Sei sulla pagina 1di 9

COLLOCAZIONE TONALE DELLE TRIADI

Tonalità maggiore

I II III IV V VI VII
Maj min min Maj Maj min dim

Tonalità minore naturale



I II III IV V VI VII
min dim Maj min min Maj Maj

Tonalità minore armonica



I II III IV V VI VII
min dim aum min Maj Maj dim

Tonalità minore melodica



I II III IV V VI VII
min min aum Maj Maj dim dim

Triade maggiore Triade minore Triade diminuita Triade Aumentata


Maggiore I-IV-V II-III-VI VII
Minore
III-VI-VII I-IV-V II
Naturale
Minore
V-VI I-IV II-VII III
Armonica
Minore
IV-V I-II VI-VII III
Melodica

La triade diminuita quando è relativa alla sensibile della tonalità sarebbe da scrivere
sempre in primo rivolto (re-fa-si). VII6

Esempio: DO MAGGIORE

I Do maggiore

IV Sol maggiore / Sol minore melodica

V Fa maggiore / Fa minore melodica e armonica
III La minore

VI Mi minore naturale e armonica

VII Re minore

Il VI grado della scala maggiore è l’unico grado possibile su cui costruire la relativa
minore perché hanno la stessa struttura logica, ciò significa che le triadi costruite sul
tetracordo risultano opposte.
LA NUMERICA

La numerica è la distanza tra la nota al basso e le note superiori.



Nelle triadi possiamo trovare uno stato fondamentale, un primo rivolto e un secondo
rivolto.

(Se gli accordi hanno alterazioni…)

Forma complessa Ridotta Forma complessa Ridotta


35 - 5# #
36 6 6# 6#
46 46 4# 6 4# 6

Numerica con le Settime


Stato Fondamentale 1° Rivolto 2°Rivolto 3° Rivolto
Numerica 1357 1356 346 246
Note Accordo Sol Si Re Fa Si Re Fa Sol Re Fa Sol Si Fa Sol Si Re
Cifratura V 3 5V 7 3 4V 6 2 4V 6
Num. Ridotta 7 56 34 2

La numerica nasce nel Periodo Barocco. Veniva usata per le partiture di


clavicembalo, violoncello o organo che suonavano il basso continuo (detto anche
basso cifrato o numerato) che è l'accompagnamento strumentale che conduce il
discorso d'insieme mediante l'elaborazione estemporanea di accordi, seguendo la
traccia della parte più grave della partitura.
GIRO ARMONICO
Il giro armonico è una successione di accordi considerati all’interno di una specifica
tonalità. Tale successione viene costruita seguendo delle regole teoriche ben precise.
Oltre ad avere una finalità didattica, il giro armonico viene sfruttato come base per
l’improvvisazione e molto spesso rappresenta la struttura armonica di base di tanti
brani, in particolare della musica leggera.

Il giro armonico si ottiene prendendo in considerazione quattro accordi costruiti su


quattro gradi della scala maggiore. Solitamente si muove per quarte ascendenti o
quinte discendenti (giuste).

Esempio:

I - VI - IV - V (DO - LA - FA - SOL)

Il IV può essere sostituito con il II (maggiore o minore).

Nel giro armonico bisogna creare tensioni e distensioni / risoluzioni.



La tensione può essere creata da una dissonanza, per esempio un cromatismo.

LE SUCCESSIONI ARMONICHE - CONCATENAZIONI


Successioni di terze discendenti ↓
I
VI
IV il IV e il II grado si possono mettere insieme in quanto II = IVmaj7
II
VII lo stesso discorso vale per V7 = VII
V
I

Successioni di quarta ascendente ↑ o quinta discendente ↓


I → IV
II → V
III → VI
IV → VII da usare se è una progressione. Il VII si collega di solito al III (inganno).
V→I
VI → II
VII → III

Le pentiadi sono accordi con aggiunta una quinta nota. Spesso questa nota è la 9.
La nona di dominante è la più usata.
NOMI DEI GRADI

I Tonica

II Sopratonica

III Mediante, Caratteristica o Modale
IV Sottodominante o Controsensibile*
V Dominante

VI Sopradominante

VII Sensibile o Sottotonica**

* il quarto grado si chiama controsensibile quando viene suonato assieme alla


sensibile e alla dominante cioè è in relazione armonica con questi due gradi.

** il settimo grado dista dalla tonica un semitono diatonico e si chiama sensibile nei
modi maggiore, minore armonico e melodico. Quando dista un tono dalla tonica si
chiama sottotonica (SIb è la sottotonica di DO nella scala minore naturale).

Nomi note: breve, semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma,


semibiscroma, fusa (o fusilla = 1/128).

TABELLA DELLA COMPOSIZIONE DEI RIVOLTI

PRIMO RIVOLTO

TRIADE DIMINUITA TERZA MINORE + QUARTA ECCEDENTE


TRIADE MINORE TERZA MAGGIORE+ QUARTA GIUSTA
TRIADE MAGGIORE TERZA MINORE + QUARTA GIUSTA
TRIADE ECCEDENTE TERZA MAGGIORE + TERZA MAGGIORE*

SECONDO RIVOLTO

TRIADE DIMINUITA QUARTA ECCEDENTE + TERZA MINORE


TRIADE MINORE QUARTA GIUSTA + TERZA MINORE
TRIADE MAGGIORE QUARTA GIUSTA + TERZA MAGGIORE
TRIADE ECCEDENTE TERZA MAGGIORE + TERZA MAGGIORE*
DIFFERENZA TRA CONTRATTEMPO E SINCOPE

La sincope ed il contrattempo sono fenomeni legati al ritmo atti a creare varietà nello
svolgimento di un brano di musica.

La sincope è causata dalla produzione dei suoni in corrispondenza degli accenti


deboli della misura che si protraggono su quello successivo, forte o mezzo forte. La
sincope può essere regolare o irregolare.

Il contrattempo provoca un effetto simile a quello della sincope con la differenza


che, al posto delle note, le pause occupano gli accenti dove cadono i tempi forti o
mezzo-forti delle misure, lasciando alle note lo spazio corrispondente ai tempi con
accentuazione debole. Può essere regolare: pausa che dura quanto la nota successiva;
irregolare: pausa dalla durata diversa dalla nota successiva.

L’emiolia è il mutamento della scansione ritmica che consiste nel passaggio da una
suddivisione binaria ad una ternaria. Ovvero due unità metriche ternarie vengono
trasformate in unità metriche binarie - es. battuta di 3/4 con legatura dell’ultimo
quarto al primo della battuta successiva.

Gli Attacchi in musica:

• Tetico, Tesis ovvero in battere


• Anacrusico: in levare
• Anacrusico: la nota in levare deve
superare il 50% del metro originario

• Ictus: attacco, colpo, inizio.


UM-UT-Uspr

Unità di metro (UM) viene identificata da una nota della durata di un’intera battuta.
È meglio scrivere UM con due figure legate. Una delle due deve essere la UT.

Unità di tempo (UT). Se metro semplice prendo il denominatore (es.: 1/4 UT di 4/4).
Se composto divido il numeratore del metro : 3. Prendo poi UM e lo divido per il
risultato.

Unità di suddivisione principale (Uspr): Se semplice UT : 2. Se composto guardo il


denominatore del metro scritto.

CADENZE
La cadenza è una formula armonico - melodica che conclude un discorso musicale
attraverso la successione di due o più accordi.

1. Perfetta (Autentica) : V - I

2. Imperfetta : V - I6 ; V - I46

3. Composta : IV - V - I ; II - V - I ; II6 - V - I (Napoletana)

4. Evitata : V - III ; V - V (movimento modulatore)

5. Sospesa (termina sulla dominante) : IV - V ; II - V ; I - V

6. Plagale : IV - I (spesso usata dopo una cadenza autentica: V - I IV - I

7. Inganno : V - VI (senso di sorpresa, sospensione).

8. Frigia (?)

9. Piccarda : m - M (brano su scala minore conclude su un accordo maggiore)

Pentatonica: scala che si forma togliendo i semitoni dalla scala maggiore, IV e VII.

DO RE MI SOL LA

1) Emitonica: T - st - T - T - st - T - T

2) Anemitonica (senza semitoni): T - T - T + st - T - T + st


LE SETTIME

La musica, connessa in svariati modi alla vita e alla quotidianità agisce in modo
consapevole o inconsapevole sull’uomo.

Il SUONO PURO o semplice è il risultato di un’oscillazione sinusoidale regolare e


periodica. Un esempio di suono puro lo dà il Diapason, creato nel 1711 da Jhon
Shore. Dopo varie altezze viene portato nel 1939 a 440 Hz.

INTONAZIONE E SISTEMA TONALE


L’accordatura PITAGORICA si basa sulla quinta giusta.
Pitagora:
Corda intera: 1/1 suono fondamentale DO
Corda divisa a metà: 1/2 Ottava DO
Corda divisa in tre: 1/3 Ottava (DO) - 2/3 quinta (SOL)
Corda divisa in quattro: 1/4 doppia OTTAVA DO

Dopo vari tentativi di ridurre queste limitazioni si arriva ai TEMPERAMENTI:


- temperamenti MESOTONICI ovvero otto terze maggiori accordate esattamente, ma
quinte temperate (se suono successioni di terze ottengo poi quinte diverse che vanno
quindi temperate per essere giuste)
- temperamenti INEQUABILI o ACCORDATURE BEN TEMPERATE che
tendevano ad uniformare l’accordatura delle terze e delle quinte attraverso una
leggera scordatura
- temperamento EQUABILE è un compromesso acustico che permette di far musica
in tutte le tonalità. Vengono mantenute le ottave pure e il comma pitagorico viene
ridistribuito in 12 semitoni uguali. Nasce l’enarmonia. La grandezza del semitono
diatonico e cromatico è identica e questo rende logico il rapporto tra terze minori e
maggiori.

GLI ELEMENTI DELLA MUSICA


Suono, silenzio, rumore = ordinamento del materiale
Melodia = successione temporale dei suoni
Armonia = contemporaneità di più voci
Ritmo e metro = durata dei suoni e classificazione del tempo
Dinamica = intensità
Timbro = qualità del suono

La parentesi GRAFFA viene detta ACCOLLATURA ed unisce due o più sistemi (ad
esempio pianoforte con due chiavi). Si utilizza la parentesi QUADRA se si hanno più
strumenti.
Nel primo caso le stanghette delle misure vengono prolungate, nel secondo no.

Questi si chiamano SCAMBI ENARMONICI e sono utili nel caso in cui si debba
suonare in tonalità con molte alterazioni ad esempio FAb (8b) = MI maggiore (4#)
La somma delle alterazioni presenti nelle scale enarmoniche dà sempre come risultato
12.
TONALITA’ RELATIVE = Le tonalità relative hanno lo stesso numero di alterazioni
e le stesse alterazioni, ma hanno una tonica diversa.
TONALITA’ OMONIME = hanno la stessa tonica e si distinguono e differiscono
sempre di 3 ALTERAZIONI ad esempio Do maggiore non ha accidenti, do minore ne
ha 3. FA MAGGIORE h 1b e Fa minore ha 4b.

SUDDIVISIONI IRREGOLARI
Un valore può esser suddiviso in modo binario o, attraverso l’uso del punto, in modo
ternario. In entrambi i casi si parla di suddivisione REGOLARE.
Esistono anche figurazioni complesse, chiamate SUDDIVISIONI IRREGOLARI.
La più conosciuta è la TERZINA (effetto accelerazione), dove un valore di persa
binario viene suddiviso in 3.
Se un valore ternario viene suddiviso in due, si parla di DUINA (effetto
rallentamento)

TRITONO = intervallo composto da tre toni - intervallo di quarta eccedente =


diabolus in musica - Flat 5 (che sarebbe poi la 5 diminuita ovvero 4 eccedente)

INTERVALLO DIATONICO è proprio della scala ad esempio RE FA#


INTERVALLO CROMATICO non è proprio di una scala e si forma per alterazione di
un intervallo diatonico RE SOL#
INTERVALLO ENARMONICO suonano identici ma vengono denominati e scritti in
modo diverso perché partono da suoni diversi.

LE SCALE
TETRACORDO = 4 suoni
TETRACORDO MAGGIORE:
1) T T ST (do re mi fa) porta all’affermazione della terza attraverso la tensione
discendente della controsensibile (fa)
2) T T ST (sol la si do) conduce alla tonica attraverso la tensione ascendente della
sensibile

SCALA MAGGIORE - T T S T T T S
SCALA MINORE NATURALE - T S T T S T T la si do re mi fa sol la
SCALA MINORE ARMONICA T S T T S TMZ ST (innalzo il VII grado) la si do re
mi fa sol# la
SCALA MINORE MELODICA innalzo VI e VII la si do re mi fa# sol# la - sale
melodica e scende naturale
SCALA BACHIANA sale e scende melodica
SCALA CROMATICA ottava strutturata in 12 semitoni uguali

Il primo tetracordo rimane invariato in tutte le scale minori.

LA SCALA PENTATONICA
E’ una delle scale più antiche ed è composta da 5 gradi. Non vi sono intervalli di ST e
quindi può definirsi ANEMITONICA.
A causa dell’assenza di ST non si verifica la tensione provocata dalla sensibile
cosicché la scala sembra mancare del suon fondamentale della tonica.
All’ascolto senso di fluttuazione.
Le pentatoniche con inserimento di semitoni trovano nella musica giapponese o
indonesiana.
PENTATONICA MAGGIORE = do re mi sol la - contiene le note dell’accordo
maggiore I-II-III-V-VI
PENTATONICA MINORE = do mib fa sol sib - contiene le note dell’accordo minore
I-IIIb-IV-V-VIIb contiene entrambe le blue note ovvero III e VII minore.

LA SCALA ESATONALE
E’ una scala per toni interi e deriva, nel temperamento equanime, nella suddivisione
dell’ottava in SEI intervalli di tono.
Per comodità viene scritta ENARMONICAMENTE ovvero invece di:
do re mi fa# sol# la# si# avremo DO RE MI FA# SOL# SIb DO (quindi la seconda
minore Sol# La# diventa una terza diminuita Sol# Sib).
Intervallo caratteristico è IL TRITONO ovvero la V# o IV dim, esso infatti compare
ben 4 volte nella scala (due triadi eccedenti + due triadi diminuite).

Potrebbero piacerti anche