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Musica dal 1650 al 1830 : date che vedono il succedersi di due cambiamenti nella

storia dell'estetica delle arti e della musica: 1648 pace di Vestfalia fra Europei, dopo
1 secolo di guerre politiche dell'Europa dalla riforma luterana in avanti. Europa
stabile nel 1683 con sconfitta dei turchi a Vienna. Stabilità = trasaformazione del
gusto musicale. Dal 1830 in poi si parla di musica romantica, altra epoca. MATERIALE
ONLINE: per registrazioni musicali su youtube TESTI: Musica e società cap. II 1640-
1830 ; Volumi ETD 6, 7, (8 e 9) in PDF su Moodle 12 ARGOMENTI : il concerto
strumentale italiano, l'oratorio e l'opera barocca, Bach, prima e seconda riforma del
melodramma, stile galante (passaggio fra barocco e classicismo), Heiden, Mozart,
Beetowen, opera nel 700 (prima di Rossini), Rossini, Shoubert, introduzione opera
romantica.
NASCITA CONCERTO STRUMENTALE ITALIANO
Nasce in ambito italiano del nord, padano. C'è un aumento del consumo di musica
profana (per secoli è stata a pannaggio della chiesa cattolica) = idea di musica che
coniuga l'idea di musica europea (non a caso dopo una pacificazione europea). LA
SONATA COME FORMA MADRE, pag.49 EDT per schema e quaderno CONCERTO
GROSSO Una forma musicale che generalmente è formato da strumenti ad arco.
Diviso in due gruppi, uno grosso e uno più piccolo (a livello numerico) che dialogano
fra di loro. Un campione avuto nel tempo del concerto grosso è Arcangelo Corelli.
ARCANGELO CORELLI 1653-1713 Nasce 1653 in romagna, virtuoso del violino.
Ambiente musicale e formazione intellettuale avvenuta a Roma nell'Accademia
dell'Arcadia, obbiettivo riportare alla semplicità l'arte e quindi anche la musica.
Corelli pubblica 5 raccolte in ordine crescente che esplora la mutazione fra un
ensemble di pochi musicisti e molteplici musicisti. Concerto grosso (opera 6 numero
8, l'ultimo di Corelli), contraddistinto fra movimenti veloci e movimenti lenti
(riferimento a come suona un concerto grosso su YouTube con partitura Corelli
concerto 6 numero 9). Si arriverà al dialogo di un solo strumento con il resto
dell'orchestra grazie al concerto grosso dove pochi strumenti dialogano con una
moltitudine.
CONCERTO SOLISTICO
Nasce nella musica da chiesa (un solo strumento contrapposto all'ensemble),
poiché erano previsti durante la liturgia. Il primo è un autore che si occupa di musica
solista è Giuseppe Torelli. Differenze con il concerto grosso: non due, tre strumenti
ma solo 1 contrapposto all'orchestra. Esso non ha una forma a più movimenti (lento,
veloce ecc. come il grosso) ma prevede solo tre movimenti: veloce-lento-veloce. Il
concerto solista sarà il modello principe del barocco, del classicismo e del
romanticismo e tardo ottocento. Innovazione di Torelli importante.
GIUSEPPE TORELLI 1658-1709
Contemporaneo a Corelli ma attivo nella capella di San Petromio a Bologna, molto
attiva e disponibile di molte risorse. Nasce come concerto per tromba e orchestra,
primo esempio di concerto solista (Youtube Concerto per tromba di Torelli in
Trumpet concerto in D major Estienne Roger 188). Genere che ha molta fortuna,
nasce in contesto liturgico ma mettendo in mostra in solista mette in luce anche il
virtuosismo degli artisti = escono dalle chiese e approdano anche nei teatri. Colui
che prende da Torelli e applica al concerto solista per violino è Antonio Vivaldi.
ANTONIO VIVALDI 1678-1741
Compositore che per 100 anni dalla sua morte è stato dimenticato. Le 4 stagioni
sono concerti per violino solista e orchestra. In mano a Vivaldi in concerto per
violino diventa estremamente virtuosistico. Aveva in mano anche le orfane
nell'ospedale della Pietà a Venezia, responsabilità dell'educazione musicale delle
orfane della Pietà. Musica era l'unico modo per dare lavoro alle orfane. Egli era un
prete a tutti gli effetti ma aveva un amante e non fece comunque mai liturgia
(prete). Aveva a disposizione molti stumentisti, quasi tutte donne. Concerto: su 370,
253 sono per violino ma non solo, sperimenta con tantissimi strumenti (anche il
mandolino): porta il genere del concerto ad un'alta sperimentazione. Esperienza
vivaldiana che innescherà la vera fortuna europea del concerto.
FORMA MUSICALE VIVALD
I (senza contenuto la forma non esiste) Forma principe del barocco strumentale: IL
RONDO' = significa giro e alterna una strofa ad un ritornello secondo una forma
ciclica: A B A C A B A (una delle forme Rondò) = elemento ricorrente (A, il ritornello)
ed elementi che si interpone all'elemento ricorrente che tornano secondo il senso
ciclico. Concerti vivaldiani e di tutta l'epoca barocca sono per lo più strutturati così.
Semplice e banale ma estremamente efficace. (YouTube Vivaldi Concerto op. 3 in Sol
Maggiore . I : allegro e Concerto per due trombe in C e L'estate). Il primo materiale
che il compositore enuncia è il ritornanello (A). Tutto ciò non ha un risvolto solo
musicale, alternanza di pieno e vuoto (un solo strumento in contrapposizione
all'orchestra) si verifica per tutto il periodo barocco (es. Understanding form: The
Rondo)
ARCANGELO CORELLI 1653-1713
E' importante poiché è riuscito a fare sintesi di un linguaggio che arriva dal
rinascimento e dall'opera (1607 nasce con Claudio Monteverdi a Mantova). Tutto ciò
viene "semplificato" e perciò può essere replicato = nascita di uno stile poiché facile
da riconoscere e possibile da replicare. (Conceto grosso opera 6 num. 8)
CARATTERISTICHE LINGUAGGIO INNOVATIVO CORELLIANO
pag. 45 EDT vol. Num. 6 Corelli formula il vocabolario della musica strumentale del
700. Caratteristiche:
• TECNICA ALTERNATIVA : cori spezzati e battenti, opponendo due organismi
orchestra da una parte ad un piccolo ensemble. Tutto per una finalità dialogica
(come per la tecnica rondò). Dialogo fra pieno e vuoto tipica del barocco che Corelli
sfrutta. Prima esisteva solo l'ensamble piccolo.
• TECNICA DEL CONCERTATO: differenze fra il grande ed il piccolo ensamble. Quello
ridotto assume più importanza poiché più virtuosistica. Articolare il suono nel
piccolo è più facile da controllare = il "tutti" che suona più compatto e lineare ed
"pochi" più difficile e virtuoso.
• TECNICA DELLA PROGRESSIONE DELLA SEQUENZA: no rielabolazione tematica ma
a "terrazze sovrapposte" = acquista dinamica ed il contrappunto si sfalda (più voci
insieme secondo regole armoniche, dissonanza in assonanza) per dare spazio a
progressioni armoniche. La musica barocca capisce molto bene questo e quando la
si ascolta si ha l'idea che cresca, appunto una progressione. Tutto ciò per dare
propulsione (sia in su che in giù).
• TECNICA DELLA RIPETIZIONE: congenita alla progressione, una ripetizione del
materiale es. Altenanza di forte e piano che diventa necessità tecnica
. • TECNICA DEL RITORNELLO: stilizzazione musicale, "mattoni" e forme che
necessitano di un qualcosa che li tenga in piedi (es. Rondò). Movimenti di cui è fatto
un concerto grosso Corelliano, una tipologia di movimento che deriva dalla DANZA.
Soprattutto quando si parla di SUITE = insieme di danze. L'alternanza di lento e
veloce ha il suo interno una giustificazione coreutica, di danza. I concerti grossi di
Corelli sono articolati poiché in questi 6 movimenti ci sono danze diverse (lente e
veloci). La musica strumentale barocca anche se in livelli alti di penetrazioni di
società comunque trovano il loro antecedenti nello stile da chiesa ma anche nello
stile della danza (profano). I concerti grossi di Corelli non venivano danzati ma di
fondo la forma di ogni singolo movimento corrisponde alle caretteristiche di una
danza. "OPERA 6 NUMERO 8" 1714, Corelli Corelli: Concerto Grosso num.8
"Christmas" (parte 1 e 2, da ascoltare entrambe e notare la partitura, progressioni,
movimenti lenti/veloci e le danze) Opera 6 = ultima, la postuma di Corelli del 1714.
Numero 8 = su 12 Sottotitolo = fatto per la notte di Natale (contesto paraliturgico) Il
brano più famoso è quello finale Concerto. Il linguaggio che si è usato nei secoli si è
evoluto ed ha influenzato la musica contemporanea. UTILIZZO STILEMI CORELLIANI
OGGI, DAL BAROCCO A OGGI Ripetizione e progressione come elementi fondanti. Un
modo oggi per portare avanti ripetizione e progressione sono gli SCHEMI GALANTI,
sono essi ben prestabiliti e all'epoca non avevano nome ma venivano insegnati
come omologazione stilistica, poiché più si era simili e più si aveva possibilità di
essere chiamati e farsi conoscere. Certe formule si usano ancora oggi ad es. LA
ROMANESCA. (Canone di Pachelbel in corrispondenza a Basket Case dei GreenDay
dove la Romanesca, mattone di Corelli per i bassi, viene utilizzato, oppure Memories
dei Maroon 5).
Corelli utilizza anche la FOLLIA DI SPAGNA, anch'esso dei bassi armonizzati sul quale
si costruivano delle melodie Arcangelo Corelli Sonata op. 6 num. 12 "La Follia" si da
una melodia come moto perpetuo che si riverbera nella colonna sonora e nel basso
che c'è sotto alla "La follia" di Corelli, ovvero l'ultimo dei Mohicani in "The Kiss".
Ascoltare Teleman in concerto per tromba Adagio di Allison Baison in
corrispondenza alla Canzone dell'amore perduto di De André. Esso prende pari pari
il tema e lo trasforma solo aggiungendo il testo = il tema 300 anni prima comunica
già queste sensazioni. Gli schemi galanti si hanno anche nell'hard rock, es. I'm Evil
dei Metallica in corrispondenza alla stessa in Studio Version al min. 5.50. Grandezza
del barocco = stile a livello Europeo che consente l'unione come mai si era verificato,
questa è l'Europa della musicalità compatta. Il padre di tutto questo oggi è
Arcangelo Corelli.
SVILUPPO DELL'OPERA IN MUSICA (seconda metà 600 e inizio 700) + NASCITA
ORATORIO – GEORG FRIEDRICH HÄNDEL (1685-1759, Germania-Regno Unito)
L'OPERA pag. 15 del manuale Musica e Società La grossa novità che accade attorno
al 1640 l'opera passa da spettacolo cortigiano (Orfeo di Monteverdi) a essere
spettacolo pubblico. Nel 1615 a Venezia si apre il teatro San Cassiano, primo teatro
pubblico = la gente accede non per motivo di censo ma pubblico pagante, quindi
chiunque paga può accedere. Diventa l'opera lirica una forma di intrattenimento
pubblico. L'opera diventa così soggetta alle leggi di mercato. Da estetica elitaria a
estetica di mercato, quindi i motivi estetici passano in secondo piano rispetto al fare
cassa. Si crea un'abitude del pubblico a frequentare i teatri. Es. Il teatro d'opera
prende piede più del teatro di prosa, poiché la musica è più forte della sola parola
Questo comporta modifiche anche negli spazi: teatro come impresa economica.
Cristoforo Ivanovich: descrive quello che da lì in avanti verrà configurato come il
teatro all'italiana (3 spazi: proscenio, platea e gli ordini di palchi). All'interno del
teatro vi era una divisione sociale. L'opera dalla sua nascita si espande in tutta
Europa, gli italiani comunque rimangono i maestri per il 700. Il maggior compositore
di opere alla fine del 600 è Alessandro Scarlatti (pag. 116 EDT) il quale introdusse
diverse caraterrestiche, scrisse 67 melodrammi per la maggior parte napoletani-
romani. Caposcuola della scuola napoletana che lo portò famoso in tutto il mondo.
Napoli con 4 conservatori che facevano da scuola a orfani e sfornavano grandi
musicisti. Opera formata da: Aria = cantante esprime sentimento della trama (del
recitativo) Recitativo = scena che continua (simula il parlato del personaggio di
prosa) accompagnato da 1/2 strumenti, voce che viene accompagnata solo da
accordi Forma di aria e recitativo che perdura per tutto il 700 fino ai primi decenni
dell'800. Differenza fra i due: A. Scarlatti opera mitridate Aria "cara tomba del mio
diletto" by Elizabeth Watts
ALESSANDRO SCARLATTI 1660-1725
Nelle opere di Alessadro Scarlatti, egli inizia con una sinfonia che ha una funzione di
"noise killing", ovvero rottura del rumore del pubblico. Scarlatti attua delle
modifiche e delle novità alla sinfonia ad opera (che introduce l'opera): • SINFONIA
ALL'ITALIANA: assume importanza e Scarlatti la impronta secondo una tripartizione:
A B A' ; primo movimento veloce (A), secondo lento (B), terzo movimento veloce
(A) : Sinfonia A. Scarlatti Telemaco sinfonia avanti l'Opera. Il concerto strumentale è
imbastito da veloce, lento, veloce. Scarlatti ripropone questa tripartizione nella
sinfonia introduttiva dell'opera italiana. • SINFONIA ALLA FRANCESE: all'estero
(seconda metà del 600) Giovanni Battista LULLI (trasferito in Francia) farà il contrario
la tripartizione A B A' come lento (A), veloce (B), lento (A'). In Francia "B" è un
movimento lento. Lully – Atys – Obertura (1676). • L'ARIA COL "DA CAPO": pag. 111
EDT. La forma anche qui è tripartita : non c'è divisione di velocità A B A' ma hanno
tutte le stesse velocità solo che la differenza sta nell'armonia, nel materiale musicale
utilizzato: A (determinato testo e determinato materiale strumentale) B (variazione
materiale musicale e stesos testo/cambio del testo) A' (stessa ripetizione del primo
ma abbellita). Si usa questa tripartizione perché la parte vocale enunciata lineare (A)
viene fiorita alla fine (A') mettere in mostra gli interpreti. Questa forma diventerà
talmente pervasiva da diventare monotona. Pag. 112 EDT si trovano le particolarità
delle arie A' (= A primo): aria di sonno, aria di caccia, aria di guerra, aria di sorbetto
ecc. A. Scarlatti – Telemaco Aria – Vendetta, vendetta.
GEORG FRIEDRICH HÄNDEL 1685-1759
Nasce lo stesso anno di Bach, nella stessa area geografica ma non si sono mai
incontrati poiché Handel viaggia mentre Bach resta nella sua zona geografica.
Handel scappà dalla sua famiglia, si iscrive all'università per studiare giurisprudenza
ma un anno dopo diventa organista del duomo. Dal 1706 al 1710 si tarsferisce in
Italia, incontra Corelli e si appropria del suo stile. Dal 1710/11 Handel si trasferisce in
Inghilterra, musicista giovane (25 anni) e vi morirà pure. Diviene il musicista più
importante della sua epoca, in Inghilterra diventa grande compositore di opere che
sono opere italiane. Esso porta lo schema dell'opera italiana in Inghilterra. Handel
esordisce nel 1711 con "Rinaldo" tratto dalla Gerusalemme di Baratta che ha subito
successo. FORME CHE HÄNDEL PRATICA: • LA SUITE: Raccolta di danze che nel 500
era una vera raccolta di danze ma, come per il concerto grosso, diventa una raccolta
da eseguire privatamente anche se la forma rimane sempre quella della successione
di danze. Sono soiute per tastiera non danzate ma solo suonate. C'è uno schema di
fondo: un preludio (inizio della suite), allemande (danza origine tedesca), la
courante (francia), la gigue (anglosassone), e sarabande (spagnola). Dopo la pace di
Vestfalia si unisce l'europa musicale. Pag. 170 manuale Musica e Società – musica
sull'acqua (water music di Handel) L'ORATORIO DI HÄNDEL Alla fine degli anni 30
inizia a scemare la fortuna di Handel con l'opera. Deve riuscire a trovare un genere
che sappia entusiasmare il pubblico inglese e lo trova in un genere che si praticava in
Italia all'epoca: L'oratorio = raccontare una vicenda sacra (di origine biblica o
evangelica) non rappresentato come un opera (no costume o interazione fra
cantanti) ma cantanti fermi a leggio senza azione drammatica. La forza dell'oratorio
è la sobrietà. Di genere venivano usati durante la quaresima (dove l'opera si
fermava) ma promuovendo eventi biblici non venivano bloccati. L'oratorio ha avuto
successo poiché costituivano un'evento musicale basato solo e solamente
sull'ascolto. Dal 1739 in poi Handel si impiegò solo quasi nell'ambito dell'oratorio.
L'oratorio nasce in italia con la controriforma (dopo la riforma protestante di Lutero,
il papato attua una controriforma = forte cristianizzazione in tutti gli ambiti della vita
per contrastare l'eresia protestante). E' una forma che ha nella catechesi la sua
essensa, il movimento filippino (pag. 46 manuale e pag. 148 EDT) scrive dei drammi
trattando argomenti sacri in musica che non vengono agiti con lo scopo di
catechizzare il popolo con una nuova forma accativante dell'opera in musica = resa
estetica fruibile per tutti. Spirito devozionale in cui nasce e prospera l'oratorio. Es.
l'oratorio JEPHTE con Carissimi – Plorate Filii Israel – Gabrieli Consort and Players Il
Messia pag. 204 EDT. ORATORIO = solo di argomento sacro e non recitato/manca la
parte dall'azione. Messiah Handel The trumpet shall sound , un'aria con da capo
(l'oratorio prende dall'esperienza dell'opera) "GIULIO CESARE IN EGITTO" 1724,
Handel Pag. 200 EDT la vita di Handel in Inghilterra, esordisce nel 1711-15 con
Rinaldo, 5 opere in quegli anni. Tra il 20 e il 28 con 14 opere. Negli anni 30 scema e
quindi solo 6 opere in questi 4 anni, 7 nell'ultimo triennio e poi 4 opere fino al 1741.
Dal 1711 al 41 Handel scrive 36 opere, che hanno segnato per sempre l'ambiente
musicale inglese. L'opera Giulio Cesare in Egitto è stata scritta nell'epoca più
prolifera, nel 1724. E' la storia dell'amore fra Giulio Cesare e Cleopatra e lo scontro
bellico fra Cesare e Pompeo, storia di amore e guerra. Un'opera è composta da: •
Libretto = non è scritto da Handel ma un poeta che rielabora un testo precedente. •
3 Atti = opera divisa in tre parti, all'epoca era generalmente divisa così • 40 numeri =
ci sono 40 brani diversi che seguono comunque la drammaturgia. In questi ci sono
33 arie (quasi tutte con "da capo" A B A'), 8 per Cesare e 8 per Cleopatra e meno per
gli altri personaggi. Si affida ai personaggi principali il maggior numero di arie per
renderli principali anche sulla scena. Questa distribuzione va sotto il nome di
"convenienze teatrali", avevano i protagonisti le opere più difficili e che potevano
mettere in mostra tutte le capacità vocali.
No corrispondenza fra sesso del personaggio e sesso dell'interprete nelle opere di
questi anni. Il pesonaggi maschili principali, Giulio Cesare è rappresentato da un
registro vocale denominato da un "contralto castrato". Cleopatra rappresentata da
un soprano. Tolomeo rappresentato anche lui da un castrato ecc. (fonte Wikipedia).
Abbiamo 4 tipologie vocali con cui l'opera del 700 avrà sempre a che fare, ovvero: 1)
Un personaggio maschile Giulio Cesare interpretato da una voce che maschile non è,
ovvero il castrato. (voce con caratteristiche femminile) 2) Personaggio femminile
interpretato da un registro femminile (Cleopatra) 3) Personaggio maschile (Sesto)
interpretato da una donna in abiti maschili, un soprano travestito. 4) Un
personaggio (Curio o Achilla) cantato da un basso, personaggio maschile che viene
interpretato da un uomo. CARATTERISTICHE OPERA Sinfonia = Handel Giulio Cesare,
overture live 2009 è una sinfonia alla francese. E' un'opera nel 1724 composta quasi
esclusivamente da arie. Il libretto inizia con il coro (esempio di manilocuenza di
scrittura): G. F. Haendel Giulio Cesare – Karl Richter "1- Viva, via il nostro Alcide.
Recitativo aria di Cesare, ora nei tempi moderni la parte dei castrati è riservata alle
donne contralto o dai contro tenori, uomini che somigliano ai castrati. • Versione di
una donna che recita Cesare: Jennifer Larmore, Haendel Giulio Cesare "Alma del
Gran Pompeo" "Non e si vago e bello" e seguo il testo nel libretto in
"Flaminioonline" su google numero 8 "recitativo accompagnato" ed anche questa è
un'aria con da capo. Il recitativo è composto spesso da endecasillabi e settenari. •
Aria col da capo cantata da un uomo contro tenore: Handel: G. Cesare "Al lampo
dell'armi" Andreas School (live), aria col da capo come funziona con due terzine
(guardare con il libretto). • Brano recitativo che si conclude con un duetto,
conciliazione fra Cesare e Cleopatra: Natalie Dessay, Sonia Prina "Bellissima,
Cleopatra...Caro! Bella!" (Giulio Cesare. Si tratta del brano finale, duetto d'amore in
cui è presente anche un coro. Caratteristiche dei compositori d'opera di Handel che
sono tipiche di tutto questo periodo storico. MUSICA MODERNA DI HÄNDEL E
MUSICA CONTEMPORANEA: Handel con ad es.con la water music scrisse una
notevole mole di musica di circostanza per i reali e non solo. Tutt'oggi quando si
elegge un nuovo sovrano usano gli "Incoronation Anthems" = inni per
l'incoronazione (usato per la Regina Elisabetta). Handel usato per la liturgia della
casa reale britannica tutt'ora dopo 300 anni. Ad es. Zadok the priest – Choir of
Westminster Abbey. Che all'entrata delle voci già ci ricorda ciò che è stato scelto
circa 20 anni fa, l'inno della UEFA Champions League = grandezza espressiva e
cerimoniale di Handel presa per sacralizzare un evento sportivo, la più seguita
d'europa. All'epoca si usava partire da un basso ricorrente (es. Basso di romanesca)
che poi lasciava spazio a delle variazioni (es. Al piano mano sinistra al basso in
ripetizione e la mano destra varia la linea melodica e armonica). Un brano molto
famoso di Handel è la Handel – Sarabande Nathaniel Mander, harpsichord tecnica
del riff tipica di ceta musica degli anni 60 e 70, es. "The House of the rising sun" The
Animals. La tecnica del basso di Sarabanda (passo ostinato) è una cosa che noi
concettualmente lo riconduciamo al barocco, ma il riff che poi viene utilizzato nel
jazz, rock e nel rock'n'roll negli anni 60 e 70.
JOHANN SEBASTIAN BACH 1685-1750
Bach nasce nel 1685 in Germania e dopo il periodo di apprendistato, la sua vita può
essere suddivisa in 3 diversi momenti (pag.165 EDT), viaggia parecchia nella turingia
(nord della Germania), peregrina fra organista nelle chiese e fra dirittore di cappella.
Bach rimane all'interno di questo piccolo regno (prima dell'unificazione). Contesto
geografico fortemente caratterizzato dalla religione, del movimento protestante
nello specifico. Movimento protestate che si è diffuso proprio da lì. Le tre grandi
tappe: • 1700-1708 anni nei quali essenzialmente è un organista, assunto in varie
chiese per suonare la musica organista sia come solista che come insieme corale per
le funzioni di composizione organista. • 1708-1723 anni nei quali Bach diventa
anche Konzert Mainster, parte attiva nella direzione degli ensemble musicali
impiegati nelle feste principesche e nella musica di corte. Musica quindi non più
sacra ma strumentale (es. Corelli) ed è musica profana. 1723-1750, 27 anni in cui si
trasferisce a Lipsia in Sassonia e diventa il responsabile della musica della più
importante chiesa della città (Chiesa di S.Tommaso) ed anche responsabile della
musica che si fa nella città, in più ha obblighi d'insegnamento anche oltre la musica
(latino ad es.). Figura che assurge ad un rango culturale ed intellettuale impensabile
per qualsiasi altro musicista. Qui la sua musica ritorna ad essere sacra ma la sua
produzione è anche cantata. Comincia in questo periodo a stilare diverse opere
didattiche, che lascieranno traccia delle sue abilità ai posteri. CARATTERISTICHE NEI
VARI PERIODI 1. PRIMO PERIODO ORGANISTA: LA FUGA Nella prima fase nelle città
della turingia fa una produzione organista. Nasce LA FUGA (pag.24 EDT), l'arte del
contrappunto prende la sua massima espressione strutturale con la fuga. Un piccolo
tema musicale che passa da una voce all'altra, sviluppato secondo le regole
dell'armonia. La fuga divenne la forma più alta e più difficile di composizione. Forma
della fuga (pag.27 EDT). Il tema che caratterizza la fuga si chiama SOGGETTO. La fuga
è formata da 3 sezioni: 1) ESPOSIZIONE: dove tutto il materiale musicale viene
esposto e varianto (nei puntini è libera la composizione fra soggetto, controsoggetto
ecc. Si chiamano "divertimeti") 2) SVOLGIMENTO 3) RIESPOSIZIONE Il soggetto è la
caratteristica fondamentale delle fuga, tema che passa fra le varie voci e non solo ad
una e nel mentre il resto delle voci continua a fare assonanza. Il soggetto ha la
regola di essere passato continuamente e messo in luce fra i vari interpreti
(strumenti). Es. Bach "Little fugne in G. Minor, organ in cui si capiscono le varie
entrate dei soggetti (quello colorato in verde all'inizio). Bach userà la fuga per tutta
la vita. 2. SECONDO PERIODO PROFANO: SOUITE E CONCERTI BRANDEBURGHESI
Diventa direttore di ensamble dedicati alla musica profana, le composizioni più
significative sono quelle per orchestra: 4 souite orchestrali e 6 concerti che vanno
sotto il nome di "concerti brandeburghesi" suonati nel periodo in cui si trafserisce a
Kothen dal 1717 al 1723. Le souite (pag.190 EDT) sono influenzate da un nitido stile
francese, poiché le danze raccolte dentro sono il più delle volte francesi. L'overtoure
iniziale è fatta secondo la tipica modalità francese (tripartita in lento, veloce, lento).
Nell'ambito della musica profana dell'epoca, l'influenza dei compositori francesi era
molto forte e si sentiva anche nelle corti tedesche. Nelle overtoure Bach dimostra di
essere un compositore mondano e secolare, era perfettamente a conoscenza di cosa
succedeva nel mondo. Nei 6 concerti brandeburghesi, Bach si sente che ha imparato
completamente la lezione dei maestri italiani che il concerto l'hanno inventato. Qui
fa un qualcosa di eccezionale in quanto fa come i Grandi, coloro che non inventano
nulla ma che fanno sintesi delle esperienze passate. Scritti attorno al 1781, è difficile
classificarli poiché alcuni sono organizzati come concerti grossi e allo stesso tempo
come concerto signolo. Tutti hanno una forma diversa fra loro, sono dei concerti per
orchestra nei quali Bach filtra l'esperienza di Corelli, Torelli e Vivaldi assieme al suo
modo di trattare le voci e di contrappunto (fuga). Concerto num. 2 : tromba, flauto,
oboe, violino concertato (4 strumenti solisti del "concertino") e gli altri fanno il
"concerto grosso". A differenza di Corelli in cui c'era una grande differenza di
momenti fra quando suonava il piccolo ed il grosso, qui in Bach gli strumenti
dialogano continuamente fra loro e non c'è una netta differenza. All'interno della
composizione c'è uno schema galante già visto in Vivaldi e per questo capiamo che
assorbe la lezione italiana. Es. Bach Brandeburg Concerto 2, 1. moviment dialogo fra
tutti gli strumenti solisti con il resto dell'orchestra ed anche fra di loro. 3. TERZO
PERIODO MUSICA SACRA E IN GENERE DI LIPSIA: LE CANTATE e LA DIDATTICA
(PRELUDIO e FUGA) Musica di Bach come intellettuale. La sua produzione maggiore
è votata alla musica sacra corale, con orchestra (pag.165 EDT, 211 MANUALE). Per
Bach l'obbligo in questo periodo è quello di scrivere cantate: lavori corali con
accompagnamento strumentale che hanno come testo un derivato dalle scritture ed
uno ex novo ma di derivazione religiose. Nel corso dell'anno vi erano circa una 60ina
di festevità (fra doemniche e feste) e Bach doveva comporre per ognuna di esse per
le chiese di San Nicolò e di San Tommaso. Lo fece per 5 cicli dal 1723 al 1729, 300
cantate di cui arrivate a noi circa 250. Le cantate pur non essendo lunghissime
hanno comunque una struttra complessa, è un testo che si riferisce ad una
determinata liturgia diversa da tutte le altre. Gli elementi fissi sono: un grande coro
d'apertura, un corale di chiusura (il corale è una melodia che deriva dalla liturgia
luterana perché lutero riformò anche la musica nella liturgia, si distaccò dalla liturgia
romana, fondata sul canto gregoriano e creata ex novo, spesso tradotti dal latino,
nella liturgia luterana sono i fedeli che cantano: rivoluzione nella fruizione musicale),
nel mezzo ci sono arie, recitativo ecc. ES. di cantata molto famosa Gottes Zeit ist die
allerbeste Zeit su wikipedia, del 1707, una cantata funebre. Cantata = piccolo
ensamble corale ed uno strumentale che servono alla funzione religiosa protestante
(Bach ne scrive 300). Questa forma della cantata può essere espansa, diventa un
grande oratorio (Handel lo fece in Inghilterra) e in questo caso si chiamerà passione
(cantata espansa per la quaresima), ce ne sono pervenute due: Passione secondo S.
Giovanni e Passione secondo Matteo. Bach ne fa anche di profane di cantate es. La
cantata del caffè. L'ultima parte della sua vita è dedicata anche a opere didattiche,
due monumenti che ci lascia che troviamo a pag. 207 di Musica e società: "L'arte
della fuga" e "Il Clavicembalo ben temperato" = "accordato". Chiamato così perché
la differenza fra musica medievale e moderna è l'idea che fra le 7 note che
governano le scrittura musicale ci siano dei rapporti di tipo fisico, questo fa si che gli
strumenti (soprattutto a tastiera) vengano accordati divide l'ottava in 7 suoni, con
dei suoni intermedi e che fa si che si realizzano gli accordi. Bach per ognuna delle
tonalità che si possono costruire nelle 12 note (tasti neri pianoforte) si può costruire
una tonalità maggiore o una minore, quindi sono 24. Bach costruisce 24 formati da
un preludio a carattere libero ed una fuga nei quali esplora le diverse possibilità di
quella tonalità. Bach scrisse due raccolte a 20 anni di distanza a scopo didattico, uno
per il preludio ed uno per la fuga. Da allo studente una doppia applicazione
dell'espressivià musicale, una più libera ed una celebrale. Es. Primo preludio e fuga
in Do Maggiore del primo libro del Clavicembalo ben temperato: Bach Prelude and
Fogue NO.1 Well Tempered and Clavier Book 1 with Harmonic Pedal "ARTE DELLA
FUGA" 1750, Bach Un'opera rimasta incompiuta per la morte di Bach, un'opera
composta da una serie di voci, compresi dei canoni (un'altra forma di contrappunto).
Un'ultima composizione astratta, destinata a nessun strumento e lasciata come
lascito di generazioni future. Bach lascia questo monumento che tutt'oggi viene
seguito. E' un'opera teorica di una bellezza e difficoltà straordinaria. "LA PASSIONE
SECONDO SAN MATTEO" 1727, Bach La passione è la stessa forma dell'oratorio di
Handel ma che racconta la passione e la morte di Cristo. Composta nel 1727, ma poi
la musica di Bach per circa 100 anni viene dimenticata. Nel 1829, un altro grande
compositore Mandelson, ricompose e ripropose la Passione secondo Matteo,
ottenendo grande successo (pag. 162 EDT). Da qui una reazione a catena si cominciò
ad esplorare il barocco tedesco, francese e italiano. Cose inimagginabili all'epoca per
gli artisti in voga. Tutto ciò portava alla fondazione di una nuova disciplina storica: la
musicologia. (pag. 180 EDT) La Passione Secondo Matteo potrebbe essere un'opera
per quanto è cruda alle volte, mancherebbe solo l'azione teatrale. Essa prende il
grosso dei testi cantati e recitati dal Vangelo secondo Matteo, ci sono 28 brani però
che sono delle composizioni di carattere religioso scritte per l'occasione o reciclate
poiché trattano gli stessi argomenti, riadattati da un letterato collaboratore di Bach:
Pikander, ai quali si aggiungono 14 corali. FORMA: ("Orchestra Virtuale del Flaminio"
sito di imput visivo sulla forma) ci sono 2 orchestre insieme e due cori. L'azione è
organizzata da due parti: 29 numeri la prima e 38 numeri la seconda. Il testo è
tradotto il tedesco, ma la particolarità sono i 14 corali della narrazione che sono
delle melodie della liturgia luterana che risalgono alla tradizione: corale è una
melodia scritta per coro a 4 voci ma che nella linea superiore può essere cantata
anche dal coro. Ci sono poi dei personaggi che sono quelli della passione di cristo:
l'evangelista, giuda, Gesù Cristo, Ponzio Pilato ecc. Dall'ultima cena alla crocefissione
la scena è dettata dal narratore (l'evangelista) al quale dialogono i vari personaggi a
leggio. CORALE: primo brano della Passione Secondo Matteo Bach St. Matthew
Passion BWV 244 Van Veldhoven Netherlands Bach Society. Nel primo testo, il primo
coro che apre l'opera sentiamo le domande in tedesco di botta in risposta (Wie-
risposta, Was-risposta) finché a una certa non si sente il coro delle voci bianche che
può essere cantato anche dall'assemblea. Il corale che poi durnte l'azione
drammatica ha l'azione di commento sulla triste vicenda di Gesù. Bach è un grande
operista (anche se non ha mai scritto opere) e lo si vede dai dettagli, per dare
un'aura sacra alla figura di Cristo, tutti gli altri personaggi hanno il recitativo secco
(accompagnato solo dal clavicembalo) mentre Cristo viene accompagnato da degli
archi tenuti che danno un'idea quasi mistica della provenienza della parola di Cristo
(es. Nel brano 2). Document shared on www.docsity.com Downloaded by:
francesca-bassani (sharpeikoala@gmail.com) BRANI: Il brano numero 19 "Oh
dolore" è un'aria che rappresenta il dolore di Cristo che si appresta alla passione e
alla morte. L'aria num. 20 è un'aria che sembra un'aria d'opera anche se siamo in un
contesto liturgico e sacro. Bach ha fatto sintesi di tutti i generi e stili dell'opera. L'aria
che esprime la richiesta di perdono di Cristo (minuto 1,26,19) è un qualcosa che
mette i brividi. Bach pone un'attenzione al dramma, come se il sangue scorra
davvero e che la figura di Cristo è una figura che riesce ad essere presente davvero e
non solo perché se ne recita la passione: num. 45, dove Pilato chiede alla folla se è
meglio liberare Gesù o Barabba, la folla grida Barabba e a quel punto Pilato chiede
cosa c'è da farsene di Cristo e la folla grida "crocifiggerlo!". La grandezza di questa
opera è di portarci dentro alla passione e al dramma di quest'uomo, di Cristo.
RIFERIMENTI ALLA MUSICA CONTEMPORANEA Il quinto dei concerti Braderburghesi,
il primo movimento finisce con un'assolo del clavicembalo che dura circa 4min. Karl
Richter Brandeburgh Concedo 5 (harpsichord solo). Una cosa simile la fa in
sturmentale su un brano dei The doors Light my fire. Fra un brano e l'altro ci sono
250 anni. Un'altra similitudine sta nel concerto braderburghese num.2 con gli
strumenti presentati singolarmente, questa idea di presentazione dei vari strumenti
più o meno solisti all'interno degli ensamble è un'idea che sarà fatta sua nel jazz
soprattutto dei primi anni, negli ensamble grandi del 1920-30 Jelly Roll Morton –
Pretty Lil 1929. (prima sax, poi tromba, trombone, clarinetto e pianoforte). Idea del
solo versus tutti è un'idea che verrà utilizzata molto nel 900. Ultima suggestione
arriva dalla Fuga, colonna sonora di "Mamma ho perso l'aereo", Home Alone
soundtrack-14 Setting the Trap. La fuga come forma è un qualcosa di espressivo
poiché utilizzato ancora oggi nel mondo contemporaneo. PRIMA META' DEL 700
OPERISTICO ITALIANO PIETRO METASTASIO, CHRISTOPH WILLIBALD GLUCK e
GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI PRIMA RIFORMA DEL MELODRAMMA –
METASTASIO 1698-1782 Si susseguono due importanti fatti, due riforme del
melodramma. Riforma significa che qualcuno ha notato che nell'opera in musica
(nasce nel 1707) aveva delle caratteristiche da migliorare. Essa aveva perso di vista
la componente drammatica a favore della musica. Con poeti a cavallo fra 600 e 700
alcuni poeti riformeranno (ripensano a fare opera) ed uno dei più grandi fu Pietro
Metastasio (pag. 146 manuale, 109 EDT): la particolarità di Metastaio è che lui era
un poeta di corte a Vienna e lì pensa ad organizzare drammaticamente le opere.
Metastasio è romano si forma nell'ambiente dell'Arcadia, ovvero un ritorno alla
semplicità, un'idea di semplificazione e di ritorno alla natura. Egli quando comincia a
scrivere i libretti delle opere, si trova di fronte a opere che secondo lui non sono
adatti al dramma: troppi personaggi con troppe storie intrecciate, un mix di più
generi e stili con dimensioni mastodontiche. Metastasio opera questa
semplificazione: • spunge le parti buffe e le estromette • riduce il numero dei
personaggi (una decina ed anche meno) • riduce tutto in 3 atti, fa una netta
distinzione fra aria e recitativo con recitativo per mandare avanti l'azione e l'aria
come momento di stasi per esprimere le passioni dell'azione precedente.
Metastasio quindi semplica e standardizza, il primo dramma lo scrisse nel 1724 "La
Didone abbandonata" per il quale scrisse 27 libretti (numero esiguo) la differenza è
che questi libretti hanno per ognuno 800 volte messi in musica da compositori
diversi. L grandezza di Metastasio è quella di aver semplificato ma di aver dato una
chiarezza alle passioni attraverso metafore molto chiare, il pubblico così capisce
bene ed è un dramma interleggibile con aumento della possibilità di ricezione. "LA
DIDONE ABBANDONATA" 1924, Metastasio In 100 anni è stato messo sempre in
musica. Nel libretto dell'opera vediamo le caratterisriche sopra citate: no personaggi
buffi ma tutti nel dramma. Es. Atto primo, scena prima con dialogo fra Selene, Enea,
Osmida che porta ad un'aria di Enea. Le arie di metastasio sono quasi sempre
organizzate con due quartine (stanze di 4 versi). Aria di Didone molto famosa,
metrica con 2 terzine ed una bipartizione del testo (la prima terzina e poi la seconda
terzina). Metastasio organizza il testo in maniera che le due sezioni possono servire
ai compositori per la forma dell'aria che va per la maggiore all'epoca, ovvero l'aria
col da capo. La parte A sarà la prima stanza, la B la seconda stanza e la ripresa poi
sarà di nuovo la prima stanza (A B A'). Maria Dragoni Regina e son amante Didone
Abbandonata Niccolò Jommelli, la musicazione che ebbe più successo (25 anni dopo
rispetto la prima). Metastasio attua una riforma prettamente drammatica, a livello
letterale molto importante ma a livello musicale praticamente nulla poiché ciò che si
compone e come lo si compone sopra i testi di Metastasio sono gli stessi che si
attuavano anche precedentemente e questo porta a due conseguenze: • Prima c'era
un insieme di opere fra dramma e commedia. Cosicché la commedia arriverà ad
avere una vita propria, la nascita quindi dell'opera buffa con l'estromissione dal
dramma. Esempio di prima opera buffa e che ebbe un successo europeo è "La serva
padrona" di Giovanni Battista Pergolesi. • Opera = regno dei castrati (cantanti che da
bambini prima di subire il cambio ormonale, venivano castrati, cosicché la voce
rimanesse acuta ma con capacità ormonale e forza maggiore) le donne non
potevano cantare in chiesa e quindi venivano castrati gli uomini. Farinelli fu uno dei
più famosi cantati castrati e la gente andava all'opera per sentire lui. Loro erano
delle macchine da guerra dell'opera e del canto. Essi potevano interpretare le parti
femminili ma anche le parti maschili eroiche, questo perché l'eroe era il personaggio
più elevato e quindi anche con una voce fuori comune. Essi hanno fatto il bene ed il
male dell'opera, poiché i castrati si permettevano di abbellire a loro piacimento le
melodie e l'opera era organizzata in modo tale da far uscire al massimo le abilità
vocali del castrato. Oggi le parti dei castrati si possono eseguire in due maniere: : da
contralti (femminili) o controtenori (uomini che attuano tecniche di falsetto) come
ad es. Son qual nave ch'agitata Artaserse 1734 de Riccardo Boschi Farinelli in cui
hanno ricreato la voce del castrato artificialmente mixando una voce femminile
contraldo con una maschile controtenore. La stessa aria Cecilia Bartoli con Son qual
nave, cantata oggi da un contralto. E di nuovo la stessa fatta da un controtenore
Antonio Giovannini. Gli ultimi castrati si situano circa 100 anni fa e cantano alla
cappella papale, in quegli anni c'erano già le registrazioni in disco con l'eccezionale
testimonianza di un castrato (vecchio e malato però) Alessandro Moreschi sings Ave
Maria (no scratch). SECONDA RIFORMA DEL MELODRAMMA – GLUCK 1714-1787 La
seconda riforma prende piede grazie a un librettista Ranieri de Calzavigi e
compositore Christoph Willibald Gluck che lavoravano insieme (pag.250 manuale,
pag. 77 EDT vol. 7). Gluck è stato colui che ha dato la scossa definita al melodramma
del 700. Egli nasce nel 1914 e le opere importanti le farà attorno agli anni 60,
riuscendo a fare delle opere in linea con i suoi principi riformati, espressi in una
prefazione famosissima che lui fa all'opera Alceste del 1767 (pag. 251 manuale, pag.
298 EDT vol.7) dove spiega che i compositori sono succubi dei cantanti. Lui pensa
che la musica debba tornare alla sua prima alla sua natura, ovvero al servizio della
poesia. Egli ritiene che l'overtoure operistica (sinfonia strumentale che apre l'opera)
deve rispecchiare l'opera stessa, se l'opera è drammatica anche l'overtoure lo deve
essere. Ecco le riforme che grazie anche al librettista si applicano anche in poesia. Es.
Gluck overture to Iphigenie en Aulide e Gluck Orfeo ed Euridice Vienna Versione
1762, al minuto 25 c'è l'ingresso di orfeo negli inferi. Un dramma per musica, la
musica deve servire la poesia per mezzo della sua espressione. L'OPERA BUFFA (pag.
51 EDT) Essa come genere era sempre stata praticata in maniera discontinua, arriva
ad essere vera opera grazie ai libretti scritti da CARLO GOLDONI (1707-1793) per la
commedia teatrale, portandolo poi come genere in una stagione di assoluti
capolavori tra fine 700 con Paisiello, Cimorosa e Mozart e inzio 800 con Rossini.
Nella fase embrionale le trame comiche cominciano a vivere di vita propria in
maniera ibrida, si realizzano intermezzi fra gli atti che sono comiche e sono
indipendenti, la gente durante le pause è abituata a vedere delle parti comiche nel
dramma. La Serva Padrona (1733) è stato pensato da Pergolesi come intermezzo
comico, poi pian piano verranno rappresentati in maniera a sé stante. Librettista che
scrive nel libretto e vediamo i personaggi che sono solo 3: due cantanti ed un mimo.
Uno spettacolo che si regge in piedi con in realtà solo due personaggi (i due
cantanti), è uno spettacolo "facile" in allestimento e quindi meno esigenze
economiche, è più facile che venga rappresentata perchè agli impresari costa meno.
A Napoli nel 1733 non ebbe granché successo, ma molti anni dopo nel 1752 venne
allestita a Parigi questa opera da cantanti italiani, per circostanze casuali viene fatta
nell'opera di Parigi ed ha un grandissimo successo, ponendo gli artisti francesi di
fronte alla forza dell'opera buffa in confronto al dramma: poiché si preferisce
l'azione alla parola (al contrario del dramma) e la musica seguendo l'azione è molto
breve e rapida fatta da mutazioni molto brevi, brio musicale molto più elaborato ed
un fluire dell'azione che mantiene molto più l'attenzione dello spettatore a ciò che
sta osservando. La gestualità, il dialetto fanno anche questo parte della commedia.
Tutto questo è una ventata di novità a Parigi. Questa avrà delle ripercussioni: Querel
de Buffon, carellata di buffoni che comporterà la divisione del mondo musicale in
due partiti: quelli più conservatori e legati alla tragedia francese e gli altri che
patteggiano per questa novità. Rousseau era uno dei fautori dell'opera italiana e
difensore della nuova estetica ad esempio. Lungo tutta la seconda parte del 700
verranno contrapposti costantementi dei compositori vecchio stampo e nuovo
stampo, questo sicuramente fino alla rivoluzione francese. "LA SERVA PADRONA",
1733 Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) La scena è unica, orchestra ridotta,
non c'è overtoure (brano che introduce) poiché era un intermezzo = facile da
esportare e spetacolizzare. La divisione in scene e in numeri è molto semplice, prima
parte e seconda parte fatte essenzialmente di numeri singoli di arie e i duetti
concludono la prima e la seconda parte. Se dovessimo vederla con gli occhi di Gluck
questa opera ha delle caretteristiche di una classica opera. Il titolo richiama
personaggi di tutti i giorni, non ci sono eroi o personaggi storici ma si parla di
quotidianità (oggi potrebbero chiamarlo "la badante padrona"), un vecchio e una
serve con un rapporto di amore-odio (alla Mondaini e Raimondo), uno spaccato di
verità che porta con sé significati di realtà. L'illuminismo infatti entrerà nell'opera
buffa. Una serva padrona dove viene stravolta la visione della realtà e questo dà
sicuramente della novità. In un mondo borghese che spazzerà la nobiltà ma solo
dopo 30-40 anni. Si crea il genera dell'opera buffa che fra Mozart e Rossini arriverà
al massimo. I CASTRATI vs CANTANTI POP DI OGGI Noi oggi pubblico della musica
pop viviamo ancora della dinamica che ci affascinano personaggi fuori dagli schemi,
da Madonna che engli anni 80 era la trasgressione massima e poi Lady Gaga con
"Born this Way" in contrapposizione a Farinelli che 250 anni prima proponeva la
stessa trasgressione massima e con voci fuori dal comune, come anche Maraiah
Carey complete vocal range F2, estensione di 3 ottave e mezza: un fenomeno. Lo
stesso motivo per cui la gente andava a vedere i castrati che avevano grandissima
estensione. Oggi inconsciamente attuiamo lo stesso meccanismo di 250 anni fa
nell'andare a vedere questi fenomeni. La musica è un'arte che nei secoli si rinnova
ma che lascia intatta sempre la sua esigenza: arte espressiva, un bisogno di
espressione dell'uomo e di comunicazione umana. GENERE STRUMENTALE NELLA
SECONDA PARTE DEL 700 LO STILE GALANTE La musica per semplicità viene
suddivisa generalmente in filoni, dopo la parte rinascimentale abbiamo il barocco, il
classicismo ed il romanticismo (poi viene il 900 musicale). Ma tra il barocco ed il
classicismo viennese (Haiden, Mozart e Beethowen) si sviluppa il vocabolario di
distanza dal barocco e che servirà come base alle generazioni future: si può
chiamare Roccocò (in arti figurative) o stile galante. Il periodo va dal 1730-40 fino al
1770. (EDT num.7 a pag. 8): la differenza rispetto al barocco è quella di una nuova
sensibilità. La musica a cui si è abituati a sentire ha una certa complessità, partendo
dall'uso del contrappunto. Intorno agli anni 40 si tende ad approfondire
amggiormente il contenuto interiore e quindi l'espressività musicale con degli
aspetti sia pratici che filosofici. Da un lato la scrittura musicale si semplifica per
essere più espressiva, un'epoca in cui lo stile galante viene visto come una
manifestazione di scrittura semplice che mira alla profondità della profondità. L'aria
è cambiata rispetto al barocco. CARL PHILIPP EMANUEL BACH (1714-1788) Uno dei
principali artefici anche a livello teorico fra barocco e stile galante è uno dei figli
maggiori di Bach: Carl Philipp Emanuel Bach (pag.26 EDT). Egli ebbe una grandissima
notorietà all'epoca, ancor prima che divenisse famoso il padre (dimenticato dopo la
morte), fu un traghettatore fra fine barocco e embriore di classicismo, ovvero lo stile
galante. La sua idea è che un compositore deve assumere la tecnica è importante
ma non deve essere tutto, poiché il ruolo dell'esecutore è quello di instaurare un
parallelo emotivo con il pubblico che lo ascolta (pag. 279 EDT con uno stralcio del
trattato per ben suonare gli strumenti a tastiera, in cui Bach dice che un musicista
non può commuovere gli altri se non è lui stesso emozionato, la sensibilità che
sprime aiuterà il pubblico ad essere sensibile). L'emozione e la sensibilità sono
concetti che per la prima volta si affacciano alla storia della musica, uno stile
"sentimentale" e "sensitivo" = orizzonte estetico della musica che si amplia. Si parte
da un'attenzione alla complessità tecnica del barocco alla sensibilità all'emozione.
Bach preferiva il clavicordo che permetteva maggiore sensibilità, le raccolte più
famose sono dedicate a questo strumennto ed in generale agli strumenti a tastiera.
Quando Bach suonava il clavirdo si diceva che egli era come in trans e che sembrava
quasi un tramite per una potenza superiore. CPE Bach sonata due Jenner &
liebhaber G. Major Wq 55/6 Robert Hill, fortepiano. Si snte l'andante e si percepisce
subito questa nuova visione dell'emozione e della sensibilità. LA SINFONIA Nello stile
galante si comincia a creare un genere che sarà il principe, il più esemplificativo
dell'intera musica strumentale, ovvero la sinfonia. Fino agli anni 20-30 del 700 la
sinfonia è il brano introduttivo dell'opera, però poi comincia a diventare un brano
indipendente. Ci sono due responsabili di tutto questo (anche se già nel primo 700 ci
sono delle sinfonie scritte singolarmente) ma se vogliamo fornire un quadro
generale, i creatori della sinfonia sono: un francese trasferito in Italia Giovanni
Battista Sammartini e un boemo trapiantato in Germania ovvero Johann Stamitz.
GIOVANNI BATTISTA SAMMARTINI 1700-1775
La sifnonia nasce da delle esigenze tecniche, i brani strumentali venivano usati
anche durante dei momenti liturgici, ecco perché venivano creati come brani a sé
stanti. Questi brani vengono anche suonati nei caffè, Sammartini comincia con
piccoli ensamble musicali e finisce per scrivere parti strumentali e quindi porta il
genere sinfonia ad essere a sé stante, praticamente non rendendosene conto poiché
spinto da esigenze tecniche e di lavoro. La sifnonia di Sammartini è in 3 movimenti:
veloce, lento, veloce: una sorta di ampliamento della sinfonia d'opera italiana ma
con movimenti unici e staccati. Egli ha nuna formazione barocca e quindi il
contrappunto lo usa parecchio ma lo limita e lo rende dialogante fra le parti, un
contrappunto molto più libero. Tutto questo arriva dopo anni e anni di
sperimentazione e pratica, affinando modelli sino ad arrivare ad essere quella che
noi oggi chiamiamo sinfonia. Sammartini influenzò tantissimi altri compositori,
anche le sifnonie di Haiden sono di base riprese da Sammartini. Maggiore attenzione
alla chiarezza della struttura rispetto all'attenzione pediseccua alla complessità del
barocco, un rinnovamento e non una banalizzazione. G. B. Sammartini Sinfonia
num.39 en Sol Mayor 1 Allegro : il linguaggio è quello barocco, gli shcemi galanti ci
sono anche qui ovvero le parole sono le stesse ma la sintassi è diversa = vive di
semplificazione di scrittura che nasconde l'intenzione di una diretta empatia ed
espressività. JOHANN STAMITZ 1717-1757 Pur partendo dopo a Sammartini è quello
che è riuscito molto più di Sammartini ad avere una risonanza europea e quindi
molto più conosciuto. Egli si è trovato a operare in un ambito georgrafico più
privilegiato rispetto a Milano, lavorava per un principe in Baviera ed era molto vicino
a Parigi. Egli ha subito l'influenza della musica francese ed anche si è fatto conoscere
subito da Parigi = paese molto più attrattivo e popolare. Stamitz fa passare la
sinfonia da 3 movimenti a 4: inserisce il minuetto rispondendo al gusto del pubblico
e saranno 4 movimenti che seguiranno tutte le sinfonie future. Aggiounge i clarinetti
in orchestra (strumento con origini parigine). Stamitz si trova a mutare stile per
semplificare il prodotto musicale per raggiungere più facilmente la sensibilità degli
spettatori. Stamitz è talmente importante che i suoi successori creano la scuola di
Mannheim che sarà di influenza per i primi lavori dei primi maestri del classicismo,
come Mozart. "La melodia Germanica" Johann Stamitz Dal lato pratico si attuano
queste novità in ambito espressivo e formale: nel senso formale sarà una musica che
verrà svolta e trova definizione con "forma sonata" che presuppone che ci sia una
dialettica dei temi (tema A e B e sezioni dove i temi vengono sviluppati), dal punto di
vista espressivo ci sono i crescendo, i diminuendo, accostamento fra forte e piano =
vocabolario espressivo. Tutto ciò preparerà il terreno per il classicismo viennese che
verrà dopo: il rapporto del pubblico in questo senso espressivo e sensibile,
all'esigenza dei mutamenti estetici il compositore esegue. LA FORMA SONATA (pag.
14/18 EDT) La forma sonata nasce di conseguenza rispetto alle necessità espressive
di questa epoca ed è una forma che investe molto di più con il genere strumentale
(che è colui che porta avanti questa rivoluzione). A far nascere questa nuova forma è
la concezione di un'orchestra quale orgaqnismo unitario molto più sinfonico rispetto
il concerto barocco che era "a terrazze" fatto di pieni e vuoti. Ora lo stile galante che
fa nascere la forma sonata fa altro: cresce l'orchestra oltre agli archi, molti strumenti
a fiato che fanno si che la policromia barocca in cui gli strumenti intervengono come
strumenti solisti (es. secondo concerto brandeburghese di Bach) si comincia a
parlare di famiglie di strumenti e c'è quindi una nuova concezione musicale e di
dialogo fra strumenti. Tutto questo si fa poiché c'è l'esigenza nel tempo di allargare
le forme barocche per trovare qualcosa di nuovo. Nelle sinfonie da Stamitz in poi si
torva solitamente nel primo movimento della sinfonia, in questi primi anni è ancora
incerta poiché si affinerà nel tempo (schema a pag.17 e 18). La forma sonata è
quindi: • Bitematica: prevede la contrapposizione di due temi musicali • Tripartita:
contrapposizione che deve avvenire in 3 tempi diversi Idea dell'allargamento della
sinfonia che da Stamitz in avanti sarà in 4 tempi: veloce, lento, minuetto (da
Beethowen in poi si chiamerà "scherzo"), veloce. La sinfonia così formata confluiva
in sé in modo formale i diversi e vari stili del barocco che erano a sé stanti (es. Suite).
Nella sinfonia che fa forte uso della forma sonata (bitematica e tripartita) questa
tripartizione è un modo che i composotori dell'epoca hanno trovato per dare
all'interno di un unico movimento una certa varietà. La forma sonata è una forma
specifica del primo periodo classico (con i suoi albori già nello stile galante)
solitamente usata nei primi movimeti iniziali di una composizione in più movimenti
per solo, gruppo da camera e/o orchestra. E' basata su un a forma ternaria in cui la
prima lunga sezione è ripresa alla fine del movimento: A (esposizione I tema e II
tema), B (sviluppo dei temi principali), C (ripresa I tema e II tema). FORMA BASE
DELLA SONATA I. Esposizione: TEMA A – ponte – TEMA B– cadenze II. Ri-esposizione
(identica): TEMA A – ponte – TEMA B – cadenze (esposizione e riesposizione fanno
parte dello stesso movimento (I), poiché identici = sonata è tripartita) III. Sviluppo:
TEMI A – B – C – Z – D ecc. (libera fantasia) IV. Ripresa: TEMA A – ponte – TEMA B –
cadenze LIBERE Cadenze = come i punti in letteratura. Nell'esposizione e nello
sviluppo tema A e tema B sono fatte con due tonalità diverse (dialettica tematica e
tonale) mentre nella ripresa la tonalità è la stessa anche se con temi diversi (B si
adegua al tema A). Forme e repertori – la forma sonata di Alessandro Tommasi in cui
spiega in poche parole che cos'è la sonata e differenza fra genere e forma.
Symphony NO.92 in 6. Major "Oxford" IV finale presto (di Joseph Haydn): in questa
sinfonia ci sono due temi che portano avanti la sinfonia. Sinfonia Num.40 Mozart
primo ascolto in Sol minore è fatta sempre secondo la dialetta di 2 temi all'interno di
una tripartizione oppure anche la Sinfonia Num. 5 di Beethoven ed anche Mozart
sestetto num. 19 Nozze di Figaro "riconosci in questo amplesso". RIFERIMENTI
ALL'OGGI Attenzione al performer e alle sensazioni, emozioni che si riverberano
anche oggi ad es. Freddy Mercury che instaura l'energia con il pubblico, per
emozionare il pubblico bisogna che il musicista, cantante o artista sia esso stesso
emozionato. Frank Zappa è stato uno dei più eclettici musicisti del 900, un
rivoluzionario tanto da essere ammirato dai compositori di musica classica. Esso
scoprì che era esistito nel 700 un Francesco Zappa milanese, uno di quelli che sulla
scia di Sammartini creò una piccola scuola milanese della sinfonia. Frank andò a
ricercarsi le parti di Francesco Zappa e li registrò con dei sintetizzatori sonori attuali
(anni 1980) -> album che si chiama proprio Francesco Zappa. Nelle parti incomplete,
nei buchi si mise Frank stesso a scrivere musica del 700. Ecletismo che Frank si portò
dietro sino alla morte.
IL CLASSICISMO VIENNESE Le caratteristiche peculiari sono varie, il classismo
viennese arriva attorno agli anni 1770-80 e si potrae fino al 1827 (morte di
Beethoven) – 1830. Un cinquantennio dove ci sono 3 dei più grandi autori della
storia della musica: Haydn; Mozart e Beethoven. Il barocco fu l'arte audace ma dove
la scrittura si complica, lo stile galante è la negazione del barocco stesso e quindi
una semplifiazione che ha come obbiettivo l'emozione. Il classicismo invece a passi
lenti partendo dalle posizioni dello stile galante (la comunicatività) e utilizzando
anche le forme dello stile galante (ad es. La sinfonia), fanno un passo indietro. Il
classicismo si ricorda anche di ciò che è venuto prima: il contrappunto, si recupera
l'idea della fuga ovviamente vista con gli occhi dello stile galante e della
comunicatività. Tutto ciò porta ad un mix perfetto fra suono nel senso più ampio ed
emozione, ed è per questo che noi dopo secoli di questi artisti ne parliamo ancora =
c'è stata una sintesi come non era mai stata prima (EDT n.7 pag 112).
JOSEPH HAYDN 1732-1809 Il fautore, il primo dei 3 grandi autori che si riconoscono
in questa corrente è Joseph Haydn: a lui il merito di traghettare la musica di aria
viennese con quartetto per archi e sinfonia fino al romanticismo. L'importanza
storica di Haydn è molto forte, con la sua orchestra (quella del principe) ha la libertà
massima di sperimenatare, non doveva confrontarsi con nessun mercato ma solo
alle richieste del principe. Si muove da posizioni barocche verso lo stile galante è
giovane e dai 40 anni in poi è uno stile talmente maturato per cui si vedono queste
caratteristiche all'interno, aumentate da una forza comunicatività che arriva ai piedi
di Mozart e Beethoven. A 60 anni fu la prima volta per lui da libero professionista
(morì il principe Esterazi) e andò a Londra (scritte 6 + 6 sinfonie londinesi) e fece un
successo europeo. Haydn fino alla morte di Beethoven venne considerato il più
grande musicista (morì nel 1809). Ebbe grandi rapporti con Mozart, fu maestro di
Beethoven. Haydn crea la forma sonata si ma non crea molta differenza fra I e II
tema, si confondono. Fa economia motivica, il secondo tema è una derivazione del
primo: unione tematica nelle varie arie della composizione che crea un tessuto. Esso
è il compositore che ha avuto più humor di tutti, meccanismo retorico poiché fa
nascere il riso quando tramutava delle aspettative in niente attravreso la musica,
scrisse 104 sinfonie nell'arco di una 40ina d'anni. Haydn Symphony NO.94 "surprise"
2nd movement. -> umorismo come un qualcosa di inaspettato e che arriva ma non ti
aspetti, è colui che dialoga con il pubblico. Quando lo ascolti è come se prendesse il
giro chi lo ascolta poiché ti porta in una strada diversa.
https://www.youtube.com/watch?v=brBjPeV3K18. Pochissimi compositori sono
riusciti a fare questo. I due generi attravreso i quali i due generi che si esplatano
maggiormente una nuova era nella storia della musica sono la sinfonia e il quartetto
per archi. LA SINFONIA E IL QUARTETTO PER ARCHI La sinfonia è pensata per il
pubblico ascoltante, mentre il quartetto per archi di 4 elementi (2 violini, una viola e
un violoncello) era privato in casa perciò un piccolo ensamble che consente una
scrittura del classicismo (indipendenza delle voci e comunicatività dello stile
galante). La sinfonia Negli anni 50 la sinfonia si era assestata in 4 movimenti, Haydn
l'assenta ancora di più. Infatti da lui in poi la sinfonia è un qualcosa di preciso (era
nata per dare varietà): • I movimento: alla sinfonia può essere preceduto da una
breve introduzione in tempo lento, una sorta di apertura del sipario che fa
comunque parte del I movimento (prima parte lenta introduttiva e poi veloce) • II
movimento: lento strutturato anche in maniere diverse • III movimento: Minuetto
(danza in 3/4 introdotta da Stamitz), retaggio dell'idea della suite ovvero di una
collezione di danze. Nel mezzo del minuetto c'è un trio, una sorta di parte "B" fra A e
A' del minuetto, che è una riduzione dell'organico (meno strumenti che suonano
dell'orchestra con carattere diverso) • IV movimento: finale con movimento rapido
in sonata o rondò (tipica del barocco) Strumentazione: un orchestra sinfonica che
durerà per una 40ina d'anni (fagotti, corni, trombe e timpani ad arricchire gli archi)
una buona base per essere un buon compromesso estetico e timbrico per quanto
questa musica aveva da dire rispetto la musica del passato. La produzione sinfonica
di Haydn si può suddividere in 3 momenti. In queste tre epoche si vede come Haydn
parte da sinfonie barocche per arrivare a delle sinfonie quasi Beethoviniane. : 1.
Principi Esterazi anni 60-70: sinfonie che si affrancano via via dai periodi barocchi
(https://www.youtube.com/watch?v=g-GVoReKSCo) "Le matin" si chiama così
perché ha intenti descrittivi, con strumenti solisti (richiama ancora l'idea del
concerto grosso contro strumenti solitisi flauto, oboe e violino). 2. Anni 70: succede
qualcosa a livello europeo. Anni 70 del 700 epoca etichettata Sturm und Drang
ovvero tempesta e squotimento, il cambiamento di un epoca. L'idea che le pulsioni
interiori debbano venire fuori (Goethe e Faust), emozione che esce allo scoperto con
caratteri quasi romantici. Interiorità che deve manifestarsi (ribellione all'illuminismo
che aveva fatto piazza pulita delle superstizioni). C'è un periodo così anche per
Haydn, sinfonie di quegli anni scritte in modo minore (musica da funerale per
capirsi) = sifnonie tormentate e personali, tumulto dell'animo. Sinfonia nota (ultimo
movimento che è molto umoristico, perché il principe non volev a dare le ferie ai
musicisti) https://www.youtube.com/watch?v=Lm_OLznua6g ma il primo è molto
tormentato. 3. Anni 80-90 la maturità con le sinfonie (le sinfonie parigine 82-87) e
londinesi (6+6 volumi) più quelle di mezzo = core del classicismo viennese applicato
alla sinfonia poiché abbiamo tutte le sinfonie che abbiamo elencato
precedentemente. Haydn anticipa anche il romanticismo poiché va verso la musica
popolare. MUSICA POPOLARE E ECONOMIA MOTIVICA, TEMATISMO (sviluppo di un
idea partendo da un piccolo gesto). Musica popolare Per capire cosa vuol dire
musica popolare, nella sinfonia 88, nel minuetto il trio ha delle caratteristiche
specifiche della musica popolare (con grandi contrabbassi che tengono note lunghe)
in contrapposizioni ad altri generi. https://www.youtube.com/watch?v=bk-
bB7vYDEs https://www.youtube.com/watch?v=XpDxyoT5UcM l'orso, nomi dati degli
editori e non da Haydn, si chiama così perchè era l'ultimo movimento (il ballo
dell'orso che si faceva spesso nelle feste popolari, tema popolari). Economia
motivica https://www.youtube.com/watch?v=-KwB6rkPBTQ primo movimento
dell'ultima sinfonia che scrive Haydn, la 104: primo movimento breve adagio seguito
da un allegro in forma sonata. Il tema con cui inizia l'allegro è una forma molto
semplice, quasi banale ma ad un certo punto lo sviluppo (che parte da un primo
movimento molto povero) invece di crescere, Haydn lo semplifica ancora di più con
4 note (minuto 6:05 fine esposizione-inizio sviluppo). Far si che da un piccolo nucleo
(motivo musicale) possa germinare l'intero materiale di una composizione, in questo
caso di un primo movimento di una sinfonia (come Beethoven farà nella quinta). IL
QUARTETTO PER ARCHI Un genere ereditato dal primo 700, per fare musica privata
e domestica. Il quartetto per arch ha una forma simile a quella della sinfon ia perché
generalmente è in 4 movimenti (I forma sonata, II adagio fatto su variazioni, III
minuetto o scherzo con trio centrale, IV allegro in sonata o rondò). E' una sorta di
sinfonia in piccolo anche a livello formale e strumentale. Haydn scrisse sugli 80
quartetti per archi, i principali sono 3 raccolte che esemplificano quei tre momenti
della vita di Haydn: • Opera 20 (1771) uno Sturm und Drang • Opera 33 (1781) inizio
del classicismo (Mozart l'ha usata per scrivere i suoi quartetti per archi)
https://www.youtube.com/watch?v=nWJgSdN1NEM in questi quartetti è chiara
questa duplice anima del classicismo: recupero scrittura polifonica barocca
(contrappunto e indipendenza delle voci) con la comunicatività attraverso l'idea di
dialogicità, come 4 persone che dialogano fra di loro = classicismo. • Opera 76
(1797) vengono dopo l'esperienza di Londra e delle sinfonie e quindi sono la somma
di tutto e per andare più avanti ci sarebbe poi voluto l'anelito romantico di
Beethoven. https://www.youtube.com/watch?v=C10-45oHfvc è il quartetto delle
quinte, importante poiché si sente proprio l'idea dell'economia motivica (2 quinte
discendenti, mattone su cui l'intero primo movimento e parte degli altri sono fatti).
Haydn fa una sintesi di elementi apparentemente eterogenei ma che con il tempo è
riuscito a unire, il barocco comunicativo. Non a caso la musica di Haydn è stata
analizzata per la retorica, la sistemazione di un discorso = regole della letteratura
applicate alla musica. La pronfondità di scrittura e la voglia di comunicazione
(humor, tematismo semplice, profondità) che messe insieme creano un vocabolario
che, sebbene dopo il romanticismo, sono state in auge per 150 anni. "LA
CREAZIONE"-"THE CREATION", 1797 Haydn Anni 1797, scritto da Haydn come
oratorio diviso in numeri (di Handel) un genere sacro (antico o nuovo testamento)
che viene realizzato con intenti di catechesi. Esso non viene rappresentato ma
eseguito in forma di concerto, prevedono cantanti e ruoli ma vengono messi a
leggio. Haydn viene invitato in Inghilterra e ha l'occasione di entarre in contatto con
la musica del posto, un'Inghilterra che ancora ascolta la musica di Handel e
soprattutto degli oratori che sono diventati un qualcosa di istituionalizzato. Haydn
decide di portarlo di fronte al pubblico viennese al ritorno del viaggio a a Londra. La
Creazione tratta della genesi: dal caos fino alla genesi dell'uomo, è fatta in 3 parti. Il
testo è originariamente in inglese ed è inserita molto bene nella propria
contemporaneità. L'organico orchestrale è molto ampio, ci sono dei 3 cantanti solisti
che si alternano e c'è un coro che ha il ruolo di commento come nella tragedia greca
(arie, duetti e terzetti). Qui si parla delle giornate della genesi ed ogni giornata
prevede che vi sia la descrizione di ciò che viene fatto da Dio + una voce narrante
che funge da filo conduttore = immagine musicale e sonora della creazione del
mondo. Opera che giunge all'apice della carriera di Haydn, importante poi poiché
nella nona di Beethoven c'è l'uso del coro che di diretta ascendenza dalla Creazione
di Haydn. https://www.flaminioonline.it/Guide/Haydn/Haydn-Creazione.html
https://www.youtube.com/watch?v=xIpSNMQZH9M all'inizio l'orchestra con gli
accordi che non arrivano mai ad una conclusione, sembra ancora incerta e simula
proprio il caos. Quando l'arcangelo dice "e luce fu" al min. 7.32 e dal buio si
percepisce proprio l'esplosione della luce = idea del classicismo per comunanza fra
compositore e pubblico, in dialogo. Al min. 18.40 si descrive il mare in un'aria in cui
di simula la creazione dell'acqua. La prima parte è fatta da un coro formidabile,
atteaverso il quale si può benissimo capire la bellezza del contrappunto, della fuga
nonché un uso dell'armonia modernissimo. Nel finale è presente una fuga, gli oratori
di Mandelson sono sulla falsa riga di Haydn. RIFERIMENTI ALL'OGGI Haydn ne fece
molti, forse non sempre molto espliciti. https://www.youtube.com/watch?
v=mBmCcSz6HWw Op. 76 quartetto num.3: il secondo movimento dei 4, la melodia,
che viene sottoposto a delle variazioni ricorda l'inno tedesco. Haydn scrisse nel 1797
l'inno per l'impero asburgico poiché la Francia faceva le guerre rivoluzionarie e
l'Austria ne era in guerra. Scrisse questo inno che con la dissoluzione dell'impero, nel
1918, divenne l'inno della Germania. Humor di Haydn che a volte è talemente british
che ci porta ad un livello di sopportazione tale che poco prima di irrigidirci
(soprattutto nell'uso dei modelli ripetitivi), cambia
https://www.youtube.com/watch? v=56qZblncQrs . Una cosa del genere succede
anche nella musica pop di oggi in single ladies di Beyonce = tema ossessivo che si
ripete ma che al momento opportuno varia ma l'idea di fondo di costruzione
musicale è la stessa. Per capire quanto la figura di Haydn sia importante per Vienna,
in una piazza vicino al centro si trova un orologio fatto ai primi del 900 "Ankeruhr"
con 12 figure diverse che escono ad ogni ora del giorno e sono le figure più
importanti per Vienna, tra queste c'è un unico artista nonché il musicista Haydn con
la num.13 della creazione (il coro che conclude la prima parte). WOLFGANG
AMADEUS MOZART (1756-1791) Uno degli artisti più esemplari secondo la sintesi
della storia musicale. Non è stato un innovatore assoluto ma è stato in grado di fare
una grandissima sintesi di tutti gli stili musicali da lui trovati e conosciuti in vita. La
biografia di Mozart è conosciuta, nasce a Salisburgo in periferia e ha la fortuna di
avere un padre che è un grande musicista, nonché un grande didatta e trattatista:
1756 scrisse tratto sul violino molto famoso all'epoca, anno in cui nacque Mozart
figlio. Questo comporta che sin da quando in fasce, Mozart e la famiglia (aveva
anche una sorella) viaggia in lungo e in largo. Il padre lo fa viaggiare per mostrarsi
sin da piccolo, suona di fronte a personaggi importanti fra cui il papa. La sua vita:) •
1763-73 viaggi e formazione (Germania, Francia, Italia e tutta Europa centrale) e
conosce i più importanti musicisti della sua epoca. Un bambino di 6 anni verso
Monaco dove ascolta l'Orfeo e Euridice di Gluck, gonosce Goethe, figlio di Bach
nonché l'orchestra di Manhein, un'orchestra con le dinamiche e composta di
musicisti abituati allo stile galante. In Italia conosce Martini, Nicolò Piccini,
rappresenta opere a Milano ecc. Durante i suoi viaggi ha occasioni di esibirsi nelle
maggiori corti europee. Il padre lo mostra ed ilragazzo acquisisce contatti, applausi e
musica nonché stile = si fa l'orecchio. • 1773-1781 giovane Mozart che torna a
Salisburgo ed è al servizio della cappella musicale del principe dell'arcivescovo retta
dal fratello di Haydn. Si trova a fare il musicista pratico, in una condizione di servitù
del principe, di subalternità. Mozart continua la sua carriera di compositore ma la
sua condizione rimane di servitù. Nel 1781 ha la prima vera occasione di mostrare il
suo valore come operista: teatro reale di Monaco che gli commissione un lavoro, il
pubblico lo percepisce come grande compositore. Contemporaneamente anche a
Vienna fa concerti con grande successo. Egli comincia a pensare di poter passare da
musicista dipendente di un principe a musicista indipendente, un libero
professionista. Mozart è il primo che fa questo passo fra i Grandi compositori.
Succede che decide di lasciare Salisburgo. Conte Arco (ministro dell'arcivescovo) lo
spedisce con un calcio nel culo = simbolo da dipendenza alla libera professione. •
1781-1791 (anno della morte, 35 anni) Mozart quindi va a Vienna, capitale musicale
d'Europa, cogliendo subito grandi successi. Qui ha un periodo iniziale di grande
fortuna es. 1782 "il ratto del serraglio" opera cantata in tedesco, nazionalizzando
l'opera a tedesca. Diventa molto amico di Haydn, che dirà al padre di Mozart
"reputo suo figlio il più grande compositore vivente". Il padre di Mozart sconsiglierà
sempre il passo da libero profesisonista al figlio, poiché i tempi non sono dei
migliori. Infatti il rovescio della medaglia è che non sempre si ha il consenso del
pubblico e gli ultimi anni di Mozart a Vienna non sono stati così felici, per mutamenti
politici, poiché la sua contemporaneità si faticava a comprendere ecc. Poi era
malato, si curavano le malattie con degli intrugli a base di mercurio e sembrerebbe
fosse morte di questo nel momento in cui stava avendo comunque dei successi.
Muore l'uomo e si crea la leggenda, che è stata parecchio romanzata. GLI STILI Pag.
147 esempi di stili che Mozart ha assorbito: stile galante, conosce la scuola di
Manheim. Il versante serio dello stile galante, del figlio di Haydn. Musica di Mozart
considerata pre romantica poiché la sensibilità è piena e viva. Vive poi lo stile
osservato, la tecnica del canone, del contrappunto che vive soprattutto e assorbe
grazie a Haydn. Il principio dell'evidenza tematica e dell'elaborazione tematica,
Mozart non tende all'economia ma allo stesso tempo è attento alla coesione
tematica. Lo stile eroico es La clemenza di Tito (ultima sua opera). Lo stile comico,
grazie ai grandi maestri italiani dell'opera buffa. Lo stile comico tedesco, opera
parlata e cantata in tedesco. Calderone variegato ma riesce a fare una sorta di
sintesi ed è questo che stupisce di Mozart. I GENERI Mozart ha scritto qualsiasi tipo
di genere, ci focalizziamo su 4 generi: 1. Il quartetto per archi Mozart ne scrisse
meno di quartetti per archi rispetto a Haydn. Nel 1785 "Haydn Quartet" che Mozart
scrisse in momenti differenti ma pubblicati insieme, chiamati così poiché sono la
risposta dei Quartetti num.33 del 1781 di Haydn, come una dedica al maestro. Nel
primo di questi quartetti che compongono la raccolta
https://www.youtube.com/watch?v=HWO58p22zeE nel primo movimento ci
esprime il dialogo fra 4 interlocutori che suonano (come Haydn) e anche l'idea del
contrappunto barocco nell'ultimo movimento https://www.youtube.com/watch?
v=TRGF-HgAmyE. 2. Concerto per pianoforte Approccio un po' più semplice poiché è
un genere di presentazione, serviva a Mozart per presentarsi come compositore ed
esecutore, come un biglietto da visita per i concerti. Ne scrisse 27 di concerti per
pianoforte e orchestra, quando Mozart era in difficoltà economiche scriveva i
concerti per pianoforte. E' fatto in 3 movimenti con dialogo fra solista e orchestra,
anche qui il primo movimento è in forma sonata veloce, il secondo lento è
solitamente una romaza (forma libera) oppure come tam con variazioni, il terzo
movimento è in forma di Rondò oppure Rondò Sonata (all'interno uno dei
componenti delle strofe è l'elaborazione dei temi precedenti). Il pianoforte comincia
ad uscire dall'idea del forte piano in questi anni, un genere che vive di ambiguità
all'epoca e che coniuga l'idea del pieno e del vuoto però con la forma sonata. - 1775
concerto per pianoforte num. 5, anni dello sturm und drang che Mozart sente
ancora https://www.youtube.com/watch?v=71AgofmDSjs soprattutto il primo
movimento, introduzione dell'orchestra dove si percepisce il mistero. - 1791
concerto num.27 in Si bemolle maggiore. Non c'è genere più esemplificativo dello
stile di Mozart e dell'idea della composizione Mozartiana. (un'orchestra di angeli si
diceva, anche in maniera falsata poiché egli era pienamente consapevole della sua
contemporaneità) https://www.youtube.com/watch?v=uvRE2wIFbW8 3. Sinfonia -
Prima sinfonia nel 1964 (scritta a 8 anni) https://www.youtube.com/watch?
v=b4IXXpTHjok in più movimenti. Il primo movimento è una sorta di adesione dello
stile galante, quasi una sinfonia di Stamitz. Il primo periodo è quindi un periodo di
formazione, uno stile molto simile da Mainheimer con stile galante ed il figlio di
Bach con uno stile galante personale che Mozart copia. Negli anni 70 in europa c'è
questo anelito romantico dello Sturm und drang, anticipo del rapporto dell'uomo
con la sensibilità ed il mistero. - Nel 1773 esempio emblematico la sinfonia num 5 in
Sol minore https://www.youtube.com/watch? v=rNeirjA65Dk che è in 3 movimenti,
non in 4 di Haydn ma su 3 perché c'è anche l'ascendenza di Sammartini. Periodo di
Sturm und Drang con i mezzi espressivi dell'epoca. L'incontro con Haydn è molto
importante: mix di espressività stile galante e severità del contrappunto barocco.
Sinfonie 39,40,41 ma di base le ultime 6/7 sinfonie sono capolavori. - La sinfonia del
1788 (3 anni prima della morte) presenta la componente del contrappunto, esempio
straordinario del quarto movimento https://www.youtube.com/watch?
v=toDaiLTlWbI dove si vedono i temi dell'ultimo movimento in cui c'è un'altissimo
grado di contrappunto, opera degna del grande Bach, derivata dallo studio delle
sinfonie di Haydn. Base melodica su cui si construisce la polifonia con 5 temi diversi
= più alto grado di scrittura nella sinfonia del 700. Ultimo stadio che miza esperienza
di Haydn e istanze personali che vengono viste pre romantiche e che Beethoven farà
sue. 4. L'opera Mozart è stato il più grande fra gli operisti. Egli inzia scrivendo opere
serie e buffe in stile italiano. Ha il primo successo con Idomeneo (opera italiana
severa in stile Gluchiano fatta per Monaco). Grande successo poi con il genere
SINGSPIEL = canto e recito. Si distingue da quella italiana poiché la lingua è in
tedesco e i recitativi non sono strumentali ma sono parlati come nel teatro = ibrido
fra opera e teatro di prosa (la stessa cosa nell'800 in Francia si chiamerà Opera
Comìc). Il "Ratto del Serraglio" https://www.youtube.com/watch?v=QLfU4vE9Dxw
opera comica di contrasto di culture, prigionieri europei che cercano di liberare le
donne imprigionate e si vede come un prigioniero cera di fare bere la guardia
musulmana. Anni 80 del 700, Mozart incontra Lorenzo Da Ponte e comporranno
insieme 3 opere: Le Nozze di Figaro (1786), Il Don Giovanni (1787) e Così Fan Tutte
(1790) = i più grandi esempi di teatro comico di tutti i tempi. Opere non prettamente
comiche, ci sono implicazioni di carattere sociale, rivoluzionario e illuminista. Nel
Don Giovanni c'è la presenza del soprannaturale, della punizione divina: trae
leggenda dal libertino che fa conquiste a destra a manca e però ad un certo punto
uccide il padre di una delle sue amanti e da morto lo sfida a tornare in vita, la statua
si presenta all'invito a cena del Don Giovanni, opera buffa ma che racconta la storia
di uno stupratore che subisce una punizione divina.
https://www.youtube.com/watch? v=7cb1QmTkOAI "LE NOZZE DI FIGARO" ossia
"LA PAZZA GIORNATA " 1786, Mozart Opera scritta con Lorenzo Da Ponte.
L'antecedente letterario è "Il matrimonio o di Figaro" scritta da Beaumarchais,
autore francese che scrisse una trilogia su Figaro con i diversi personaggi presenti
anche nelle Nozze di Figaro (la seconda puntata), la prima puntata è Il Barbiere di
Siviglia e la terza è La Madre Colpevole. Il librettista, Da Ponte, tramutò in versi fra
arie e recitativo Le Nozze di Figaro rendendolo musicabile rispettando i diversi
caratteri, 1786 a Vienna la prima dell'opera. Personaggi: Il conte, la contessa e poi ci
sono il servo di lui (Figaro) e la cameriera di lei (Susanna), sono due coppie. Poi ci
sono un adolescente (Cherubino) in piena fase ormonale, c'è Marcellina (donna più
anziana), Don Bartolo e Don Antonio ma sono tutti personaggi di contorno poiché i
principali sono il quartetto delle due coppie. Trama: racconta la vigilia delle nozze di
Figaro con Susanna, parallelamente il matrimonio fa conte e contessa non va bene
poiché il conte ha messo gli occhi su Susanna. Infatti il conte ritarda le nozze il più
possibile perché vuole approfittare di Susanna. Equivoco fra coppia da sposare e
coppia in crisi che l'intervento degli altri personaggi, fa si che diventi una commedia.
La contrapposizione è fra Figaro, rappresentante della nuova borghesia in ascesa e il
Conte nobile e feudale. Alla fine Susanna e contessa si scambiano ruolo, il conte
convinto di incontrare Susanna, viene colto in fragranza di adulterio ipotetico
proprio dalla stessa moglie. Di fronte a questo il conte si pente, la contessa lo
riabilita e Susanna e Figaro si possono sposare. Altre trame interne sono fra
Marcellina che fa delle pretese di nozze per Figaro poiché egli prima di incontrare
Susanna, per bisogno di soldi, ha fatto una promessa di matrimonio con Marcellina.
Ad un certo punto si scopre che Marcellina è la madre di Marcellina ed il padre è
Don Bartolo (aiutante del conte). Colpi di scena continui.
https://www.youtube.com/watch?v=Mo129QTp4ls Nel dualismo fra conte e figaro
c'è il dualismo dell'epoca borghese e nobile. (DA GUARDARE TUTTA) Si chiama La
Pazza Giornata perché tutto succede in 24h, tutti i 4 atti per un totale di 28 numeri.
Dopo l'overtoure c'è un duetto fra Susanna e Figaro, in cui lui misura se il letto ci
starà in camera e lei porta un cappellino. Alla fine di questo duetto Figaro canterà
con il tema di Susanna sotto, e Mozart gioca così per la "sottomissione" dell'uomo
alla donna, inconsapevolmente. Fa capire l'animo del personaggio e la dinamica di
coppia, un personaggio che accoglie il tema di un altro. Personaggio di Cherubino:
minuto 23. tipico atteggiamento dell'adolescente in pulsione erotica. Da Ponte
diceva che il finale centrale, che viene a metà e quindi in pausa prima della ripresa,
deve essere un Picciol Dramma a sé: ovvero il massimo della complicazione della
trama e deve essere esso stesso una piccola dramma conclusa (un qualcosa che si
potrebbe rappresentare anche da solo). Qui nelle Nozze di Figaro è esplicativo
(guardare video). Nell'atto terzo prima della beffa finale del quarto atto (susanna e
la contessa di scambiano di ruolo), si scoprono chi sono i genitori di Figaro con un
sestetto: Marcellina riconosce la voglia che ha Figaro sul corpo e capisce che è suo
figlio però arriva Susanna che vede l'abbraccio con la vecchia, si spiegano e c'è una
riconcigliazione. Tre momenti fra riconoscimento figlio, incomprensione con
Susanna e sciogliemento che Mozart fa utilizzato la tripartizione sonata (tipico della
musica strumentale). Chi prenderà questa connubio fra dramma sulla scena e
partitura retta da sistemi di musica strumentale sarà Gioachino Rossini grande
iniziatore dell'opera italiana dell'800 (che farà il Barbiere di Siviglia). DA IERI A OGGI
Mozart è sinonimo di musica ed è presente nella nostra quotidianità. Il primo
esempio è tratto da un film Sherlock Holmes https://www.youtube.com/watch?
v=TIKwW1qoGGU musica di Mozart e phatos Mozartiano tratto dal Don Giovanni.
Altro film dove la musica di Mozart e le Nozze di Figaro fanno scalpore è "Le ali della
libertà", in cui tutti i detenuti sentono "canzonetta sull'aria" e dopo questo verrà
messo in isolamento per aver liberato la bellezza nel carcere, due voci acute che si
liberano in alto come metafora di ciò che non hanno: la libertà. Altro esempio tratto
dal Ratto del Serraglio con il coro https://www.youtube.com/watch?
v=erMCj3KUpCE la sigla di un cartone anni 90 https://www.youtube.com/watch?
v=DMBSgwdezzU riprende in funziona moderna la stessa di Mozart. LUDWIG VAN
BEETHOVEN (1770-1827) Compositore che lascia traccia indelebile nel mondo,
tutt'ora dopo quasi 200 anni dalla morte riesce ancora ad essere così forte e così
potente per la sua estetica. (EDT pag 181). Tra la morte di Mozart e l'inizio
dell'attività compositiva di Beethoven, 1799 la prima sinfonia, c'è la rivoluzione
francese = l'Europa viene sconvolta. La modernità arriva ed il vento è cambiato, dal
1757 la carriera napoleonica e lo sconvolgimento si vede nella biografia di
Beethoven. La rivoluzione francese distruggendo l'ancien regime ovvero tutto ciò
che è antico, i compositori si torvano ad essere davvero liberi professionisti. Cosa
che si sognava fino a poco tempo fa, la libertà arriva in tutti i campi. Beethoven si
trova ad essere presto un libero professionista. In questo periodo, dopo la
rivoluzione, si lascia lo spazio anche al movimento pre romantico prendendo spunto
dallo sturm und drang, si vede bene il rapporto dell'essere umano con le sue
interiorità. Tutto ciò si sviluppa nell'ambito tedesco (es. Goethe). Movimento che
viene nella seconda metà del 700 e inzio 800. Beethoven nasce nel 1770 ma quando
nel 90 ha 20 anni succedono sconvolgimenti politici e filosofici (anni di Shiller).
Epoca in cui dopo la morte di Mozart (1791), ci sono due compositori italiani che
faranno fortuna all'estero e che si possono associare all'operato successivo di
Beethoven: • Luigi Cherubini, fiorentino che divenne il regolatore della musica
francese e fu un grande innovatore dal punto di vista orchestrale. Trae spunto dalla
musica rumorosa francese dell'epoca (es. Cerimonia dell'albero della ragione),
musica diversa dai teatri, era forte. Cherubini ed è quello che viene considerato
l'antecedente più prossimo delle sinfonie di Beethoven, che egli considerava il più
grande compositore vivente • Muzio Clementi, romano che si stabilisce a Londra. Il
primo vero compositore che scrive musica per pianoforte: prima diventando forte-
piano e poi perfezionato con sonorità molto più ampie = nuova estetica che
vedremo nelle sonate di Beethoven. Anni di novità in cui Beethoven ci si trova calato
quando ha 20 anni. Nasce a Bonn, nord della Germania da genitori musicisti Con il
padre non ha un buon rapporto ma le sue doti sono sin da subito visibili, è un
ragazzo con un attitudine alla musica straordinaria. A 20 anni pianifica di andare a
Vienne per studiare con Mozart, che però muore. Lascia il posto da dipendente del
principe lo stesso e si trova a Vienna con Haydn. Poi inizia la sua carriera da libera
professionista. Dal 1792 e per i primi 10 anni a Vienna si fa conoscere al pubblico
tramite sonate per pianoforte e concerti per pianoforte e orchestra. Gradualmente
si fa conoscere come libero professionista. Muore a 57 anni, nel 1827 e da Vienna
non si sposterà più. Nel frattempo il mondo cambia, Beethoven dai 30 anni però
diventa gradualmente sordo e questo porta dal punto di vista musicale che si chiude
in sé stesso e ricerca nella scrittura musicale quello che gli manca dalla vita sociale.
Per l'epoca lo avrebbero screditato per il suo limite. Egli morì solo. LINGUAGGIO
(pag. 240 EDT) Beethoven non è stato un rivoluzionario, non ha cambiato il volto
della storia della musica (come ad es. Haydn) poiché a pari di Bach e Mozart è uno
che fa sintesi, si muove in forme e convenzioni compositive stesse dei suoi
predecessori. La novità di Beethoven sta nei contenuti e nell'espressività ed una
melodia differente da tutto il resto. Questa sua caratteristica stilistica gli deriva da
molteplici fonti: Haydn e Mozart sicuramente, di Cherubini e la sua grandezza
orchestrale, di Gluck che ispirò Cherubini stesso nella tradizione operistica
riformata, Muzio Clementi ed il suo pianismo, Handel nelle pagine corali e di
contrappunto. Beethoven ha la fortuna di capire l'andamento della sua
contemporaneità con delle radici nel passato, lavorando bene sui contenuti. Tre stili
si possono racchiudere nella vita di Beethoven: 1. Dal 1792 al 1802 APPRENDISTATO
a Vienna da esecutore e adesione al linguaggio della Vienner Classic. Dopodiché
Napoleone porta la libertà, uguaglianza e fratellanza e Beethoven viene asuefatto. 2.
Dal 1802 al 1815 STILE EROICO di Beethoven, con la tendenza di prendere forme e
stili di Haydn e Mozart e farli diventare qualcosa di suo. Una via proprio che sarà
qualcosa di completamento nuovo di contenuti: forte, phatos e impeto della
scrittura Beethoviniana. 3. Dal 1816 al 1827 TRASCENDENTALE anno della morte.
Opere staccate dai gusti del pubblico, sono all'avanguardia. Ad es. L'ultima sinfonia:
la nona. Uno stile non accolto dal pubblico ma rivolto verso una ricerca personale,
una musica per il futuro. SONATA PER PIANOFORTE Beethoven la percepisce come
una sinfonia ridotta. Alcune sono in 3 movimenti ma la maggior parte in 4, come una
sonfonia. Primo movimento veloce nel quale la forma sonata viene rispettat,
secondo è uno lento, il terzo è uno scherzo che sostituisce il minuetto (perché non
richiama più la danza ma rapida e in movimento ternario), il quarto una forma
sonata o rondò. Beethoven ne scrive 32 di sonata e già nelle prime ci sono momenti
interessanti, adesione all'espressività romantica e obbiettivi di liberazione della
personalità del singolo nei confronti della società (già visti in Bach con la pulsione
interna da portare all'esterno) sonata num 8 patetica:
https://www.youtube.com/watch? v=kqvBJc9IovI essa ha una piccola introduzione
lenta (un grave con l'interiorità del compositore che parla) alla quale in successione
vi è un movimento allegro che è un'estrema sintesi del Beethoven dell'epoca, scritto
completamente in forma sonata con due temi che dialogano fra loro. Beethoven
scardina anche l'idea della sonata nei 4 tempi, poiché nel periodo ossessivo la
sonata num. 14 Al chiaro di luna lui la chiama "sonata quasi una fantasia" poiché
non comincia con un movimento allegro ma con un adagio sostenuto molto famoso
https://www.youtube.com/watch?v=K5-IqJZPxQY nel primo movimento c'è con 30
anni di anticipo il delicato pianismo romantico (1830-1850), delicatezza e liberazione
della propria fantasia che è più forte delle convenzioni formali. Qui Beethoven sta
facendo a pugni con lo stile classico e porta questa prima grammatica nuova che poi
il romanticismo farà sua. L'ultima delle sonate per pianoforte è la sonata num. 29
detta "Hammerklavier" = pianoforte con i martelli
https://www.youtube.com/watch?v=erD1Yy-4F5M si chiama così poiché è scritta
per un pianoforte vero e non un forte-piano, Beethoven fa dei passaggi
estremamente potenti seguiti da passaggi con estrema grazia. L'Hammerkalvier è la
testimonianza materiale dei cambiamenti dell'epoca = si aprono le porte al futuro.
SINFONIA Quando Beethoven comincia a scrivere sinfonie ha l'esempio di Mozart e
Haydn ed anche altri minori della Vienner Classique. La prima è del 1789 quando
Haydn sta ancora scrivendo: https://www.youtube.com/watch?v=xcaUGsL2EpI il
quarto movimento è Mozartiano e Haydniano insieme e l'inzio inizia con un accordo
di settima, che servirebbe come un accordo di passaggio. La quinta sinfonia
https://www.youtube.com/watch?v=gLe47PPs-t4 scritto e composto in forma
sonata con 4 movimenti nei quali primo e terzo hanno la stessa cellula melodica e
ritmica mentre il secondo che è un arpeggio è lo stesso del quarto, con due soli gesti
musicali tiene in piedi una sinfonia che dura più o meno 33 minuti, questa cosa
l'avevamo vista in Haydn. Nella quinta sinfonia si vede come il passato serve da
contenitore e vocabolario per la sua espressività. La sinfonia numero 6 la pastorale
https://www.youtube.com/watch? v=aW-7CqxhnAQ è in cinque movimenti
espressivi che descrivono la natura ed ogni movimento descrive qualcosa di un
ambiente contadino e naturale: nel primo è il risveglio dei sentimenti all'arrivo in
campagna, il secondo è la scena nel ruscello (quasi una pittura musicale), terzo è la
lieta brigata dei campagnoli, il quarto una tempesta ed il quinto è lo scampato
pericolo della tempesta. Tutto ciò è importante perché è uno degli aspetti pre
romantici di Beethoven, non è descrizione ma sentimento dove si gioca la novità
(dipingere un sentimento, quasi un poema sinfonico). La nona sinfonia è un'enigma
tutt'ora poiché rompe una convenzione ovvero che la sinfonia sia un brano
strumentale, ma prevede che nell'ultimo movimento il num.4 la presenza del coro e
di 4 cantanti solisti, c'è un testo di Friedrich Shiller "L'inno alla gioia"
https://www.youtube.com/watch?v=ChygZLpJDNE questa è una delle più grandi
rivoluzioni Beethoviniane, molto simile alla Creazione di Haydn ma trattarla non
come un oratorio ma come una sinfonia. LA TERZA SINFONIA : "L'EROICA" 1802-
1804, Beethoven E' la prima sifnonia dove veramente Beethoven fa vedere di essere
qualcosa di diverso dai suoi predecessori. Intanto ci sono le dimensioni, la sinfonia
racconta qualcosa di sé davvero del compositore e non rimane solo musica
d'accompagnamento. Sinfonie di Beethoven frutto di duro lavoro laborioso. 1802 e
1804 gli anni in cui scrisse la terza sinfonia. La sinfonia si chiama eroica perché
inzialmente Beethoven la concepisce per l'eroe dei suoi tempi: Napoleone
Bonaparte. Nel frontespizio del manoscritto c'è scritto Sinfonia Grande intitolata
"Bonaparte" che è stato scrostato e stracciato perché nel 1804 Napoleone si
autoproclama governatore dei francesi e questo per Beethoven è la fine della libertà
e uguaglianza, egli tradisce i suoi stessi ideali creando una nuova monarchia. Perciò
viene chiamata "Eroica" poiché Beethoven spera enll'arrivo di un altra figura che
liberi i popoli. Le forme di questa sinfonia non sono diverse da quelle di Haydn e
Mozart poiché l'organico è simile, i 4 movimenti gli stessi: 1. Allegro con brio in
forma sonata (con una novità): comincia con un tema A con un impeto e forza
assoluta nelle dinamiche e nella comunicazione musicale. Il tema B suonato dai fiati
invece si lega al tema A e manda avanti l'intera introduzione della sinfonia che dura
in totale 50 min. (la più lunga scritta fin'ora) = il tempo viene dilatato. Nello sviluppo
Beethoven inserisce un altro tema che nell'esposizione non c'era, non derivata da
Haydn ma da una libertà che deriva invece da Mozart. Nella ripresa poi Beethoven
riprende tutti e 3 i temi e questa è un'assoluta novità, una scrittura composta di
piccoli incisi trattati nella maniera di Haydn + creatività di Mozart ed equilibrio
perfetto. 2. Denominato marcia funebre (questa è la sua natura espressiva, si
celebravano i martiri della rivoluzione es.Marat). Anche qui abbiamo due idee: le
rullate tragiche delle parate della rivoluzione francese fatte dagli archi che è il primo
movimento tematico ed il secondo movimento in maggiore. Questi due temi
vengono sottoposti ad una variazione che troviamo nelle sinfonie di Haydn (i suoi
adagi sono spessp formati da due temi che vanno avanti di pari passo e variano ogni
volta che vengono presentate). La forma è anceh qui tripartita. 3. Scherzo in
maniera tripartita come i minuetti di Haydn e Mozart con la forma tripartita A, B e
A', nella parte B c'è lo scherzo dove i 3 corni suonano da soli. C'è una nota ribattuta
che è la stessa del primo movimento. Così come per la quinta sinfonia, anche qui i
movimenti si legano ad uno stesso filo conduttore. 4. Un finale con tema molto
simile alle trovate ironiche di Haydn. Il tema è molto semplice e banale, presentato
in una maniera umoristica che spiazza tutt'oggi il pubblico all'inizio. Anche
nell'ultimo movimento il matwriale tematico è sempre originato da ciò che è stato
esposto nel primo = eethoven non inventa niente nella tecnica e nelle forme (ripresa
da Haydn in questo punto) ma su cosa inserisce di personale durante il periodo della
Vienner Classique. Beethoven si può definire sia classico che romantico, un artista a
cavallo che fa sintesi dal passato e si inserisce perfettamente nel contemporaneo ed
anche nel futuro per i suoi contenuti. https://www.youtube.com/watch?
v=Jv9C67AQZwA (suddiviso già nei movimenti nei commenti sotto il video) questa
sinfonia da l'avvio al periodo eroico dentro al quale stanno anche la sinfonia 4,5,6 e
7, che lo portò ad essere considerato il migliore sinfonista. Questo è uno dei primi
rari casi in cui una sinfonia nasce attraverso i suggerimenti della realtà che sta
attorno al compositore, emblematico anche grattare via il nome "Bonaparte" dopo
essere stato deluso = ci fa capire davvero come viveva e cosa pensava. Rompe i
cardini ed è il primo che fa fruttare il suo libero professionismo. AGGANCI AL
PRESENTE "Amata Immortale" film che concepisce l'anelito romantico di Beethoven,
i caratteri, la vita, lo stile. Beethoven è uno dei musicisti che ancora oggi ha più
impatto sulla nostra società perché Inno alla Gioia che si trova nel finale della nona
sinfonia, è l'Inno europeo. Entrata in europa dell'Ucraina:
https://www.youtube.com/watch?v=bmh3HsRc2Js dopo anni e anni di URSS, il
massimo della speranza per il futuro. Video notizia uccisione Kennedy a Dallas nel
1963 https://www.youtube.com/watch?v=6tv3ybdKA1k dove suonano la marcia
funebre di Beethoven (secondo movimento dell'eroica), durante un concerto che
aveva totalmente un altro scopo: il direttore dice in diretta che è morto Kennedy,
dopo lo sgomento del pubblico parte la funeral murch di Beethoven (quando si
suona questa musica non c'è speranza, l'eroe è morto). DESTINI DELL'OPERA
ITALIANA DAL 1760 AL 1800: da Gluck a Rossini Con la riforma di Metastasio succede
che nasca l'opera buffa: genere che viene espulso dal dramma, prima come
intermezzo (es. La Serva Padrona anni 30 del 700) e poi come genere autonomo.
Oltre a questo succede anche che questo genere si emancipa per l'azione di un
librettista molto importante per lo sviluppo e l'autonomia di questo genere: CARLO
GOLDONI che fu anche un grandissimo librettista, la cui azione rivoluzionaria
nell'ambito dell'opera comica è dovuta anche alla sua pratica come commediografo,
perché i libretti Goldoniani portano al loro interno le stesse caratteristiche delle
commedie di Goldoni: grande ritmo, intrecci semplici e allo stesso tempo complessi,
utilizzo di personaggi reali borghesi, la satira di costume, intrecci fra personaggi che
portano a grande climax, ritmo comunicativo e livello linguistico. Goldoni porta
all'interno dei libretti quel taglio polemico e critica del costume tipico dell'autore.
Egli fissa una tipologia di libretto che sarà come modello per i grandi librettisti del
700 (es. Lorenzo Daponte). "LA CECCHINA" 1760, NICCOLO' PICCINNI (1728-1800)
con librettista Carlo Goldoni Il primo grande successo della seconda metà del 700 di
Goldoni (successo europeo) è un'opera che chiama "La buona figliuola" ma
universalmente nota come "La cecchina" (1760) su musica di Niccolò Piccinni
(compositore di origine napoletana, culla dell'opera buffa). All'interno dell'opera ci
sono delle caratteristiche che saranno molto sfruttate da compositori successivi: è
una commedia con protagonista una ragazza che fa la cameriera, una trovatella
inserita in un contesto nobiliare e per questo viene denigrata. E' una commedia di
mezzo carattere, si ride ma si è in pena. Tutto ciò porterà ad un terzo genere che
ebbe meno fortuna ma per un certo periodo, ovvero la commedia dove si piange
(detta in francese). https://www.youtube.com/watch?v=ogr0AlCbV68 cercare aria
"Una povera ragazza" in cui il tono è lacrimevole, avremmo difficoltà a capire che si
tratta di un'opera buffa se non lo sapessimo = commedia di mezzo carattere.
All'interno però ci sono tutti gli stilemi tipici di un'opera buffa. All'interno c'è anche
l'aria "furia di donna irata" che è l'antagonista di Cecchina,la marchesa Lucinda, che
vorrebbe sempre primeggiare su di lei e questo è un esempio di aria d'ira e furia,
come nelle arie di Handel. Il personaggio "taglia ferro" è un militare tedesco che si
esprime in quel tedesco standardizzato accentuato, che lo rende divertente: le sue
arie mostrano bene il genio di Goldoni: linguaggio caratteristico e modificazioni del
linguaggio ai limiti del grottesco, uso dell'onomatopea (es. Usando verbi all'infinito o
descrivendo il suono degli strumenti). Le forme che usa Piccinni sono le stesse che si
usavano prima, ha lasciato traccia grazie a questa collaborazione con Goldoni.
GIOVANNI PAISIELLO (1740-1816) E DOMENICO CIMAROSA (1769-1801) Ultima
stagione della scuola napoletana con questi due compositori più o meno degli stessi
anni, studiano a napoli e maestri dell'opera buffa e della scuola napoletana del tardo
700, girarono anche l'europa. Cimarosa è molto affine a Mozart. Paisiello è legato ad
una tradizione un po' più antica dove si predilige la componente musicale. "IL
MATRIMONIO SEGRETO" 1792, CIMAROSA Cimarosa ha la possibilità di scrivere oer
la corte asburgica "Il matrimonio segreto" del 1792, anno importante poiché Mozart
è morto da pochi mesi e Vienna ha questa grande tradizione dell'opera italiana e
Cimarosa lo sa, perciò quando scrive questo lavoro porta il suo bagaglio di operista
italiano (il massimo del massimo), realizzando un'opera che sarà paradigmatica per
le generazioni future. Cimarosa applica una sorta di sintesi, portando l'opera italiana
ad un livello più evoluto. https://www.youtube.com/watch? v=NmlxiKPV-zY all'inizio
la sinfonia è in forma sonata, la scrive per Vienna che è la patria della forma sonata
ed è magnifica, acusticamente si correla subito a Mozart: una rarità per un
compositore italiano dell'epoca poiché si scrive ancora con l'overtoure in 3 tempi
come per La Cecchina. Al min. 1.26 c'è il duetto fra due personaggi, il conte ed il
padre della futura sposa, ed è molto complesso: temi A, B, A ma poi con una
lunghissima coda finale che è un'aggiunta formale che Cimarosa utilizza per le
proprie esigenze espressive (non si condensa tutto dentro ad un movimento unico o
ABA e basta ma si aggiunge secondo le esigenze ovvero ABAC) caratteristiche che
saranno Rossiniane: teatro musicale di fine 700 non può più essere ingabbiato nelle
forme ) dettate 40 anni prima. Altra caratteristica è "aria di Paolino", un'aria
notturna che è una romanza ma con strumento concertante (che accompagna il
canto del personaggio) che in questo caso è un clarinetto, che ci identifica bene la
notte quasi all'alba. Il Matrimonio Segreto sarà molto influente sul teatro musicale
successivo e su Rossini su tutti. "NINA" ossia "LA PAZZA PER AMORE" 1799,
PAISIELLO Paisiello tratta il genere di mezzo carattere in maniera più approfondita.
Nel 1799 scrive per i teatri napoletani "Nina ossia la pazza per amore" che è la
capostipite di tutte le eroine dell'opera italiana del 800 affette da pazzia per amore,
es. "La sonnambula" di Bellini, "Lady Machbeth" ecc. Ovvero non sane di mente. E'
un'operaa buffa anchese di mezzo carattere: aria più starziante
https://www.youtube.com/watch? v=3MmPDfShzAI "Il mio ben quando verrà",
impazzita perché crede che il suo amante l'abbia lasciata e lei si trova ogni giorno a
cantare e a sperare che questo amante ritorni. Un'opera sentimentale in cui Paisiello
è bravissimo a interpretare e a seguire questa donna. INTERREGNO FRA 1792 E 1810
LUIGI CHERUBINI (1760-1842) Rossini inizia la sua carriera nel 1810, perciò dal 1792
al 1810 c'è questo 20ennio in cui dopo Cimarosa e Paisiello e prima di Rossini non
c'è nessuno che domini la scena europea. Perciò Standal ha definito con arguzia
quest'epoca di mezzo come "interregno" = regno breve fra due regni grossi nel quali
non c'è un re ma tanti compositori che prendono l'opera del tardo 700, lavorano nel
campo operistico e adeguano al nuovo gusto in arrivo. C'è una rivoluzione e
Napoleone di mezzo. Fra i compositori dell'interregno c'è Stefano Pavesi, Pietro
Generali ecc. Ci sono poi dei compositori italiani che hanno fatto fortuna all'estero:
Luigi Cherubini e Fortini. Cherubini è l'anello di congiuzione nel teatro d'opera fra
opera di Gluck e l'opera serie di matrice classicista e tragica del primo 800. Cherubini
fece successo con "La Medea" 1797 che tratta dalla tragedia greca, in cui possiamo
cogliere la tragicità greca ma con sapore ottocentesco poiché il finale della Medea
https://www.youtube.com/watch?v=ROFZ1lvmdtk è altamente esplicativo: uccide i
due figli per ripicca del marito e alla fine si scopre. Nella grande sapienza
strumentale di Cherubini si trovano premonizioni del teatro tragico di fine 800 e
sentiamo anche qualche cosa di Beethoven che adorava Cherubini. Come opera
allegre abbiamo "Adelina" 1810 scritta da Pietro Generali
https://www.youtube.com/watch?v=cHPM7yrQ7J4 (sinfonia) debuttato la stessa
sera della "Cambiale del matrimonio di Rossini" a Venezia.
https://www.youtube.com/watch?v=azBMPdgBJxM(aria). Nei due link di sonata e
aria si sente già Rossini. Compositori dell'interregno che si trovano ad avere
un'eredità comica ed anche seria ed elaborano un qualcosa che attorno al 1810
Rossini farà proprio. "IL BARBIERE DI SIVIGLIA" 1782, Giovanni Paisiello Egli la scrisse
quando fu maestro di cappella nella corte di Caterina di Russia, non si sa di chi sia il
libretto. Fa parte della trilogia di Beaumarchais, prima delle nozze di Figaro e narra
delle vicende del conte D'Almaviva che con l'aiuto di figaro riesce a sposare Rosina
(tenuta segregata da Don Bartolo) con diversi personaggi secondari fra cui Basilio
che è l'aiutante di Bartolo. Il barbiere di Siviglia di Rossini è l'opera più rappresentata
al mondo ma anche quella di Paisiello non è da
meno.https://www.youtube.com/watch? v=m3GgmX7cVzE edizione solo per ascolto
da utilizzare con il libretto in mano. 4 atti che si eseguono in 2, classica alternanza fra
aria e recitativo dell'opera italiana. • L'opera inizia con una sinfonia modernissima
perché è in un tempo unico senza una forma precisa, abbandona veloce, lento e
veloce del passato ma la riassume in un solo tempo (come Cimarosa ma 10 anni
prima). • Aria del catalogo di Figaro (min.12): in cui spiega tutti i posti dove è stato in
Spagna e che serve per dare anche un senso comico a Figaro. • Aria Serenata "saper
bramate"(min.27.30) : Dopo Almaviva fa un aria con strumento concertante con una
commissione in stile latino napoletano con un mandolino mentre fa la serenata a
Rosina. • Aria terzetto degli starnuti (min.38.30): il barbiere va in casa per dare un
messaggio al conte e qui c'è un duetto in cui solo Bartolo recita e gli altri due servi
invece uno sbadiglia e l'altro starnutisce = onomatopea tipica dell'opera comica
italiana. Fare meglio di Paisiello in questa scena sarebbe difficile, infatti Rossini la
eliminerà del tutto. Ci sono poi delle forme classiche di arie con da capo, di mimesi
musicale ma un po' diversa perché siamo alla fine del 700. • Aria del quintetto (min.
1.36): alla fine c'è il quintetto in cui Almaviva si traveste da pretino per fare lezioni di
musica a Rosina ma ad un certo punto Basilio arriva e lo sgama, Almaviva lo
corrompe con del denaro: esempio di come il ritmo narrativo stimoli il ritmo
musicale, infatti non c'è un attimo di tregua. La scena finisce con Basilio che va via
ma Bartolo poi scopre che è Almaviva = massimo della confusione e massimo della
verve grazie a dei libretti che permettono ai ruoli di arrivare all'estremo.
ADENTELLATI ALLA CULTURA CONTEMPORANEA La fortuna della Cecchina trae
spunto da un romanzo, ovvero "La Pamela" di Richardson. "Elisa di Rivombrosa" è la
Cecchina di Piccinni e Goldoni. Il 700 ci perseguita nonché la classicità greca, infatti il
finale del film Medea di Pasoloni degli anni 70 somiglia al finale di Cherubini di
Medea. Il terzetto degli starnuti poi fa leva sugli universali del comico, scenetta di
Totò https://www.youtube.com/watch?v=_hvaFPC78iM che utilizza lo stesso
magheggio comico per stupire con il riso. PRIMO OTTOCENTO: SINTESI FRA OPERA
ITALIANA E CLASSICISMO VIENNESE GIOCACHINO ROSSINI (1792-1868) La sintesi fra
l'opera italiana del tardo 700 (gli artisti dell'interregno) ed il classicismo viennese
(Haydn e Mozart), è merito di un compositore nato a Pesaro nel 1792: Gioachino
Rossini = pietra emiliare dell'opera italiana dell'800. Crea un vocabolario che influirà
anche Verdi nella seconda metà dell'800, si dice sia il Napoleone della musica
soprattutto per l'impatto che ha dato al mondo musicale. Figlio di musicisti
dilettanti, entra al liceo musicale a Bologna ma non si diploma, comincia già a
lavorare nei piccoli teatri del nord italia, esordisce nel 1810 con una farsa (opera in
atto unico con pochi cantanti) con "La cambiale del matrimonio" a Venezia. La sua
carriera si può descrivere in 3 fasi: • Fase italiana (Venezia, Milano, Roma) e scrive i
suoi primi grandi successi. Viene notato da Domenico Barbaria: il più grande
impresario dell'epoca che lo porta nel più grande teatro dell'epoca (assieme alla
scala) = San Carlo di Napoli. Opera qui dal 1815 al 1822 divenendo direttore anche.
Lavora qui sull'opera seria creando quella grammatica da cui molti attingeranno,
avendo a disposizione i più grandi cantanti dell'epoca (una se la sposa pure) e scrive
partiture magnifiche ad es. Mosè, Otello (1816), Il barbiere di Siviglia (1816). • Fase
francese dal 1824 al 1829 a Parigi come direttore del Teatro italiano, scrivendo
opere anche in lingua francese come nel 1829 "Guglielmo Hotel" (già un'opera
romantica). Dopo il 29 si ritira per molteplici motivi: in quegli anni cade la
monarchia, per questioni di salute (esaurimento nervoso). • Ritiro vita privata dal
1829 al 1868 (anno della sua morte) la carriera operistica si ferma. Viaggia fra italia e
Parigi continuando a scrivere alcune melodie.
Rossini fu il primo che in Italia studiò le partiture di Haydn e Mozart da solo e non a
scuola. Lui divenne familiare con i loro stili e questo creò il mix per l'opera italiana
del primo 800 (Paisiello-Cimarosa insieme a Haydn-Mozart). La musica di Rossini è
pieno di citazioni per Haydn e Mozart. TEMA DELLE VOCI Derivate dall'opera italiana
del tardo 700, voce e ruoli nella maggior parte delle opere di Rossini: VOCE OPERA
SERIA OPERA BUFFA Soprano Principale donna amante Principale donna amante (se
c'è il contralto), altra donna ecc. Contralto Principale uomo eroe e amante Donna
protagonista (amante) Tenore Ruolo maschile secondario (padre, altro amante ecc.)
Principale uomo Basso/Baritono Ruolo maschile secondario (di solito l'antagonista
ma anche padre, amico ecc.) Antagonista/amico "TANCREDI" 1813, Rossini Il
contralto che è una voce femminile, nell'opera seria fa un personaggio maschile.
Con la rivoluzione francese in poi, i castrati cadono in disuso poiché l'illuminismo
porta ad un ritorno alla realtà perciò il contralto essendo donna si veste con abiti
maschili e farà l'uomo. In Rossini il primo esempio e caso emblematico di ciò lo
abbiamo con "Tancredi" del 1813, dato a Venezia.
https://www.youtube.com/watch? v=1UQVe6usdrk Daniela Barcellona con "Oh
patria" in Tancredi che è l'eroe dell'opera, contralto travestito. TENORE
CONTRALTINO E TENORE BARITONALE Negli anni di Rossini si inizia a sviluppare
anche una differenza fra tenori, dal 1815 al 22 a Napoli sperimenta una
differenziazione del registro di tenore: tenore contraltino (più acuto e che va verso
registri femminili), tenore baritonale (tende ad andare più in basso) -> per esempio
questo duetto dall'Otello di Rossini 1816 https://www.youtube.com/watch?
v=OPh7k9Q1j1U . Il tenore baritonale sarà quello che diventerà il tenore con
Giuseppe Verdi ed il romanticismo. IL SILLABATO Assieme a Mozart il più grande
compositore di opere buffe, la caratteristica dello humor è molto importante. Una
delle componenti è la ripetitività: uso del sillabato = ripetizione vorticosa delle
sillabe su base musicale che Rossini porta all'estremo. Nell'opera Cenerentola, dove
c'è il patrigno e non la matrigna, interpretato da un basso buffo. Aria "sia qualunque
delle figlie" di Don Magnifico.https://www.youtube.com/watch?v=YJ2L4d1SaKg
TEMA DELLE FORME Anch'esse derivate dall'opera italiana ma con influenza del
classicismo viennese. Rossini tende ad avere delle forme fisse e rigide, modulari e
replicabili in tutte le occasioni. Quasi come degli stampini che lasciano poca libertà
strutturale e più libertà espressiva. OVERTURE "ARCHETIPO" Le overtoure d'opera è
talmente fissa che viene definita "archetipo": le fa in forma sonata (in Italia nessuno
lo faceva se non conosceva Haydn e Mozart) solo che lo sviluppo non c'è, c'è
un'esposizione (fatta una volta sola coi 2 temi) a cui si attacca subito la ripresa. Ad
es. Overtoure del Barbiere di Siviglia https://www.youtube.com/watch?
v=8mVfVaqGZnQ NUOVA FORMA DELLE ARIE IN DUE TEMPI Rossini è tra i primi che
porta un'altra forma relativa alle arie, ovvero all'aria in due tempi: una parte iniziale
lenta, seguita da una parte successiva veloce ad es. "La cavatina di Rosina" del
Barbiere di Siviglia https://www.youtube.com/watch?v=TCUNvCjLrTo bipartizione
funzionale anche alla drammaturgia, all'inizio descrizione personaggio e la seconda
parte gli affetti. LA "SOLITA FORMA" Una forma nuova la troviamo in un'opera "Scala
di Seta" dove sono presenti 3 momenti, designati anche musicalmente da Rossini: 1.
Personaggio da solo, lento e contemplativo "Cantabile" 2. Dialogo, veloce con
presenza di un altro personaggio "Tempo di mezzo" 3. Personaggio che risolve,
veloce "Cabaletta" (=parte finale e conclusiva) (Mattoni fondamentali che saranno
poi usati da Bellini, Donizzetti e Verdi e sarà talmente usata che sarà chiamata solita
forma https://www.youtube.com/watch?v=KCMgqCDa1R4 a 1.14.13min del video.
"L'ITALIANA IN ALGERI " 1813, Rossini Opera buffa che Rossini scrisse come ripiego
perché nel Tetaro S. Benedetto di Venezia, l'operista che doveva consegnare la sua
opera era in ritardo. Chiesero aiuto a Rossini e gli diedero un libretto vecchio di 5
anni e compose l'opera in circa 2 settimane. La vicenda è molto semplice
(wikipedia): Marietta Marcolini (contralto travestito più famoso all'epoca) impiegata
parecchio da Rossini. Isabella, protagonista ovvero l'italiana in Algeri sta girando il
mediterraneo con il suo "cicisbeo" (Taddeo) per cercare il suo vero amante rapito
dai briganti di Algeri e tenuto dal comandante Mustafà, stufo di sua moglie che
quando vede l'italiana, vorrebbe anch'esso approfittarne e comandarla a bacchetta,
ma non sa di avere di fronte una donna coi pantaloni. E sarà lui che alla fine farà la
parte dello scemo perché lei giocherà tutto a suo vantaggio: scappa da Algeri con il
suo amato Lindoro e fa si che la moglie riconquisti Mustafà. Opera altamente
femminista per l'epoca e buffa dall'inizio alla fine, vengono derisi glu usi e costumi di
tutti. Formalmente è un'opera di fine 700 e inizio 800, divisa in 2 atti e in numeri
(wikipedia e libretto d'opera), dove si possono vedere anche le voci con i relativi
ruoli. https://www.youtube.com/watch?v=tT_WjT3rNQc : inizia con l'overtoure, una
sinfonia che è composta secondo l'archetipo = una forma sonata semplificata con
primo tema e secondo tema che si susseguono. L'introduzione che racconta la
desolazione della moglie di Mustafà che si rende conto che non la ama più, è fatta
coma tutte quelle Rossiniane ovvero ABA (parte A col coro delle donne, B mustafà
che fa leva sulla sua forza e la C che riprende le donne), la parte B è una piccola
descrizione di un personaggio nelle opere di Rossini. C'è poi un'aria in cui Lindoro
pensa alla sua amata Isabella (che deve ancora arrivare) ed è un'aria in due tempi: la
prima parte musicata in maniera molto lenta, è infatti un cantabile mentre la
seconda è molto più veloce ed inoltre qui c'è anche la presenza del corno, uno
strumento concertante, ecco la presenza di movenze sia antiche che moderne
presenti in Rossini. Per la semantica, il corno rappresenta la grande distanza fra
Lindoro e Isabella che di lì a poco arriverà. I finali d'atto sono più lunghi, ci sono
molti personaggi e quindi la forma si amplia e c'è comunque alternanza sempre fra
lento e veloce con elementi dialogici che separano i due momenti. Nel finale di
primo atto c'è una differenza fra: • Tempo reale: tempo di qualcosa agito sulla scena
che corrisponde al tempo reale ("tempo zero introduzione", quando Mustafà parla
col capo delle guardie che avvisa dell'arrivo dell'italiana e i dialoghi fra di loro
appena arrivata) • Tempo irreale: tempo non agito ma solo pensato e qui il tempo
agito in scena è molto più dilatato rispetto al tempo reale, ad es. Il tempo del
pensiero, dello spavento, dello stupore etc. (quando Lindoro e Isabella si vedono per
la prima volta, stupore e imbarazzo che durano molto più della realtà ovvero un
livello completamente astratto di stupore in cui tutti i personaggi pensano soli in
quel momento=regno delle idee e della riflessione). Standal diceva che è una follia
organizzata quest'opera, anche grazie all'uso delle onomatopee (es. "Nella testa
sento din din e bum bum", nel tempo irreale di riflessione di alcuni personaggi).
Importante anche il rondò con coro (Atto II num.16 su wikipedia) è l'aria più lunga
dell'opera e fatta con "la solita forma" dove si capisce che è Isabella la donna coi
pantaloni, la protagonista ed è lei che decide tutto. Rossini è una macchina da
guerra che gioca con gli istinti e la percezione musicale, proprio come Haydn.
Scienza musicale ed espressività che rendono Rossini il fondatore del linguaggio
operistico di inzio 800 fra tradizione italiana e tedesca. RIFERIMENTI ALLA
CONTEMPORANEITA' La ripetitività e la potenza del crescendo Rossiniano (da piano
a forte) che ci ricorda una scena di "Arancia Meccanica" di Kubrick
https://www.youtube.com/watch?v=Z-zRtT5jPLA dove è presente l'overtoure della
Gazza Ladra, altra opera di Rossini, incalzare della lotta che viene scandito dalla
musica e dal crescendo Rossiniano. Sillabato rossiniano che riprende il rap di oggi ad
es. Caparezza con "vieni a ballare in Puglia". Nell'aria "Chi disprezza gli infelici" in
Ciro in Babilonia, di Rossini, https://www.youtube.com/watch? v=ffZiEgC4Tu0 fece
un capolavoro di humor: aveva una cantante che cantava bene solo con una nota e
in quest'aria tutta l'opera è fatta con una sola nota = ironia che dopo 200 anni la
ritroviamo in "la canzone monota" di Elio e le storie tese con lo stesso procedimento
di Rossini in cui quello che varia è lo strumentale e non la voce. FRANZ SCHUBERT
(1797-1828) Al contrario di Rossini che godeva di fama presso i suoi contemporanei,
poco prima della morte e da lì in avanti cominciò una la sua popolarità ed una sua
influenza sulle generazioni passate il grande Franz Schubert. Egli fu uno che in un
epoca nella quale il romanticismo stava per nascere (1830). Fu un artista
indipendente e crebbe in una famiglia di insegnanti, lui stesso studiò per diventare
un insegnante e lo fece per poco tempo, prima di licenziarsi e vivere da
compositore. Non fu di successo e la sua condizione infatti era molto misera,
nonostante fosse pieno di amici. Schubert era un uomo capace di stravolgere le
regole della propria società e vivere in modo indipendente, un grandissimo
musicista che si trovava ad operare nella Vienna di Beethoven (che gli fece grande
ombra). Portò la bara al funerale di Beethoven anche se egli non conoscerva
Schubert. Prese l'eredità del classicismo classico e lo traghettò ai romantici ad es. Le
pagine pianistiche di Schubert che funoro di ispirazione per Chopin. Raccolte di
"lieder" (canzoni per voce e pianoforte) di fama postuma. SINFONIA In Schubert c'è
una componenete nuova rispetto a Beethoven, una sensbilità del tutto nuova. In
Beethoven si sente la potenza, l'agitazione e la tragicità di certe pagine ma la
potenza supera sempre questa sorta di malinconia. Schubert scrisse 9 sinfonie e solo
una o due sentite da piccole orchestre, primo movimento della sinfonia num.4 in Do
minore ed il quarto: https://www.youtube.com/watch?v=E2Hej9pq4ac e qui si
capisce la differenza con Beethoven, qui la musica ci viene data come mistero,
un'agitazione che non ha un motivo ma semplicemente phatos come sensazione
dell'essere umano. E questo è elemento fondante del romanticismo in cui forze
misteriose agiscono sulla vita dell'uomo in maniera insondabile. Primo movimento
della sinfonia num.8 https://www.youtube.com/watch?v=Gww30mtQKRw
conosciuta con il nome di "Incompiuta" poiché scrisse solo i primi 2 movimenti e
non gli ultimi due (scherzo e utimo movimento no). Le sinfonie di Schubert non
iniziano con un'affermazione come Beethoven ma con una domanda, un dubbio e
non c'è cosa più romantica di questa = non sappiamo chi siamo. Mistero inziale e
forza orchestrale successiva che ritroviamo anche nell'ultima sinfonia scritta da
Schubert, la num.9 nel secondo movimento che è tipicamente Beethoviniano ma
anche qui entra il puro mistero romantico che deriva dalla natura
https://www.youtube.com/watch?v=WrkhsVv0Om8. LIED, plurale LIEDER In italiano
si possono tranquillamente tradurre come canzoni, scritte da altri (poete, letterali
ecc) che Schibert prende e trasforma in canzone. Era il genere della musica da
camera, ci vogliono solo due esecutori ovvero uno che suona il pianoforte e uno che
canta. Un qualcosa che dura meno ma che in poco tempo comunica tantissimo.
https://www.youtube.com/watch?v=MY0eeotSDi8 aveva 17 anni quando ha messo
questo testo in musica, arriva dal Faust di Goethe ed è in tedesco (essendo Schubert
a Vienna). Tutta la struttura del Lied è fatta con un breve inciso, un ostinato che
decide di usare poiché riprende il senso del testo "Margherita all'arcolaio" ovvero
una ruota che gira per fare la lana, mimesi del movimento dell'arcolaio in una
tonalità minore che ci da immediatamente il senso di agitazione, di situazione che
ritorna perennemente uguale e ansia. Altro Lied di Schubert sempre in questi anni
https://www.youtube.com/watch?v=PaBNUzVSnj8 vuol dire "Il re degli Elfi", testo di
Goethe del 1815, 18 anni aveva Schubert. Il testo parla di un padre che cavalca nella
notte col figlio e lo deve portare dal dottore, nel vaneggiamenti dice di vedere il Re
delgi Elfi (impersonificazione della morte). I personaggi sono 3 ed il cantante è uno,
Schubert cambiando i registri riesce a far cantare lo stesso ed interpretare in modo
diverso. Tema mimetico e ostinato che rappresenta la cavalcata. Lied con fondo
tragico ma con veste musicale allegra "La trota" poiché parla proprio del pesce, un
pescatore che gioca sporco e intorbida l'acqua così il pesce viene ingannato e
acchiappato mentre il narratore assiste alla scena, significato mimentico e allegorico
di certi "pescatori" anche nalla vita. Qui c'è una forma usata molto spesso nei lied:
parte A ripetuta, B con piccola variazione a A che riprende di nuovo il tema iniziale.
C'è anche qui una mimesi nei suoni scelti da Schubert che ci rappresenta l'acqua in
continuo movimento. Una favola allegra ma che rappresenta la fragilità dell'essere
umano che viene ingannato da chi è più potente. MUSICA DA CAMERA Estrema
tragicità ed estrema semplicità in un brano esemplificativo ovvero della musica da
camera in genere ad es. I quartetti per archi. Uno fra questi "La morte e la fanciulla"
nel primo movimento https://www.youtube.com/watch?v=0_3-IrM0bLY dialettica
fra primo e secondo tema che supera Mozart nella sua semplicità e Beethoven nella
sua tragicità. In Schubert ci sono gli estremi del romanticismo. SONATE PER
PIANOFORTE https://www.youtube.com/watch?v=KAJ8OvgwBxc Scritta nell'anno
stessa della morte, nel primo movimento ci sembrerà di essere tornati alla
semplicità Mozartiana ma mediata dalla violenza della scrittura di Beethoven ma
Schubert arriva con un temino ed un passaggio che funge da sua firma, un passo in
avanti rispetto al classicismo viennese. Se fosse stato vivo Schubert sarebbe stato il
faro del romanticismo. CICLO LIEDER: "WINTERREISE"-"VIAGGIO D'INVERNO" , 1827
Schubert Schubert scrisse un centinaio di lieder fuori raccolta. Le uniche 3 raccolte
sono tali poiché l'autore della poesia è lo stesso: • La bella mugnaia • Winterreise,
Viaggio d'inverno • Schwanengesang, Il canto del cigno Una raccolta di lied è una
serie di canzoni in ordine sequenziale, nella seconda raccolta sono 24 lieder per voce
e pianoforte con dei titoli ognuno. C'è una trama di fondo per ogni singola raccolta
(come nei concept album d'oggi) ed in questo caso, partendo dal primo testo
(orchestra virtuale del flaminio per leggere testi) https://www.youtube.com/watch?
v=c8UDOmUcxCk 1. Lied num.1 "Guten nacht" parla di due che si sono conosciuti,
amati, la famiglia si mette in meglia si mette in mezzo e lui se ne va in una giornata
d'inverno. Il secondo racconta invece di lui che parla della volubilità dell'amore,
mentre guarda la bandieruola appesa al tetto della casa dell'amata. C'è quindi l'idea
del viaggio e del distaccamento, i ricordi. Non c'è una forma sola per la quale il lied si
forma, ma possono essercene molteplici. 2. Lied num.5 è quando lui ha dettagli della
vita passata con lei e si rende conto che quello che ha ora è il niente, vede tutto
desolato...immagini romantiche. Anche qui c'è una ripetizione dell'andamento
musicale, il vento viene descritto mimeticamente e già all'inizio se ne può percepire
l'essenza attravreso il pianoforte. 3. Lied num.13 "Die poste", ovvero la posta, lui che
attende posta da parte di lei. Qui c'è una forma canzone più comune ovvero strofa e
ritornello, retaggio delle canzoni del primo 800 ed anche qui Schubert non rinuncia
alla mimesi, infatti inizia con un qualcosa di molto simile alla tromba che suonava il
postino per annunciare l'arrivo di una lettera. 4. Lied num. 15 "Una cornacchia"
parla del presagio della morte e lui che la vede e le parla, rendendosi conto di avere
ancora poco da vivere. Lied che pur essendo una ripetizione è tutto fatto su una
stessa melodia ricorrente = economia motivica alla Haydn e citazione della morte
(viene ripresa una sequenza gregoriana che è una parafrasi della morte). 5. Lied
num. 24 "Der Leiermann" "L'uomo dell'organetto". Arriva in un nuovo villaggio dove
vede questo uomo con l'organetto, un vecchio che suona al freddo sperando in un
qualche spicciolo. Quest'uomo rappresenta la morte "accompagneresti le mie danze
con l'organetto" = danza della morte. "Egli gira gira l'organetto e non si ferma mai" =
la morte non fa sconti a nessuno. La musica è di un'estrema semplicità minimalista,
quasi 900centesca contemporanea. Schubert con 4 note apre l'universo, un destino
che ci prenderà tutti quanti prima o poi. Capacità mimetica di renderci reale
l'immagine, l'emozione e le sensazioni in musica. ADDENTELLATI AL
CONTEMPORANEO Due casi ecclatanti del cinema: capolavoro di Kubrick "Barry
Lyndon" narra le vicende e la sorte di un povero che è disposto a tutto pur di
arrivare in alto nella classe borghese dle 700. Morirà solo, in realtà non è un vero
uomo, cerca solo di arrampicarsi nella società dell'epoca anche ingannando e non
comportandosi onestamente. Per la colonna sonora Kubrick sceglie il "trio opera
100" che è la musica della solitudine applicata alle immagini che il regista sceglie,
rappresenta un uomo solo https://www.youtube.com/watch? v=RcLZU3_XNMo. Un
altra accezione più moderna è Games of shadown, il secondo film di Sherlock
Holmes https://www.youtube.com/watch?v=ppccrPqOqHI dove suona il lied "la
trota" si Schubert, poiché è esattamente ciò che fa il pescatore con la trota "voi mio
caro Holmes siete la trota
OPERA ROMATICA, DOPO ROSSINI E PRIMA DI VERDI E WAGNER. ATTORNO AL 1830,
nascita dell'opera romantica Il ventennio napoleonico finisce nel 1815, poi c'è
restaurazione ed il congresso di Vienna in cui si tenta un ritorno all'antico
(aristocrazia al centro), cosa infattibile. La scena è cambiata, la vera nuova classe
emergente diviene dominante ed è la borghesia. Parallelamente ci sono dei
mutamenti estetici, che spesso va di pari passo col mutamento sociale. Mistero della
creazione, il mistero della natura che agisce sull'uomo, idea di forze oscure e
potenze che non riusciamo a controllare, espressione del sentimento rispetto alla
razionalità. In quest'epoca, come reazione all'illuminismo fondatore della razionalità
ma che tendeva ad escludere l'irrazionalità: prima lo sturm und drang e poi il
romanticismo. La stagione romantica attorno agli anni 20 e 30 dell'800 è
fondamentale per capire anche l'epoca di oggi. All'interno di tutto questo,
analizziamo l'opera romantica in italia (successori di Rossini) e l'opera romantica nei
paesi europei (in Germania "Il Franco Cacciatore", "Der Freischutz" del 1821 di Carl
Maria von Weber). ITALIA GAETANO DONIZZETTI (1797-1848) e VINCENZO BELLINI
(1801-1835) Musicisti cuscinetto fra Rossini e stagione verdiana del melodramma.
Rossini si ritira nel 29 e negli stessi anni cominciano a scrivere Donizzetti e Bellini,
anche se di età poco distanti da Rossini. Muoiono entrambi abbastanza giovani.
DONIZETTI Nasce a Bergamo e si trova a operare nello stesso campo di Rossini e
praticamnete negli stessi anni, la sua fortuna è che si trova nella stessa città dove
risiede un compositore tedesco: Giovanni Simone Mayer che è uno dei più grandi
operisti presente in italia, poco prima di Rossini. Donizzetti studia con Mayer il
classicismo viennese oltre che l'opera italiana, con anche l'esempio di Rossini.
Donizzetti nel 1930 coglie i primi successi, le tematiche delle sue opere sono
romantiche e sono parte integrante di trama e poetica. Nel 1835 scrive "Lucia di
Lammermoor" tratto dal romanzo di Walter Scott (inventore del romanzo storico).
L'opera parla di due amanti Lucia ed Edgardo, i rampolli di due famiglie che si odiano
(la famiglia di Lucia ha sterminato tutta la famiglia di lui) ma essi si amano
follemente; il fratello maggiore di Lucia è il cattivo dell'opera che ovviamente non
vuole lasciare che la sorella si fidanzi con Edgardo e le ordina di sposare un altro =
problema. La sera delle nozze, Lucia appena rimane sola con questo sposo che non
vuole, lo pugnala a morte e torna in scena sporca di sangue davanti agli invitati del
matrimonio e impazzisce (vede Edgardo, si ricorda la prima volta che si sono visti e
vaneggia). Tutto questo in vestito bianco e completamente sporca di sangue = tema
della follia che prima non veniva trattato. Le componenti che rendono questa opera
romantica sono: • Ambientazione con una natura che è parte integrante dell'opera,
la Scozia come terra dei castelli, dei fantasmi e dei clan. • Idea dell'esteriorizzazione
delle passioni ma in maniera forte es. Eroine che entrano in scena sporche di
sangue. Le voci: abbiamo già qui il classico "tenore romantico" drammatico che con
Rossini si è fatto strada e che con Verdi diverrà un must e simbolo del romanticismo.
https://www.youtube.com/watch?v=1rjANCGyjTA al minuto 37 c'è un duetto
romantico che sancisce anche la novità rispetto a Rossini, i due amanti si danno
l'addio. A 1h e 27min c'è la scena di lei vestita in bianco, schizzata di sangue e con
ancora l'arma in mano + tutta la gente attorno: scena splatter indice del
romanticismo = shock per lo spettatore all'epoca contemporaneo. C'è qui un flauto
solista che imita la mente di Lucia che sta vagando fuori dalla realtà. Ultimi
capolavori buffi dell'opera italiana sono di Donizetti, negli anni 40 dell'800 (dopo le
rivoluzioni il mondo cambia). 1832 scritto in due settimane "Elisir d'amore", opera in
cui Donizetti ancora risente dell'opera buffa rossiniana ma con alcune novità
romantiche. Protagonista che pensa di bere un elisir d'amore (in realtà semplice
vino) e pensa di poter conquistare la donna amata.
https://www.youtube.com/watch?v=ITyXKq57o98 aria "Udite, udite o rustici" che
non è altro che l'aria d'arrivo del ciarlatano che presenta le virtù del suo liquore,
anche qui si sente un elenco di cose (sillabato e ripetizione rossiniano), un basso
buffo in aria di elenco però la musica è più nuova e adatta, non priva di quell'attimo
di malinconia e leggera pennellata romantica che in Rossini non c'è. Donizetti ha
grandissimo successo sia a Napoli che a Milano e fra 1835 e 45 diventa il
compositore più famoso d'Europa, tanto che fu compositore da camera
dell'imperatore d'Austria (Gluck e Mozart prima di lui). Ha fortuna a Parigi ma una
brutta sifilide lo portò alla demenza e poi alla morte nel 1848. BELLINI Negli stessi
anni Donizzetti deve fare i conti con Bellini. Bellini è di Catania ma ha successo al
nord. Bellini era un egocentrico e invidioso che non perse momento a mettere i
bastoni fra le ruote ai colleghi. Nel 1835 a 34 anni morì (da qui Donizetti ebbe campo
libero). Il linguaggio di Bellini pesca anch'esso dall'esempio Rossiniano, la differenza
sta forse nella concezione dell'opera. Il primo compositore che scrive 1 o al massimo
2 opere all'anno, infatti scrisse una decide di opere ma che ebbero tutte grandi
successo e poteva permettersi di rallentare. Un lento movimento che anche Verdi
farà poiché l'opera nell'epoca romantica cambia da essere puro divertimento ad
essere vera "opera d'arte" ovvero un qualcosa che parla alla società = compositore
che deve prendersi del tempo per poter creare. La differenza espressiva è quella che
Bellini è attentissimo alla melodia, tant'è che lo si paragona spesso a Schubert e la
sua influenza su Chopen. 1831 Bellini scrive "Norma"
https://www.youtube.com/watch?v=-o77jAw4KVY (coro "guerra guerra") storia di
una sacerdotessa dei Galli (epoca romana) conflitto fra Galli e Romani, lei ha due figli
segreti con il capo dei romani e stenta a cacciarli fin tanto che non scopre che il suo
romano ha una storia con la sua prima sacerdotessa. In quel momento la sua morale
cambia e dice "amazziamo tutti i romani", è un'opera tragica (come Medea di
Cherubini). Impeto Belliniano che suona già verdiano.
https://www.youtube.com/watch? v=dNsgywuMqHI aria "Casta Diva" dove Norma
si rivolge alla luna e cercava gli auspici parlando con una delle divinità dei galli,
ovvero la Luna = mistero della creazione che l'uomo non può arrivare a
comprendere. Bellini muore a 34 anni e lascia campo libero a Donizzetti, quando
muore anche lui, Verdi ha già scritto "Nabucco" e per 50 anni sarà lui il master fino
poi al verismo e a Puccini. Rossini -> Donizetti -> Bellini -> Verdi LA SOLITA FORMA
DELLE ARIE E DEI DUETTI La solita forma (chiamata così da Verdi in poi) ma coniata e
utilizzata già negli anni di Rossini, è una forma che si chiama così proprio perchè è
fissa e come minimo deve avere 3 componenti: cantabile introduttivo, tempo di
mezzo e stretta finale ed è funzionale al dinamismo sia drammatico che psicologico
dei personaggi (nel cantabile si presenta la situazione, nel tempo di mezzo qualcosa
di esterno porta una novità e nella stretta finale c'è la soluzione drammatica a quel
fatto intermedio). E' funzionale poiché da varietà musicale alla scrittura ed anche
varietà drammatica, venne adattata a molte situazioni e i compositori agivano in
maniera intuitiva. Questa solita forma si fissa negli anni di Donizetti e Bellini, il
libretto della Lucia di Lammermoor (librettidopera.it) il primo atto è fatto da 3 solite
forme messe una dietro l'altra con personaggi diversi e addirittura nella prima è
quadripartita con un "tempo d'attacco" all'inizio. https://www.youtube.com/watch?
v=i3wGdu7u8q8 "verranno a te sull'auro". GERMANIA "IL FRANCO CACCIATORE" –
"DER FREISCHUTZ" 1821 CARL MARIA VON WEBER (1786-1826) Opera romantica
che aveva molto a che vedere con tematiche filosofia, la componente del
sovranaturale. Il rapporto del mondo tedesco con natura e sovrannaturale hanno
portato ad una catarsi a livello operistico. L'esempio più lampante è Il Franco
cacciatore (vuol dire il libero tiratore) del 1821. E' un Singspiel, ovvero un opera nei
quali i recitativi sono recitati e non cantati, un po' come il Flauto magico Mozartiano.
C'è una forte componente popolare, in epoca romantica ogni landa d'europa guarda
alle proprie tradizioni e al porprio folklore al contrario del classicismo
viennese/illuminismo in cui vi era più un attingere anche al di fuori del proprio
paese. Su questa scorta si sviluperà dal punto di vista politico la richiesta
d'indipendenza e dal punto di vista musicale le scuole nazionali (prima era
internazionale la musicalità). E' un'opera divisa in 3 atti con i numeri rispettati,
intervallati da dramma parlato. E' una storia ambientata nella foresta nera in
montagna (ambientazione romantica) e parla del primo guardia caccia che dice che
darà in sposa sua figlia (Agate) al suo successore; ultimamente però Max (il
successore) comincia a lavorare male e avere una brutta mira, perciò è a rischio la
felicità della coppia. Decide quindi Max di affidasi alla magia nera da Caspar che gli
propone di forgiare 7 proiettili e invocare il demonio, questi 7 proiettili andranno
tutti a bersaglio ma non gli dice che l'ultimo andrà a colpire Agate, la sua amata,
poiché ha venduto l'anima al diavolo e deve riscattarsi. La storia però finisce bene
poiché il proiettile non colpisce Agate ma Caspar = pace ritorna nel villaggio.
https://www.youtube.com/watch?v=G8GFvzxLq4Y versione in film ma rispettosa del
testo. I momenti interessanti di quest'opera sono tragici pur essa finirà bene. I punti
più interessanti sono: • La sinfonia dell'opera: è una sinfonia potpourri, Gluck diceva
nella prefazione dell'Alceste (manifesti della riforma) che la sinfonia deve prevenire
l'argomento del dramma e introdurre il clima. Von Weber va oltre, poiché rispetta la
forma prestabilita ma anticipa tutta l'opera mettendo insieme tutti i temi dell'opera
nella sinfonia, per questo è un miscuglio di tutto e facendo questo ci prepara
all'opera.
• Scena di Max che manca il bersaglio e tutto il villaggio che lo prende in giro con un
temino ripetitivo, componente popolare portata davanti al pubblico con humor. •
Scena al min.1.06 Max va insieme a Caspar a evocare il demonio per farsi fare i 7
proiettili e qui in 10min la musica evoca i rumori della natura, gli elementi che si
stravolgono al chiaro di Luna nella quale si elencano i numeri dei proiettili, al settimo
si sente una musica già anticipata nell'overtoure. Ritmo stravolto nel sovranaturale
all'interno del natuale. Tutto ciò è il degno erede ad es. di Gluck con la scena di
Orfeo che va all'inferno e gli spiriti che dicono "noo", scena anche del Don Giovanni
Mozartiano quando arriva il commendatore a cena ed il terzo anello di questa
catena è questa scena nella gola del lupo. Sensibilità che i compositori tedeschi
hanno avuto per certe tematiche e per il sovranaturale. • Aria di un personaggio
secondario a 1.27min in cui Agate ha una cugina Annina alla quale lei racconta i suoi
sogni orrendi, degli incubi e la cugina le racconta anche lei di un sogno con una viola
solista di sottofondo. Sembra raccontare anch'essa un incubo ma alla fine dice "era il
mio cane", infatti prende in giro Agate = romanticismo che porta al limite ma non
rinuncia comunque alla componente razionale. Assieme a Shubert, Von Weber fu
uno dei più grandi nati nel classicismo e morti agli albori del romanticismo. Opere
che ebbero grosse ripercussioni anche sull'opera comique francese (sempre opera
con dialoghi parlati). L'ambiente che diventa personaggio simbolo dell'evoluzione
dell'opera sino all'estremo dramma Wagneriano. IL NOSTRO CONTEMPORANEO Film
che ha segnato una certa idea di futuro "Il quinto elemento", l'uomo è il quinto
elemento ma il regista immaginandosi un futuro lo ha fatto
https://www.youtube.com/watch?v=r3XNfLd78TM pensando alla gente che si
recherà al teatro fra molti anni, che canta il finale della pazzia della Lucia di
Lammermoor. Non c'è aria d'opera più famosa di Casta Diva dalla Norma di
Vincenzo Bellini e qui i simpsons prendono in giro le pubblicità dei profumi francesi
https://www.youtube.com/watch?v=7KPZsheg esattamente con questa traccia.

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