Sei sulla pagina 1di 12

Percorsi curricolari

in ambito chimico
PERCORSO DIDATTICO PER LA
SCUOLA DELL’INFANZIA E LA
SCUOLA PRIMARIA

ICS Folgòre da San Gimignano


La scelta di documentare
Per rispondere all’esigenza di chiarire meglio
alcuni passaggi e snodo significativi, le
insegnanti hanno utilizzato frasi, concetti,
suggestioni, rintracciate nella elaborazione
pedagogica e culturali di grandi autori.
Per ogni attività svolta viene esplicitata la
motivazione per la quale le insegnanti hanno
ritenuto di doverla proporre (Perché).
L’attenzione è poi focalizzata sugli aspetti ritenuti
importanti anche ai fini valutativi (Cosa
leggono le insegnanti)

ICS Folgòre da San Gimignano


Scuola dell’Infanzia
L’acqua e le sue proprietà
Fase 1: Pasticciando con l’acqua

"Se è bello? Ma è l'unica cosa da fare!" Disse il topo d'acqua solennemente,mentre si curvava in
avanti, remando. "Credi a me, mio giovane amico, non c'è nulla, assolutamente nulla che valga la
pena come questo andarsene a spasso in barca, semplicemente pasticciando. Pasticciando e
basta...."
In un'epoca in cui le pressioni per un'educazione di prestigio, spingono i
bambini a lavorare come topi di laboratorio affamati in un labirinto, è bene
ricordare che il loro cugino acquatico, rievocando i piaceri della vita, enuncia
una profonda verità pedagogica.
David Hawkins.

ICS Folgòre da San Gimignano


Fase 1 bis
Perché: Prima di un approccio razionale ci deve essere spazio per l’esperienza
quanto più possibile libera e completa con l’oggetto dell’osservazione perché le
cose osservate sono portatrici di una forte carica emotivo-affettiva e
coinvolgono aspetti della personalità non riconducibili al solo ambito cognitivo;
per permettere a ciascuno di relazionarsi al materiale da osservare secondo
modalità e tempi a lui più congeniali; per far sì che l’entusiasmo e l’interesse
fungano da stimolo e non da intralcio

Cosa leggono le insegnanti: questa fase offre la possibilità di osservare


nei bambini tutta una serie di atteggiamenti/comportamenti. In
particolare, l’attività libera a contatto con un materiale mette in evidenza
la capacità di attenzione/concentrazione (tempi, modalità) e fa emergere
gli aspetti più propriamente affettivo/emotivi (paura, eccitazione…)

ICS Folgòre da San Gimignano


Fase 2: la riflessione individuale

L’obiettivo è pervenire ad un approccio scientifico costruito


sull’alfabeto dell’osservazione-scoperta, sulla grammatica
dell’accorgersi: i bambini vanno messi nelle condizioni di
accorgersi, di adattare ciò che sanno pensare (ricordare,
spiegare, progettare) a ciò che sanno vedere, a ciò che
succede intorno a loro.
Franco Frabboni

ICS Folgòre da San Gimignano


Fase 1 bis
Perché: la curiosità, la voglia di sperimentare il mondo caratterizzano i bambini

di questa età. Le attività di tipo operativo arricchiscono queste potenzialità, per


introdurre pian piano nuovi strumenti metodologici e nuove conoscenze,
rispettando da un lato il modo di procedere nell’indagine che è tipico dell’età
(fare pensando), ma stimolando momenti di mediazione dell’esperienza in
modo che il fare sia sempre più accompagnato e sostenuto dal pensare.

Cosa leggono le insegnanti: il sapersi dare ragione dei cambiamenti e dei


non/cambiamenti della realtà, il provare a cercarne le cause, l’accorgersi
della coerenza e della non/coerenza tra ciò che si pensa e ciò che accade.

ICS Folgòre da San Gimignano


Fase 3-4: la rielaborazione collettiva
Perché: per giungere ad una definizione condivisa frutto del contributo del
gruppo. Sviluppo e potenziamento delle abilità linguistiche (capacità di
descrizione, argomentazione, uso di un linguaggio specifico, allargamento del
partimonio lessicale)

Cosa leggono le insegnanti: capacità di confrontarsi, di sostenere e


argomentare le proprie tesi, saper cambiare idea davanti all’evidenza o a
soluzioni ritenute migliori, di scegliere tra alternative diverse utilizzando
un criterio condivisibile, di leggere i simboli grafici definiti dal gruppo.

ICS Folgòre da San Gimignano


Fase 5: la verifica
Perché: per utilizzare le competenze sviluppate con le attività ad altri
materiali; per osservare le modifiche dei comportamenti iniziali/finali

Cosa leggono le insegnanti: capacità di trasferire le conoscenze


e le competenze in contesti diversi da quelli in cui si sono
sviluppate.
ICS Folgòre da San Gimignano
Scuola Primaria
Classe IV
Le soluzioni

I saperi scientifici sono, per così dire, faticosi ed hanno


bisogno dell’esperienza sensibile per trovare una loro
rappresentazione. I saperi quotidiani sono facilmente
rappresentabili, non hanno il difetto di essere
eccessivamente frammentati e parziali ed hanno bisogno
di una generalizzazione per poterli porre in un quadro
coerente. I saperi scientifici spiegano perciò la vita di tutti
i giorni e, all’opposto, i saperi quotidiani sono il substrato
– la grammatica – dei saperi scientifici.
B. Q. Borghi

ICS Folgòre da San Gimignano


La scelta del contenuto
Perché: non basta dare un nome alle cose: bisogna capire cosa siano le cose di
cui si parla. La parola “soluzione” rimanda immediatamente i bambini ai
problemi che risolvono a scuola. Per allargare il significato del termine non è
sufficiente la spiegazione dell’insegnante perché appropriarsi del significato di
una parola, in termini scientifici, implica una serie di operazioni complesse:
osservazione, analisi, classificazione, definizione. Prima di diventare il simbolo
del concetto, le parole sono strumenti per l’astrazione, la sintesi, la descrizione
dei tratti essenziali.

Cosa leggono le insegnanti: la capacità di stabilire relazioni concettuali tra


ciò che si sta facendo nell’immediato e le conoscenze e i saperi che
ciascuno ha a disposizione; la capacità di attingere a quei saperi; la capacità
di modificare, allargandola, la gamma di significati che può assumere un
termine.
ICS Folgòre da San Gimignano
Scuola Primaria
Classe V
L’evaporazione

È più facile l’acquisizione di migliaia di fatti nuovi che


non quella di un nuovo orientamento nel considerare
alcuni, pochi fatti già noti.
L. S. Vygotsky

ICS Folgòre da San Gimignano


La scelta del contenuto
Perché: il riscaldamento e/o l’evaporazione dell’acqua sono fenomeni quotidiani, di
cui tutti i bambini hanno un’esperienza diretta. Ma un conto è avere la percezione che
qualcosa accade ( si stendono i panni perché possano asciugare), altra cosa è
concettualizzare ciò che è accaduto, ovvero sistematizzarlo, trasformarlo in uno
strumento disponibile per nuove acquisizioni. Lo scopo delle attività è proprio rendere
consapevoli i bambini di ciò che accade nell’ambiente e fornire a ciascuno gli
strumenti per essere persone attente, capaci di valutare, decidere, intervenire sui
fenomeni in maniera autonoma e difficilmente condizionabile.

Cosa leggono le insegnanti: i bambini di questa età devono essere in grado di


esprimere pareri e giudizi, di argomentare in modo logico, di sostenere ipotesi e
di verificarle con l’esperienza. L’attività sui passaggi di stato consente di
esercitare queste competenze all’interno di un contesto scientifico che mira da
un lato, all’acquisizione di concetti (evaporazione, ebollizione), e dall’altro alla
interiorizzazione di un metodo di studio e di lavoro fondato sull’osservazione.

Potrebbero piacerti anche