6 gennaio 2020
[6.1.2020]
Dominanti secondarie
Lʼaccordo alla fine della prima battuta del corale Das waltʼ
Gott Vater und Gott Sohn può essere interpretato come
dominante secondaria del VI. Nel caso delle dominanti
secondarie non serve cercare un accordo comune: di
frequente essa è introdotta con un cromatismo (in questo
caso Do-Do# al basso).
“Attraverso” le tonalità
Una situazione ancora differente è costituita dallʼarmonia
fluida e instabile tipica degli sviluppi della forma sonata
nel periodo classico.[7] Potremmo interpretare questi
casi come modulazioni (ma non troviamo conferme
costituite da cadenze articolate, né interi episodi basati
sulle differenti tonalità toccate: tanto meno sarebbe
convincente parlare di “modulazioni transitorie”) oppure
come dominanti secondarie (ma spesso non troviamo veri
e propri accordi di dominante, né – ragione più forte – è
plausibile supporre di percepire una singola tonalità
centrale ai cui gradi secondari si riferiscono i vari accordi,
perché il rapido cambio di tonalità ha proprio lʼeffetto di
disorientare lʼascolto rispetto alle armonie dalle quali
proveniamo). In mancanza di una terminologia univoca,
mi limiterei a dire che in questi casi si “attraversano”
differenti tonalità. Una analisi armonica di massima si può
realizzare segnando le varie tonalità che troviamo
momento per momento, senza necessariamente dover
cifrare i gradi.