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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [13.5.

2019]

Appunti di armonia
XIX
Bassi fugati
I bassi fugati si basano su alcuni aspetti caratteristici della fuga.
Nei bassi fugati (alcuni dicono bassi con imitazioni o bassi imitati) dobbiamo
riconoscere due differenti sezioni che si alternano:
• esposizioni
• divertimenti
Oltre alle esposizioni e ai divertimenti troviamo anche i
• pedali
che presentano qualche affinità con le sezioni precedenti.
Gli elementi di base di un basso fugato sono:1
• soggetto
• controsoggetto
Questa è la struttura di riferimento:
1. Il basso inizia sempre con una esposizione in cui si sente prima il soggetto, alla
tonica, e poi il controsoggetto, alla dominante. Per riconoscere questi due
elementi dobbiamo quindi fare analizzare fraseggio e tonalità di riferimento.
2. Dopo la prima esposizione troviamo un divertimento, costituito di norma da una
progressione.
3. Dopo il primo divertimento segue una seconda esposizione in una tonalità vicina
alla tonalità di impianto: non la dominante, perché è già stata utilizzata nella
prima esposizione, ma ad esempio la tonalità relativa (il VI se la tonalità di
impianto è maggiore, il III se la tonalità di impianto è minore), oppure la
sottodominante…
4. Dopo la seconda esposizione troviamo un secondo divertimento, anch’esso con
funzione di collegamento.
5. Di solito abbiamo tre o quattro esposizioni, seguite da altrettanti divertimenti.
6. In conclusione troviamo di solito un pedale al basso, alla dominante oppure alla
tonica: sopra il pedale avvengono le ultime esposizioni di soggetto e
controsoggetto.

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La terminologia (soggetto, controsoggetto, esposizione, divertimento, pedale) deriva dalla teoria della Fuga,
e in generale della scrittura imitativa tipica del periodo Barocco.
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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [13.5.2019]

Osserviamo il seguente esempio.

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [13.5.2019]

Di seguito vengono evidenziate le esposizioni, con il soggetto in blu e il controsoggetto


in rosso, e i divertimenti, in giallo; i pedali sono segnati in verde.

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [13.5.2019]

Questa analisi evidenzia che il basso è così strutturato:


Soggetto esposto al Re maggiore
bb. 1-3
basso Tonalità di impianto (I)
Prima
bb. 1-6 La maggiore
esposizione Controsoggetto
bb. 4-6 Tonalità della
esposto al basso
dominante (V)
Primo Progressione ascendente di
bb. 7-9
divertimento grado
Si minore
Seconda
bb. 10-12 Soggetto esposto al basso Tonalità della relativa
esposizione
minore (VI)
Secondo Progressione discendente di
bb. 12-14
divertimento terza
Sol maggiore
Terza Controsoggetto esposto al
bb. 15-17 Tonalità della
esposizione basso
sottodominante (IV)
bb. 18-20 Pedale di dominante
Pedale di tonica
bb. 21-22 Re maggiore (I)
Conclusione nella tonalità di impianto

Come si realizza una esposizione?


Una volta identificati soggetto e controsoggetto bisogna trasportarli nelle tonalità in
cui avviene l’esposizione.
• Se il basso ha il soggetto, una delle voci superiori realizza il controsoggetto.
• Se il basso ha il controsoggetto, una delle voci superiori realizza il soggetto.

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [13.5.2019]

Per il momento, affidiamo il controsoggetto o il soggetto alla voce del soprano:


potranno però esporlo anche il contralto oppure il tenore.

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Teoria, analisi, composizione Rocco De Cia [13.5.2019]

Cosa fanno le altre due voci durante le esposizioni?


Le altre due voci (tenore e contralto) completano l’armonia.2
Per realizzare il basso correttamente è necessaria una analisi dettagliata dell’armonia
mediante i gradi o le funzioni armoniche.3

Cosa succede nei divertimenti?


I divertimenti sono di norma costituiti da progressioni, e spesso sono basati su
frammenti del soggetto o del controsoggetto. Anche nelle progressioni si cerca di
mantenere il principio dell’imitazione.4 Per il momento è però sufficiente badare alla
correttezza dell’armonia e della conduzione delle parti.

Cosa succede nei pedali?


Sopra il pedale, realizzato dal basso alla dominante o alla tonica, una coppia delle voci
superiori fa ascoltare un’ultima volta la coppia soggetto-controsoggetto, affidata a
soprano e contralto, oppure a soprano e tenore, oppure a contralto e tenore.
La tonalità in cui avviene quest’ultima esposizione è di norma la tonica (anche se il
pedale è alla dominante).

2
Osserviamo ad esempio che a b. 3 il Do non ha funzione modulante: si tratta della dominante secondaria del
IV (Re-Fa-La-Do) utilizzata in terzo rivolto. La cifratura è quindi (V2) - IV6. Da notare il caso del Re di b.
10: qui siamo in Si minore, quindi dovremmo trovare il Re naturale. In questo punto è però necessaria la
dominante secondaria del IV, esattamente come a b. 3: il IV di Si minore è l’accordo di Mi minore, e la
dominante di Mi minore è Si-Re-Fa-La; a b. 11 torna il Re naturale.
3
Tutte e quattro le voci dovrebbero partecipare in uguale misura alle imitazioni. Si potrebbero quindi elaborare
ulteriormente le voci di contralto e tenore inserendo alcune delle figurazioni tipiche di questo basso: ad
esempio la successione “croma più due semicrome”, con l’impiego delle note di volta, e simili. In una prima
fase è però opportuno non sovraccaricare le voci interne, per evitare di incorrere in errori di conduzione delle
parti (dissonanze non trattate correttamente, ottave e quinte parallele, e così via).
4
Ad esempio, alle bb. 7-9 di questo esercizio si potrebbe immaginare che una delle voci superiori, ad esempio
il soprano, risponda all’arpeggio discendente del basso collocato nella prima metà della battuta con un altro
arpeggio discendente collocato nella seconda metà della battuta.
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