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LINFONODI ADDOMINALI

ANATOMIA:
Il gruppo portante di tutto il sistema linfatico addominale è
rappresentato dalle catene lomboaortiche situate intorno all'aorta:
esse ricevono le afferenza linfatiche dei compartimenti
retroperitoneale e peritoneale, sono in diretta continuazione con le
catene iliache comuni e, tramite queste ultime (ricevendo le
affluenze iliache interne ed esterne), drenano tutti gli organi pelvici
e gli arti inferiori.
I linfonodi lombo-aortici si dividono in:
preaortici: questi sono costituiti da sottogruppi che prendono il
nome dalle più importanti diramazioni aortiche (tripode celiaco, art.
mesenterica sup, art. mesenterica inf.) e che ricevono le afferenze
dalle stazioni linfonodali gastriche, epatiche, pancreatico-lienali,
mesenteriche e mesocoliche (che drenano tutto l'intestino tenue ed
il colon).
La regione del tripode celiaco è interessata da neoplasie del tratto
addominale dell'esofago, del cardias, dello stomaco edinoltre del
pancreas, del fegato e della colecisti; un'eccezione a questo tipo di
drenaggio è rappresentata dalle neoplasie ad insorgenza dal tratto
superiore della grande curvatura gastrica che afferiscono ai
linfonodi dell'ilo splenico.
paraaortici dx (o intercavo-aortici): sono disposte, insieme alle
paraaortiche sn, su entrambi i lati dell'aorta e ricevono i drenaggi
linfatici del rene, del surrene, dei testicoli, delle ovaie, prostata e
vescica (una volta superate le stazioni di primo drenaggio:
ipogastriche, iliache esterne e comuni) e delle paretimuscolari
paraaortici sn.
A livello dei tronchi arteriosi addominali le adenomegalie
determinano dislocazione (x es., allargamento dell'angolo
mesenterico-aortico). Inoltre l'aorta, essendo posta a ridosso dei
corpi vertebrali, raramente subisce l'azione di tumefazioni
linfonodali, essendo queste ultime localizzate prevalentemente al
davanti ed ai lati di essa. In questo caso il riconoscimento dei
contorni dell'aorta è facilitato dall'interfaccia ad elevata impedenza
acustica che si viene a creare tra il tessuto linfomatoso (a bassa
ecogenicità) e la parete vascolare tale da simulare una
degenerazione fibrocalcifica della parete stessa..
A livello delle vene le adenomegalie determinano compressione, ad
es., compressione della v. cava da parte di adenomegalie poste
lungo la parete posteriore.

La tecnica + comunemente usata x lo studio dei linfonodi


addominali è la TC, ma un contributo importante può essere dato,
in varie situazioni, anche dall'ecografia (è naturalmente limitata
dall'abilità dell'operatore e dal tipo costituzionale del Pz).
La RM non sembra avere sostanziali vantaggi rispetto alla TC.

I linfonodi normali o reattivi hanno contorni regolari e forma


ovalare con rapporto tra Ø longitudinale e trasversale > di 2. Sono
caratterizzati da una parte centrale iperecogena definita ilo
linfonodale, che corrisponde non solo all'ilo anatomico, ma anche
alla parte + interna della midollare ove sono presenti numerose
strutture riflettenti, come grasso e pareti dei vasi sanguigni e dei
seni linfatici.
Tale struttura è bene evidente nei linfonodi superficiali, mentre nei
linfonodi addominali l'ilo può essere difficilmente evidenziabile ad
esclusione delle adnomegalie del legamento epato-duodenale che
possono accompagnare le epatopatie acute e croniche.
L'ilo iperecogeno è circondato dalla corticale linfonodale,
omogeneamente ipoecogena.
L'abito costituzionale e la presenza di meteorismo intestinale
costituiscono frequenti limitazioni allo studio ecografico dei
linfonodi addominali.
La presenza della finestra acustica epatica consente quasi sempre lo
studio dei linfonodi dell'ilo epatico, periportali e celiaci.
A livello del legamento epato-duoenale è possibile individuare
anche piccoli linfonodi normali, specie nei giovani.
La possibilità di identificare le linfoadenomegalie retroperitoneali e
mesenteriche dipende dalla costituzione e dalle condizioni del pz e
l'ecografia in queste sedi non può quindi avere un'applicazione
regolare.
Limiti ancora maggiori esistono nello studio dei linfonodi pelvici, in
parte valutabili solo a ridosso dei vasi iliaci o mediante scansioni
transrettali o transvaginali.
Va comunque precisato che i pacchetti linfonodali + voluminosi (del
Ø di alcuni cm) possono essere identificati in qualsiasi sede
addominale.
In genere i linfonodi infiammatori si ingrandiscono mantenendo la
forma ovalare, mentre i linfonodi neoplastici assumono una forma
globosa con rapporto tra Ø longitudinale e trasversale < 2. Questo
parametro è valido x gli A, mentre nei B anche ilinfonodi reattivi
possono assumere una forma rotondeggiante.
Nei LH e LNH è frequente l'associazione di linfonodi singoli
ingranditi e globosi e di masse linfonodali voluminose, ambedue
con spiccata ipoecogenicità ecografica.
Al contrario i linfonodi metastatici presentano spesso una
ipoecogenicità intermedia, di tipo parenchimatoso, con, a volte,
calcificazioni.
Nelle masse linfonodali + grandi è frequente la presenza di aree
anecogene di necrosi.
L'ilo ecogeno, comunemente valutato nei linfonodi superficiali, è
raramente visibile in quelli addominali, quando presente e situato
in sede centrale, costituisce un segno indicativo x benignità. Se
eccentrico e deformato, depone x probabile malignità. Il fatto di
non evidenziare l'ilo ecogeno non ha significato diagnostico
rilevante nell'addome.

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