supiètè (1982-). Congressi: I,
ments o f music). Le pubbl. di M. a livello universitario, Liegi ( 1930), II, Cambridge (1933); III. Barcellona (1936); ÍV, Basilea
(1949); V Utrecht (1952); VI. Oxford (1955); VU, Colonia (1957);
numerosissime, sono generalmente inserite in attività V1U, New York (1961); IX, Salisburgo (1964); X, Lubiana (1967);
editoriali (per lo più non num erate) che fanno capo a XI, Copenaghen (1972); XII, Berkeley (1977); X1U, Strasburgo
singole univ.; solo raram ente si è dato luogo a specifi­ (1982) Simposi intemazionali: I, Si. Germain-en-Lave (1970); U, Za­
che collane di M. che qui si è ritenuto opportuno riuni­ gabria (1974); III, Adelaide (1977) Mantlestazioni congressuali varie:
Trecento-Symposium. Ccrtaldo (1969); International joufutn Festival-
re in blocco in considerazione anche del fatto che pres­ Conference, New York (1971); Haydn-Conference, Washington
so le univ. americane non è prevista la figura del diret­ (1975).
tore dell’istituto di M., ma solo quella del direttore del Pubbl « Mtttcdungcn der IGM • (1928- W). - AMI (dal 19)1). • In collab. eoo
l'AlBM (-* Battono« musicali. IV) c u ra la pubbl. del — RISM (dal 1960),
department o f m u sic (e si tratta, generalmente, di un del RldlM (Repertoire International d'iconographte Musicate, in (aie di avvia­
compositore o di un musicista « pratico », non di un mento), della serie Catalogni Mutivi (dal 196)) e Documenta muiuologica (dal
19)1; Mm, IV) Inoltre Tcrminorum Musicar Index Septem languii Redactut,
musicologo in senso stretto). tn collab. con TAIBM e l'Accademia delle Scienze di Budapest ( 1978).
Da ultimo, a conclusione delle singole rassegne naziona­ Bivi R Haosiu, SO )ahtr Internationale Gesellschaft fir Musikwissenschaft in
li si è provveduto ad elencare — secondo l’ordine cro­ AMI, 1977.
nologico di avvio — alcune collane di M. indipendenti • Instituto Interamericano de Musicologia: vedi oltre Istituzioni nazio­
da istituti o società, ma lim itatam ente alle sole serie a nali (Uruguay).
carattere non divulgativo; pertanto, sono escluse le col­ American Institute of Musicology (Cambridge, Mass., 1944; fond. A.
lane consistenti in biografie sui grandi musicisti, e quel­ Carapetyan). Fondato come Institute of Renaissance and Baroque Mu­
lte (con sedi a Roma e Dallas).
le su epoche, forme e generi musicali (per le quali ulti­ Pubbl «Journal of Renaissance and Baroque Music • (1946-47). . MD (dal
me si veda STORIOGRAFIA MUSICALE). 1948, seguilo del ptec ). GMM. Corpus of tarty Keyboard Music, Corpus Scrip-
lorum de Musica, Miictllanea, Musicological Studies and Documenti (-• Mm,
IV) Renaissance Manuscript Studies 1/1IV (I, 1979, U, 1982; III IV. in
prep ), A Census Catalogue of Manuscript Sourcri of Polyphonic Music 1400-
Al ISTITUZIONI INTERNAZIONALI 1)50; 2 (1973), D Crawford, Sixteenth Century Chotthooks in the Archivio Ca­
■Internationale Muukgesellschafl (IMG) (Lipsia, 1899-1914; fond. pitolare al Casate Monferrato. ) (1980), T. R. Ward, The Polyphonic Office
Oilur Fleischer) Presidenti: Ó. Fleischer (1899-190}), Hermann Hymn from 1400-1)20 A Descriptive ¡menton
Kictzichnur (1903-08; 1914), Alexander Mackenzie (1908-13). Sciol­ ■Soaety for Ethno mustœlogy (Middletown, Conn , 1953). Presidenti;
ti il 30-1X1914, a seguito del Conflitto Mondiale, prevedeva una se­ William Rhodes (1956-58), Micczyslaw Kolinski (1958-59), Charles L.
ne di sezioni locali a carattere nazionale (Austria, Baden, Baviera, Bel- Seegcr (1960-61), Alan Merriam (1962-64), David McAllester (1964-
po, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania del Nord, Gran Breta­ 66), Mantle Hood (1966-67), Klaus Wachsmann (1968-69), Bruno
ña c Irlanda, India. Italia, Olanda, Russia, Sassonia, Spagna, Stati Netti (1969-71).
Unni d’Arocnca, Svezia, Svizzera, Turingia). Tenne congressi a Lipsia Pubbl. « Eihno-muakology Newsletter » ( 1955-57). - * Ethnomusicology • (dal
'19041, Basilea (1906), Vienna (1909), Londra (1911), Parigi (1914). 1957). - « SEM Newsletter » (dal 1967). Monografie varie.
Atti ZIMG (dal 1899. mensile). S1MG (dal 1899, minestrale). - Institute o f Mediaeval Music (Brooklyn, N.Y., 1957).
faUikaluMcn irr IMG Beihefte Serte I 1 (1901), E Iste!. / / Rotulea» all Pubbl loM M Publication!. 4 iene (sene 1-111 - • Mm. IV) Sene IV (Musicologi
kmpauii inner tymchen Seme Pygmalion. 2 (1901), J. Wall, Mulitea practica calStudm lW uscnschaftische Abhandlungen): 1 (19)8), L. Dittmer, The Worces­
Bfona de Pama, ) ( 1901 ), O. Rotte. Laute u n i Lautenmusik h l zur Mille deI ter Music Fragments. 2 (1960). G Schuctie. A n Introduction to Fugues, 3
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