La solmisazione
GUIDO DAREZZO
Durante il Medioevo la cultura era dominio della chiesa, pertanto
linsegnamento musicale veniva svolto allinterno di conventi e delle
cattedrali (le Schole) e rivolto a giovani per lo pi destinati ad entrare nel
clero. Lapproccio alla musica era di due tipi differenti:
- quello teorico, praticato dai musicus (teorici musicali), in cui la musica
veniva studiata come scienza insieme alla discipline della ARITMETICA,
GEOMETRIA e ASTRONOMIA costituendo il Quadrivio degli studi medievali
- quello pratico, usato dai cantores, basata sullintonazione degli intervalli
(con laiuto del monocordo) e sullapprendimento del repertorio gregoriano.
I TRATTATI che venivano comunemente usati come testi scolastici si
sforzavano di conciliare teoria e pratica e, soprattutto, di facilitare il pi
possibile il compito di apprendimento e memorizzazione degli allievi (pueri): a
tale scopo il trattato veniva scritto in versi, oppure in forma dialogica tra un
maestro (precentor) quasi onnisciente e un allievo molto diligente, oppure il
testo veniva integrato da tavole, disegni e diagrammi dogni genere per
favorire la memoria visiva.
Ad inaugurare la tratattistica musicale del Medioevo fu, nel V secolo, il teorico
Boezio; a portarla a massima perfezione sar, intorno allanno 1000, un
monaco benedettino del convento di Pomposa, presso Ferrara, di nome
GUIDO, detto Aretinus dal luogo in cui mor nel 1050.
Di Guido dArezzo ci restano 4 trattati:
- Micrologus, in cui viene esposta la teoria dei modi, viene riformata la
notazione alfabetica (con lintroduzione delle doppie minuscole al posto
delle lettere greche) e viene illustrata la tecnica compositiva dellorganum
- Prologus in Antiphonarium, dedicato a papa Giovanni XIX, in cui viene
presentata la notazione con rigo, neumi e chiavi
- Regulae rythmicae, in cui i principi fondamentali della teoria, gi esposti
nelle opere precedenti, vengono messi in versi per essere pi facilmente
ricordati
- Epistula ad Michelem monacum de ignoto canto, in cui viene illustrato
un metodo di lettura a prima vista dal quale sarebbero poi scaturiti la
solmisazione, il solfeggio e buona parte della didattica oggi in vigore
nelle scuola slave, anglosassoni e tedesche
LA SOLMISAZIONE
Il metodo didattico di Guido dArezzo nasceva dalla sua esperienza di
insegnante e direttore di coro, prima a Pomposa poi ad Arezzo, alle prese con
giovani cantori ai quali, per la prima volta nella storia, veniva chiesto di
imparare i canti a memoria per imitazione ma di leggerli e intonarli
perfettamente; tale metodo ebbe fortuna fino a tutto il Rinascimento.
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