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NICOLA BRUNO
Strumento musicale
Uno strumento musicale è un sistema che genera onde sonore e le irradia
nell’ambiente.
Sono elementi comuni tra gli strumenti:
o ELEMENTO VIBRANTE: la fonte dell’oscillazione, quando viene
eccitato, oscilla attorno ad una posizione di equilibrio.
o RISUONATORE: amplifica (o attenua) le vibrazioni dell’elemento
vibrante in modo selettivo alla frequenza, amplifica la potenza sonora e da
una forma d’onda.
o ADATTATORE DI IMPEDENZA : favorisce la trasmissione di energia
tra le varie parti dello strumento e tra strumento e aria.
Strumenti «ad ancia labiale»
Gli ottoni sono strumenti aerofoni, anche detti strumenti ad ancia
labiale, poiché le labbra dello strumentista hanno la stessa
funzione delle ance doppie nei legni:
Le labbra, sottoposte alla pressione dell’aria, si aprono e una
volta aperte la pressione diminuisce e la tensione dei muscoli
delle labbra le fa chiudere.
Questi movimenti velocissimi fanno si che le labbra oscillino,
creando una vibrazione che eccita la colonna d’aria.
Negli ottoni quindi sono le labbra l’elemento vibrante.
Il bocchino
Lo scopo del bocchino è di favorire la trasmissione di energia dalle labbra allo
strumento, è cioè un adattatore per le labbra: permette quindi che esse vibrino (cosa
che non sarebbe possibile senza il bocchino, dato il diametro troppo piccolo del
canneggio).
Si divide in 3 parti: bordo, tazza e gola.
Il timbro degli ottoni deve molto ai bocchini, in particolare all'angolo che si forma
tra tazza e gola. A seconda che esso sia più pronunciato o più smussato si faciliterà
un timbro chiaro (sono favorite le parziali armoniche superiori) come tromba e
trombone, o un timbro scuro (sono favorite le parziali inferiori) come nei flicorni. Il
corno invece è l'unico ottone che non presenta quest'angolo nel suo bocchino.
Esempi di bocchini:
tromba e trombone flicorno corno
La canna
Le vibrazioni prodotte dalle labbra, attraverso il
bocchino, entrano all’interno del canneggio, ma
essendo questo un risuonatore accordato, non
seleziona tutte le frequenze ma solo quelle
compatibili con i moti della colonna d’aria.
Tali modi normali sono simili a quelli delle corde
poiché agli estremi dello strumento si vengono a
formare 2 nodi di pressione e grazie alla
sovrainsufflazione si può far oscillare la canna alle
frequenze delle armoniche superiori.
A differenza degli altri strumenti però, la produzione degli armonici è alla base
della tecnica degli ottoni.
La frequenza della canna (conica), dati L la lunghezza della canna, n il numero
del modo di oscillazione e v la velocità del suono(343 m/s a 20°C).
L’efficienza di radiazione è il
rapporto tra energia acustica fuori e
dentro lo strumento.
Negli ottoni (c) è maggiore rispetto ai
legni (a e b) poiché in questi ultimi
l’energia si disperde anche attraverso i
fori tonali mentre negli ottoni l’unico
«foro» è la campana.
Sordine
Molto spesso agli ottoni è richiesto l’ausilio di
sordine, degli oggetti che si inseriscono
all’interno della campana e che modificano il
timbro lasciando invariate frequenza e modi
normali.
Ogni sordina ha le proprie frequenze di
risonanza perciò suono che ne viene fuori ha
un’efficacia di irradiazione molto ridotta, e una
presenza maggiore di frequenze acute
Bibliografia e sitografia