OESAAS
Osservatorio sull’Economia del Sistema AgroAlimentare della Sicilia
R esp on sa b il e de ll a Ri cer ca e Res po ns ab i le Sc ie nt if ic o
Antonino Bacarella
Coordinamento Tecnico
Pietro Columba
R edazione
Ivan Campanella capitolo 1, 3, 4, 5
Pietro Columba capitolo 2, 6
Si ringraziano altresì i proprietari delle aziende agricole e i responsabili dei centri di lavo-
razione del pistacchio di Bronte per avere fornito i dati tecnico-economici richiesti.
Indice
1. Si t uaz i o ne at tu al e del l a p i st acc h iat u ra 9
3. La trasformazione 31
5. Il Commercio estero 51
6. Conclusioni 58
Bibliografia 60
Normativa di riferimento 62
1. della pistacchicoltura
Situazione attuale della pistacchicoltura
12
Tab. 2 • Superficie pistacchicola in Sicilia
ettari
2004
Province 1998 1999 2000 2001 2002 2003 %
Specializzata Promiscua Totale %
Agrigento 115,0 115,0 115,0 114,0 115,0 112,0 3,1 130 125,5 255,5 5,7
Caltanissetta 360,0 360,0 360,0 360,0 360,0 340,0 9,4 70 100 170,0 3,8
Catania 3.160,0 3.160,0 3.160,0 3.160,0 3.160,0 3.160,0 87,3 4.000 - 4.000,0 90,0
Palermo 7,0 8,0 8,0 8,0 8,0 8,0 0,2 - -
Enna 20 - 20,0 0,4
Sicilia 3.642,0 3.643,0 3.643,0 3.642,0 3.643,0 3.620,0 100,0 4.220 225,5 4.445,5 100,0
Fonte: anni 1998-2003, ISTAT; anno 2004, Regione Siciliana, Assessorato Agricoltura e Foreste, U.O. n. 75 e 100
Situazione attuale della pistacchicoltura
13
Situazione attuale della pistacchicoltura
14
Situazione attuale della pistacchicoltura
15
Situazione attuale della pistacchicoltura
Fonte: ISTAT
2 Il pistacchio è specie dioica ad impollinazione anemofila; per assicurare l’impollinazione vengono utiliz-
zate piante maschili oltre che di Pistacia vera, anche di altre specie appartenenti al genere Pistacia come le
piante maschili spontanee di P. terebintus o ibridi naturali P. vera x P. terebintus.
16
Situazione attuale della pistacchicoltura
17
Analisi tecnico-economiche
2 .1 . C ar at te ri s tic h e az i e n da li
3 Poiché le rese risultano assai discontinue si è ravvisata l’opportunità di considerare le produzioni medie di
un arco temporale piuttosto esteso.
21
Analisi tecnico-economiche delle aziende pistacchicole in Sicilia
nata 2002/03 e rilevati sul mercato presso il quale gli agricoltori sono soli-
ti approvvigionarsi.
Il parametro di riferimento che si è provveduto ad elaborare, secon-
do una consolidata metodologia, è il reddito lordo; tra i costi si sono infat-
ti escluse le imposte (quasi sempre in regime di esenzione) e si è anche
deciso di non calcolare la quota di ammortamento delle piantagioni, in
prevalenza di tipo misto, poiché queste, realizzate secondo le pratiche
prima descritte, si possono considerare di durata indefinita.
La densità di impianto è compresa fra 400 e 600 piante per ettaro e la
forma di allevamento è “a cespuglio”. Gli impianti sono disetanei e quin-
di l’età media delle piante non è di facile determinazione, tuttavia sono
frequenti coltivazioni considerate secolari. La cultivar prevalente è quella
“Napoletana”, sebbene, fra gli stessi produttori, l’identificazione non sia
sempre certa (Tab. 4).
Tutte le imprese sono individuali e la forma di conduzione prevalen-
te è quella coltivatrice – capitalistica, che ricorre all’impiego di manodo-
pera extrafamiliare soprattutto durante le operazioni di potatura e di rac-
colta. Il titolo di possesso dei terreni è la proprietà dell’intera superficie
aziendale. Le aziende risultano prevalentemente di modesta estensione e
affette dalla frammentazione; infatti, nel 50% dei casi, le aziende sono
composte da un numero variabile fra 2 e 3 corpi aziendali. Le aziende sono
generalmente dotate di un parco macchine essenziale costituito da una
smallatrice, da una pompa a spalla e da attrezzi vari. Poiché l’esecuzione
delle normali operazioni colturali è ridotta fino quasi ad annullarsi, man-
cano del tutto le macchine necessarie per le lavorazioni del suolo4, per le
fertilizzazioni e per il controllo delle infestanti; solo 2 aziende sono muni-
te di decespugliatore.
Tutte le aziende sono dotate di fabbricati adibiti ad abitazione e
magazzini, utilizzati in prevalenza durante la raccolta del pistacchio.
Fra le aziende rilevate, una (n. 9) ha usufruito del contributo finan-
ziario del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Siciliana5 (PSR) a parti-
re dalla campagna 2000/01 con l’azione F1b, le altre tre aziende hanno
usufruito del sostegno finanziario del regolamento (CE) n. 2078/92 a par-
22
Tab. 4 • Caratteristiche delle aziende agricole rilevate nel comune di Bronte
(annata agraria 2003/04)
23
Analisi tecnico-economiche delle aziende pistacchicole in Sicilia
24
Analisi tecnico-economiche delle aziende pistacchicole in Sicilia
Raccolta 25 25 30 27 22 20 27 25 22 22
Scozzolatura 5 7 9 8 8 8 10 - 9 -
Decespugliamento 6 - - - - - - - 8 -
Diserbo - 5 2 - 2 2 2 2 - 2
Concimazione fogliare - - - - - - - - - 1
Trattamenti antiparassitari 2 5 2 2 2 6 7 4 - 2
Potatura verde e spollonatura 10 6 10 10 4 4 5 2 3 5
Totale 48 48 53 47 38 40 51 33 42 32
di cui
Familiare - 33 14 17 14 30 34 10 - 14
Extrafamiliare 48 15 39 30 24 10 17 23 42 18
rese e del livello dei prezzi poco remunerativo; anche l’apporto del soste-
gno comunitario, quando percepito, appare poco incisivo.
I ricavi ottenuti dalla vendita del pistacchio in guscio (tignosella) e
dagli importi del premio comunitario per ettaro di superficie, eventual-
mente fruito ai sensi del regolamento (CE) n. 1257/99, oscillano fra un
minimo di 1.710,0 e il massimo di 3.800,0 euro, con un valore medio uni-
tario di 2.672,5 euro. Il premio unitario di cui usufruiscono parte delle
aziende esaminate, varia fra 483,0 e 845,0 euro per ettaro, in relazione alla
tipologia di impegni sottoscritti dalle aziende stesse (Tab. 6).
* Assoggettate alle sottomisure A2 (n. 2) e B2 (n.1 e n. 5) del regolamento (CE) n. 2078/92 a partire dalla
campagna 1996/97.
** Assoggettata alla misura agroambientale F1b del PSR - Sicilia a partire dalla campagna 2000/01.
26
Analisi tecnico-economiche delle aziende pistacchicole in Sicilia
Spe se Lavoro
Quote I nt ere ssi S t i p e n d i o Totale
varie Extra
Fa mi l i a r e Totale
familiare
28
Analisi tecnico-economiche delle aziende pistacchicole in Sicilia
Aziend e Impres a
Spe se Salario Impresa
agricole PLV Quote colt ivat rice-
varie extrafamiliare capitalistica
n. capitalistica
29
Analisi tecnico-economiche delle aziende pistacchicole in Sicilia
30
La trasformazione
3.
La trasformazione
33
La trasformazione
6 Fra queste, 8 imprese si sono rifiutate di partecipare, un’impresa è stata esclusa perché di attivazione trop-
po recente (dal mese di dicembre) non avrebbe potuto fornire dati utili, una ha fornito dati poco esausti-
vi e a conclusione delle rilevazioni è stata scartata.
34
La trasformazione
1 3 - 1 - 1
2 3 - 1 - 1
3 2 - 1 - 1
4 2 - 1 - 1
5 3 5 1 1 1
Totale 13 5 5 1 5
1 1 2 1 2 - - 1 100 1 120
2 1 5 1 2 1 2 6 150.000 3 600
3 1 1,5 1 2 - - 4 500 - -
4 1 5 1 2 - - 6 100 1 80
5 1 6 1 6 1 2 4 600 1 140
Totale 5 19,5 5 14 2 4 21 151.300 6 940
35
La trasformazione
3. 2 . M at e r ia p ri m a la v o r a ta e p ro d o t ti o tt e n u ti
I m pr es e Pistacchio Fa ri n a d i
Sgusciato Pelato R ottame Granella Totale
n. in guscio granella
3.3. Commercializzazione
37
38
La trasformazione
Nazionale
di cui 1.613 93,0 2.209 91,7 44 100,0 183 100,0 111 100,0 4.160 92,8
Locale 11 0,6 - - - - - - 35 31,9 46 1,0
Regionale 420 24,2 43 1,8 40 90,9 165 90,2 74 65,9 742 16,6
Extra- Regionale 1.182 68,2 2.166 89,9 4 9,1 18 9,8 2 2,2 3.372 75,2
Estero 121 7,0 201 8,3 - - - - - - 322 7,2
Totale 1.734 100,0 2.410 100,0 44 100,0 183 100 111 100 4.482 100
La trasformazione
valori percentuali
Fa r i n a d i
Industrie Sgusciato Pelato G r a n e l l a Rottame Totale
granella
Dolciarie 79,8 14,2 100,0 100,0 25,2 44,2
Preparazione base per gelati 6,6 8,3 - - 29,7 7,7
Insaccati 1,7 77,5 - - - 42,4
Laboratori artigianali 6,2 - - - 45,0 3,5
Trasformatori locali 5,7 - - - - 2,2
Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
39
La trasformazione
40
Interventi programmati
8 Regolamento (CE) 1782/2003 del Consiglio che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno
diretto nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agri-
coltori e che modifica i regolamenti (CE) n. 2019/93, (CE) n. 1452/2001, (CE) n. 1453/2001, (CE) n.
1454/2001, (CE) n. 1868/94, (CE) n. 1251/1999, (CE) n. 1254/1999, (CE) n. 1673/2000, (CEE) n.
2358/71 e (CE) n. 2529/2001.
9 Il progetto Leader II Valle Alcantara si è concluso, mentre il PIT Etna ed il Patto territoriale Simeto-Etna
sono ancora in corso.
43
Interventi programmati a sostegno del pistacchio
ziative nell’ambito dei PIT e del Leader II, ma gli interventi sono orienta-
ti al sostegno di altri comparti produttivi (es. uva da tavola, zootecnia) e
non prevedono progetti relativi al pistacchio che, si ricorda, è presente
con piccole estensioni nelle province di Agrigento e Caltanissetta.
I PIT 10 ed i GAL11 hanno avuto rispettivamente un finanziamento
di 161.689.274,4 Euro e 8.568.338,14 Euro. Un altro sistema di finanzia-
mento è rappresentato dai Patti Territoriali; in tali province ve ne rientra-
no numerosi, (“Porto Empedocle”, “Caltanissetta Città”, “Gela”,
“Magazzolo Platani”, “Sicilia Centro Meridionale”, “Terre Sicane” e “Valle
del Belice”), nessuna di queste prevede delle iniziative a sostegno del
pistacchio.
Fra le iniziative in fase di progettazione da parte dell’Assessorato
Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana, si ritiene particolarmente
interessante la costituzione del distretto agroalimentare della provincia di
Catania. Anche in questo caso l’obiettivo è il sostegno dello sviluppo
rurale attraverso la valorizzazione di tutti i prodotti agroalimentari
dell’Etna; in particolare l’interesse è rivolto ai prodotti di qualità. A tale
progetto si ricollega il riconoscimento transitorio della DOP al pistacchio
di Bronte, da parte del MIPAF, ai sensi del decreto 4 marzo 2004, in atte-
sa che l’organismo comunitario si pronunci sulla domanda di riconosci-
mento definitivo. La cultivar adottata per la produzione è la
“Napoletana”12 chiamata anche «Bianca» o «Nostrale». La zona di produ-
zione del pistacchio verde di Bronte ricade nei territori comunali di
Bronte, Adrano e Biancavilla, delimitata dai seguenti confini:
Bronte: ad ovest lungo il fiume Simeto, ad est fino a quota 900 m s.l.m.,
a sud con il comune di Adrano ed a nord lungo la strada Bronte-Cesarò;
Adrano: a nord con il confine del comune di Bronte, a sud con il centro
abitato e la s.s. 121 ed a est con la lava «Grande» del 1595 e con il comune
di Biancavilla, ad ovest lungo il fiume Simeto fino alla s.s. 121;
Biancavilla: a nord con il territorio di Adrano, a sud con il centro abi-
tato e la s.s. 121, a est con il confine comunale di S. M. Licodia, ad ovest con
il confine del comune di Adrano.
10 Sono: Demetra, Aquae Labodes, Magazzolo Platani Sicani dell’Agrigentino e Valle dei templi nella provincia
di Agrigento, Biovalley ed Il Comprensorio di Gela nella provincia di Caltanissetta.
11 Sono: Quisquina, Sviluppo Valle Himera, Terre Sciane e O.C. Promosviluppo.
12 E’ ammessa una percentuale non superiore al 5% di altre varietà "Natarola", "Agostana", "Larnaka", pur-
ché a cotiledoni verdi, coltivate in purezza varietale, nel territorio delimitato dal disciplinare.
44
Interventi programmati a sostegno del pistacchio
13 Il precedente CdP approvato con delibera n.412 del 17 dicembre 2002, assegnava alla misura 4.06 e alla
4.09 rispettivamente una dotazione finanziaria di 721.597.000 e di 514.781.562 euro.
14 Per l’annualità 2001 e 2002, i bandi a sostegno della misura 4.06 e 4.09, sono stati pubblicati rispettivamen-
te nelle GURS n.48 del 5 ottobre 2001 e n. 47 del 28 settembre 2001; mentre per l’annualità 2003, entram-
be le misure, sono state pubblicate nella GURS n. 31 dell’11 luglio 2003.
45
Interventi programmati a sostegno del pistacchio
Annualità 2001*
Azione F1a 2 8,6 3.870,0
(1)
Azione F1b 1 0,8 585,0
Azione F1b (2)
3 6,2 4.960,0
Totale 6 15,6 9.415,0
Annualità 2002*
Azione F1a 1 0,6 270,0
Azione F1b (1)
1 2,3 1.710,0
Azione F1b (2)
3 6,2 4.960,0
Totale 5 9,1 6.940,0
47
Interventi programmati a sostegno del pistacchio
15 Il regolamento (CE) n.1782/2003 definisce agricoltore una persona fisica o giuridica o un’associazione di
persone fisiche o giuridiche, indipendentemente dalla personalità giuridica conferita dal diritto nazionale
all’associazione e ai suoi membri, la cui azienda si trova nel territorio della Comunità e che esercita attivi-
tà agricola.
16 Obiettivi di tale piano – avente durata decennale –, erano il miglioramento della commercializzazione e
della qualità della produzione, attraverso riconversione varietale o l’esecuzione di nuovi impianti.
17 Abrogato dal regolamento (CE) n. 2200/96, che però ha mantenuto i diritti acquisiti dalle OP in applica-
zione della precedente regolamentazione e fino al loro esaurimento.
18 Il regolamento (CE) n. 2237/2003 definisce frutteto, la superficie unica ed omogenea, costituita da albe-
48
Interventi programmati a sostegno del pistacchio
cie minima degli impianti, mentre la densità, varia in relazione alla tipolo-
gia colturale; 125 piante per ettaro per le nocciole, 50 per le mandorle, le
noci comuni ed i pistacchi e 30 per le carrube. Ogni Stato membro, può
elevare detti parametri, a livelli superiori a quelli fissati dal regolamento.
Con l’emanazione del decreto del 18 febbraio 2004, il MIPAF20 ha
fissato le procedure nazionali di attuazione dei regolamenti (CE) n.
1782/03 e 2237/03 per il comparto della frutta in guscio. Tale decreto con-
ferma i parametri fissati dalla normativa comunitaria, relativamente
all’estensione e alla densità di impianto.
L’Italia si è avvalsa della possibilità di differenziare l’aiuto comunita-
rio in base al criterio dell’estensione della coltura. È stata favorita la colti-
vazione del nocciolo, per la quale è stato fissato un premio unitario medio
più elevato rispetto alle altre colture. Il maggiore sostegno comunitario a
favore della corilicoltura è stato motivato sia dalla forte pressione com-
merciale che questa subisce, sia per garantire la continuità con le prece-
denti misure a favore di questa coltura.
L’aiuto comunitario previsionale medio è pari a 157,18 Euro/ha per le
nocciole, mentre per l’altra frutta in guscio (carrube, mandorle, noci
comuni e pistacchi) è di 113,62 Euro/ha. In caso di consociazione, si
applica il livello di aiuto riferito alla specie predominante.
ri da frutta in guscio, prive di altre colture. Ogni Stato membro però, può autorizzare la presenza di albe-
ri diversi da quelli da frutta in guscio, purché il loro numero non superi il 10% del numero di alberi fissa-
to dal regolamento comunitario. Nel caso in cui il frutteto sia costituiti da diversi tipi di alberi da frutta
in guscio, e se l’aiuto è differenziato in relazione ai prodotti, si applicano le condizioni di ammissibilità ed
il livello di aiuto, per il tipo di frutta a guscio predominante.
19 Regolamento recante modalità di applicazione di taluni regimi di sostegno di cui al titolo IV del regolamen-
to (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nel-
l’ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori.
20 Pubblicato sulla GURI n. 60 del 12 marzo 2004.
49
Il Commercio estero
5.
Il Commercio estero
Totale agroalimentare
Importazione 542.138.474 509.304.675 580.106.206 571.255.160 550.701.129
Esportazione 616.906.854 629.672.316 631.228.427 575.985.990 613.448.397
Saldo 74.768.380 120.367.641 51.122.221 4.730.830 62.747.268
Fonte: ISTAT
Esportazione
Mandorle 366.574 526.448 652.069 476.563 315.085 693.932 901.652 659.813
Nocciole 369.739 701.195 251.758 288.324 533.984 968.043 348.709 416.187
Pistacchi 217.551 155.856 131.832 85.804 2.868.689 2.396.867 2.294.539 1.758.389
Totale 953.864 1.383.499 1.035.659 850.691 3.717.758 4.058.842 3.544.900 2.834.389
Importazione
Mandorle 50 20.000 396.230 116 29.144 1.324.932
Nocciole 20 22.480 20.300 66 31.820 31.661
Pistacchi 87.795 297.936 299.214 375.461 356.968 1.579.190 2.316.763 2.134.534
Totale 87.865 340.416 299.214 791.991 357.150 1.640.154 2.316.763 3.491.127
Saldo
Mandorle 366.524 506.448 652.069 80.333 314.969 664.788 901.652 - 665.119
Nocciole 369.719 678.715 251.758 268.024 533.918 936.223 348.709 384.526
Pistacchi 129.756 - 142.080 - 167.382 - 289.657 2.511.721 817.677 - 22.224 - 376.145
Totale 865.999 1.043.083 736.445 58.700 3.360.608 2.418.688 1.228.137 - 656.738
Fonte: ISTAT
Il Commercio estero
55
56
Tab. 19 • Esportazione di pistacchio dalla Sicilia per Paese di destinazione
Fonte: ISTAT
Tab. 20 • Importazione di pistacchio in Sicilia per Paese d'origine
Fonte: ISTAT
Il Commercio estero
57
Conclusioni
21 Si ricorda che la produzione ha carattere biennale a fronte di una gestione annuale dell’azienda.
58
La produzione pistacchicola siciliana (0,5% della produzione mon-
diale) si deve confrontare in un mercato fortemente competitivo ove i
principali Paesi produttori – esportatori (Iran e USA) immettono sui
mercati grandi volumi di prodotto a bassi prezzi; per essere competitivo il
pistacchio siciliano deve puntare sulla qualità per quelle nicchie di merca-
to che esprimono una domanda selezionata anche a prezzi elevati. In tal
senso si sta cercando di qualificare la produzione; attualmente il MIPAF
ha riconosciuto in via transitoria, la DOP al pistacchio verde di Bronte, in
attesa del riconoscimento da parte dell’UE.
Lo sviluppo della filiera pistacchicola può essere favorita da una serie
di interventi che interagiscono fra di loro e che portano ad un vantaggio
economico a tutti gli attori della filiera; fra le iniziative, la ristrutturazio-
ne degli impianti tradizionali ma anche la possibilità di espandere la coltu-
ra in altre aree ove sia possibile realizzare impianti irrigui da coltivare
secondo le moderne tecniche colturali per conseguire buoni livelli di pro-
duttività e di redditività; favorire la concentrazione dell’offerta attraverso
la costituzione di forme associative (OP, cooperative) creare delle sinergie
fra la fase agricola e quella industriale in modo che il centro di trasforma-
zione non sia solo il luogo ove si conferisce la produzione, ma il punto di
riferimento delle strategie produttive e commerciali di tutto il comparto.
Il pistacchio oltre ad avere un ruolo produttivo e di valorizzazione di
aree altrimenti improduttive ha la funzione ambientale e paesaggistica; il
suo habitus unico esprime la forza e la vitalità della specie e l’asprezza del
territorio in cui è insediata. Il pistacchio della provincia etnea può diveni-
re una risorsa economica locale per il turismo escursionistico e naturali-
stico, culturale e culinario di prodotti tipici locali.
59
Bibliografia
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www.politicheagricole.it/
www.regione.sicilia.it
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Finito di stampare nel novembre 2005
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