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Carl Maria Von Weber

Carl Maria Friedrich Ernst von Weber è nato il 18 Novembre del 1786 a
Eutin, una città della Germania . Egli fù un compositore, direttore d'orchestra e
pianista tedesco.

Fù il precursore di Wagner nella creazione di un opera Nazionale Tedesca, e pur


non dimenticando la lezione del Classicismo, Weber esprime con una
travolgente fantasia melodica e con una robusta intuizione drammatica la
sensibilità e l'estetica Romantica .

Figlio di un violinista, impegnato in un attività etinerante, visse fin da bambino


nell'ambiente teatrale. Già compositore di successo in seguito si dedicò al
concertismo dove il suo stile di vita rimase ricco di stimoli creativi .

Direttore dell'opera di Praga e poi dal 1816 alla morte di quella di Dresda,
sempre più preso da molteplici impegni, rallentò molto la scrittura di nuovi
lavori accettando comunque in seguito nel 1824 l'invito dalla Covent Garden
Opera House a Londra per la commissione dell'opera "Oberon". Weber si recò in
Inghilterra per concludere il lavoro ed essere presente alla prima del 12 Aprile.
Quando arrivò a Londra già soffriva di tubercolosi.

Morì in seguito a Londra nella notte tra il 4 e il 5 di giugno del 1826 all' età di 39
anni.

Compose : opere - musiche di scena - lavori sacri - concerti - corali -musiche da


camera - pagine lideristiche e pianistiche.

Compose anche lavori per clarinetto :

- Due Concerti per clarinetto e orchestra (in fa min op.73 1811, in mib magg
op.74 1811) ;

Quello che presenterò ed eseguirò oggi è il Concertino in Mi bemolle Maggiore


per Clarinetto e Orchestra, op.26 1810.
Il Concertino è diviso in 2 parti principali :

1. Adagio ma non troppo - Andante

2. Allegro

L'organico è formato da : Clarinetto Solista,flauto,2 oboi,2 fagotti,2 corni,2


trombe, timpani, archi

Il primo movimento (Adagio ma non troppo - Andante) presenta appunto un


adagio introduttivo, in modo minore; nella tonalità relativa troviamo dunque
un'apertura orchestrale in coda alla quale fa il suo ingresso il solista, e un lento
disegno melodico del clarinetto stesso, il cui incedere si scioglie nel finale nel
modo maggiore.

L'Andante che segue presenta invece un gioioso tema di forma A A' B (alla
dominante) A'', seguito da tre variazioni tutte anticipate da una breve
introduzione. La prima di queste introduzioni, che fa seguito all' esposizione
iniziale del tema, è costituita da rapidi movimenti scalari dell'orchestra e quindi
del solista, mentre la variazione vera e propria è caratterizzata da una ricca
fioritura di terzine intorno alla melodia principale. Il successivo episodio
orchestrale, porta invece alla seconda variazione nella quale il solista, sostenuto
dallo stesso andamento armonico sgrana un sinuoso filo di scale e arpeggi in
semicrome. L'ultima parte del concertino stempera in qualche modo la pulsione
ritmica per portare al tempo lento di una terza variazione con riferimenti vaghi
al tema iniziale, mentre la cadenza solistica si lega direttamente al secondo
movimento.

L'Allegro risulta quindi essere una sorta di prolungamento del primo movimento
tanto da presentare una quarta, seppur breve, variazione del tema precedente
(solo di A) mossa in un brillante 6/8. Nella successiva risposta orchestrale
troviamo invece un accenno a quello che sarà il tema di questo breve
movimento, prima del quale abbiamo un episodio in tonalità di dominante
senza un vero e proprio soggetto tematico, ma con un andamento ondulatorio
del solista fatto di scale e arpeggi.

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