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La sonata e il concerto

strumentale nel
Settecento: Torelli
Il concerto prima di Vivaldi
!

Già nel 1665 Maurizio Cazzati aveva stampato a Bologna una


raccolta intitolata Sonate a due, tre, quattro e cinque con alcune per
tromba. Cazzati fu maestro in S. Petronio dal 1657 al 1671. Oltre a
Cazzati, anche Domenico Gabrielli e Giuseppe Maria Jacchini
consolidarono la forma del concerto solistico per tromba o violino.

A Giuseppe Torelli 1658-1709 risale forse l’articolazione del concerto


in 3 movimenti e la separazione tra materiale del solo e del tutti:
figurazioni virtuosistiche affidate ai soli e il tutti che ripropone in tutto
o in parte lo stesso materiale tematico come una sorta di refrain.
Giuseppe Torelli
(1658-1709)
Fu attivo a Bologna dal 1681 al 1696 e poi dal 1701 alla morte,
prestando servizio in qualità di violinista in S. Petronio. Nel 1696 la
cappella di S. Petronio fu sciolta e i musicisti cercarono altri incarichi.

Torelli si trasferì in Germania ad Ansbach, poi a Vienna. In S. Petronio si


trovano 34 composizioni di Torelli (intitolate variamente sinfonia concerto
o sonata) per 1, 2, o 4 trombe e complessi d’archi risalenti agli ultimi due
decenni del Seicento.

I suoi concerti grossi op. 8 (Bologna 1709) in realtà metà sono grossi
(2 violini) metà solistici (violino solista). Alcune parti solistiche sono
denominate perfidie, passaggi virtuosistici che potevano essere anche
separati dal concerto, proprio come le cadenze successive; nell’archivio
di S. Petronio si trovano 3 brevi perfidie di Torelli per 2 vl e continuo.
Torelli, concerto grosso op. 8 n. 6 in sol min. per la notte di
Natale (concertino di due violini e concerto grosso):
!
I.Grave - Vivace
II. Largo
III. Vivace
Torelli, Concerti grossi op. 8 n. 9 in mi min. (violino solo e
orchestra):
!
I. [Vivace]
II. Largo: Allegro: Largo
III. [Allegro]

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