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Corso di Trattati e metodi

M° Leonardo De Angelis

(titolo)

Candidato
Leonardo Avallone
(Chitarra- Triennio)
6 giugno 2019
Indice:

Premessa:

1_Metodo significa dunque “strada dell’agire” oppure “regole e principi da adottare per acquisire una
conoscenza” (in questo caso la conoscenza dello strumento) oppure ancora “criterio razionale e progressivo per
costruire un sapere”.

La presenza di una serie numerosa di metodi e studi non implica l’esistenza di una metodologia.La metodologia
è dunque conoscenza e applicazione dei metodi.

La metodologia della musica affronta i problemi davanti ai quali si trova lo strumentista, problemi relativi alla
comprensione, all’interpretazione di un brano e alla sua esecuzione . È necessario sviluppare, per il chitarrista,
due tipi di tecnica: una musicale ed una meccanica. La musicale renderà lo strumentista in grado di decifrare la
musica scritta, di immaginarla interiormente, di analizzare la forma; quella meccanica gli consentirà di tradurre
in maniera sonora sullo strumento ciò che precedentemente ha analizzato.

2 Tecnica Musicale

1. Conoscenza del quadro storico musicale dell’epoca in cui appartiene il brano. Per comprendere sul piano
estetico compositivo i fattori interni al brano, sono di importanza non trascurabile anche quei fattori esterni tra i
quali dobbiamo considerare innanzitutto quello degli eventi storico concomitanti. Essi hanno infatti spesso
rappresentato la causa profonda delle condizioni esistenziali dalle quali il compositore ha ricevuto stimoli e
motivazioni per il suo fare compositivo.

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2. Cenni biografici: il periodo di vita dell'autore, le opere contemporanee al brano ed i loro tratti stilistici.

3. Processi che hanno generato l’opera: Il cosiddetto processo precompositivo. Es. Barrios ispirato dalla
maestosità della cattedrale Montevideo compone i movimenti del brano. Altro esempio è l’Homenaje di De
Faya in onore di Debussy.

4. Realizzazioni provvisorie, versioni differenti e modifiche.

In generale la tecnica musicale è basata sull’analisi; quest'ultima riguarda

diverse categorie musicali fondamentali.

1. La melodia: significa conoscere il tema, le sue caratteristiche intervallari, la sua altezza

2. L'armonia: significa individuare le triadi, le cadenze e le modulazioni, lo stato dell’accordo, i raddoppi perché
influenzano sulle dinamiche. La dinamica è il rapporto intimo con l'evoluzione della tensione armonica
caratterizzante un brano musicale.

3. Il ritmo: analisi metrica, sincopi, accenti, contrattempi ecc.

4. Agogica: fluttuazioni ritmiche dovute ad esigenze formali, o di fraseggio.

Ad esempio quella iniziale: andante, allegretto; quella interna: più mosso,

ritenuto, allargando oppure quella finale.

5. Intensità: analisi delle dinamiche, ad esempio la dinamica del motivo e le varie sfumature del brano.

6. Forma: procedimenti formali dei diversi periodi storico musicali: dal barocco al 900.

7. Microstrutture formali: dall'incenso alla semi-frase, dalla frase al periodo.

8. Timbro: varie funzioni del timbro in modo esplicito (al tasto oppure al ponticello). Ad esempio l'effetto a
terrazze: due frasi uguali espresse con timbri e dinamiche diverse.

9. Stile del compositore: Tecniche compositive adottate dal compositore

10. Fraseggio: per l'indagine sulla struttura di un brano è importante

utilizzare un modello di analisi “fraseologica". In questo modo si può

istituire un parallelismo con la fraseologia del linguaggio letterario per

ben individuare il senso di un fraseggio appropriato (attraverso delle legature di frase, Archi, respiri, punti di
cesura). Spesso si può sostituire per meglio comprendere fraseggio una parola o le sillabe di una parola ad una
specifica parte del brano. Il fraseggio permette al musicista di essere più comprensibile all’ascoltatore.

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Tecnica Meccanica

La tecnica meccanica è il risultato di un concorso tra elementi fisici ed elementi psichici. È necessario disporre di
un repertorio di movimenti fisicamente organizzati. Ogni fenomeno sonoro sullo strumento (ogni nota) deve
essere la conclusione di un processo che inizia nella psiche e si concretizza attraverso un'azione delle dita.
Spesso lo studio della meccanica produce effetti alienanti e tende a far perdere di vista l'importanza della
partecipazione della psiche, la quale, tende ad assopirsi in uno stato di contemplazione inerte dei movimenti
delle dita. Gli esercizi di tecnica generalmente proposti nei metodi, mettono lo studente nella condizione di
conoscere limiti e attitudini personali. Questi esercizi cercano di analizzare tutti i principali movimenti richiesti
dalle dita nell'esecuzione, sviluppando quella stretta unione tra pensiero e precisione di azione, per cui la
tecnica risulti solo un mezzo per la piena espressione della propria idea musicale.

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3 Metodi Chitarra Barocca

Gaspar Sanz (1640-1710) è considerato il miglior teorico spagnolo del XVII secolo sulla chitarra; i suoi tre libri
sono tuttora il metodo più importante per chitarra a cinque ordini

I tre volumi “Istrucción de música sobre la guitarra española”, pubblicati nel 1697 è di notevole importanza
musicale, comprende novanta pezzi tra preludi, fantasie, fughe, passacaglie, pavane e gagliarde; a forme più
convenzionali si affiancano esempi di canzoni popolari e danze i cui metri fanno presagire il linguaggio della
chitarra flamenco. Nei tre volumi sono compresi anche modelli armonici, appunti e consigli tecnici sullo
strumento, che da questo momento raggiunge uno status di strumento “serio” paragonabile al liuto.

Tra gli autori pù significativi dello stesso periodo si menzionano:Francesco Corbetta(1615-1681), Robert de
Visée (1650 circa – 1725), Santiago de Murcia (1673 – 1739).

Sin dalla seconda metà del Settecento la chitarra visse una fase di transizione segnata dalla coabitazione di più
modelli : accanto alla tradizionale chitarra a cinque cori, si affermò la chitarra a cinque corde semplici, a sei
corde o modelli ‘alla moda’ come la lyre-guitare. Se da una parte tale sperimentalismo organologico fu
tenacemente perseguito dalla liuteria spagnola e napoletana, dall’altra fu Parigi a ricoprire un ruolo centrale
nell’affermazione di un mercato editoriale musicale.consistentemente segnato dalla pubblicazione di metodi
strumentali: pensiamo per la chitarra ai celebri metodi di Giacomo Merchi (1761 e 1777),3 Pierre-Jean Baillon
(1781),4 Francesco Alberti (1786)5 e Trille Labarre (1793 e 1794).

Dopo il periodo di metmorfosi, la chitarra assume gradualmente le sembianze e lo spirito dello strumento
moderno abbandonando la vecchia accordatura barocca delle corde doppie per assumere quella a sei corde
semplici e adottando la notazione in chiave di sol al posto dell’Intavolatura.

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4 Metodi dell’800

Tra i metodi più rilevanti di questo periodo troviamo il Metodo Carulli (arpeggi, scale, legature) integrato poi da
diversi studi; il Metodo Sor (bicordi, timbrica, ecc.);il Metodo Carcassi; il Metodo Aguado; il Metodo Molino ed il
Metodo Giuliani (op. 1).

Caratteristiche:

Ne

Trovando ora che la terza edizione di quest' opera e esaurita, approfitto dell'occasione onde farvi per la terza
volta i cambiamenti e le aggiunte che l'esperienza mi addito necessarie per giovare alio studio della Chitarra.
Ebbi cura particolare in questa nuova Edizione del mio Metodo di presentare all'allievo gradatamente le
difficolta, e di mostrargliene 1' esecuzione con altrettanti esempi. Possa finalmente aver io raggiunto lo scopo
che mi sono sempre proposto, e meritar l'approvazione degli amatori d'un istrumento, che non la cede a verun
altro quando si sappia coll' arte cavarne degli effetti di cui e suscettibile. NB. Quest' opera contiene tutto quanto
e necessario per imparare a suonar bene la Chitarra; ma siccome gli esempi e gli esercizj ne sono succinti, ho
composto un supplemento il quale contiene una quantita di pezzi che fanno seguito a tutto quanto si contiene
in questo Metodo, piii le Scale, Esercizj e Pezzi nei toni difficili.

è suddiviso in 3 parti:

1 Prima Parte:

1. II modo di tener la Chitarra e di collocar le mani pag.

2. II modo di accordarla

3. La scala e gli esercizj per imparar a leggere le note alle prima posizione .

4. Scala con diesis e bemolli, ed un esercizio »

5. II piccolo e grande accordo

6. II modo di pizzicar gli accordi

7. Gli arpeggi ed un esercizio »

8. Scale, accordi, esercizj e pezzi progressivi in varj toni i piii necessarj

9. Seguito di pezzi progressivi per esercitarsi meglio

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Seconda parte

Gran parte della tecnica odierna è riconducibile ai metodi dell'Ottocento. Poco dopo la metà del Settecento, la
chitarra assume gradualmente le sembianze e lo spirito dello strumento moderno abbandonando la vecchia
accordatura barocca delle corde doppie per assumere quella a sei corde semplici e adottando la notazione in
chiave di sol al posto dell’Intavolatura.

I metodi affrontano le difficoltà tecniche più evidenti e più importanti. Tra i metodi più rilevanti di questo
periodo troviamo il Metodo Carulli (arpeggi, scale, legature) integrato poi da diversi studi; il Metodo Sor
(bicordi, timbrica, ecc.);il Metodo Carcassi; il Metodo Aguado; il Metodo Molino ed il Metodo Giuliani (op. 1).

Tra i metodi principali che si sono sviluppati nell'era della chitarra moderna troviamo: Abel Carlevaro ; Emilio
Pujol; Leo Brouwer ; Mario Gangi ; J. Sagreras ; R. Chiesa

Abel Carlevaro

Nella sua opera "Escuela de la guitarra" (1966÷1979) egli basa il suo lavoro sulla concezione
meccanico-anatomica la quale a sua volta si basa sull’analisi e il controllo cerebrale e muscolare degli arti intesi
come “apparato motore” dell’attività strumentale.Va subito detto che esso non si connota come un percorso
graduale di apprendimento né per un apporto di grande originalità rispetto alla Escuela razonada, anteriore di
un trentennio, se non per una certa qual maggiore attenzione volta alla tecnica del contrappunto puro, estrema
frontiera del repertorio chitarristico moderno.inoltre che la tecnica musicale debba venire appresa attraverso la
pratica diretta del repertorio e pertanto elude totalmente le problematiche del giovane principiante (che di un
repertorio ovviamente non dispone, né di una matura capacità di ragionamento) per volgersi direttamente ad
un allievo adulto che, già addentro negli studi, viene invitato a scegliere i pezzi di suo maggior gradimento e su
quelli cimentarsi col ragionamento e una indefettibile tenacia, per superare uno ad uno i passi difficili e gli scogli
tecnici a mano a mano emergenti, o per emendarsi da eventuali difetti acquisiti in precedenza. Il riferimento
allo studio della fisica meccanica e dell’anatomia in relazione all’attività strumentale porta l’autore ad enunciare
una teoria della “fijacion” (fissazione) basata sull’utilizzo cosciente di leve, perni, blocchi delle articolazioni e il
coinvolgimento di più o meno grandi fasci muscolari allo scopo di ottenere determinati esiti sonori. Si tratta
dunque di una tecnica meccanico-cerebrale fine a se stessa, in quanto la preoccupazione maggiore dello
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studente non è volta al lato artistico del fare musica, ma al fine principale di produrre suoni senza fare errori.

Ruggero Chiesa

Ruggero Chiesa è il Guitar Gradus: un riassunto di tutta la tecnica chitarristica generale. Il Guitar Gradus si può
dividere in due sezioni che riguardano la tecnica musicale e la tecnica meccanica.

Troviamo 3 volumi di tecnica:

Le scale: troviamo un’esposizione delle scale in modo graduale e progressivo con esercizi preparatori frammenti
di scale dove la mano è ferma in posizione con limitati cambi. Poi troviamo le scale a due ottave, e le scale di
massima estensione (qui è preferibile utilizzare le scale di Segovia per il lavoro sulla diteggiatura), le scale
doppie e sei esercizi fondamentali.

Le legature: troviamo un'esposizione delle legature in moto ascendente e discendente con studi sulle legature
ripresi dalla repertorio dell'ottocento e studi sulle legature doppie.

Gli accordi: per quanto riguarda l'esposizione degli accordi Chiesa utilizza due tecniche caratteristiche. La prima
è l'andamento accordare, utilissimo per la mano destra e sviluppato per blocchi armonici. La seconda è
l’arpeggio con rapidi cambi di posizione, la mano sinistra viene coinvolta muovendosi sulla tastiera.

Emilio Pujol

“L’allievo è per il maestro ciò che il malato è per il medico. Il metodo sarà il formulario nel quale si potranno
trovare i mezzi efficaci per una guarigione completa. A tal fine, occorre che l’allievo ubbidisca fedelmente e con
attenzione e che il maestro procuri di non sbagliare cura”. (E. Pujol, Escuela razonada).

metodi moderni vs metodi dell’800

I metodi moderni si differenziano dei metodi dell’Ottocento per l'uso armonico e completo della mano destra,
in particolare l'uso dell’anulare. Un esempio è la suite 997 di Bach nella quale fondamentale una tecnica
chitarristica che comprenda l'utilizzo armonico delle prime quattro dita della mano destra. Altro elemento che
pone una differenza tra il mondo chitarristico dell’Ottocento e quello del secolo successivo è il timbro: la
posizione della mano destra rispetto le corde per ottenere un timbro migliore e profondo.

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Conclusioni

Purtroppo si deve constatare che ad oggi la situazione non è cambiata: nei numerosi presunti Metodi anche più
recenti, è dato riscontrare un’impronta decisamente involutiva. In un’ottica progettuale limitata per lo più ai
primissimi anni di studio gli autori sembrano ignorare le innovazioni tecniche intervenute da Tárrega in poi,
limitandosi a proporre ai loro allievi semplici assemblaggi di pagine su pagine di scale e arpeggi tratte di sana
pianta dai testi ottocenteschi dei Carulli, dei Carcassi e dei Giuliani, avviandoli in tal modo lungo una strada
piena di promesse che non potranno essere mantenute e disseminata di ostacoli imprevisti che li
costringeranno, se il loro entusiasmo e la loro tenacia non saranno venuti meno, a rimettere in discussione
acquisizioni tecniche già date per funzionali ma inadeguate alla pratica del nuovo e assai più impegnativo
repertorio musicale novecentesco.

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