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»
DIZIONARIO
MILITARE ITALIANO.
DIZIONARIO
MILITARE ITALIANO
DI
GIUSEPPE GRASSI
EDIZIOKE SECONDA
AMPLIATA DALL'AUTORE.
VOL. I.
.TORINO _
A SPESE DEIXA iO&ITA TITWRirfto-tIBBARU
■— —
4
A CHI LEGGE.
s
Iosì riguardi, quasi che indi abbia potuto venirne a
scapitar l'effetto divisalo dall'Autore, di porgere in
questa ristampa la prima sua fatica migliorata di
quanto alla sua operosa solerzia poterà aggiugnere
la cooperatrice diligenza degli amici colleghi. Ma
nell'animo di quest'ultimi prevalse l'ossequio del
nome, e il rispetto dell'autorità, che avevano dato già
prima alla penna del Grassi li suffragi di tutta Italia,
e in ispecie della gran maestra , in fatto di lingua ,
Firenze.
I leggitori avranno dunque nella presente ristam
pa del Dizionario militare italiano l'opera genuina
del Grassi.
Opportunità di tempi migliori darà, per avven
tura, che si pubblichino alcune giunte, per cui si
faccia viemmeglio raccomandato l'uso di un libro,
divenuto ora mai presidio necessario di chi, volendo
scrivere delle cose di guerra , intenda di farlo con
lode di proprietà.
Molte volte aveano gli editori dovuto udire dalla
bocca del Collega, che nella ristampa del suo Dizio
nario egli avrebbe fatto menzione delle persone che
gli erano state larghe di avvisi, di notizie , di cenni,
VII»
AI LEGGITORI.
i
4 AT3B
i
a ABB
\
I
1
ICC ti
St. 3^5.
Parie de sua combatleuon la prua
Parte faceuon la banda sgombrare
Perche pòssa montar la genie sua
De laltra nane : et quella superare
La crudel guerra che fanno amendua
Le nane insieme: non si può narrare
Cirino era tutto vnto arsiccio, e tinto
Che si brutto non e il Diauol dipinto.
St. 3^6.
E shavea messa vna i uba Ida in testa
Endosso vna ytanziera ruggionosa
Che se non fusse sula quella et questa
Mancaua il giorno sua virtù famosa
E pure anchor la battaglia non resta
Benché da prua e perduto ogni cosa
Cartiglia per corsia più coffanetti
Di triboli di ferro pare che getti.
St. 377.
Per impedir qualunque corre, o salji
Con quelle punle rigide, et crudele
Ma presto la corsia par che si amali!
Pel gran gtttar della gente infedele
De sassi , et dardi che veniano da alti ■
Et caui, et taglie, et pezzi de le vele
Che ne veniuono a brandegli , eslrufnli
Ardendo giù, et par chel fuoco zufoli.
St. . 3;8.
CiriiTo che viJea vincer la ponga
Mauendo insino $ mezzo albero presa
La naue : et per veder quanto era longa
Versala poppa riuolse ogni offesa
Ma prima suderà che lui vi gionga,
Tanto faceua quel «aslel difesa
Et in couerta la ciurma, e i compagniui
Cu remi, accidie, et mannaie, et basto
agg
AGGUATATOMI e AGUATATORE,TRICE.verbal.
masc. e fem. Dal verbo AGGUATARE. V., e vale Che
pone agguati , o Che sta in aguato.'tlRuscA.
■
AGG 33
AGUATARE. V. AGGUATARE.
AGUATATO. V. AGGUATATO.
AGUATATORE. V. AGGUATATORE.
AGUATATRICE. V. AGGUÀTATRICE.
AGUATEVOLE, V. AGGUATEVOLE.
AGUATO. V. AGGUATO.
A GUAZZO. V. GUAZZO.
ALICETTA. V. ACCETTA.
ALLAGAMENTO. V. INONDAZIONE.
ALLAGARE. V. INONDARE.
AL TIRO. V. Tino.
ALTO. In frane. Halle. Postoassolutamente ò Comando
militare, col quale si fa fermare la schiera, il soldato; onde
Fare alto vale Arrestarsi , Fermarsi. La voce è presa dal
tedesco Hall che vale Fermata.
— Quando si <on degli inimici accorti,
Che fuor de'padiglioni avean fallo aUo. Alamanni.
F.s. Non aveva il Portocarrcro sino allora conferito il suo disegno
con alcuno : ma dopo che la gente si fu alquanto avanzata , fece alto,
e tratti i capitani in disparte con parole piene di vigor militare ma
nifestò l'occasione. Bbhtivoolio. — Qualunquo senza licenza di chi ne
ha autorità , darà arme falsa, ovvero griderà , o passerà parola in isea-
ramuccia, o in assalti, o in battaglia, alto, allo, ecc. Orezzi.
ALTURA, s. f. In frane. Hauieur ; Eminence. Lo
stesso che EMINENZA. V. Dicesi anche Alterza f dalla
quale peraltro differisce come meno generica, e colla quale
non si può dagli scrittori militari confondere a cagione del
signif. particolare cosi dell'una come dell'altra voce nelle
cose della milizia. V. ALTEZZA.
Et. Che i Romani non scendeanó dal monte , e ch'elli si guerniano
in quella altura. hn.tratì. Crisca. — Il Duca di Guisa . .'. . .passò
la riviera sul ponte, sperando di poter ascendere qualche altura, dalla
quale potesse comodamente scorgere gli andamenti, e distintamente
comprendere il numero, e l'ordine degli stranieri. Datila.
ALZATA D'INSEGNA. V. INSEGNA.
che non avendo alcuna parie nel comandare, la ritiene tulla solamente
Dell'ubbidire. In quest'ordine popolare dell'esercito (per chiamarlo cos'i)
succedono gli ammutinamenti , e la cagione più ordinaria suol essere
per mancargli le paghe. Prevale sempre nella soldatesca più bassi
all'onor l' interesse : onde rimanendo senza essere pagata , prima si
querela, quindi s'altera, e poi si ammutina. Nelle guerre lunghe ciò
si vede succedere con maggior facilità per l'eccessiva spesa che por
tano seco. Questa lunghezza di tempo ancora fa che i soldati s'accom
pagnano con le mogli, che si riempiono di figliuoli, e che finalmente
convertita la necessità in corruttela , si ammutinano spesse volte più
perche vogliono, che per aver una giusta occasione di farlo. Dunque
rotte allora le leggi dell'ubbidienza , quest'ordine popolare si solleva
contro i suoi primi capi, e de\ sud corpo ne elegge tumultuariamente
de'ouovi. Nasce questo moto in campagna aperta ordinariamente, per
chè non sarebbe quasi possibile dentro alle guarnigioni di condurne
con sicurezza la pratica. Nelle mutazioni de' governi vedesi che dal
migliore comunemente si degenera nel peggiore. Così succede, in que
st'occasione. Passa allora il comando supremo d'un solo in tutta la
moltitudine sollevata, la quale essendo composta di gente a cavallo ed.
a piedi , forma un corpo dell'una e dell'altra, e chiamasi lo squadrone
degli alterati, per fuggire l'altro vocabolo sempre ignominioso d'am
mutinati. Nello squadrone dunque consiste l'autorità e nel corpo suo
unito insieme tutta la virtù del comando. Vuole un capo nondimeno
questa tumultuante repubblica, e si nomina Eletto. Appresso di lui
vuole similmente alcuni altri di maggior pratica, e questi si chiamano
Consiglieri. La gente a cavallo ed a piedi vien distribuita pur anche
sotto due capi principali. A qui-llo della cavalleria si dà titolo di go
vernatore , ed a quello della fanteria di sergente maggiore. Seguitan
poi i capitani e gli ufliziali ordinarli nell'una e nell'altra sorta di gente,
e vi si compartiscono diversi altri ministerii 'secondo il bisogno. Coi
suffragi dilla viva voce sono distribuiti gli uflicj , e nell'istesso modo
sono prese tutte lé altre risoluzioni, ti primo intento dello squadrone
è d'occupar subilo qualche buona terra o città , e quivi fortificarsi in
maniera che non possa ricevere alcuna forza. Di là scorre tutto il paese
all' intorno, il quale finalmente per evitare i danni più gravi, si riduce
al più tollerabile per via d'aggiustate contribuzioni. L'oflicio dell'eletto
è semplicemente di proporre quello che di mano in mano si dee risol
vere, librale meglio prima le materie nel suo consiglio. Abita egli perciò
nella piazza maggiore del luogo occupato, e d# una finestra ivi fa le
proposte allo squadrone, che vi si raguna per tale effetto. Freme la
moltitudine bene spesso di quelle, che non le piacciono, e lasciandosi
ÀMM 61
degli angoli del recinto. Ed ùi altro luogo : Bisogna dunque, che una
parie della muraglia vegga l'altra e la difenda, il che non può fare
una linea retta , ma è di mestieri che siano due , le quali s'inflettano,
e facciano angolo l'una sopra l'altra. Galilei.
Es. L'angolo 'della figura del poligono non sia meno di 90 gr. Mok-
teccccoli. — Tanto altre volle questo aforismo del Montecuccoli era
rispellalo, die non si ardiva oltrepassare i 90 gradi, neppur ne' ba
stioni piani, onde lasciare quanto più grande poteasi il secondo lianco.
Ala oggi prevalgono gli angoli oltre i 90 gradi, dacché l'esperienza
mostrò, che più ottusi hanno maggiori vantaggi. Foscolo Comi», al
Montecuccoli. .
ANTISPALTO. V. SPALTO.
AQU
ARCHIBUGIATA. V. ARCHIBUSATA.
ARCHIBUGIO, V. ARCHIBUSO,
ARCHIBUSARE. V, ARCHIBUGIARE,
ARC 89
ARCHIBUSIERE. V. ARCHIBUGIERE.
♦
n8 ARM
*
ARM
■ì
ARM 129
ARMATURA. V, ARMADURA.
ARME. V. ARMA.
\
ARR i4t
ARTIFIZIATO. V. FUOCO.
: 1» ARTIGLIERIE. V. AGGIUSTARE.
le artiglierie. V. Imboccare.
Inchiodare le artiglierie. In frane. Enclouer les pie-
ces. Piantare un chiodo nel focone deJ pezzi d' artiglieria
per rendergli inutili al nemico. Dicesi anche Chiodare,
Ciiiovare , e Conficcare le Artiglierie. V. qui sopra.
L' invenzione di questa maniera di rendere inutili all' of
fesa le artiglierie , sembra più antica di quello che riferisca
il Tensini, scrittor militare di grido, e del quale si trove
ranno le parole più sotto , poiché dal seguente passo dei
Commentarli della guerra di Ferrara nel 1482, di Ma
rino Sanuto , scrittore contemporaneo, si legge , che due
traditori, introdottisi nel campo Viniziano, ce aveano deli-
« beralo, fatti li patti coi Milanesi della mercede, che
ce quando loro fosse comodo . . . conficcassero li chiodi nelle
ART
i
ASS 161
Mezza asta. Un' asta più corta e più manesca dell' ordi
naria : si disse pure Mezza picca. V. PICCA.
Es. Il Capitano , che l'era portato più avanti , (li die d'una mezza
asta nel petto. Bartoli. • •'
ASTATA, s. f. Colpo d'asta. Crusca.
ASTATO, aggett. In lat. Hastatusi Hastarius. In
frane. Hastaire. Soldato armato dJasta. . ,
Es folla corona al seggio fanno
Con fedcl guardia i suoi Circassi astati. Tasso.
2. Adoperato in forza di Sost. vale Soldato legionario
romano d'armatura grave , cioè armato di corazza , di ce
lata con cimiero, c di gambiere; imbracciava uno scudo,
cigneva una spada e un pugnale , e brandiva due pili , o
lanciotti. Gli Astati stavano da prima nella seconda schiera
della legione , poi presero il luogo de'Principi : furono cosi
chiamati, perchè da principio andavano armati d'asta.
Es. I Romani avevano tripartito ciascuna legione in Astuti . Principi,
e Triarii, de' quali gli Astati erano messi nella prima fronti; dell'eser
cito Machiavelli.
3. Si adopera altresì come Aggettivo in tutti e due t
generi , e vale Innastato, Posto in asta.
Es. Come Fineo compare in sala e grida ,
Con arme astate, e spade, archi , e rotelle
£ Penco e tutti i suoi minaccia e sfida. Ax.wh.ara.
i8o AST
A TEMPESTA. V. TEMPESTA.
A TIRO. V. TIRO.
«
ATTACCABILE, aggett. d'ogni gen. In frane. Alta-
quable. Che si può attaccare, e si dice più frequentemente
di fortezza , d'opere di fortificazione , o di luoghi forti. È
■voce che risponde meglio alle occorrenze militari delle com
pagne Espugnabile , Olfendcvole , più larghe di significato.
È usata , ma in altro senso, dal Bellini.
Es. Nelle fortezze abitate soltanto dalla gente di guerra, come sono
le cittadelle nella pianura, ed i forti ne' siti montuosi, die sono attac
cabili tutto d' intorno, non si praticano altre opere esteriori, fuorché i
rivellini , le controguardie co' loro fossi, la strada coperta, e lo spalto.
Ed appresso: Nella fronte attaccabile si fa anche il doppio spalto.
D'Asroflj. . ' '
ATT 181
assedii.
Bit Le spedizioni, che si fanno contro i luoghi chiusi da mia sem
plice muraglia, e contro i castelli configurati all'antica, si distinguono
col nome dì attacchi violenti, avvegnaché in questi si fanno pochissi
me trincee, e si prescinde quasi sempre dalle parallele, e basta che
gli artiglieri costruiscano una batteria volante per formare la breccia
nel recinto. D'Amo».
Falso attacco. In frane. Fausse attaque. Attacco dato
in parte dove non si abbia pensiero di riuscire , per divertire
V attenzione e le forze del nemico, e trarlo in inganno sul
vero. Gli scrittori nobili dicono in questo signif. Finto
assalto. V. ASSALTO.
Et. Si adoperano le artiglierie insieme con un corpo di Cinteria per
fare un falso attacco di nottetempo, affine di cagionare una diversione
fra le forze nemiche. D'Auto*».
Fronte d'attacco. V. Fronte. ,
A VANTAGGIO. V. VANTAGGIO.
m
BACCELLERIA. s. f. In frane. Bachelerie. Grado
d'armi ne' secoli cavallereschi , che teneva il mezzo tra lo
Scudiere e'1 Donzello, e'I Cavaliere.
Ft. Questa fu la più bella oste di buona gente, che mai facesse il
detto Me di Francia , dove era il fiore della baronia e bnccelleria drl
reame. G.Villani.
BACCELLIERE, s. m. In frano. Badiciier. Giovane
gentiluomo, o scudiere che faceva il primo passo nella pro-
fession dell'armi e della cavalleria ricevendo il cingolo mili
tare. Il titolo di Baccelliere era maggiore di quello di Scu
diere , ed inferiore a quello di Banderese; non aveva Insegna
Vol.l. «3
propria , ma portava lo scudo biartcd, éd ùil pennone a
striscie in luogo di bandiera. Il Baccelliere dopo alcun bel
fatto d'arme veniva creato Cavaliere. Secondo Remigio fio
rentino questa Voce venne dai nostri scrittori antichi ado
perala per Uomo segnalato e famoso in guerra.
Bs. Richiese tulli i baccellieri d'arine di Francia , e di Provenza ,
che fossono a sua bandiera. O. Villani. — Feciono venire a loro tutti
i routeilabili Tedeschi con i più nomali cavalieri di loro lingua, i
quali nelle battaglie date al castello poco s'erano travagliati altro che
di vedere , e dissono loro : se a voi desse il cuore di vincere con t'orza,
e con iugegno questa terra 3 l'onore sarebbe vostro, e oltre alla paga
doppia , e mese compiuto, a caluno daremo grandi doni. 1 coneslahili,
e i loro tyccellieri si slrinsono insieme , e mossi da presonluosa vana
glori*, e da avarizia rispUosoilo, br. Ed appresto: Fatto tra loro elezione
di trecento baccellieri, a loro commisono tulio il fascio della loro in
tenzione : i quali bene armati , separati dall'altra gente , con le scale
ciò diputate , e con altri utili argomenti , senza* alcuno lume, s'ad
dirizzarono verso quella parte della terra, ove l'ombra gli copriva. M.
Villam. ,. . t> L . ^
BACCHETTA, s. f. In frane. Baguette. Una Verga di
acciaio di tempra addolcita , lunga quanto la canna del fu
cile, della carabina, o della pistòla , fatta d' un pezzo roton
dato e liscio in tutta la sua lunghezza , la quale serve a cal
care la carica nelle armi da fuoco portatili. Ad una delle
estremità della Bacchetta v'ha una capocchia, la quale chia
masi Battipalle, in frane. Téle de la baguette, che vien poi
assottigliandosi verso il mezzo, ove la Bacchetta ha la figura
d'un cilindro, sino all' altra estremità, che chiamasi Punta,
in frane. Bout de la baguette, la quale termina in un ma
schio di vite per ricevere al bisogno il Cavastracci. 11 luogo
ove riponsi la Bacchetta dopo la carica è uu canale scavato
nella cassa dell' arma da fuoco. Era anticamente di legno.
£s. Balta la polvere una o due volte, e levando la bacchetta in due
tempi dalla canna, nuovamente la rimetta al suo posto primiero. Mar-
21011.
BAC ì$
BAILIRE. V. BALTRE.
BAIONETTA, s. f. Iu frane Baionnelie. Una Lama
triangolare ed acuta, che innastata alla bocca del fucile
serve al soldato d'arme da punta.
La Baionetta succedette verso il fine del secolo x vii alle
picche ed alle forchette dei moschettieri. Si crede adoperata
per la prima volta in Fiandra dal sig. de Puységur nel 1643;
era essa lunga due piedi , compreso il manico di legno, si
portava pendente al fianco sinistro in luogo di sciabla , o di
spada , ed al bisogno si piantava entro la bocca del fucile. Il
P. Daniel, che scrisse la storia della milizia francese , crede
che nel 167 1 se ne armasse per la prima volta un reggimento
intiero. L" inconveniente di non potersi più valer del fucile
come arma da fuoco quando aveva la Baionetta dentro la
canna , fece imaginare un manico vuoto, onde incastrarlo
nella canna con un braccio che discostasse la lama della Ba
ionetta dalla bocca del fucile : si fecero le prime pruove di
questo nuovo trovato alla presenza di Luigi XIV nel 1688,
e non sortirono buon effetto; ma nel 1^03 venne finalmente
ridotto alla sua perfezione, ed abolite le picche, tutti i fucili
dell' infanteria e de' dragoni vennero guarniti di Baionetta.
V'ha chi crede che abbia questo nome perchè inventa^ h|
\
aod BAI
^TORE.
BA3K
suo' fratelli, con tutta la baronia. Ci. Villani. — Accolta molta baro,
nVi , e cavalieri , e sergenti di suo vassallaggio, s'acca.npò di fuori di
PariKi. M. Villani.
BARRA, s. f. In frauc. Bàrre. Sbarra , Impedimento
di travi , di stecconi > o d'altro, posto per chiudere un passo,
una via al nemico; onde Barrare, Abbarrare , e Sbarrare*
Es. E barre di legname inesse, dove stavano il di e la notte G. Vil-
laici. — Abbarcarono la città, e combatterono alle barre tutto'l mese
di agosto. M. Villini.
BARRARE, v. att. In frane. Barrar. Guernire di barre
tin luogo, una via , un passo, onde impedirne l'entrata al
nemico. Scrivesi più comunemente Abbarrare.
Et. La terra non a\ea mura, ma era barrata di botti e altro legnarne.
G. V.llaih.
BARRATO, TA. part. pass. Dal verbo BARRARE) V.
BARRICATA, s. f. In frane. Barricade. Quel riparo
tumultuario di legname , di balle di lana , di botti piene di
terra o di letame , che si fa attraverso alle vie per impedire
il passaggio a' nemici. I nostri antichi lo chiamarono SER
RAGLIO; V.
Es. Investi Felizano, dora da Frantisi rotte , ed aperte le barricate,
e trincera , restarono mille cinquecento Alemanni tagli ili Nam. —
Trovata nell' ingresso una barricata di botti ebbero lungamente da tra
vagliare. Di vi lì. l« ,, . . 1 • .r
BARRIERA, s. f. In frane. Barrière. Cancello o Stec
conato di legname o di ferro, che si adopera per chiudere
un passo.
Es Co* pettardi, e altri slromeiiti di forza, come leve, segbe ,
martelli sordi, fuochi artificiati, s'aprono le grati di ferro, le paliz
zate, le barriere , le mura deboli. MoXTEcrccoLi. ■— Grida al re senza
conoscerli, percliè non aver chiuso la barriera secondo gli ordini del
re ? Algakotti.
2. Per traslato si dice anche delle piazze forti, dei
BAR
£». Potrà batterlo (il soldato) con la spada , o col bastone , che avrà
in mano, purché il bastone abbia qualche poco di ferro, perciocché si
possa considerare essere arme , e non bastine , il i
queste ami! , e fare nel suo paese tanti battaglioni , di quanti fosse
capace , e quando gli avesse ordinati , secondo la sopradetta divisione,
volendoli esercitare negli ordini , basterebbe esercitarli battaglia per
battaglia .... possono adunque ciascuna di queste battaglie da per se
imparare a tener l'ordine, ecc. Machiavelli. — Era diviso questo
esercito in Ire battaglie . vanguardia, battaglia, e rctroguardy. D a\ila.
5, Iaa parte 4» mezzo d'un esercito, quejla che ora si
chiama Centro,
£>, Gianjacopo TriuUjo condusse l'esercito, la vanguardia del quale
guidavi» Teodoro da Triulzio, la battaglia egli, ed il relrp^guarijo Ga
stone di Fois. Gcicciavdiki.
6. Chiamasi pure Battaglia l'Ordinanza di battaglia.
Es. I fanti spagnuoli, che stavano in battaglia. Giiccnapiarr. —,
Avea messo in battaglia tutto il suo campo. Segni. — Il fuoco fu final
mente per ordine del He estinto dagli Svizzeri, i quali ultimi erano
rotati in battaglia appresso la sua persona. Davìla.
Accendere la battaglia vale Darle principio, Attaccarsi
col nemico. E frase poetica dal lat. Martetn accendere, che
si adopera talvolta nello stile elevato della prosa.
Es. Usciva quantp più spesso poteva alle scaramucce, per accenderne
tanto più facilmente poi la battaglia. Bektiv oglioJ
Accettare la battaglia. In franq. Aocepter la botatile.
Venire a battaglia col nemico che l'olire , che la presenta.
Et. Don Giovanni sp utosi innanzi con tutti gli squadroni ordinali
per dar battaglia, aspetto alquanto per tentare pur nuovamente se i
nemici avessero voluto accettarla. Bkxtivoclio.
Appellare a battaglia. Iu frane, sippeler au combat.
Invitare il nemico a far battaglia j Sfidare.
Et E venne tanto montando la lor ciotta, die s'appellaro per questo
• battaglia. M. Villam.
ApriccAR la battaglia vale Incominciarla , e dicesi anche
Appiccar la giornata. V. GIORNATA.
Ei. Il the inteso M, Andrea Civra,uo, r he mollo lontano di qnir.di
BAT 335
con la quale avendolo ferito nel primo incontra di una stoccata, riti
randosi a dietro voleva terminar la battaglia al primo sangue. Datila.
Battaglia battaglia. Grido degli antichi popoli italiani
nell'entrare in battaglia.
Et. Tutti si misono in arme gridando: battaglia battaglia. G. Villa».
Battaglia ben combattuta. V. Combattuto.
Battaglia campale. In frane. Balaille rangée. Conflitto
di due eserciti ordinati , nel quale combattono o possono
combattere tutte le genti dell'uno e dell'altro, e col quale
si decide l'esito della guerra.
Et. Molto meglio sarebbe il definire tutte le differenze con una bat
taglia campale , che più lungamente portarle avanti con tante miserie,
clic ne pativano i popoli. Bentivoglio.
Battaglia di campo. Lo stesso che Battaglia campale ;
Giornata.
Et. Se i suoi nimici fossero venuti a battaglia di campo con lui, di
certo avrebbe l'acquistalo suo paese. G. Villani. — Dove ebbe tra loro
due grandi battaglie di rampo, là ove morirono molti buoni cavalieri,
ed altra gente dall'una parte e dall'altra. Novelle Antiche.
Battaglia di mano. In frane. Coup de triaiii. Assalto
repentino dato ad una piazza fortel
Et. Kssendo i Francesi arrivati a Genova la notte dei due di settem
bre, e avendole dato, siccome i soldati dicono, una battaglia di mano,
uè avendo scale , le quali fossero tanto lunghe , che bastassero a salir
per quelle in sulle mura della città, ei furono ributtati indietro. Varchi.
— Fecero la determinazione di sorprendere , e pigliare per una batta
glia di mano la città di Monreale. Botta.
Battaglia finta. Iti frane. Petite guerre ; Simulacro
de guerre , de bataille. Esercizio dei soldati in tutte le
fazioni , mosse , ed evoluzioni che occorrono nelle battaglie
vere.
Et. Molti mesi prima esercitargli (i soldati nuovi) in maneggiare
ogni sorte di arme in battaglie finte. Ed altrove : Ma queste diliicoltà
BAT
■
BID
■
BLO
furia quelle piazze , che sono molto popolale o molto forti , o di vasta
circonferenza, che richiedono gran presidio. MorrececcoLt. — Dentro
Bagdad vi aveva ventimila soldati di presidio, e ne era governatore
Achmed Biscia ... Vi mise il blocco con tutte le sue genti Kulicauo ,
sperando di averla per fame. Algarotti.
BOCCA, s. f. In frane. Bouche. L' Intiera apertura di
ogni arme da fuoco, ossia l'Estremità dell'anima , per la
quale si carica e si scarica il pezzo o l'arma.
Es. Nè si confondono nel dar di piglio alle palle giuste alla bocca
del pezzo. Morteccccou.
2. Entrata , Imboccatura , Venuta di strada , piazza ,
ponte , porto, e simili; onde i verbi Imboccare e Sboccare.
In frane. Téle , Entrée, Avenue , Débouché.
Es. Stavano con le balestre a tutte le bocche della piazza. Storik
Pistolesi. — Orazio che difende la bocca del ponte. Vasari.
— Già son le bocche delle strade prese. Benxi.
3. Si adopera altresì nelle cose d'artiglieria per Unità
nella misura della lunghezza e della grossezza delle varie
parti della canna dei pezzi.
Es. L'Aspide , pezzo antico , c povero di metallo, porla aneli'egli
)ib. 8 in 10 di palla, ma è lungo solo bocche 22, ed anche 20.
Moretti.
Alla, bocca. In frane. A brdle pourpoint ; A bout
porttmt. Parlandosi delle armi da fuoco vnle Essere loro
cosi vicino da toccarne per dir così la bocca.
Es. E sopra '1 toccare arme farà osservare , che non si tocchi , se
prima non si sia mollo ben veduto e conosciuto essere il nimico ; a
che non prima che sia il nimico arrivato fino alla bocca dell'arrhibuso,
od al ferro della picca si spari l'an hibuso , od il moschetto, o si tiri
con la picca. Cinczei.
Bocca d'artiglieria. In frane. Boitchc d'artilievie. Lo
stesso che Bocca di fuoco; Termine generico delle artiglierie,
senza indicarne la 'specie. »
Es. La posta principale fu collocala dirimpetto del palazzo con due
d'artiglieria, volte il quello. Botta.
a?4 BOC
*
ì • <
Mqwtajsb «j Salire aiiy breccia, la frajnj, #f/v*«Jr* à
bi eche, sui la bi èche. Dicesi dei soldati assaltanti »
passando sulle rovine fatte in un'opera «etnica tentano di
entrare in essa per occuparla.
£s. Furono ciati gli ordiui die bisognavano, per infestare ad un tempo
quei di dentro in maniera e dal ribellino e da' siti più opportuni ne'
fossi, che da loro non si potesse far impedimento a quei di fuori che
fossero per salir sulla breccia. Kd ulimv* : Kraosi fatti due ponti per
servirsene a passare il fosso e a iiiont » e - m 1 1 .« brtreia. Bsx 11voi. Lio.—>
Si accontano al fosso, e quivi combattono: montano sulla breccia, ed
ua Marcbegijno prima d) tutti pianta sulle mura l'insegna. Secbrii.
Spianabe la breccia. In frane. Rendre une bièche pra-
ticable. Si dice dell'effetto delle batterie , quando col loro
tirare sulla rottura già fatta nell'opera nemica ne appianano
la salita ai soldati che la debbono superare - i .. A
Et. Continuossi per molle ore a battere il muro; e finalmente ro
vinatone un gran pez/.o col suo terrapieno , sicché rimaueva spianala
assai comodamente L breccia, m presolo all'assalto la gente di. fuori
per darlo. Bbktivoclio.
Superare la breccia. In frane. Se rendre maitre de la
bi èche. Dicesi dei soldati assaltanti , che saliti per le rovine
della breccia sino alla sua sommità ne scacciano i difen
sori , e s'impadroniscono del sito, cosi per alloggiatisi in
caso di nuove resistenze, come per scendere di Ih nella
piazza o nell'opera di fortificazione assaltata.
Et. ftiu.tr> poi si diliicile a' reej l'i perazionc ile ponti e la qualil.i
della brecc ia uell'avcr tentato di superarla, che fatti per un pezzo mi
serabile bersaglio dagli archihusie moschetti, e d'artra sorte di fuochi
e d'offese che adoperavano contro di loro {di assediali, bisognò, ecc.
BiiTivocta».
BREVETTO, s. *. In frane. Breveu Rescritto del Prin
cipe , col quale vien conferito ad ogni ufficiale dell'esercito
il suo grado.
Et. Voleva il re, che senz altra consulta, e senz'ai tra eccezione i se
gretari di stato spedissero subitamente i brevetti. Davila.
a92 BRI
És. Coite sue masnade c con suo' briganti e Tanti di Volontà si po-
♦WofSI bbrgVéel poìtte » S. We>b. G. tftiAMii'i. •
BRI 295
Maggiore di a. V. Maggiore.
BRIGLIA, s. f. In frane. Bride. Strumento col quale
si frena e si tiene in obbedienza il cavallo. Neil' istruzione
che si dà ai soldati di cavalleria si annoverano le seguenti
parti della briglia :
Gli Anelli . . .In frane. Anneaxix ;
l'Archetto Are da banquet;
l'Asta del morso Broche du banquet ;
il Barbazzale . Gourmette ;
le Borchie . . Bossettes ;
il Bottone corsoio Boulon coulanl ;
le Campanelle . Porte-rcnes ;
il Cannone o < Canon ;
la Catenella . Chatnette ;
3 Ceppo del freno . Liberté de langue ;
la Crocetta . . . Croisette ;
1' Esse del barbazzale Esse ;
l' Estremità dell'asta Gargouille ;
il Filetto .... Filet;
il Fiore della crocett Fleuron ;
i Fondelli . . . Fonceaux ;
la Frenella . . . Martingale ;
il Frontale . . » Frontal ;
la Guardia . . . Branche
l' Imboccatura . . Embouchure ;
la Lunetta . . « Croissant ;
il Morso « Mors ;
la Museruola . • Muserole ;
l'Occhio della guardia OEil de la branche ;
BRI
t Passanti, v i Passans ;
il Porta morso Porte-mors ;
il Rampino ....... Crochet {
le Redini . r » . . » . . Bénes ;
10 Scudicciùolo del frontale . . Fleuròn du frontali
le Sguanci* ....... Montans ;
11 Soggólo, o Sotto-gola . . . Sòus-gòrgé ;
la Stanghetta ...... Banquet; 1
la Testiera . . . . . . ' . Dessus de tSte;
i Voltoi ........ Tourets.
La Briglia assai diversa dal Frcnum de' Romani è stata
portata in Italia dai popoli settentrionali , e gli Italiani inco
minciarono a farne «so nei secolo xn. G. Villani nel descri
vere la famosa oste de' Fiorentini contro Castruccio Signor
di Lucca l'anno i3a5 dice, che nel loro esercito v'aveva
più di trecento destrieri a briglie.
Et. E sono i cavalli tartari con sottili briglie senza freno. G. Yilljju.
A briglia sciolta. In lit. Laxatit habenis. In frano.
A bride abattue. Posto avverbialmente vale Di gran car
riera , A tutta briglia.
Et. Già Sacripante a lui s'era voltolo,
E ne venia volando a briglia sciolta.
— Ma i cavalli regj.. .. incalzarono per modo i Railri, che non po
tendo questi esser più ritenuti, voltarono le spalle, ed a briglia sciolta
si posero finalmente a fuggire. Bectivoglìo.
A tutta briglia. Modo avverb. In frane. A
Ventre a terre. Con grandissimo impeto; Di
riera; Velocissimamente ; A briglia sciolta.
Et. T.a cavalleria fugata e disordinata uvea lasciato libero il
a' nemici, e fuggendo a tolti briglia, ecc. Dai ila.
Dar la briglia. Allentar la briglia al cavallo. Crusca
TtireR BniftLti o la briglia. Irt frane. Tenir bride.
Modo di dire militare per Fare alto, Arrestarsi , ed è pro
prio della cavalleria.
Es. Il Duca di Mompensieri avendolo seguitato fin sulla rifa dèi
f'o««o , pmi"hè vide dall'altra parte tutto Peservito schierato alla batta
glia, tenne la briglia, e considerando che non si poteva passare con
gli squadroni ordinati, macoli venti soli uomini di fronte, prese tempo
lentamente scaramucciando d'avvisarne il Ducad'Angiò. Davila. — Si
presentarono le truppe de' collegati e de' Francesi , che fecero tener
briglia all'inimico, il quale ristette. Moktecuccoli.— Si dì» in questa
maniera occasione al nemico di tener briglia per timore di qualche
imboscata. Mra.7.0. •
Voltar la briglia, tn frane. Tourner bride. Modo di
dire militare per Tornare indietro, Dare addietro.
Es. Il Re voltata la brìglia con passo tento prese la strada mede
sima per la quale era venuto. Daviia.
BR1GLIAIO. s. m. In frane. Éperonnier. Colui che fa
le briglie.
Es. Allato alla via de' freuaj, o vogliam dir brigliaj. Bombivi.
BRIGLIETTA. s. f. Diminutivo di Briglia; Briglia
piccola.
Es. Insogna Mettergli una briglielU adatta e conveniente, che non
gli dia il' lev ■ Li*. Mascal<.. Crusca. *
BRIGLIONE. s. m. Briglia grande, di cui si fa prin
cipalmente uso nelle cavallerizze per domar i cavalli.
Es. < onic senti la giumenta correre dietro, tirò la lesta con si dura
maniera, che ruppe un briglionc assai forte. Sacchetti.
BROCCATA. s. f. Colpo di spada; Riscontro. Crusca.
V. IMBROCCATA.
BROCCATO, s. m. Lo stesso che Steccato, Vallo c'nto
di pali aguzzi In cima; Palancato. È voce antica e disusata.
Es. E appressossi a nemiri a meno di un mezzo miglio, credendo
che uscissonodal loro broccato per combattere con lui. Storie Pistoiesi.,
3oo BRO
i
3qì BUC
n'AU-OGGIAMENTO. V. ALLOGGIAMENTO.
• .»
BURIASSO. s. m. In frane. Parrain ; Second. Colui
che a' tempi cavallereschi metteva in campo il giostratore.
Voce antica. V. PADRINO.
Et. Onde burlassi si chiamavano coloro, i quali mettevano in rampo
i giostranti, e stavano loro dintorno, dando lor colpi, c ammaestran
doli come fanno oggi i padrini a coloro che si debbono combattere in
Ulcerato. A unii,
tatto che il suo difende, sono effetti del mancamento della provianda.
Moutecuccoli. — Così medesimamente dovrebbon godere del comodo
di quelle cose, che guadagnano qne' che vanno fuori alla busca, e non
tare come s'usa oggidì, che ne godono solo quelli che rubano e assas
sinano. Ciituzzi. .
BUSCARE, v. att. e seut. In frane. Marauder, Andare
alla busca , Rubare l'abitante del paese , Portargli via i
viveri , le vesti , le robe ; Predare.
Es. Venti uomini solamente, che buscavano alcuna preda ne' vicini
lidi cristiani. Ed in altro luo$o : Richiamato la massa che era andata
fuori a buscare, si ritirarono in un luogo aperto. Giambulliri.
BUTTAFUOCO. s.m. In frane. Boute-feu. Asticciuola,
che porta la corda accesa per dar fuoco al cannone.
Et. Al maneggio dell'artiglieria si richieggono.... cucchiai-C o razze,
cunei, scovoli o lanate, scopatori, buttafuoco. Montecuccoli.
BUTTASELLA, s. m. In frane. Boute-selle. Segno ebe
si dà colla tromba ai cavalieri d'insellare i loro cavalli , e
di prepararsi a montare a cavallo.
Es. Tocca tromba, buttasella, tutti a cavallo. Redi. — Toccando il
buttasella deono i soldati pone in ordine il cavallo, e poi armarsi, e
toccandosi a ca\allo, deono le compagnie, alle quali tocca la vanguardia
essere le prime a uscire. Melzo.
CACCIA, s. f. In frane. Chasse; Poursuite. L'Azione
del cacciare nel a.0 signif. di questo verbo. V. CACCIARE.
Es. Quivi ebbono grande battaglia, e furono sconfitti i Piiani : e i
Lucchesi, ch'erano legali a prigioni, legarono e presono i Pisani, e la
caccia fue insino alla Badia a Sausovino presso a Pisa a tre miglia ,
onde molti Pisani e Sanesi furono morti e presi più di tremila. 11.
Mamsfim. — I Genovesi Aretini e' fanti dell' Alpe come vidono rotte
le schiere de' Pisani , e mettersi in fuga, seguitando la caccia ne pre
sone assai. F .Villani.
Andare ih caccia vale Andarsene , Fuggire perseguitato
e stretto da vicino dal nemico.
Es. Ebbe gran paura, e andonne in caccia con vergogna. G. ViLLArr,
Dar caccia o la caccia. In frane. Dormer la chasse.
Seguitare il nemico che fugge per raggiungerlo, e fargli
danno.
Es. Volli., dar la caccia e impaurire que' ribaldimi. Firenzuola.
— Tino alla rocca delton lor la caccia. Bermi.
— V. perciò molti hanno lasciato «li seguir la vittoria , per non dar
la caccia di notte . < he rende o^ni cosa confusa e sospetta, anco a'
v intitol i. Cinczzi.
Mettere in caccia. Detto attivamente della gente pro
pria vale Indirizzarla , Avviarla a persegnitare il nemico
che fugge; in frane. Envojer à la poursuite ; e passiva
mente, vale Farsi dietro al nemico che fugge per raggiun
gerlo e fargli danno. In frane. Poursuivre ; Se metlrc à la
poursuite. ^
Es. Portatane a' suoi la nuova ( della morte di Kiotogi), a' nostri la
testa, non bisognò altro, per mettere quegli in fuga, e questi in cac
cia lor dietro ad ucciderli. Babtom.,
Voi. I. 20
CAC
Capofila. V. Fila.
Capoparte. In frane. Chefde parti ; Chefda pantisans.
Colui che comanda iu guerra ad un corpo irregolare chia
mato Parte o Partita.
Es. Vedendo certe guardie di Paladini, certi rivedimeuli di rocche,
certi sbranamenti di capiparte, uno sbarbazzare di questi sigporctti.. ,
stavano in un certo modo forsennati. Ca.»».
Caposoldo. In frane. Gratìjicqlion, Donativo di danaro,
col quale si alletta o si premia il soldato ; Quel dì più che
gli s'aggiunge sopra la paga.
Es. La preda M. Ridolfo divise, uon come fatto avea M. Bonifazio,
ma come caposoldo. M. Villasi. — Costumandosi oggi di dare ad al
cuni soldati, oltre i caposoldi, a chi due paglie, a chi tre, a chi quat
tro, • chi più. Varchi. •
Caposquadra, s. m. Lo stesso che Capo di squadra.
Es. Accettò duemila uomini scelti coi loro capitani, e capisquadre*
Cossìii trad. Conq. Mtss,
Far capo e Far capo grosso. Congregare , Radunare
il grosso de' soldati o dell'esercito in un luogo determinato.
In (rane. Concentrer les troupes, l'armée. Dicesi pure
Far la massa. V. MASSA.
Es Avean» fatto rapa in Arezzo , e rannata di gente a piede e a
cavallo. G, Villasi. — Messer Comes raduna per la chiesa gran gente
d'orme, e credesi che faranno capo grosso qui. Sacchetti.
CAPON1ERA. s. f. In frane. Capoimikre. Opera di
fensiva di muro o di terra , e anche di legno , fabbricata
nel fondo del fosso , per impedirne il passaggio al nemico,
36o GAP
*
CAR 38 1
6
384 C1R
1» Ctula 4*1 paese|, nel quale si ritrova , e deve è per andar la cava).
leria. Mei.zo. > ,
CARTELLA. 9, f, In frane. Cor/™ fife platine, li Mag.
giov pezzo dell'acciarino di tutte l'armi da fuoco portatili ,
fatto d'una lamina di ferro traforata in varii luoghi , nella
quale vengono ad imperiarsi e serrarsi i chiodi , i perni e
le viti , ordinati a legarvi ed a congiungervi pressoché tutti
gli altri pezzi e ordigni dell'acciarino. La voce è toscana ,
« già registrata nel Dizionario Enciclopedico dell'Alberti
con erronea definizione.
CARTELLO, s. m. In frane. Cartel. Lettera di disfida
a combattere in duello, a corpo a
Et. \\ Pescara gli luautiq un tarullo , (fidandolo come
Vakcb|« ■ "
CARTOCCIERE. s, M. la frane. Gwgoussibre. Cilindro
p Cassetta di legno, nella qvftle si trasportano i cartocci
pelle batterie stabili dal magazzino ni pezzo. Nelle batterie
campali si usano Tasche di cuoio o di tela verniciata, che
i Francesi chiamano > Sacs à charges; Saqs à gargousses.
ALBERTI.
CARTOCCIO, s. m. In frane. Gergousse. La Carica
d'un pezzo stretta e rinchiusa in carta o pergamena. Alcuni
pratici usarono anche Scartoccia
Et, Caricacene ancora io mi altra modo , il quale i pratici chia
mano a cartoccio, facendo di carta avvolta a due o tre doppj un can
none, avvoltandolo sopra un legno tondo, lungo, c grosso quanto vi
pare die ricerchi l'artiglieria vottra, e chioso da piè lo empiono di
polvere Birincoccio. — Per metter la polvere nella canna s'adopra p
la calza, o lo scartoccio. Moretti.
2. Fu usato in senso alquanto diverso corrispondente al
francese Cavtouche ; Botte: remplie de balles.
Es. I/onice s'adopera incavalcato sopra una cassa poco diversa da
quelle de' cannoni, e sraglia cartocci di metraglia, e granate reali.
I
CAB
Per lattei
all' istruzione del soldato, vedasi la not
l'articolo FUCILE.
Et. Con la «ioistra uni mezzo, e nella gassa iti modo, che non cu»-
\n i la canna...., alzerà l'archibuso. Cini zzi.
nese, una lor catana, o scimitarra, e certa altra arme più corta, clic
loro è in vece di pugnale. Ed in altro luogo : Volli al bottino, ognun
ne fu ricco, • d'ogni altra preziosa materia, e singolarmente de' fo
deri d'argento, e dell'else, e maniche d'oro delle ««lune,
calane, III
in CUOI
che i No-
V
bili, più che in null'allro, mettuno uu tesoro : oltre che il lor mede
simo acciaio , per la finezza , si pregia, e il vale , meglio che a peso
d'oro. Bartoli.
CATAPULTA, s. f. In lat. Catapulta. In frane Ca
tapulte. Macchina da guerra murale e da campo degli an
tichi per trarre una o più grosse saette ; si ponevano queste
entro un canaletto, e si lanciavano coll'azione d'un subbio,
il quale messo in moto da una manovella distendeva dap
prima la corda di minugia alla quale s'appoggiava la cocca
della saetta , quindi svolgendosi liberava la corda , e la
saetta volava con grand' impeto; il canaletto serviva alla
direzioue del tiro. La Catapulta assumeva le sue propor
zioni dalla lunghezza e grossezza delle saette; era di forma
quadra , con quattro pilastri di legno ai quattro angoli , ed
uno nel mezzo al quale s'accomandava il canaletto. Gli
eserciti romani si traevano dietro un buon numero di queste
macchine , le quali in occasione di battaglia o d'assalto
vanivano ordinate sulla fronte o ai fianchi delle schiere,
come le nostre artiglierie. L' invenzione delle Cata
vien riferita ad Uzzla , figliuolo d'Amasia , Re di Gi
. o i- — ,
appare dal libro II delle Croniche , cap
Et. E in numero infinito anco son viste
Catapulte, monton , gatti, e baliste. Tasso.
CATARATTA. V. CATERATTA.
CATENA, s. f. In frane. Chalne. Una Serie di fortini
o di guardie in comunicazione tra se per difendere la fronte
d'un campo, la frontiera d'uno Stato, o per tenere in rispetto
UtMInJi iv —: .^:«-- Y,
I favor d'uà iiuiue,
4<jo CAT
artificiali.
Es. Fu loro insegnato d'entrare per la fogna, ovvero cateratta della
gora delle mulina, G. Viuui, — Custodivasi da un presidio spagnuo)0
CAf 4oi
CAVALEGGIERE. V. CAVALLEGGIERE.
i
CAV
sono cos'i chiamati quc' lavori di trincea più elevati , che l'assediente
fa ce n gabbioni , fascine , e terra , per iscoprire , e battere d' infilata
la strada coperta. D'Ahtonj.
A cavaliere. la frane. A cavalier. Si adopera coi verbi
Essere , Stare , Porre , ecc. e vale Essere , Stare al disopra,
Dominare ; e dicesi di persone e di luoghi. È traslato da
Cavaliere nell'ultimo signif. di questa voce. Dicesi anche
A vahtaggio : V.
Es. Pigliando il suo palagio, che era a cavaliere alla piazza. Davas-
7.ati trad. Tac. — Tutta questa parte delle mura di qua d'Arno non
avendo uè monti uè colli sopraccapo, nou può al disopra , o , come sì
dice, a cavaliere essere offesa. Varchi.
2. In frane. A cheval. Dicesi di Esercito posto in tal
modo, che possa ugualmente signoreggiare al di qua e al
di là del luogo dove accampa , come per esempio, I'una e
l'altra ripa d'un fiume , una valle a destra ed una a sini
stra ^ occupando l'eminenza che sta nel mezzo, ecc.
Es. Con un corpo di ventimila combattenti mandò innanzi Seydal,
suo braccio dritto nella guerra , e in un buou rampo lo pose tra Stu
rasse ed Ispahan, quasi a cavaliere dell' Iracgemi, e del Farsistan, le
due più importanti provincie della Persia. Algakotti.
Cavaliere a cavallo. Un'Opera di fortificazione , che si
collocava tra un bastione e l'altro sulla cortina al doppio
line di difendere la fossa colle piazze basse , e di battere la
campagna colle alte.
Es. Altri architetti con miglior provvidenza hanno ordinato alcuni
cavalieri , i quali abbiano l'uno e l'altro uso, cioè di difendere la fossa
e spazzar la campagna. E però gli hanno posti tra l'uno e l'altro ba-
loardo, con una parte d'essi fuori della muraglia, e l'altra dentro;
facendovi nella parte di fuori due piazze basse per difesa della fossa ;
ed alzandoli sopra la cortina , la piazza da alto scuopre la campagna.
Questa parte esterna è simile alla Piattaforma nella figura, e nell'uffizio,
il quale è difendere la cortina e le faccie de'baluardi. Si fanno ancora
dalle parti di dentro due altre piazze , le quali servano per difesa della
ritirata.... K sono cosi fatti corpi di difesa domandati cavalieri a ca
vallo. Galilei.
CAV 4o9
bagno, e gli disse : Signore, questo bagno significa, che tutto altresì
netto, e altresì puro, ed altresì mondo di tutte lordure di peccato, come
è il fanciullo quando esce dalla fonte , vi conviene uscire di questo
bagno ... Appresso il basno, il fece coricare in un letto novello, c gli
disse : Signore , questo letto ci significa il grande riposo che noi dob
biamo avere e conquistare per nostra cavalleria. Appresso ciò quando
fu un poco giaciuto, egli il levò, e vesti di bianchi drappi di seta ;
poscia gli disse : questi bianchi drappi ci significano la grande nettezza,
che noi dobbiamo guardare liberamente e puramente. Appresso il vesti
d'una roba vermiglia , e gli disse : Signore, questa roba vermigliaci
significa il sangue che noi dobbiamo spandere per nostro Signore ser
vire, c per Santa Chiesa difendere. Appresso gli calzò brune calze di
saja, ovvero di seta, poscia gli disse : Queste brune calze significano
la terra che noi dobbiamo in memhranza avere , chè noi siamo venuti
di terra, ed in terra ci conviene ritornare. Appresso il fece rizzare, e
gli cinse una bianca cintura , e poscia gli disse : Signore, questa bianca
cintura ci significa verginità e nettezza , chè molto dee un cavaliere
sguardare al suo affare, innanzi ch'egli pecchi villanamente del suo
corpo. Appresso gli calzò uno sprone d'oro, ovvero dorato, e gli disse:
Signore, questo sprone ci significa, che .... come noi vogliamo che i
nostri cavalli siano alla richiesta de'nostri sproni , altresì prnnti e in-
talentati dobbiamo essere a nostro Signore , ed a fare i suoi coman
damenti. Appresso di ciò gli cinse una spada, e poscia gli disse: Si
gnore , questa spada ci significa sicurtà contra il diavolo, e contra ogni
uomo che misfàressc al diritto: i due tagli significano dirittura e lealtà,
siccome guarentire il povero contra il ricco, ed il fievole contra il forte,
perchè il forte non lo sormonti. Appresso gli mise una bianca cuflia
sopra il suo capo, e gli disse : Signore, questa cuffia ci significa che
altresì nella, ed altresì pura come è la cuffia, altresì netta , ed altresì
pura dobbiamo noi rendere l'anima a nostro Signore; e ci è un'altra cosa,
che io non vi darò , cioè la gelala , che l'uomo dona a novello cava-
liero. Perchè ? disse lo Saladino, e che significa questa golata ? Signore,
disse Messer Ugo, la gotala significa la membranza di colui che l'ha
fatto cavaliere. Novelle Aimone. — Li cavalieri bagnati si fanno con
grandissime cerimonie , e conviene ebe sieno bagnati e lavati da ogni
vizio. F. SaccRCTTi.