Rasero Andrea
CONTESTO DIDATTICO
Classe V B
(2 ore di Scienze per settimana)
CONCETTI STRUTTURANTI
Terremoti
Faglie
Forze di compressione, distensione e taglio
Ipocentro di un sisma
Epicentro di un sisma
Onde sismiche longitudinali, trasversali e superficiali
Distribuzione degli epicentri sulla superficie terrestre
Piano di Benioff
Sismografi
Reti sismiche
Scala Richter
Scala Mercalli
MAPPA CONCETTUALE
PREREQUISITI
Superficie terrestre e forma della Terra (geoide)
Minerali e rocce
Studio dell’interno della Terra:
suddivisione crosta, mantello, nucleo
e suddivisione litosfera, astenosfera, mesosfera
Pieghe e faglie e deformazione delle rocce
QUESTIONARIO DELLE
RAPPRESENTAZIONI
1) Cosa avviene sulla superficie terrestre in occasione di
un terremoto?
2) Cos’è e come si propaga un’onda meccanica?
3) I terremoti possono verificarsi in qualsiasi punto della
superficie terrestre? Esistono zone a maggior rischio
sismico?
4) I terremoti possono avere gradi di intensità differenti?
Oppure un terremoto è sempre così devastante da non
essere misurabile? Motiva la risposta.
INDIVIDUAZIONE
MISCONCEPTIONS
Terremoti generati a livello della superficie terrestre
(come se ipocentro ed epicentro coincidessero)
Mancata concezione della presenza di vari tipi di onde
sismiche (longitudinali, trasversali e superficiali)
Terremoti casualmente distribuiti su tutta la superficie
terrestre (NO regioni a maggior maggior rischio sismico)
Terremoti solamente in alcune regioni particolari della
superficie terrestre (impossibili nelle altre zone)
Mancata valutazione dell’esistenza di vari gradi di
intensità dei terremoti ( terremoto sempre disastroso)
OBIETTIVI
Comprendere la natura e l’origine dei terremoti
Distinguere i vari tipi di onde sismiche (longitudinali,
trasversali, superficiali)
Saper indicare sul planisfero le aree maggiormente
soggette a terremoti
Conoscere la distribuzione degli ipocentri, tipica di
alcune aree della Terra, su un piano di Benioff
Valutare l’esistenza dei vari gradi di intensità dei
terremoti e conoscere le due scale di misura di riferimento
(scala Mercalli e scala Richter)
STRATEGIE DIDATTICHE
Utilizzo del libro di testo:
“Corso di geografia generale”, Matteo Filippini e Luigi
Bignami, Minerva Italica, Milano, 1995
Esperienza con grossa molla di plastica colorata
(direttamente in aula durante la prima lezione frontale)
Visita guidata su siti web:
www.wikipedia.org
www.gm.ingv.it (Ist. naz. geofisica e vulcanologia)
www.earthquake.it
www.astrogeo.va.it/sismi.htm (Centro geofisico prealpino)
ORIGINE DEI TERREMOTI
L’esistenza dei terremoti è la testimonianza più diretta
della presenza, all’interno della Terra, di forze immani
capaci di frantumare e spostare spessori notevoli di roccia;
quando questi eventi si verificano parte dell’energia che
tale fenomeno ha prodotto viene liberata sotto forma di
onde meccaniche che generano un terremoto.
Libro di testo:
“Corso di geografia generale”, Matteo Filippini e Luigi
Bignami, Minerva Italica, Milano, 1995
Grossa molla di plastica colorata
Collegamento web
TEMPI e SPAZI
Tempi: 6 ore totali (2 ore per settimana)
• 1 ora per l’esecuzione e la discussione collettiva del
QUESTIONARIO DELLE RAPPRESENTAZIONI
• 3 ore di lezione frontale
• 1 ora in sala computer
• 1 ora per verifica dell’apprendimento
Spazi: aula, sala computer
VERIFICHE
DELL’APPRENDIMENTO
1) Spiega come le forze di compressione, distensione e
taglio agiscono sulle rocce terrestri fino a 100 Km di
profondità. Quando si verifica un terremoto?
2) Descrivi come si propagano e come vengono percepiti
sulla superficie terrestre i vari tipi di onda: longitudinale,
trasversale e superficiale.
3) Elenca le regioni della superficie terrestre più colpite da
fenomeni sismici. Cosa rappresenta il piano di Benioff?
4) Illustra brevemente su cosa si basano la Scala Mercalli e
la Scala Richter. Perché la Scala Mercalli è ancora
utilizzata dai sismologi?
OSTACOLI RISCONTRATI
Problemi nel concepire come e quando un certo tipo di
roccia possa passare da comportamento plastico a
comportamento rigido
Difficoltà nella rappresentazione mentale dell’effetto
complessivo di forze di compressione, distensione e taglio
(con relativi tipi di onde sismiche) sulle rocce della crosta
Mancate basi per poter comprendere per bene il perché
della distribuzione tipica di zone maggiormente interessate
a terremoti (poiché non ancora affrontata la teoria della
tettonica a zolle)
Poca chiarezza nella comprensione del processo alla base
della formazione di un piano di Benioff (per lo stesso
motivo del punto precedente)