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CONCERTO GROSSO

1° Movimento (Allegro) Re min.


I due violini solisti aprono il concerto senza accompagnamento presentando un tema semplice con
entrambe le parti di uguale importanza.
Nelle primissime battute iniziali i violini facenti parte del concertino, ripetono, a canone, una serie
di arpeggi in re minore. Dopo questa entrata, lunga soltanto 5 battute, i due violini introducono
delle scale discendenti che si alternano, in ogni battuta, con un ostinato sempre in Re. Il motivo è
veloce e in un semplice tempo ternario, e come spesso si verifica nella musica barocca non vi è
indicazione dinamica. A battuta 20 i due violini arrestano la loro voce per lasciare intervenire il
violoncello solo che suona una melodia principalmente scalare con funzione di accompagnamento,
sostenuta dal continuo, in cui troviamo una sequenza discendente a distanza di 5° tipica della
scrittura di Vivaldi. Violoncello e continuo, da soli, conducono senza grosse sorprese alla
conclusione del primo movimento.

2° Movimento (Adagio spiccato) + (Allegro)


Il secondo movimento è una sorpresa per molti aspetti. Vivaldi compone un adagio di soli 3
battute che rappresenta un chiaro contrasto alla trama iniziale del concerto, per gli accordi a
blocchi, per l’armonia che aggiunge colore all’opera e per il dato significativo che per la prima
volta sentiamo la sezione del Tutti. Concertino e ripieno suonano una melodia cromatica
discendente costituita da una serie di dominanti Il tempo 4/4 suggerisce un’introduzione lenta, e
la scrittura è omoritmica con quartine e minime.
(sesta napoletana)

(Allegro)
Il materiale tematico di questo movimento proviene dalla sezione di apertura del concerto ma in
stile fugato. La struttura di questo movimento ruota attorno all’alternanza di tutte le sezioni e del
solo del concertino. Le sezioni del ‘tutto’ sono le sezioni del ritornello, mentre i passaggi solistici in
cui il concertino suona senza il ripieno sono noti come episodi. L’Allegro si apre con il primo
ritornello: il soggetto della fuga, in tonica, viene esposto dal violoncello solo e dal continuo. Segue
il primo controsoggetto sempre affidato al violoncello e al continuo e la risposta, alla dominante,
suonata dalle viole. Il soggetto ora passa al secondo violino, il primo controsoggetto è affidato alle
viole e il secondo controsoggetto al violoncello e al continuo. A battuta 47 cambia tonalità e
compare la risposta alla dominante nel primo e nel terzo violino, il primo controsoggetto è ora
esposto dal secondo violino e dal quarto violino, il secondo controsoggetto lo suonano le viole, ed
un terzo controsoggetto è dato dal violoncello e dal continuo. A battuta 54 inizia il primo episodio,
cioè il concertino, unitamente al continuo. Siamo ritornati in Re minore. Il primo violino suona
parte del soggetto mentre il secondo violino combina l’inizio del primo controsoggetto con le
semicrome del secondo controsoggetto per dare un certo interesse ritmico. Queste, inoltre, sono
suonate identiche, ma una terza sotto dal violoncello. Giungiamo così al secondo ritornello, cioè la
sezione in cui ripieno e concertino suonano di nuovo insieme. Il soggetto, in La min. viene ora
presentato dal continuo, e lo troviamo anche nel II e nel IV violino. Alle viole spetta il compito di
presentare il controsoggetto, mentre il primo violino ed il terzo suonano il secondo
controsoggetto. In tutta questa sezione troviamo una serie di frammenti della melodia principale.
Segue un secondo episodio che porta all’ultimo Tutti dove i temi della fuga sono usati più
liberamente e non sempre nella loro interezza. L’ultimo ritornello è sostenuto da un lungo pedale
di dominante.
In questo movimento Vivaldi crea contrasto tra il concertino e tutti i passaggi. Le dinamiche sono
chiaramente generate dai cambiamenti nella trama melodica e dall’effetto dinamico a terrazze.

3° Movimento (Largo e spiccato)


In questo movimento il primo violino domina sul secondo che lo accompagna insieme al resto del
ripieno con una melodia dal carattere mesto. Subito dopo tre battute il violoncello e il continuo
spariscono per ritornare soltanto alla fine del movimento. La melodia è decorata da trilli. La
maggior parte dell’assolo combina il movimento graduale con la croma puntata. La trama è
omofonica. L’accompagnamento è semplice e comprende principalmente quartine ripetute.
Vivaldi indica che l’accompagnamento deve seguire il pianissimo quando inizia il primo violino di
modo che la melodia possa cantare sul resto dell’ensemble. Questo movimento è nello stile
Siciliano, normalmente lento e in tempo composto con ritmi punteggiati.

4° Movimento (Allegro)
Nell’ultimo movimento l’attenzione si concentra nuovamente sui due violini del concertino che
riprendono il loro ruoli da pari a pari, mentre i passaggi del Tutti sono più simili a brevi interazioni
in modo da non distogliere l’attenzione dai solisti. La scrittura è idiomatica, cioè mette in risalto le
capacità timbriche degli strumenti e il movimento è diviso in 4 sezioni. Le voci a carattere imitativo
dei violini principali sono accompagnati subito dopo quattro battute dal violoncello solista che
esegue una linea cromatica discendente che diventa un tema ricorrente in quest’ultimo
movimento. A battuta 138 abbiamo il solo del concertino che introduce nuovo materiale. Ad esso
si aggiunge il violoncello solista. In seguito sarà soltanto il primo violino a condurre il concerto
sostenuto dall’intero ensemble. Questa sezione è caratterizzata oltre che dalla presenza di nuovo
materiale, anche dalla ripetizione di melodie e temi chiave. Un'altra caratteristica è l'imitazione o
anche l'alternanza della stessa frase tra due strumenti o gruppi di strumenti. Laddove i passaggi si
ripetono con diverse combinazioni di strumenti, Vivaldi specifica le sue dinamiche per riflettere il
cambiamento delle forze strumentali. I ritmi di questo movimento ricordano i ritmi vivaci del
secondo movimento. Le incessanti semicrome nelle varie parti solistiche (specialmente nel violino
solo I) caratterizzano questo movimento focalizzandosi su un modo di suonare più virtuosistico
rispetto ai movimenti precedenti. Vivaldi crea molte trame e molti contrasti. A volte i violini solisti
si imitano reciprocamente accompagnati dal violoncello solista (es. Battute da 30 a 33)

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