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dimostrazione
della selezione
naturale data
da HW Bates
(1862) per le
farfalle
mimetiche
Papilio
dardanus
SELEZIONE SESSUALE
Le modalità di
speciazione
Esempio di speciazione
allopatrica
Meccanismi di isolamento
riproduttivo
Classificazione dei meccanismi di
isolamento riproduttivo
I fattori evolutivi
2004
DARWIN NELLA SCUOLA
ITALIANA
DARWIN
NELLA
SCUOLA
ITALIANA
BIBLIOGRAFIA
• www.darwinday.org
• www.aboutdarwin.com
• www.darwinfoundation.org
• www.eversincedarwin.org (italiano)
• www.darwinitalia.blogspot.com (italiano)
• www.talkorigins.org
• www.marcellosala.it (didattica)
• www.unipv.it/webbio/labweb/primantr/news/riformas
cuola.htm
• www.nap.edu/html/creationism/index.html
• Intelligent design. HA Orr. Le Scienze, ottobre 2005
• Darwin. Il genio fra passione e sofferenza. S Agostini.
Alpha test, 2004
ASPETTI DIDATTICI DELLA
PRESENTAZIONE
MODELLO DI UNITA’ DIDATTICA
1. Obiettivi
5. Verifica 2. Prerequisiti
4. Metodi 3. Contenuti
PREREQUISITI E
OBIETTIVI
OBIETTIVI DELLA
PRESENTAZIONE
Il tema:
E’ il più importante ed unificante concetto delle
scienze della natura.
Promuove l’interdisciplinarietà, in quanto
l’esposizione del concetto coinvolge diversi
aspetti del mondo naturale, quali la biologia,
l’ecologia, la geologia, la chimica, la fisica, ecc.
Rende consapevoli della storicità delle teorie
scientifiche e permette collegamenti con la storia
del pensiero umano.
Consapevolezza che la scienza sulla base di dati di
fatto sempre più precisi emette teorie
interpretative, ma che queste debbono essere
sottoposte a verifica e discussione.
OBIETTIVI DELLA
PRESENTAZIONE
Acquisizione del concetto di evoluzione per capire la
storia della vita.
Conoscere le tappe essenziali del pensiero
evoluzionistico, le teorie, gli autori, gli aspetti
salienti e gli eventuali difetti di ciascuna di esse.
Conoscere le prove a sostegno dell’evoluzione.
Comprendere l’importanza dell’ambiente e della
selezione naturale nel determinare il
cambiamento.
Conoscere i più recenti sviluppi della teoria
evoluzionistica e gli apporti delle varie discipline
per determinare i meccanismi del cambiamento
evolutivo.
STRUMENTI DIDATTICI
• Sempre più spesso viene adottato anche
nei libri di testo il metodo storico, cercando
di contestualizzare le idee (e le scoperte)
che vengono man mano definite nel tempo.
• Questo è utile perché fa capire come il
processo di acquisizione di idee innovative
sia profondamente integrato con il
pensiero sociale e filosofico (e scientifico-
tecnologioco) dell’epoca.
• Questo permette anche l’introduzione di
elementi discorsivi, che allargano i confini
culturali, ma allentano anche l’impegno
richiesto per l’acquisizione cognitiva di
certi argomenti “aridi” ed anche
concettualmente “difficili”.
DIFFERENZE FRA I METODI
PER LA 59 E LA 60
• Classe 59
Metodo storico più discorsivo, spiegando
le idee essenziali ed i ragionamenti da
fare per arrivare a quelle conclusioni.
· Classe 60
Metodo storico più analitico e
approfondito, insistendo sui collegamenti
con altre discipline e fornendo le
dimostrazioni sperimentali su quanto si
va spiegando.
OSTACOLI COGNITIVI
• Concetto fortemente “ideologico”. Possibile
contrasto fra idee religiose e scienza.
• Difficoltà a collegare teoria ed osservazioni.
MISCONCETTI
NOMENCLATURA
Evoluzione: processo di trasformazione degli
organismi, per cui le specie viventi derivano da
forme preesistenti.
Selezione naturale: insieme di meccanismi che
consentono ad alcuni individui di una popolazione
di riprodursi e di sopravvivere in maniera
differenziale rispetto alla generalità.
Popolazione: è l’unità di evoluzione, cioè un gruppo
di individui della stessa specie che vivono nello
stesso luogo con eguali probabilità di incrocio.
Microevoluzione: è l’evoluzione che produce al
massimo specie e sottospecie nuove.
Macroevoluzione: è l’evoluzione che ha come effetto
l’origine di nuovi piani organizzativi o, comunque,
delle alte categorie sistematiche.