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La musica del Novecento

La sperimentazione di nuovi linguaggi musicali


Ascolta il brano tratto dalla “Sagra della primavera” di Igor Stravinskij
Individua le caratteristiche musicali dell'ascolto:

1. È più rilevante la melodia o il ritmo?


2. La melodia possiamo cantarla?
3. Il ritmo possiamo marcarlo con un battito di mani?
4. Per quale formazione strumentale è stata scritta questa
musica?
5. Qual'è la funzione di questa musica?
6. Quale atmosfera evoca questa musica?
7. Questa musica si può definire orecchiabile o no? Perché?
La radio e il disco
Tra la fine dell’Ottocento e i primi
del Novecento nascono nuovi mezzi
di diffusione della musica: la RADIO
e il DISCO.

Quali musiche venivano ascoltate


maggiormente dal grande pubblico
attraverso i nuovi mezzi di allora?

Tra questi brani proponete una


classifica (siamo nei primi decenni
del XX secolo!) di consenso.
Nuove tecniche compositive

MUSICA ATONALE
MUSICA DODECAFONICA

MUSICA CONCRETA
MUSICA ALEATORIA
MUSICA MINIMALISTA
MUSICA ATONALE
Si distacca dalla tradizione. Il linguaggio è svincolato dalla
tonalità e utilizza altri punti di riferimento (ad esempio il ritmo
o il timbro).

Esempio: Petruška di Stravinskij


MUSICA DODECAFONICA
Il compositore stabilisce la successione dei suoni che devono
essere presentati sulla base delle 12 note della scala.

Ad esempio: prima il SI, poi il RE, poi il SOL,... e così via.

L'ideatore di questa tecnica fu l'austriaco Arnold Schönberg.

Esempio: 6 piccoli pezzi per pianoforte, op. 19


MUSICA CONCRETA
Nelle composizioni vengono indicati rumori che possiamo
ascoltare nella realtà quotidiana. Ad esempio: persone che
parlano, claxon di automobili, ….

I suoni vengono manipolati attraverso sintetizzatori.

Esempio: Apostrophe (Pierre Schaeffer)


MUSICA ALEATORIA
I compositori lasciano al “caso” la scelta di alcuni elementi
delle loro opere. La partitura non viene scritta completamente
ma è l'esecutore che dovrà completarla.

Esempio: Piano sonata V (John Cage)


LA MUSICA MINIMALISTA

È caratterizzata dalla ripetizione ossessiva di


poche note e dalla loro variazione minima nel
tempo.
Esempio: Piano phase (Stive Reich)

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