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L’ attività di classificazione e identificazione degli oggetti vieni inizialmente esercitata dall’uomo per motivi
utilitaristici, ha assunto le caratteristiche di studio ordinato della biodiversità passando attraverso tappe
influenzate dal pensiero filosofico e religioso oltre che dalle sempre nuove conoscenze scientifiche. Tutti gli
organismi attualmente presenti derivano da organismi primitivi mediante un processo di graduale
divergenza che Darwin ha originariamente definito “discendenza con modificazione” o evoluzione.
Evoluzione Cosmica : dati astronomici —> trasformazione di stelle, del sistema solare e degli altri sistemi
dell’Universo.
Evoluzione Geologica : studio della frantumazione delle masse continentali e del loro sollevamento,
erosione delle terre emerse, formazione di sedimenti.
Evoluzione Organica : storia degli animali e delle piante. In riferimento al complesso dei processi che
hanno potuto trasformare la vita sulla Terra, a partire dalle sue forme più antiche e semplici.
Nessuna specie più evoluta di un’ altra, tutte si evolvono contemporaneamente. Differente complessità
strutturale, le specie si limitano a mutare. È importante riconoscere che l’ evoluzione può o non può
portare ad una nuova specie.
FILOSOFI GRECHI
Anassimandro, VI sec A.C. : “le forme di vita più semplici precedono quelle complesse. Gli uomini
derivano dai pesci”
Aristotele IV sec. A.C. : “le specie non si evolvono, sono immutabili. Le forme di vita sono in scala
gerarchica, dalle forme più semplici a quelle più complesse, all’ apice c'è l ‘ uomo.”
Dopo di loro, la domanda “Come mai gli esseri viventi hanno quel determinato aspetto e non un altro?”
non si pone per quasi 2000 anni …
Indaga sul perchè dell’essere in sé, perchè c'è qualche cosa e no. Niente. Riguarda La differenza tra il
niente e qualcosa. La bellezza e l’armonia del Creato dimostra non solo il disegno del Creatore, ma anche
l’esistenza di una Provvidenza ininterrottamente impegnata a vigilare ed assistere ogni creatura. Pone
quindi la questione ad un livello principalmente ontologico, non fenomenologico.
LAMARCK (1744-1829)
Le specie non sono immutabili nel tempo ma si trasformano continuamente, in generale avviene un
passaggio dal semplice al complesso che produce una classificazione “naturale” che la rappresenta.
L evoluzione secondo Lamarck avveniva tramite lo sviluppo degli organi di cui è più frequente l’ uso
mentre regrediscono quelli il cui uso è saltuario o nullo. La tendenza alla perfezione evolve per cause
interne non metafisiche ed insite nella complessa organizzazion
Negli esseri viventi è presente una spinta interna al cambiamento che si manifesta attraverso l’uso e il
disuso delle parti (“l’uso potenzia mentre il disuso lo atrofizza”) e l’editarietà di dei caratteri acquisiti.
Famoso esempio delle giraffe; la rana o gli uccelli marini il cui utilizzo dei piedi per nuotare o cacciare li fa
sviluppare piedi palmati; uccelli arboricoli sviluppano zampe con dita e unghia allungate per afferrare rami.
—Nuovi bisogni indotti da cambiamenti ambientali stimolano una risposta motoria, si produce un afflusso
di fluidi in un dato punto del corpo che tende a soddisfare il bisogno.
—Il perdurare degli stimoli determina la ripetizione di tali meccanismi : si sviluppa un dato organo già
esistente o se ne forma uno nuovo.
IL FISSISMO
Nasce da una interpretazione letterale della Bibbia, a ci si vuole dar un valenza scientifica
C. Von Linnè : “Noi contiamo tante specie quante diverse forme furono create in principio. Vi sono tante
specie quante diverse produsse in principio l’Ente Infinito.”
L’ uso della bussola favorì la navigazione in mare aperto e negli oceani. L’ ardore della ricerca e la gioia
della scoperta dettero cuore i naviganti di oltrepassare le Colonne d’Ercole, nel Medioevo considerate il
limite stremo verso l’ignoto Oceano, popolato di mostri e ritenuto sede di fenomeni spaventosi. Alle
numerose scoperte derivate da tale impulso, volte a allargare la conoscenza del continente africano e
asiatico, seguì la più importante conquista : la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo nel
1492.
Nascita della Biogeografia, la scienza che studia la distribuzione nello spazio e nel tempo degli organismi
viventi e delle cause che lo determinano.
L’ Anatomia Comparata pone molte domande -> differenza tra Analogia e Omologia delle strutture
Nascita della Paleontologia : i fossili presenti nei vari strati di rocce possono corrispondere a organismi
vissuti in tempi diversi ? Rappresentano cioè una sequenza temporale ? Si nota un aumento della
complessità negli organismi fossili. L’ idea di un’evoluzione cominciava a diffondersi
Nel corso della stori della Terra alcune catastrofi improvvise e violente avrebbero estinto le specie di vaste
regioni. Queste zone sarebbero poi state successivamente ripopolate da altre specie provenienti da
regioni limitrofe (di cui ancora non si sono trovati i fossili, non sono nuove specie). Per spiegare l’esistenza
di resti fossili di organismi diversi da quelli attuali e quindi conciliare i dati paleontologici con le parole
della Bibbia propose una sua teoria.
Le specie viventi si trasformano nel tempo. Nel 1700 lo studio dei fossili dimostrava l’esistenza di antichi
organismi talvolta molto diversi da quelli attuali, suggerendo che le specie viventi si trasformano nel
tempo.
Il naturalista Georges-Louis Buffon avanzò l’ipotesi che i viventi si fossero originati da un esiguo numero di
antichissimi antenati. Intuì che tutte le specie, sia vegetali che animali, non sono fisse nella forma e nella
funzione (quindi andava contro la teoria Fissista), ma in realtà, nel momento in cui una determinata specie
vegetale o animale ha dato nascita a una forma migliorata (si dirà con Darwin “evoluta”, termine che
all’epoca ancora non esisteva), la precede versione della medesima scompare.
Quindi Buffon, insieme a Lamarck che successivamente appoggerà molte delle sue teorie, è stato il primo,
cento anni prima di Darwin, a dare una impronta dinamica degli organismi viventi e alle manifestazioni
vitali.
Nonno di Charles Darwin, era tra coloro che sostenevano che le specie viventi si trasformano nel tempo e
che tali cambiamenti testimoniati dai fossili, sono il risultato dell’interazione delle popolazioni con
l’ambiente. Lo sviluppo dell’organismo, così come lo sviluppo della personalità umana, si determina grazie
al succedersi di interazioni contrastanti. La fisionomia degli individui è frutto dell’interazione tra
popolazione e ambiente.
Il padre della geologia. Con lui lo studio delle scienze della terra diventa sistematico. Dilata la cronologia
del pianeta. La Terra non è sempre stata così come la vediamo ma ha subito dei mutamenti lievi e
progressivi. Lo studio dei fenomeni attuali è la chiave per capire gli eventi terrestri del passato.
—Ogni specie se potesse riprodursi incontrollatamente, coprirebbe l’inter superficie terrestre. In effetti il
numero rimane quasi costante per l’intervento di fattori limitanti presenti in natura.
— Ogni organismo può produrre più figli di quanti riescono a sopravvivere (osservazione + esperienza
incroci).
—“Quegli individui che possiedono qualità superiori, fisiche, di comportamento o per altri attributi, hanno
più probabilità di sopravvivere di quelle non così dotati”
Diverse varietà di animali come cani o piccioni, possono essere selezionati per manifestare certi caratteri
(selezione artificiale). Le differenze cosi prodotte tra razze domestiche sono più grandi di quelle tra specie
selvatiche. Basi genetiche per i cambiamenti evolutivi.
Nasce nel 1809, studia a Edimburgo (medicina) e a Cambridge (teologia). La sua preparazione è sommaria
e non naturalistica. Scrive in un autobiografia : “I tre anni passati a Cambridge furono sprecati, in modo
altrettanto completo dei due anni passati ad Edimburgo o di quelli della scuola media”.
Nel dicembre 1831 Darwin si imbarcava nel Beagle iniziando un viaggio naturalistico che sarà alla base
della sua formazione culturale e della sua teoria sull’evoluzione degli organismi.
Nel viaggio Darwin aveva subito distinto in tre classi le barriere coralline : isole lagunari o Atolli, barriere o
cinture di banchi, scegliete frangenti o scogliere marginali. Aveva affermato che una teoria seria doveva
poter spiegare l’origine di tutte e tre le categorie.
Nelle popolazioni di una data specie esiste una tendenza alla sovrapproduzione di individui che
manifestano una certa variabilità e che, nel corso della vita, entrano in concorrenza tra loro. A causa della
lotta per la vita, i più adatti ad un determinato ambiente vegano favoriti ed hanno maggior successo
riproduttivo mentre soccombono i meno datti che hanno minori probabilità di trasmissione dei oro
caratteri.
A) Intraspecifica : competizione che si attua tra gli individui della stessa specie (es. per il cibo o per le
femmine).
B) Interspecifica: tra specie differenti (es. risorse comuni, rapporti preda-predatori); principi di esclusione
competitiva.
C) Fisica : lotta per l’esistenza che gli individui di una specie ingaggiano per superare fattori naturali
avversi (es. clima)
Le isole Galapagos si rivelarono un vero e proprio laboratorio dell’evoluzione, dove gli effetti
dell’isolamento e della selezione naturale si potevano e si possono toccare con mano : “… mi venne
improvvisamente da pensare che le modificazioni favorevoli tenderebbero ad essere conservate e quelle
sfavorevoli ad essere eliminate…”
Grande esempio sono fringuelli dell’arcipelago. 13 varietà inesistenti altrove, becchi diversi adattati l tipo
di alimentazione. Il fringuello terrestre dal buco grande (Magnirostris) si alimenta di semi grandi e duri. Il
fringuello terrestre piccolo (Fuliggginosa) mangia semi piccoli e duri. Il fringuello arboreo grande
(Psittacula) mangia grandi insetti. Il fringuello gorgheggiante (Olivacea) è adatto per alimentarsi di insetti
piccoli. Tutta questa varietà deriva dall’influenza della selezione naturale da un progenitore comune e dalla
deriva genetica.
——Conclusione 1 : lotta per l’esistenza tra gli individui una popolazione, che porta alla sopravvivenza di
una parte, spesso una piccola parte, della progenie di ciascuna generazione.
——Conclusione 2 :l a sopravvivenza nella lotta per l’esistenza non è casuale ma dipende in parte dalla
costituzione ereditaria degli individui che sopravvivono. Questa sopravvivenza diseguale costituisce il
processo di selezione naturale.
——Conclusione 3 : col passare delle generazioni questo processo di selezione naturale può portare ad
un continuo, graduale cambiamento della popolazione, cioè all’EVOLUZIONE, e alla produzione di nuove
specie.
OMOLOGIA STRUTTURALE
Elementi scheletrici come le ali in pipistrelli uccelli o perfino pterodattili, sono tutte modificazioni della
comune configurazione dell’arto anteriore dei vertebrati terrestri. Stessa cosa per zampe di cavalli, talpe e
uomini. Strutture anche diverse ma di stessa origine : strutture OMOLOGHE.
ANALOGIA STRUTTURALE
Quando i caratteri adattativi hanno una funzione simile ma un’origine dissimile. Ad esempio ali di insetti
analoghe a quelle dei vertebrati, derivano non da arti ma da prolungamenti della parete del corpo.
“…Grazie a questa lotta per la vita, qualunque variazione anche se lieve, qualunque ne sia l’origine, purché
risulti in qualsiasi grado utile ad un individuo appartenente a qualsiasi specie, contribuirà alla
conservazione di quell’individuo e, in genere, sarà ereditata dai suoi discendenti. A questo principio, grazie
al quale ogni più piccola variazione, se utile, si conserva, ho dato il nome di selezione naturale: essa non
potrebbe fare nulla se non si verificassero variazioni favorevoli...”
La selezione maturale conserva e accumula nel corso dei millenni quelle piccole variazioni casuali che
rendono alcuni individui più adatti a vivere nel loro ambiente e a uscire vittoriosi nella lotta per la
sopravvivenza.
In sé le variazioni non hanno né scopo né direzione (non c'è finalismo) ma possono essere più o meno
utili a un organismo per la sua sopravvivenza e per la sua riproduzione—> Gradualismo
OSSERVAZIONI
—1) Tutti gli organismi generano più figli di quanti ne sopravvivono fino all’età adulta.
Per esempio, una coniglia può produrre anche sette cuccioli a ogni gravidanza, ma questi non
sopravvivono tutti fino all’età adulta.
Ad esempio, branchi di diversi animali vivono sugli altopiani dell’Africa : gnu, zebre, gazzelle ecc. ecc.
Ogni anno le femmine partoriscono molti cuccioli, ma la dimensione complessiva della popolazione di
queste specie rimane la stessa. Ci sono diversi fattori che mantengono costante la popolazione, tra i quali
la competizione per il cibo, la predazione e le malattie.
Ad esempio la presenza di tre diversi tipi di colo e di disegno del mantello delle giraffe.
—4) Alcune caratteristiche sono ereditarie e quindi trasmesse alla generazione successiva.
Darwin osservò che molte caratteristiche venivano trasmesse dai genitori ai figli. Alcuni caratteri ereditari
sono piuttosto evidenti negli esseri umani : come il colore dei occhi e quello dei capelli. Altri sono meno
evidenti : come il gruppo sanguigno.
DEDUZIONI
—1) Tutti gli organismi sono impegnati in una lotta per la sopravvivenza e solo quelli meglio adatti riescono
a sopravvivere.
—2) Gli organismi che sopravvivono hanno maggiore probabilità di riprodursi, e quindi di trasmettere
caratteri utili per l’adattamento alla propria progenie.
Gli individui meglio adattati al proprio ambiente hanno maggiori probabilità di sopravvivere e di riprodursi,
trasmettendo quindi i caratteri utili alla generazione successiva.
—Gli individui di ogni specie differiscono l’uno dall’altro per caratteri che insorgono in modo casuale.
—Ogni generazione produce più prole di quanta ne possa sopravvivere : la competizione tra gli individui
determina una “lotta per l’esistenza”.
—Arrivano a riprodursi solo gli individui che nella competizione hanno il sopravvento (“sopravvivenza del
più adatto”). La qualità di “più adatto” si manifesta nel successo riproduttivo, unico vento rilevante ai fini
dell’evoluzione.
—Il più adatto in quel momento e in quell’ambiente trasmette alla discendenza i suoi caratteri e quindi
l’evoluzione procede per piccoli passi : “Natura non fecit saltus ”.
— La documentazione fossile
— L’anatomia comparata
— L’embriologia comparata
— La biologia molecolare
Fossile : Ciò che rimane di un organismo o il segno evidente della sua presenza (come un’impronta).
Può essere :
—3) un’impronta nella roccia, o un calco (calco di una conchiglia, orme di zampe)
—4) una parte molle non alterata o parzialmente alterata (insetti nell’ambra, resti mummificati).
La Documentazione Fossile (una serie ordinata di fossili che affiorano in rocce sedimentarie databili)
fornisce una delle prove più importanti dell’evoluzione —> documentano i cambiamenti che la vita ha
subito nel tempo, dimostrano che gli esseri viventi si sono evoluti in una sequenza cronologica.
La balena Basilosaurus, oggi estinta, era dotata di arti posteriori lunghi circa 50 cm (di cui si possiede il
reperto fossile). Le balene attuali sono prive di arti posteriori, ma possiedono le ossa della gamba e del
piede ridotte ad abbozzi non funzionali al movimento (esempio di organi vestigiali). Gli arti anteriori
svolgono invece la funzione di pinne. Tutte le balene moderne derivano dall’evoluzione di mammiferi a
quattro lati che vivevano sulla terraferma 55 milioni di anni fa.
Il ritrovamento di fossili di stessi organismi in continenti diversi (costa nord-est dell’America meridionale e
costa sud-ovest dell’Africa) sarà spiegato con la teoria della deriva dei continenti di Wegener nel 1915, e
2) LA BIOGEOGRAFIA
Come mai luoghi con clima e topografia simili sono popolati da organismi molto differenti ?
— L’ambiente delle isole Galapagos era più simile a quello di altre isole tropicali, anche distanti, che non al
vicino continente Sudamericano.
— Eppure gli animali delle isole Galapagos erano più simili alle specie continentali che agli animali delle
isole con habitat simile (per esempio le 13 specie di fringuelli osservate da Darwin erano similia a specie
del Sud America)
Deduzione : ognuna di queste spese non era stata creata separatamente dalle altre distribuite sulle isole,
ma tutte derivavano da un antenato comune proveniente dalla terraferma.
Si abbandona la dottrina creazionista che prevede che ogni specie sia stata creata per un certo tipo di vita
e sia stata posta nella località a cui è stata adattata.
3) L’ANATOMIA COMPARATA
È la disciplina che mette a confronto le strutture corporee di specie diverse. Per esempio, osservando gli
arti anteriori di coccodrilli, aquile, balene, cavalli, pipistrelli e degli uomini, si può osservare che sono
costituiti dagli stessi elementi scheletrici. Questa stessa origine definisce le Strutture Omologhe .
Omologia : somiglianza strutturale ma non sempre funzionale, riscontrabile in organismi di specie diverse
che si ritiene abbiano un antenato comune. Strutture Analoghe sono invece quelle con somiglianza
funzionale ma non strutturale, come le ali degli insetti e quelle degli uccelli.
Si definisce Convergenza Evolutiva il fenomeno per cui specie diverse vivono nello stesso tipo di
ambiente, o in nicchie ecologiche simili, sulla spinta delle stesse presto in ambientali, si evolvono
sviluppando, per selezione naturale, determinate strutture o adattamenti che li portano ad assomigliarsi
moltissimo. Tali specie sono dette convergenti.
Casi di convergenza evolutiva si possono osservare tra forme di vita presenti contemporaneamente in
dovere aree del mondo, sia comparando resti fossili appartenenti a diverse epoche geologiche.
Euteri e Marsupiali
Il processo di radiazione evolutiva che nel corso del Paleocene ha portato i Mammiferi ad occupare
diverse nicchie ecologiche lasciate libere dalla estinzione dei dinosauri, ha prodotti notevoli somiglianze
tra i mammiferi placentati evolutisi all’interno di diverse specifiche nicchie in varie zone dell’Eurasia,
dell’America, e dell’Africa, e i corrispettivi marsupiali, evolutisi invece in modo del tutto indipendente
nell’isola Australiana.
Animali marini
Gli squali, appartenenti alla classe dei pesci cartilaginei, i delfini dei mammiferi sotto la pressione
dell’ambiente acquatico che li circonda si sono evoluti assumendo una morfologia idrodinamica
complessivamente molto simile.
4) L’ENBRIOLOGIA COMPARATA
È la disciplina che mette a confronto le strutture corporee che compaiono durate lo sviluppo embrionale di
organismi di specie diverse.
Le specie imparentate presentano stadi simili nel corso dello sviluppo embrionale.
IN TUTTI GLI EMBRIONI DI VERTEBRATI ESISTE UNO STADIO IN CUI I LATI DELLA GOLA SONO PRESENTI
STRUTTURE CHIAMATE TASCHE BRANCHIALI
IN VARIE SPECIE D VERTEBRATI COSI COME IN ALTRI ANIMALI DI UNO
STESSO PHYLUM, POSSIAMO OSSERVARE UNO SVILUPPO EMBRIONALE
MOLTO SIMILE AI PRIMI STADI, CHE SI DIFFERENZIERANNO CON LA
MATURAZIONE DELL’EMBRIONE
5) PROVE BIOCHIMICHE
Il Citoctomo C è una proteina della respirazione cellulare fortemente conservata : nell’uomo ha solo 104
amminoacidi, identica nello scimpanzé, solo 1 amminoacido di differenza nei machachi, 18 nei polli, 19
nelle tartarughe, 56 nelle cellule di lievito. Queste differenze in una proteina ubiquitaria cosi importante in
tutti gli organismi viventi sono dato dalle Mutazioni Neutre nel codice genetico. Queste sono un ottimo
indicatore filogenetico che si accumulano a ritmo regolare nei geni e quindi nelle relative proteine.
Le mutazioni si usano quindi come unità di misura di tempo, un orologio molecolare che determina
quando è avvenuta la divergenza di due specie a partire dal’ antenato comune.
6) BIOLOGIA MOLECOLARE
Specie strettamente correlate hanno in comune una percentuale di DNA e proteine maggiore rispetto a
specie non imparentate
SELEZIONE NATURALE E SPECIAZIONE
Il fattore tempo diventa fondamentale per giustificare le vistose diversità anatomiche esistenti tra generi,
famiglie, ordini, classi diversi di organismi.
I piccoli cambiamenti (Micro-evoluzione) si sommano per dare luogo alle grandi diversità (Macro-
evoluzione).
L’evoluzione darwiniana implica gli anelli di congiunzione.
Esiste una varianza tra membri di una stessa specie. Queste differenze implicano che alcuni individui
saranno più adattati a particolari condizioni e avranno dunque più possibilità di sopravvivenza.
Mutazioni che danno vantaggi sono favorite. Gli individui che competono meglio nella lotta per la vita
sopravvivranno abbastanza per riprodursi e passare queste mutazioni alle nuove generazioni.
Mutazioni che non danno vantaggi non sono favorite. Un tratto o mutazione che rende un individuo meno
adatto all’ambiente che abita, renderanno più difficile la sopravvivenza a quell’individuo. Di conseguenza è
meno probabile per l’individuo di passare quel tratto alla prole.
Uno degli esempi più famosi di Darwin è quello dei fringuelli delle Galapagos. Egli notò che i fringuelli
dell’arcipelago erano tutti strettamente imparentati, eppure di specie differenti.
Dedusse che ebbero tutti origine da una singola popolazione di fringuelli dalla terraferma e che fossero
stati portati nel loro nuovo habitat da una tempesta.
Ogni isola aveva differenti pressioni ambientali selettive, quindi nel corso di milioni di anni, i fringuelli si
adattarono al proprio nuovo habitat. Alla fine diventarono specie separate.
— Le lacune nella documentazione fossile è solo perchè non troviamo il fossile o perchè non esiste in
primo luogo ? (discontinuità nel processo evolutivo)
— Come spiegare eventi come “L’Esplosione del Cambriano” ed il rapido ripopolamento di specie dopo le
grandi estinzioni di massa ? (troppo breve il tempo dell’evoluzione)
— Non stupisce che noi e lo scimpanzé condividiamo il 99% del DNA. Stupisce come solo 1% ci renda
cosi diversi (forse non è solo un problema di mutazioni e di pressione ambientale, bisogna andare sulla
proteomica).
Le differenze che sussistono tra gli individui (Darwin non poteva spiegare la causa della variabilità tra gli
individui né dimostrare come si trasmettessero i caratteri alla progenie) sono attribuite al genoma e alle
sue mutazioni casuali.
Grazie alle leggi di Mendel (1865) viene introdotto un modo nuovo di studiare la trasmissione dei caratteri :
si arriva a distinguere quali mutazioni si ereditano e quali no, introducendo i concetti di Linea Somatica e
di Linea Germinale.
L’ allele è una delle varianti che può assumere un gene nello stesso cromosoma, nella stessa posizione ma
in individui diversi. Il tipo di Allele di un gamete dipende da :
— Mutazione genetica
Tuttavia solo la mutazione genetica porta alla formazione di nuovi alleli, gli altri si limitano a rimescolarli.
La combinazione della teoria di Darwin con i principi della genetica e con le numerose scoperte della
biologia molecolare è detta sintesi Neodarwiniana o Teoria Sintetica dell’Evoluzione (Evolutionary
Synthesis). Il termine Evolitionary Synthesis fu coniato nel 1942 da Julian Huxley ed il termine “sintesi”
allude all’aggiornamento della teoria Darwiniana con l’apporto del pensiero di scienziati di differente
formazione, come il paleontologo G.G. Simpson, gli zoologi T. Dobzhansky e E. Mayr.
— La variabilità individuale è frutto delle mutazioni che attraverso ricombinazione alleliche, interazioni
geniche e crossing-over, arricchiscono il campionario dei diversi aspetti che ogni carattere può assumere ;
— Si impone il “riduzionismo genetico” (ogni proprietà esterna è spiegata con mutazioni del DNA);
— Le discontinuità (mancanza degli anelli di congiunzione) furono interpretate come un “caso speciale”
dello stesso processo continuo, e i imputava la loro esistenza principalmente al mancato ritrovamento di
fossili.
La teoria evolutiva di Darwin si occupa sopratutto della selezione naturale e dell’adattamento di una
popolazione al suo ambiente. Questo processo che è definito dal cambiamento delle frequenze allergiche
nel pool genico produce Micro Evoluzione.
Evoluzione —> Macro Evoluzione : processi evolutivi avvenuti su grande scala in tempi geologici.
—> Micro evoluzione : accumulo di mutazioni a livello del DNA causati da eventi come :
mutazioni geniche, selezione naturale, flusso genico o deriva genetica. Portano alla
variazione delle frequenze alleliche nel pool genetico della popolazione, cioè portano alla
BIODIVERSITÀ
“La variabilità degli organismi viventi di ogni origine, compresi inter alia gli ecosistemi terrestri, marini ed
altri ecosistemi acquatici e i complessi ecologici di cui fanno parte; ciò include la diversità nell’ambito delle
specie e tra le specie e la diversità degli ecosistemi.”
— Diversità infra-specifica : Variabilità genetica interna alla popolazione, sia individuale che fra popolazioni
Cosa è una specie ? Non esiste una definizione univoca, ma possiamo darne 3 diverse
— Specie Morfologica : ogni specie ha caratteri propri ed è distinguibile dalle altre. Tuttavia questa
definizione non tiene conto del polimorfismo intra-specifico (dimorfismo sessuale, relativo agli stadi di
sviluppo, plasticità fenotipica, ecc etc ).
— Specie Biologica : la specie è rappresentata da quegli individui che incrociandosi tra loro
generano potenzialmente una prole illimitatamente feconda. Tuttavia questa definizione non tiene
conto delle specie a riproduzione asessuata come Batteri o Ciliati, o delle Piante le quali sono capaci di
formare ibridi fecondi anche in natura.
— Specie Filogenetica : il più piccolo gruppo di individui, fra cui si possa riconoscere una relazione
parentale di discendenza e ascendenza. Tuttavia le apparenti relazioni fra specie possono cambiare a
seconda del carattere utilizzato.
—DOBZHANSKY,1935 La specie rappresenta quella tappa della divergenza evolutiva nella quale un
insieme di forme, effettivamente o potenzialmente inter-fertili, riesce a segregarsi in due insiemi separati,
fisiologicamente incapaci di incrociarsi ;
— MAYR, 1953 Le specie sono gruppi di popolazioni naturali che realmente (o in potenza) si riproducono
tra loro, e che sono isolate riproduttivamente da altri analoghi ;
—SIMPSON, 1961 Una specie evolutiva è un lignaggio (una sequenza ancestrale-discendente di
popolazioni) che evolve separatamente dagli altri e che ha un proprio ruolo e una propria tendenza
evolutiva unitaria ;
—GHISELIN, 1974 Le specie sono, nell’economia della natura, le unità massime nelle quali esiste
competizione riproduttiva tra le parti ;
—WILEY, 1978 Una specie in evoluzione è un unico lignaggio di popolazioni in relazione ancestrale
discendente, che mantiene la propria identità rispetto ad altri lignaggi così definiti e che ha tendenze
evolutive e destino storico propri e specifici ;
—ELDREDGE, 1980 Una specie è un’insieme definibile di individui che mantengono tra loro relazioni
genealogiche esclusive di ancestrale-discendente, insieme che mantiene relazioni genealogiche con unità
analogiche .
—NELSON, PLATNICK, 1981 le specie sono l’insieme minimo discreto di organismi capace di auto-
perpetuarsi, che possiedono un complesso esclusivo di caratteri;
—PETERSON, 1985 Possiamo considerare la specie la più estesa popolazione di organismi bi-parentali
che condividono un sistema comune di fecondazione ;
—GHISELIN, 1986 La specie è la massima popolazione provvista di coesione interna ;
—Nella concezione di Darwin, Wiley, Mayer, in particolare rientra l’idea del “ futuro”. Concezione
inserita in un contesto spaziale e temporale utilizzabile in analisi di tipo storico (BIOGEOGRAFIA);
—Per esigenze biogeografiche la specie non può essere un’entità reale, definita da caratteristiche
intrinseche.
LEGGE DI HARDY-WEINBERG
In natura la legge di Hardy-Weinberg di solito non è rispettata. Le popolazioni in natura non si trovano mai
esattamente nelle condizioni necessarie per soddisfare l’equilibrio di Hardy-Weinberg, in tal caso è in atto
l’evoluzione.
— mutazioni
— ricombinazione sessuale
— flusso genico
Le mutazioni introducono nuovi alleli nella popolazione in maniera casuale rispetto ai bisogni adattativi. La
riproduzione per via sessuale fa si che si generino nuove combinazioni di alleli mediante la ricombinazione
genica .
FITNESS
La fitness è definita come la sopravvivenza e capacità riproduttiva differenziale dell’individuo più adatto
(“fit”) alle condizioni ambientali in cui vive. La frequenza degli individui che portano caratteri vantaggiosi
nella popolazione aumenta fino a, eventualmente, fissarsi.
EREDITARIETÀ
L’ereditarietà è la trasmissione, da una generazione all’altra , dei caratteri determinati dall’assetto genetico
di un individuo. I caratteri ereditari sono portati dai Geni. Gli Alleli sono le forme alternative del gene
presenti nella popolazione. L’insieme di tutti gli alleli di tutti i geni di tutti gli individui di una popolazione
costituiscono il suo Pool Genico.
ADATTAMENTO
Studio dei cambiamenti nel pool genetico all’interno di una popolazione nel tempo, in cui la Micro
— Mutazione e Ricombinazione
— Flusso Genico
— Deriva Genetica
— Selezione Naturale
1) MUTAZIONE E RICOMBINAZIONE
Una mutazione è un qualunque cambiamento nel corredo genomico di un individuo, che avviene per :
— inserzione / delezione
— trasposizione
2) FLUSSO GENICO
Il Flusso Genico è la dispersione di geni fra popolazioni in seguito a migrazione di individui riproduttivi o
propaguli; il flusso omogeneizza le frequenze alleliche fra popolazioni e aumenta il polimorfismo interno
alle specie. La presenza di flusso genico fra popolazioni mantiene l’omogeneità all’intero delle specie.
Il flusso genico è causato dalla migrazione di individui e dallo spostamento di gameti da una popolazione
a un’altra, introducendo così nuovi alleli nel pool genico.
3) DERIVA GENETICA
È il Campionamento casuale degli alleli da una generazione all’altra, ovvero che nel corso di varie
generazione certi alleli possono comparire di più fino ad arrivare a Fissazione (allele presente al 100%),
mentre altri possono comparire sempre di meno fino a scomparire dalla popolazione. L’importanza della
deriva genetica è inversamente correlata alla grandezza della popolazione.
La deriva genetica si verifica in popolazioni di piccole dimensioni e consiste nella riduzione casuale della
frequenza di un allele, causando alterazioni nelle frequenze alleliche delle generazioni successive .
Due casi particolari sono “l’Effetto del Collo di Bottiglia” e “l’Effetto del Fondatore” .
Una diminuzione della variabilità genetica può essere causata dall’Effetto del Fondatore : quando alcuni
individui colonizzano un nuovo ambiente è improbabile che mantengano tutti gli alleli della popolazione di
origine, per il semplice fatto che gli individui che portavano determinati alleli non erano tra i colonizzatori.
Oppure tra i colonizzatori le percentuali dei alleli non erano le stesse di quella originale destabilizzando l’
equilibrio statistico originario.
La diminuzione delle frequenze alleliche può avvenire mediante il meccanismo definito Collo di Bottiglia :
in risposta ad eventi casuali ambientali sopravvivono solo pochi individui della popolazione. La
popolazione che sopravvive può avere frequenze alleliche diverse rispetto alla popolazione originaria, e
queste generano una nuova popolazione con più alleli di un tipo rispetto ad altri
Le frequenze genotipiche possono variare quando gli individui di una popolazione scelgono partner dotati
di genotipi particolari. L’autofecondazione nelle piante e l selezione sessuale negli animali sono tipi di
accoppiamento non casuale.
Inincrocio (incesto / inbreeding) : accoppiamento non casuale tra individui strettamente imparentati. Ciò
causa una diminuzione della variabilità allelica, e una fissazione di geni anche nocivi.
4) SELEZIONE NATURALE
La selezione naturale è l’insieme dei fattori ambientali che tendono a favorire o sfavorire un dato carattere
(o allele). È la causa prima dell’adattamento evolutivo.
— Adattamento Stabilizzante : se gli individui di una popolazione prossimi alla media (riferendosi a un
ampia gamma di alleli, come ad esempio colori del pelo dal più chiaro al più scuro) possiedono la fitness
più elevata, la media non cambia ma la variabilità si riduce.
— Adattamento Direzionale : se gli individui localizzati a un estremo della gamma di alleli possiedono la
fitness maggiore, vi è una tendenza evolutiva verso tale estremo.
— Adattamento Divergente : se gli individui localizzati a entrambi gli estremi dello spettro degli alleli
possiedono la fitness maggiore, la variabilità nella popolazione aumenta e può emergere un andamento bi-
modale.
—L’instabilità ambientale
LA SELEZIONE SESSUALE
La selezione sessuale è un tipo particolare di selezione naturale che agisce sulle caratteristiche
determinanti per il successo riproduttivo. Viene esercitata generalmente dalle femmine scegliendo i
maschia con i quali accoppiarsi.
Nelle popolazioni si accumulano mutazioni neutrali : un allele neutrale, così ottenuto, non è migliore o
peggiore degli alleli alternativi per lo stesso locus genico. Non influenzando la fitness dell’organismo, esso
non è sottoposto a selezione naturale.
La ricombinazione sessuale amplifica il numero dei genotipi possibili, essa deriva dalla ricombinazione
genica che si accompagna all riproduzione sessuata. Questo meccanismo genera una varietà enorme di
combinazioni genotipiche.
La macro-evoluzione si occupa dei processi di speciazione e delle relazioni fra i livelli tassonomici
superiori —> Filogenesi
Il modello della diversità in natura è simile ad un albero, non ad una scala, dal semplice al complesso.
La speciazione si crea per isolamento riproduttivo, poiché due specie si diversificano se manipolate da
meccanismi di isolamento riproduttivo., cioè di barriere al flusso genico di popolazione che omogenizza le
popolazioni e la specie totale in generale.
Alcuni dei meccanismi di isolamento in grado di impedire l’ibridazione fra specie diverse sono :
— Isolamento ecologico : due specie vivono nella stessa ragione ma non nello stesso tipo di ambiente,
cioè sono collocati su due nicchie ecologiche diverse.
— Isolamento comportamentale : vi è scarsa o nessuna attrazione sessuale tra individui di specie diverse.
Ad esempio diversi canti, rituali, colorazioni o feromoni.
— Isolamento meccanico : differenze anatomiche tra specie negli organi riproduttivi impediscono
l’accoppiamento o l’impollinazione.
— Isolamento gametico : i gameti maschili e/o femminili muoiono prima di unirsi ai gameti di un’altra
specie o non riescono a fondersi nello zigote.
—Non-vitalità degli ibridi : gli zigoti ibridi non riescono a svilupparsi oppure gli ibridi non raggiungono la
maturità sessuale.
— Sterilità degli ibridi : gli ibridi non riescono a produrre gameti funzionali. Ad esempio il cavallo ha 32
coppie di cromosomi mentre l asino 31, il mulo avrà 63 cromosomi e sarà di conseguenza sterile.
— Degenerazione degli ibridi : i discendenti degli ibridi sono deboli oppure sterili.
SPECIAZIONE
La spedizione è il processo evolutivo mediante il quali si originano nuove specie, in seguito ad isolamento
riproduttivo fra popolazioni (E. Mayr).
Diversi modelli, che si distinguono in base alle modalità con cui l’interruzione del flusso genico fra
popolazioni ha origine. I modelli geografici di speciazione sono : quella Allopatrica, quella Simpatrica,
quella Peripatrica e quella Parapatrica.
—Speciazione Allopatrica : il flusso genetico fra due popolazioni viene interrotto dall’insorgenza di barriere
naturali come montagne o fiumi. Ad esempio una piana dove vive una specie di fiori viene inondata
lasciando vivi solo i fiori agli estremi della valle i quali non potendo più riprodursi tra loro vanno incontro a
speciazione. Quando poi l’acqua si prosciugherà le due piante ormai saranno diventate specie diverse
—Speciazione Peripatrica : si crea quando una piccola popolazione si trova isolata ai margini di una
popolazione più grande come nel caso dell’effetto del fondatore. Sono un esempio le specie che
colonizzano isole o zone isolate come i fringuelli delle Galapagos.
Aumento della competizione —> dispersione verso isole —> formazione di ecotipi insulari —> divergenza
genetica —> isolamento riproduttivo dalla specie originaria. Successivi spostamenti e mescolamenti delle
specie causano la coesistenza tra la specie originaria e quella nuova. La selezione accentua le differenze
originarie prodotte per l’isolamento.
Le migrazioni tra popolazioni sono tuttavia limitate da motivi climatici. La selezione naturale ha dunque un
ruolo importante in questa modalità di speciazione.
Se le due specie hanno acquisito completo isolamento riproduttivo possono sovrapporsi, in base alle
preferenze di habitat. Se si sono sviluppate barriere di isolamento riproduttivo ma non compatibilità
ecologica, gli areali si mantengono parapatrici (lontani l’uno dall’atro).
Se non sono state acquisite barriere anti-ibridazione, si forma una zona di contatto che porta alla
formazione di ibridi, nei quali possono evolvere barriere postzigotiche.
—Speciazione Simpatrica : la speciazione simpatrica avviene quando due popolazioni non isolate
geograficamente si evolvono in specie distinte grazie alla presenza di polimorfismo o sub-popolazioni nel
tempo. In questo caso la selezione naturale gioca un ruolo cruciale nella divergenza delle popolazioni. Il
fenomeno presenta tuttora degli aspetti controversi ma è stato ben documentato in alcuni casi, per
esempio nei pesci di acqua dolce della famiglia dei Ciclidi.
L’isolamento riproduttivo può avvenire mediante meccanismi sia pre che post zigotici.
Barriere Pre-zigotiche
Barriere Post-zigotiche
- Non sempre facile escludere una iniziale allopatrica (per questo è meglio studiare la speciazione
simpatrica in isole o laghi)
- Importante probabilmente l’accoppiamento assortativo, favorito per esempio se gli individui tendono ad
accoppiarsi nella nicchia dove sono nati (ciò riduce il flusso genico)
- Probabile che sia frequente in insetti erbivori (specializzazione per ospite) o comunque in specie
fortemente dipendenti da un ospite
Nel corso della storia scientifica si sono venuti a formulare due modelli sulla velocità di speciazione :
—Il Modello Graduale prevede che la speciazione avvenga in modo lento un poco alla volta, dopo che che
popolazioni sono rimaste isolate, ciascuno gruppo che continua lentamente il proprio percorso evolutivo.
—Il Modello degli Equilibri Intermittenti (o punteggiati) dice che i periodi di equilibrio ( privi di cambiamenti
sostanziali) sono interrotti da eventi di speciazione che portano alla comparsa di nuove specie.
Le singole basi nucleotidiche nella sequenza del DNA sono utilizzate come caratteri diagnostici e analizzati
con i metodi classici della filogenesi. L’approccio molecolare ha permesso il fiorire di discipline quali
l’Evoluzione Molecolare, l’Ecologia Molecolare e la Genetica della Conservazione.
— — Livello individuo/popolazione
— filogeografia
—— Livello specie/taxa
— rarefazione e frammentazione
DNA BARCODING
Viene creato un bar code delle 648 basi azotate della citocromo ossidasi 1 in animali (altro bar code in
piante). Ogni bar code viene associato a una specie poiché per ogni specie la sequenza amminoacidi del
citocromo sarà diversa, può essere integrato con informazioni fenotipiche. Utile per identificare specie,
meno per classificarle.
Il problema nasce nel definire il limite di variabilità della sequenza per una specie che, se superato, porta
alla definizione di una nuova specie.
MITOSI E MEIOSI
Gli organismi pluricellulari raggiungono il massimo livello di efficienza strutturale e di efficienza funzionale
con la crescita.
Sviluppo : formazione e maturazione funzionale di tutte le strutture corporee (tessuti, organi, sistemi,
apparati) dalla fecondazione sino al raggiungimento dello stadio adulto.
I cromosomi nelle cellule somatiche sono solitamente presenti in coppie (corredo cromosomico diploide). I
46 cromosomi dell’uomo costituiscono 23 diverse coppie. I membri di ciascuna coppia sono simili per
dimensioni e forma (cromosomi omologhi). I cromosomi omologhi portano versioni alternative (alleli) dello
stesso tipo di gene.
MEIOSI
La meiosi rappresenta il meccanismo che garantisce la diversità genetica : il nucleo originario diploide
produce quattro nuclei figli apolidi, ciascuno diverso da quello parentale e dai altri tre nuclei formatisi.
CLASSIFICAZIONE
Phylum : raggruppamento più ampio di individui che condividono lo stesso piano strutturale.
Nei Metazoi 30 Phyla di cui 97% delle specie appartenenti agli invertebrati (maggiore diversità in ambienti
marini), solo 3% vertebrati.
La classificazione è un metodo di ordinamento imposto dalla necessità di porre ordine tra oggetti diversi e
oggetti simili.
Sistematica, tassonomia e classificazione sono termini che si riferiscono alla stessa disciplina, tuttavia
sono più complementari che sinonimi. La semplice classificazione implica in senso logico un
raggruppamento di oggetti (o individui) comprendenti alcuni elementi in comune.
Ogni raggruppamento produce un taxon (categoria tassonomica, al plurale taxa).I taxa sono subordinati o
concatenati in maniera gerarchica.
SISTEMATICA
La sistematica è la ricostruzione gerarchica delle parti del sistema e dei rapporti di filogenesi e costruzione
di chiavi analitiche, costituisce l’aspetto teorico. Ogni raggruppamento è una parte del grade albero
genealogico dei viventi.
BIOLOGIA FILOGENETICA
La storia filogenetica è la storia dei collegamenti genetici attraverso una scala temporale evolutiva. Le
connessioni sono raggruppate in “grovigli” di discendenza.
NOMENCLATURA
Le discipline sperimentali (come la biologia cellulare, la biochimica e la biologia molecolare) hanno ridotto
l’interesse (e il rispetto) per la sistematica biologica.
Nei periodi più antichi a ogni specie veniva assegnato un nome latino che descriva l organismo nelle sue
particolarità. August Bachmann propose un sistema di nomenclatura binomia basata su un nome generico
e un nome specifico. Linneo fu il primo ad adottare il criterio delle similitudini anziché quello delle
differenze tra gli individui.
Un genere è un gruppo di specie strettamente imparentato. In realtà l’unica vera entità biologica vera è la
specie, tutte le altre categorie sono artefici de nostro sistema di classificazione.
SCUOLA CLADISTICA
Cladogramma : albero genealogico che mostra i punti di divergenza tra le diverse linee evolutive
I caratteri omologhi comuni o Plesiomorfi si trovano nella maggior parte degli organismi della stessa linea
evolutiva perchè presente nel progenitore del gruppo (ad esempio la colonna vertebrale è un carattere
plesiomorfo per il gruppo dei vertebrati).
I caratteri omologhi particolari o Apomorfi si trovano soltanto in alcune specie id una stessa linea evolutiva
e si sono evoluti in tempi più recenti rispetto a quelli Plesiomorfi. Tra i mammiferi soltanto i roditori hanno
incisivi a crescita continua (carattere apomorfo per i roditori).
I caratteri Omoplastici sono caratteri comparsi indipendentemente in diversi taxa per effetto di evoluzione
convergente, ossia derivante da strutture diverse (caratteri omologhi e NON analoghi.)
L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE UMANA
L’essere umano è un mammifero appartenente l’ordine dei primati. La maggior parte dei primati possiede
uno scheletro che consente di assumere una postura piuttosto eretta e ha gli occhi collocati frontalmente.
Inoltre, i pirati possiedono unghie, polpastrelli sensibili, pollice e alluce opponibili, hanno una visione a
colori e un cervello grande.
Scimpanzé, oranghi e gorilla sono scimmie antropomorfe, i primati più strettamente imparentati con gli
esseri umani.
Gli ominidi sono l’insieme delle scimmie antropomorfe e dei membri della famiglia umana. Questi ultimi in
particolare, sia che appartengano alla famiglia degli australopitechi sia a quelle del genere Homo, sono
detti ominidi.
La scienza che studia la comparsa della specie umana la sua evoluzione è la Paleo-Antropologia. La storia
dell’uomo inizia in Africa; da qui gli esseri umani si sono diffusi in tutto il mondo a partire da circa 1,8
milioni di anni fa. Uno degli elementi distintivi della specie umana è la capacità di muoversi utilizzando solo
gli arti posteriori (bipedismo).
Negli ultimi 5 o 6 milioni di anni sono comparse, hanno condiviso e si sono estinte circa 12 specie di
ominidi. Per qualche ragione non ancora chiarita alla fine è rimasta solo Homo Sapiens.
La nostra evoluzione ha avuto dunque molte ramificazioni, la maggior parte delle quali è terminata con la
loro estinzione.
I fossili del genere Homo fanno la loro comparsa in Africa attorno a 2,5 milioni di anni fa.
Homo Habilis è “l’uomo dotato di manualità”, nelle sue vicinanze sono stati rinvenuti strumenti di pietra.
Homo Ergaster è “l’uomo lavoratore” come testimonia il ritrovamento di amigdale, utensili in pietra lavorati
su due lati che servivano per cacciare e scuoiare.
Si ritiene che da questo ominide discendono due linee evolutive : Homo Erectus e Homo Heidelbergensis.
Circa 400.000 anni fa, gruppi di individui appartenenti a Homo Erectus pare abbia dato origine a una
nuova specie, Homo Neanderhalensis.
Alcune ricerche mostrano che durante la diffusione dei neancertaliano era già comparso Homo Sapiens,
caratterizzato da cranio rotondo, cervello voluminoso e scheletro più gracile. I primi fossili furono scoperte
nella zona di Cro-Magnon.
La convivenza con Homo Sapiens ha permesso ai neandertaliani di lasciare traccia nel nostro genoma.
Per motivi ancora incerti, forse perché non riuscirono a competere con Homo Sapiens, circa 30.000 anni
fa gli uomini di Neandertal si estinsero.
Fu il golfo del Messico il teatro dell’evento che determinò la fine dell’era dei dinosauri circa sessanta
milioni di anni fa. Sepolto dalla penisola dello Yucatan si estende il cratere di Chicxulub, una depressione
di circa 30 km di profondità e 180 km di ampiezza causata dall’impatto di un meteorite con il solo
terrestre. Il cratere deve il suo nome a Chicxulub, il paese messicano che sembra coincidere esattamente
con il suo centro.
Lo scontro avvenuto a circa 65 km/h causò un catastrofico tsunami che si sparse in tutte le direzioni
coinvolgendo soprattutto Cuba. L’acqua del mare si vaporizzò istantaneamente, polveri e particelle
causarono un cambiamento climatico tale avvolgendo l’atmosfera e provocando un abbassamento di
temperatura di circa 50 gradi, rendendo le condizioni del pianeta incompatibili con la maggioranza delle
forme di vita.
Si stima che le particelle rilasciate nell’aria ammontino a circa 1,54 miliardi di tonnellate. Solo il 10% delle
rocce terrestri posseggono le caratteristiche adatte a provocare quel cielo di fuliggine, dunque se
l’asteroide fosse caduto su un qualsiasi altro punto terrestre (o quasi) questa grande estinzione sarebbe
stata evitata.
— Per un radioisotopo, in ugual intervalli di tempo successivi, decade la medesima frazione di materiale
radioattivo
— Metà di una quantità di 32P decade in 14,3 giorni, nei successivi 14,3 giorni decade la metà del
materiale residuo lasciando così un quarto della quantità iniziale
— Dopo 42,9 giorni si sono succeduti 3 tempi di dimezzamento (semivite) ed il materiale residuo è 1/8
— Il 40K ha una semivita di 1,3 milioni di anni e si forma argon-40 utilizzato per la maggior parte delle
datazioni
— Conosciamo le quantità iniziali perchè la produzione di nuovo 14C nell’atmosfera bilancia esattamente il
decadimento
— Nei viventi il rapporto 14C/12C corrisponde a quello che si trova nell’atmosfera. La morte di un
organismo interrompe lo scambio di C con l’ambiente esterno. La quantità perduta non viene quindi
reintrodotta ed il rapporto 14C/12C diminuisce
— Il 14C può essere usato solo per datare eventi di 30.000 anni fa
Trilobiti >40% delle famiglie marine. Cause sconosciute (variazioni del livello del mare, anossia ?)
B — Ordoviciano
C — Devoniano
D — Permiano
> 40% famiglie marine , 90 % di specie Causse : variazioni climatiche, oceanografiche con formazione
della Pangea
E — Triassico
F — Cretaceo / Terziario
G — Olocene
— La Terra si è formata 4,5 miliardi di anni fa (abbreviati in mya), e fino a 3,9 mya è stata bombardata da
grosse rocce eccomi calda da non poter ospitare acqua liquida.
— I fossili più antichi di procarioti (micro-fossili di “batteri”) datano circa 3,5 mya (Australia Occidentale)
— L’ossigeno iniziò ad accumularsi nell’atmosfera circa 2,7 mya, ad opera di procarioti fotosintetici
— L’inizio del periodo del cambriano vide l’esplosione della diversità animale
EVOLUZIONE
2 — Formazione i polimeri
Formazione abiotica di polimeri è stata verificata facendo sgocciolare soluzioni di monomeri su sabbia,
argilla o rocce calde.
Formazione spontanea di membrane di fosfolipidi, molecole anfipatiche che in presenza d’acqua formano
spontaneamente aggregati ordinati in doppi strati, vescicole in grado di racchiudere una soluzione
acquosa.
Possibili stadi di evoluzione di cellule simili a quelle attuali a partire da sistemi semplici di molecole di RNA
auto-replicantisi.
La complessità della cellula eucaristica si è evoluta a partire da strutture preesistenti in cellule procarioti
ancestrali grazie a ripetizioni seriali dei seguenti processi: invaginazioni della membrana plasmatica,
endosimbiosi.
Con il nome di Fauna di Ediacara si intende un complesso di forme di vita pluricellulare risalenti al
Proterozoico superiore (tra 620 e 550 milioni di anni fa), in cui i resti sono stati rinvenuti in varie parti del
mondo. Il nome deriva dall’Ediacara Member dell’Australia sud-occidentale, la zona in cui sono stati
rinvenuti i migliori fossi di questo tipo.
Esigenza di classificare per fare ordine nella biologia. Criteri per operare un confronto e raggruppamento
in insiemi progressivi più estesi. La scienza che si occupa della classificazione dei viventi si chiama
Sistematica. 2 milioni di organismi differenti e si pensa che ad oggi vi sian decine di milioni di organismi
ancora da studiare e classificare.
Esempio : Phylum Cyclipophora, scoperto recentemente nel 1995 nel Mar del Nord
Un genere con due specie finora descritte : Symbion Pandora e S. Americanus. La prima specie vive in
Europa, la seconda lungo la costa atlantica del Nord America. Entrambe vivono da commensali parassiti.
La specie europea si trova intorno alla cavità orale dell’astice europeo e dello scampo, mentre la specie
americana si trova sull’astice Americano.
TASSONOMIA
Scienze della classificazione degli organismi, serve per dare un ordine alla diversità animale (comprende i
principi)
SISTEMATICA
Studio delle diversità e delle affinità degli organismi per comprendere le relazioni evolutive (applicazione
dei principi tassonomici). Questi due termini sono talvolta usati come sinonimi.
CLASSIFICAZIONE
Descrizione e nomenclatura delle specie e loro classificazione in gruppi secondo uno schema basato su
criteri evoluzionistici, cioè sulle affinità evolutive tra i viventi. Gli zoologi usano un sistema standardizzato
dal naturalista svedese del XVIII secolo, Carl von Linnè che basava la classificazione su alcuni caratteri
chiave, cioè caratteristiche morfologiche. Formulò un concetto di speci, ideò la nomenclatura binomia e
classificò i viventi in un sistema naturale che pubblicò nel 1735. Nel 1751 pubblicò “Philosophia botanica”,
opera che esercitò una grande influenza su molti suoi contemporanei, dove si affermava che le specie,
create in forma eterna e e immutabile secondo un progetto divino - Fissismo - erano spontaneamente
disposte in un sistema naturale che si prestava alla classificazione.
LIVELLI GERARCHICI
Famiglie : i generi possono essere riuniti tra loro per alcune caratteristiche generali, raggruppati in famiglie
A causa dell’enorme varietà dei viventi sono state poi create in ulteriori suddivisioni, indicate con i prefissi
super-, sotto- e infra-. Esempio : una classe può essere formata da due o più sottoclassi, ciascuna
comprendete uno o più ordini.
NOMENCLATURA BINOMIA
É una convenzione utilizzata in Sistematica (la scienza che si occupa della classificazione) per assegnare il
nome ad una specie.
Nomenclatura binomia vuol dire costituito da due parole che costituiscono il nome scientifico: il primo
nome è il genere (nome generico), il secondo è una parola che caratterizza e distingue quella specie (nome
specifico) dalle altre appartenenti a quel genere.
I due nomi vanno inoltre scritti in corsivo (ad esempio Homo Sapiens), la lingua utilizzata per il nome
scientifico è il latino.
Esempio : Canis Familiaris. Canis : nome generico che indica il genere di appartenenza. Familiaris : nome
specifico, indica la caratteristica di questo animale di stare coll’uomo con la famiglia.
Ma quando due individui possiamo dire che appartengono alla stessa specie?
Concetto di specie : la specie è l’insieme di individui che hanno caratteristiche simili e che riproducendo
generano figli simili che, a loro volta, sono in grado di riprodursi.
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
Comparando il DNA di uomo e scimpanzé si riscontra che è identico il 98,6%. Ciò dimostra che uomo e
scimpanzé hanno antenati comuni, cioè discendono dallo stesso progenitore.
L’analisi comparata di acidi nucleici e proteine ha dimostrato che le loro strutture si dispongono secondo
una logica filogenetica : molecole di specie morfologicamente diverse hanno sequenza amminoacidiche
meno simili rispetto a molecole di organismi più strettamente imparentati.
SISTEMATICA
Lo scopo della sistematica è la ricostruzione dell’albero filogenetico o filogenesi per mettere in relazione
sia le specie esistenti che le esistiti mediante lo studio dei caratteri.
- Determinare quale forma del carattere fosse presente nell’antenato comune più recente (carattere
ancestrale o Plesiomorfo)
- Gli organismi che condividono un carattere derivato formano sottoinsiemi del gruppo detti Clade
Tipi di classificazione :
— Evolutiva tradizionale
Classifica gli animali in modo a rispecchiare la filogenesi (origine comune) e anche i gradi di differenza
morfogenetica tra i gruppi (gradi di cambiamento evolutivo adattato intervenuto)
— Cladistica (Henning)
Si basa sul confronto dei caratteri di animali disponibili per tale tipo d studio, rispettando esattamente i
loro rapporti filogenetici (omologie). Si basa sull’origine comune e sui cladi
— Fenetica
Si basa sia sulle similitudini che sulle differenze del maggior numero possibile di caratteristiche osservabili.
Maggiore oggettività perchè si supera la scelta del carattere da esaminare dall’operatore ma difficile
gestione di tutti i dati per cui stata abbandonata .
(Attualmente si utilizza la prima metodologia, rivista in parte con l’ausilio della seconda)
Gruppi filogenetici
— Monofiletico
Comprende una data forma ancestrale e tutte le specie che discendono da essa
— Polifiletico
— Parafiletico
Unicellularità o pluricellularità
— Foglietti embrionali
— Blastoporo
— Celoma
Cavità del corpo ripiena di liquidi. Essa manca nei Acelomati, ha origina dal Blastocele (primitiva cavità
dell'embrione) che non viene occupato interamente dal mesoderma durante lo sviluppo embrionale nei
Pseudocelomati, mentre è presente nella sua forma completa nei Celomati dove esso si origina da un
escavazione del mesoderma.
— Simmetria
Il corpo di un animale in base alla sua forma e disposizione può essere : asimmetrico, sferico, raggiato,
bi-radiale o bilaterale.
— Metameria
Suddivisione del corpo secondo la lunghezza in una serie di segmenti (metameri) in cui si ripetono le varie
strutture del corpo. Caratteristica di Anellidi (visibile anche all’esterno), Artropodi e Cordati
Criteri principali :
— Qualità speciale delle strutture : anche a prescindere dall’equivalenza di posizione, due strutture che si
corrispondono anche nel dettaglio sono omologhe e ciò può essere affermato con tanta maggiore
confidenza, quanto più complessi e numerosi sono i dettagli coincidenti.
— Continuità delle forme : a dispetto della loro dissomiglianza, due strutture possono essere ritenute
omologhe se si conoscono altre strutture che rappresentino idealmente altrettante forme intermedie in un
continuum che va dall’una all’altra delle due strutture a confronto.
Criteri accessori
— Anche nel caso di strutture semplici è legittimo sospettare l’esistenza di una relazione di omologia,
quando queste strutture sono presenti in un maggior numero di specie affini.
— La verosimiglianza di una relazione di omologia cresce con il numero di ulteriori omologhe trovate fra i
due organismi a confronto
— La verosimiglianza di una relazione di omologia diminuisce con il numero di specie non affini presso cui
lo stesso carattere è presente
FILOGENESI MOLECOLARE
Geni Ortologhi : geni simili riscontrabili in organismi correlati tra loro. Il fenomeno della speciazione porta
alla divergenza dei geni e quindi delle proteine che essi codificano.
Esempio : l’Alfa-globina di uomo e di topo hanno iniziato a divergere circa 80 milioni di anni fa, quando
avvenne la divisione che dette vita a primati e roditori. I due geni sono da considerarsi Ortologhi.
Geni Paraloghi : geni originati dalla duplicazione di un unico gene nello stesso organismo.
Esempio : alfa-globina e beta-globina umana hanno iniziato a divergere in seguito alla duplicazione di un
gene globinico ancestrale. I due geni sono a considerarsi Paraloghi
EVOLUZIONE MOLECOLARE : MUTAZIONI GENETICHE
Anche se la velocità con cui si verificano mutazioni del DNA è molto simile in tutti gli organismi il destino
delle mutazioni è molto diverso non solo in organismi differenti ma anche nello stesso organismo a
seconda di dove si è verificata la mutazione e quindi quale è l’effetto della mutazione.
Alcune mutazioni si verificano nelle regioni non codificanti (tratti intergenici, introni ecc ecc). Queste
mutazioni possono alterare i livelli di espressione di una proteina quando e dove deve essere prodotta.
Alcune mutazioni si verificano nelle regioni codificati. Di queste alcune cambieranno un cordone per un
aa in un cordone sinonimo (mutazioni nella terza base del codone) e quindi non produrranno effetti a livelli
della proteina.
Se una mutazione verificatesi in uno o più individui si diffonde nella popolazione (ciò se aumenta
progressivamente la percentuale di individui che porta quella mutazione) si dice che la mutazione è stata
“fissata”. Il fatto che una mutazione venga fissata in una popolazione può dipendere da due processi
differenti : la selezione naturale, la deriva genetica casuale.
Mutazioni che migliorano la funzione di una proteina o che creano una nuova funzione utile daranno agli
individui che le portano una “fitness” maggiore cioè una migliore capacità di sopravvivere e riprodursi e
quindi una maggiore probabilità di trasmettere la mutazione ai discendenti.
Le mutazioni positive tendono a diffondersi e fissarsi nelle popolazioni a causa della selezione
naturale positiva.
Mutazioni che peggiorano la funzione di una proteina o la eliminano daranno agli individui che le portano
una “fitness” inferiore cioè una ridotta capacità di sopravvivere e riprodursi e quindi una ridotta probabilità
di trasmettere la mutazione ai discendenti.
Le mutazioni negative vengono eliminate dalle popolazione a causa della selezione naturale
negativa.
Molte mutazioni, soprattuto quelle che cambiano residui (di proteine) in residui simili o quelle che
cambiano residui situati alla superficie delle proteine ma non in siti di biondina per substrati ed effettori,
non hanno effetto o hanno un effetto trascurabile sulla funzionalità e la stabilità delle proteine.
Le mutazioni che cambiano la sequenza di amminoacidi ma non le proprietà di una proteina vengono
definite “mutazioni neutre”.
Le mutazioni neutre possono diffondersi e fissarsi nelle popolazioni o venire eliminate per ragioni
totalmente casuali e statistiche secondo un processo noto come “deriva genetica casuale” o “neutral
genetic drift”.
Poiché le proteine di questa famiglia sono già ottimizzate per lo svolgimento della loro funzione è
verosimile che siano rarissime le mutazioni capaci di migliorare ulteriormente la funzione (mutazioni
positive ).
L’allineamento tra due beo-sequenza consente di determinare una relazione di similarità tra di esse.
Tuttavia non è elementare individuare un sistema per rendere minimo il numero di differenze.
L’allineamento delle sequenze di DNA o proteine è una delle attività più importanti in campo bio-
informatico e certamente è quella in cui è più frequente si cimenta in biologia molecolare.
L’allineamento di acidi nucleici riguarda prevalentemente molecole di DNA poiché, in genere, gli
mRNA sono riportati nelle banche dati come cDNA e la comparazione di rRNA o tRNA è
solitamente sulle corrispondenti sequenze geniche.
Anche la comparazione delle sequenze proteiche può fornire informazioni molto importanti, dal momento
che il confronto tra le sequenze amminoacidiche di due prodotti proteici è più informativo, dal punto di
vista funzionale, del confronto tra le sequenze codificanti dei rispettivi geni (4 caratteri vs 20 caratteri).
Oltre ad essere più informativo è anche più semplice a causa della degenerazione del codice genetico
(cioè l’allineamento tra due sequenze proteiche permette di mettere in luce relazioni più “remote” rispetto
all’allineamento delle corrispettive sequenze di DNA o RNA).
SIMILARITÀ VS OMOLOGIA
Facciamo attenzione al diverso significato dei due termini in biologia ! Considerarli come sinonimi
potrebbe essere un grave errore.
Similarità : è un dato che prescinde da eventuali ipotesi sulla causa della similarità stessa.
Omologia : due sequenze si dicono omologhe se condividono una stessa origine filogenetica.
La similarità biologica è spesso dovuta ad omologia, ma può anche presentarsi per caso oppure per
fenomeni di convergenza adattativa (in questo caso si parla di Omoplasia).
EVOLUZIONE PROTEICA
In ogni famiglia proteica la frequenza di mutazioni neutre è inversamente proporzionale alla frazione di
amminoacidi più direttamente coinvolti nella funzione e nel mantenimento della struttura.
In altre parole famiglie proteiche con funzioni differenti evolvono a velocità differenti.
Nelle trattare le sequenze è sempre più corretto utilizzare il termine di similarità, in quanto è sempre
possibile stabilire quanto due sequenze siano simili, mentre non sempre si può decidere se la similarità sia
dovuta ad omologia, a convergenza adattativa, oppure al caso.
Strutture o sequenze Ortologhe in due organismi sono sequenze omologhe che sono evolute della stessa
caratteristica nel loro ultimo antenato comune ma che non necessariamente mantengono la loro funzione
ancestrale.
Sequenze omologhe la cui evoluzione riflette invece eventi di duplicazione genica si definiscono invece
sequenze Paraloghe.
Per esempio, la catena alfa dell’emoglobina è un para logo alla catena beta dell’emoglobina e della
mioglobina, dal momento che ambedue si sono evolute dallo stesso gene ancestrale attraverso ripetuti
eventi di duplicazione genica.
Ogni data famiglia proteica che evolva ad una velocità nota può fungere da orologio molecolare per
calcolare divergenza fra due organismi.
Se per du proteine o due geni di due organismi è noto il tempo di divergenza “t” (cioè quanti milioni di Ann
fa i due organismi si sono separati) allora la velocità di evoluzione dei due geni o proteine “v” sarà data
dalla formula :
v = K / 2t
dove K è la divergenza (espressa in sostituzioni per sito) delle due sequenze attuali.
Questo punto ammettendo che tutte le altre proteine della famiglia evolvono alla stessa velocità v, se
misuriamo K (cioè le differenze osservate) per due sequenze attuali potremo calcolare il tempo di
divergenza di due organismi :
t = K / 2v
Le alfa globine di uomo e ratto mostrano 0,093 sostituzioni/sito. Quindi la velocità di evoluzione delle alfa-
globine è :
v = 0,093 sostituzioni/sito / 2x8x10^-10 anni = 5,8x10^-10 sostituzioni/sito/anno
Quindi se le globine di uomo e maiale mostrano 0,084 sostituzioni/sito il loro tempo di divergenze deve
essere :
Attenzione !!!
IL modo migliore per raffigurare le relazioni evolutive tra le sequenze non è attraverso una matrice ma con
un albero filogenetico simile agli alberi filogenetici costruiti per gli organismi.
Un albero filognetico fornisce in maniera semplice e diretta tutte le informazioni più utili come per esempio
quali sequenze dell’insieme sono le più strettamente imparentate e quale percorso evolutivo le sequenze
hanno seguito.
Esistono vari metodi per ricavare un albero filogenetico da un gruppo di sequenze omologhe. Tutti questi
metodi partono dall’allineamento multiplo delle sequenze in esame.
— Neighbour Joining
— Massima Parsimonia
— Massima Verosimiglianza
Tutti questi metodi possono essere applicati sia a sequenze nucleotidiche che proteiche, anche se i vari
metodi possono funzionare meglio con un tipo di sequenza o con l’altro.
— UPGMA
— Neighbor-joining
Questo metodo parte da una topologia a stella (albero non risolto) quindi identifica sequenze simili
(“neighbors”) e le unisce su un nodo dell’albero.
— Massima Parsimonia
Questo metodo trova l’albero che giustifica le differenze osservate nelle sequenze attuali con il minore
numero di sostituzioni.
Non stima le effettive distanze genetiche poiché non tiene conto della possibilità che si verifichino
sostituzioni multiple.
Fornisce quindi alberi in cui i rami sono tutti della stessa lunghezza (alberi di tipo qualitativo).
— Massima Verosimiglianza
Questo metodo utilizza approcci statistici per individuare l’albero che ha la massima probabilità di
spiegare l’allineamento multiplo di partenza.
È sicuramente il più completo e credibile metodo per generare un albero filogenetico a partire da un
allineamento.
L’unico svantaggio è che richiede un numero molto elevato di calcoli pertanto con più di 20-30 sequenze il
tempo di calcolo diviene troppo lungo perché il metodo sia conveniente.
GLI ALBERI FILOGENETICI MOLECOLARI SONO SIMILI AGLI ALBERI FILOGENETICI DEGLI ORGANISMI
CREATI CON METODI CLASSICI ?
In generale c'è un buon accordo solo se l’ipotesi dell’orologio biologico è ben rispettata da tutte le
sequenze usate per creare l’albero (cioè se tutte le sequenze evolvono alla stessa velocità).
Una sequenza che per qualche motivo evolve più velocemente (o più lentamente) delle altre nell’albero
genererà un ramo troppo lungo (o troppo corto) nell’albero filogenetico molecolare.
La filogenesi deve sempre essere fatta utilizzando più famiglie proteiche. In altre parole è necessario
confrontare alberi filogenetici ottenuti con proteine differenti.
Inoltre proteine a rapida evoluzione serviranno a confrontare organismi strettamente imparentati, mentre
proteine che evolvono lentamente serviranno a confrontare organismi evolutivamente lontani.
SIMMETRIA RAGGIATA
— È la prima a comparire
SIMMETRIA BILATERALE
La maggior parte degli animali ha un corpo in cui si possono riconoscere due metà che sono uguali ma
speculari. Cioè si possono riconoscere in loro due metà simmetriche. Esiste quindi un piano unico capace
di separare il corpo in due parti simmetriche : questo piano si chiama piano di simmetria.
— Organizzazione solitaria
— Organizzazione coloniale (da cui si è evoluta la pluricellularità) : Una colonia è un clone animale formato
da individui che rimangono fisicamente uniti. Esempi di animali coloniali sono i coralli, molte spugne,
le ascidie. Nelle colonie ci può anche essere una specializzazione che può giungere fino all'esistenza di
individui fertili e sterili. Differente dal concetto di società animale, anche se spesso il termine è usato in
senso estensivo.
TEGUMENTO
— Regolazione termica
— Sensazione
— Respirazione
— Colore e mimetismo
TESSUTO EPITELIALE
L’epitelio pavimentoso semplice consiste di una serie di cellule appiattite che formano un sottile strato
continuo che tappezza i capillari sanguigni, i polmoni e altre superfici, permettendo la diffusione passi di
gas e liquidi dentro e fuori la cavità.
L’epitelio cuboidale semplice è composto da cellule corte e di forma cubica. Questo tipo di epitelio
generalmente tappezza piccoli dotti o tutoli, quali quelli dei reni e delle ghiandole salivari e può svolgere
un’attiva funzione di secrezione e assorbimento.
L’epitelio colorare semplice è simile a quello cuboidale, ma le cellule sono più alte e normalmente hanno
un nucleo allungato. Questo tipo di epitelio si trova su superfici che svolgono un’intensa funzione di
assorbimento, quali quelle del tratto intestinale di molti animali. Le cellule presentano piccole estensioni
digitiformi, chiamate microvilli, che aumentano la superficie assorbente. In alcuni organi, come per
esempio nei dotti riproduttori femminili, le cellule sono ciliate.
L’epitelio pavimentoso stratificato consiste di due o più strati di cellule adattatesi a contrastare una blanda
abrasione meccanica. Lo strato basale di queste cellule va incontro a continui processi di divisione
mitotica per generare nuove cellule che vengono poi spinte verso la superficie, da cui in seguito si
distaccano per essere sostituite dalle nuove cellule sottostanti. Questo tipo di epitelio circonda la cavità
boccale, l’esofago e il canale anale di molti vertebrati e la vagina dei mammiferi.
L’epitelio di transizione è un epitelio stratificato che può subire un forte stiramento questo tipo di epitelio si
trova nei dotti urinari e nella vescica dei vertebrati. Nello stato rilassato sembra essere composto da
quattro o cinque fitti strati di cellule, ma quando è stirato sembra essere formato da solo due o tre strati di
cellule molto appiattite.
TESSUTO CONNETTIVO
Il tessuto connettivo lasso, detto anche connettivo areolare, è il tessuto che tiene insieme il corpo,
ancorando i vasi sanguigni, i nervi e gli organi. Esso contiene i fibrolasti, che sintetizzano le fibre e la
matrice del tessuto stesso e macrofagi erranti che fagocitano patogeni cellule danneggiate. I differenti tipi
di fibre comprendono le fibre collagene e le fibre elastiche, composte dalla proteina elastina. Il tessuto
adiposo è considerato un tipo di tessuto connettivo lasso.
Il tessuto connettivo denso dorma i tendini, i legamenti e le guaine, queste ultime organizzate come lamine
o bande di tessuto che circondano i muscoli scheletrici. Nei tendini le fibre colleghe sono molto allungate
e strettamente addossate l’una all’altra.
— Cartilagine
La cartilagine è un tessuto connettivo tipico dei vertebrati formato da una matrice gelatinosa compatta
contenente cellule (condrociti) alloggiate in piccole cavità, chiamate lacune, e fibre collagene o fibre
elastiche (a seconda del tipo di cartilagine). Poiché la cartilagine manca di vasi sanguigni, i nutrienti e i
prodotti di rifiuto devono diffondere attraverso la matrice e verso i tessuti circostanti.
— Tessuto Osseo
Il tessuto osseo, il più solido tra i tessuti connettivi de vertebrati, contiene fibre collagene mineralizzate.
Piccole invalginazioni (lacune) nella matrice alloggiano le cellule ossee, dette osteociti. Gli osteociti
comunicano con i vasi sanguigni che penetrano nell’osso mediante una sottile rete di canali (canalicoli). Al
contrario della cartilagine, le ossa vengono ampiamente rimodellate durante la vita dell’animale e possono
auto-ripararsi dopo aver subito un danno anche ingente.
TESSUTO MUSCOLARE
— Muscolo Scheletrico o Striato (contrazione sotto controllo nervoso, cellule poli-nucleate, produzione di
lavoro meccanico e di calore)
Il muscolo scheletrico è un tipo di muscolo striato che si trova sia nei vertebrati sia negli invertebrati. È
composto da fibre molto allungate, cilindriche, formate da cellule multi-nucleate che possono estendersi
da un capo all’altro del muscolo. Osservate al microscopio ottico, queste cellule mostrano una serie di
bande sottili, chiamate striature, che lo attraversano. Il muscolo scheletrico è anche detto volontario (nei
vertebrati) in quanto si contrae quando stimolato dai nervi sotto il controllo cerebrale cosciente.
Il muscolo cardiaco è un altro tipo di muscolo striato che si trova solo nel cuore dei vertebrati. Le cellule
sono molto più corte di quelle dei muscoli scheletrici e posseggono un solo nucleo. Il tessuto cardiaco è
un insieme di fibre intrecciate, composte da singole cellule connesse da giunzioni chiamate dischi
intercalari. Il muscolo cardiaco è detto anche involontario in quanto non necessita di stimoli nervosi per
contrarsi. Al contrario, il battito cardiaco è controllato da speciali cellule localizzate nel cuore stesso. Nervi
involontari rivenienti provenienti dal cervello possono però alterare l’attività di queste cellule.
— Muscolo Liscio (cellule uni-nucleate, contrazione involontaria, regolazione passaggio sostanze in canali)
Il tessuto muscolare liscio è un tessuto muscolare non striato presente sia ne vertebrati che nei
invertebrati. Le cellule dei muscoli lisci sono allungate, assottigliate alle estremità e uni-nucleate. La
muscolatura liscia è la più comune negli invertebrati, dove costituisce la muscolatura della parte del corpo
e circonda dotti e sfinteri. Nei vertebrati la muscolatura liscia è organizzata in lamine che circondano il
canale alimentare, i vasi sanguigni, i canali respiratori e i dotti genitali e urinari. La muscolatura liscia si
contrae lentamente e può rimanere contratta a lungo con una bassa spesa energetica. La sua contrazione
è involontaria non dipende dalla coscienza. La principale funzione di questa muscolatura è di spingere
materiale lungo canali, come nel caso dell’intestino, grazie a contrazioni attive, o di regolare il diametro di
un canale, quale un vaso sanguigno, per mezzo di una robusta contrazione.
NEURONE
LìETOLOGIA si occupa della distinzione tra il comportamento osservato e la risposta fisiologica (causa
immediata) e la sua origine evolutiva dovuta all’adattamento (causa remota)
Ad esempio la risposta con la fuga dei girini in uno stagno causato da un’ombra che si avvicina ha come
causa immediata la stimolazione delle cellule di Mauthner alla base dell’encefalo, che porta alla
contrazione dei muscoli laterali che fanno fuggire l animale
COMPORTAMEI SEMPLICI
Innativi, istintivi o acquisti ma basati su azioni semplici. Di reazione a stimoli precisi (arco riflesso semplice,
riflesso condizionato, assuefazione)
COMPORTAMEMTI COMPLESSO
Azioni istintive : pesa del cibo, opere di scavo e costruzione, corteggiamento, accoppiamento, cure
parentali
COMPORTAMENTI INTELLIGENTI
BASI GENETICHE
Alle basi di molte reazioni c'è il comportamento innato, cioè quel comportamento che ha una radice nei
geni dell’individuo; esempio sono la fabbricazione della tela del ragno, movimento di un protozoo.. spesso
viene definito istinto
L’istinto è un carattere fenotipo e come tale è soggetto di comparazione nello studio di affinità filogenetico
È un processo che richiede la sintesi di molecole specifiche, la loro organizzazione in strutture in gradi di
trasmettersi all’interno di organismi e l’interazione di queste con l’ambiente.
Schemi comportamentali innati, altamente stereotipati, rigidi e prevedibili, specifici e istanti quanto le
caratteristiche anatomiche
Sono innescati da stimoli segnale che sole sono segnali du comunicazioni inter-spefici vengono detti
“releaser”.
N. Timbergen ipotizzo meccanismi neuro-sensoriali scatenanti che rispondono agli stimoli segnale che a
loro volta scatenano la risposta comportamentale.
Nello Spinarello il rituale di corteggiamento è una sequenza di risposte a stimoli concatenati. Il maschio
manifesto comportamenti aggressivi verso altri maschi, scatenato da qualsiasi sagoma con la parte
inferiore colorata di rossa, anche qualcosa che non sia un altro Spinarello
APPRENDIMENTO
Processo che porta alla modificazione delle risposte dell’organismo in seguito all’esperienza
Avviene un comportamento quando l’esperienza fa car fare un dato comportamento in una data situazione
La forma più alimentare di apprendimento è l’assuefazione in cui l’animale non risponde più con moduli
fissi a stimoli che l’esperienza gli ha dimostrato non essere più corrispondenti a qualcosa di utile.
APPRENDIMENTO ASSOCIATIVO
Un successo (premio) o un disturbo (punizione) possono influenzare l’esecuzione di un’azione che, negli
animali in grado di associare due stimoli diversi, risulterà condizionata
—Condizionamento classico
L’animale socia la punizione o il premio ad uno stimolo/segnale che indica qualcos’altro. Su questo si
badano le tecniche di addestramento degli animali da parte dell’uomo.
— condizionamento operante
Condizionamento tramite stimoli rinforzanti negativi o positivi, ovvero per trial and Error. Un topo in un
labirinto alla prima curva trova formaggio, un altra volta avanzando nel labirinto, non avendo trovato il
formaggio dove era la scorsa volta, alla Seconda curva ne trova un altro, una terza volta di nuovo più
avanti nel labirinto. Il topo sarà condizionato ad avanzare dal premio
IMPRINTING
L’imprinting genetico, è una fase di apprendimento irreversibile, è limitato ad un preciso periodo della vita
di un animale ed ha un effetto duraturo sul comportamento sociale dell’adulto.
Il pulcino che schiude insegue il primo oggetto che vede muoversi subito dopo la schiusa, che in teoria
dovrebbe essere la madre.
L’imitazione è spesso una componente importante del’apprendimento. Consiste nell’ampliamento della
gamma di comportamenti innati tramite l’accrescimento di conoscenze ed esperienze.
Sociale e cognitivo
Richiede capacità di elaborazione, viene chiamato intuizione. La forma più elevata di apprendimento è l
intuito cioè la capacità di produrre soluzioni di problemi senza passare attraverso trial and error. Tipico di
primati superiori e dell’uomo
Scimmie di un isola raccolgono patate alla spiaggia. Alcuni le puliscono in mare, i parenti assumono
questo comportamento per imitazione sociale
COMPORTAMENTO SOCIALE
Una società è formata da un gruppo di individui appartamenti alla stessa specie che convivono insieme in
modo organizzato, che si dividono compiti e risorse alimentari e mantengono unita la struttura sociale
giovedì 25 febbraio 2021
Data l’importanza storica del testo, dato per verità assoluta per secoli, tale
teoria influenzo il pensiero scientifico per secoli, tanto da essere condiviso da
scienziati illustri come Newton, Cartesio e Bacone.
Ciò apri un nuovo capitolo nella storia della zoologia: la teoria biogenetica
implica la necessità dell’esistenza di un antenato ancestrale comune (LUCA
per gli amici) e dà vita a nuove speculazioni che presero piede soprattutto a
partire dalla seconda metà del ‘900 come la panspermia planetaria o il
creazionismo scientifico, che vedono negli organismi extraterrestri la chiave
per la biogenesi terrestre.
Una delle teorie che viene maggiormente accettata dalla comunità scientifica
è quella formulata da Oparin e Haldane dell’evoluzione molecolare
abiotica (1920) avvenuta nel milione di anni fra la planetogenesi e la
biogenesi terrestre.
Altri studi sul campo sono stati fatti da David Deamer (membrane
autoassemblate a partire da una soluzione di molecole organiche anfifiliche
comuni sui meteoriti), e Sydney Fox, che dimostrò che anche i polipeptidi in
soluzione acquosa sono in grado di formare spontaneamente vescicole in
grado di riprodursi per gemmazione.
1
giovedì 25 febbraio 2021
Curiose sono anche teorie come quella di James Stevenson che è riuscito a
concepire una membrana cellulare a base di idrocarburi che quindi non
necessita di ossigeno atmosferico, basandosi su condizioni atmosferiche
simili a quelle che si verificano su Titano, dove l’atmosfera è talmente rigida
da congelare l’acqua ma condensare i gas idrocarburici, creando spettacolari
paesaggi di mari e fiumi di metano liquido. Per il resto, ci sono vari concept di
organismi che respirano idrogeno; esseri viventi che utilizzano l’acetilene
come molecola energetica al posto del glucosio; batteri che producono
metano invece che anidride carbonica: tuttavia tali processi potrebbero
essere estremamente rallentati viste le rigide temperature, per cui tali teorie
sono ancora ampiamente discusse.
Importanza dell’acqua
Il fatto che l’acqua sia il composto principale delle cellule raggiungendo fino
al 90% della composizione cellulare non è un caso: la versatilità in ambienti
terrestri e le caratteristiche fisico-chimiche di questa molecola sono date, in
gran parte, dalla presenza di legami ad idrogeno, le maggiori forze
intramolecolari. Le peculiarità dell’acqua sono:
Paradosso RNA-enzima
In che modo gli acidi nucleici poterono comparire senza enzimi che li
sintetizzavano? In che modo gli enzimi poterono evolversi senza gli acidi
2
1. Giuseppe Aloisio
1 de marzo de 2021, 11:49:58
2. Giuseppe Aloisio
1 de marzo de 2021, 11:24:16
3
3. Giuseppe Aloisio
7 de marzo de 2021, 18:56:10
4
1. Giuseppe Aloisio
2 de marzo de 2021, 17:50:57
2. Giuseppe Aloisio
2 de marzo de 2021, 17:39:50
Oggi le teorie trasformiste sono state smentite perché è stato dimostrato che
i caratteri che un organismo può subire nel corso della vita (irrobustimento dei
muscoli) non è trasmissibile alla prole: L’evoluzione a livello della popolazione
non dipende solamente dalla convenienza di un carattere rispetto a un altro,
2 piuttosto gli individui con caratteri vincenti rispetto all’ambiente nel quale
sono inseriti risultano più in salute e quindi con una fitness migliore rispetto
ai loro contendenti, riuscendo quindi ad avere più partner e quindi più prole,
risultando in un aumento probabilità che quel determinato carattere si
manifestasse; come teorizzato da Charles Darwin. Nonostante ciò, se ogni
specie potesse riprodursi incontrollabilmente, coprirebbe l’intera superficie
terrestre, ciò non accade perché il rapporto con le provvigioni come
teorizzato da Malthus nella teoria socio-economica l’aumento è di tipo
aritmetico per quanto riguarda le provvigioni (n+4) ma di tipo geometrico
per quanto riguarda piante e animali (n×3): la conseguenza è che man mano
che la popolazione aumenta le risorse diminuiscono, spingendo verso una
3 corsa agli approvvigionamenti che si traduce in una lotta per la
sopravvivenza.
1
domenica 7 marzo 2021
• Concetto morfologico (o tipologico): ogni specie ha caratteri anatomici
propri e per questo è distinguibile da altre specie. Il teorizzatore dietro
questa formula fu Cronquist nel 1878, che però non tenne conto del
polimorfismo intraspecifico (dimorfismo sessuale, metamorfosi, plasticità
fenotipi ecc.)
• Concetto biologico: La specie è rappresentata da quegli individui che
incrociandosi tra loro generano potenzialmente una prole illimitatamente
feconda. Proposta da Mayr nel 1940, non tiene conto degli organismi
asuessuati e degli ibridi fecondi in natura.
• Concetto filogenetico: Il più piccolo gruppo di individui, fra cui si possa
riconoscere una relazione parentale di discendenza e ascendenza.
Teorizzato da Nixon e Wheeler nel 1990, anche questo modello presenta
delle mancanze, in questo caso circa la difficoltà di trovare un carattere
stabile che possa rendere “saldo” il rapporto comparativo fra due individui.
2
4. Giuseppe Aloisio
18 de marzo de 2021, 17:53:12
Un altra sconcertante verità che Darwin trasse dalle sue analisi fu che
nonostante l’ambiente delle isole Galapagos era più simile ad altre isole
tropicali rispetto al continente sudamericano, le specie autoctone
dell’arcipelago risultavano più simili a quelle continentali rispetto a quelle con
analogo habitat insulare: ciò implicava l’esistenza di un antenato comune
che in passato colonizzò le isole a partire dai continenti, contrariamente alla
dottrina creazionista del tempo che vedeva gli esseri viventi come creati ad
hoc e posti in luoghi più favorevoli alla loro vita; parallelamente a ciò, Darwin
concepiva l’andamento dell’evoluzione come un processo graduale di fasi
ordinate, che procedeva a ritmo costante. Egli aveva fatto proprio il motto di
Linneo: Natura non facit saltus (la natura non fa balzi). Questa concezione
trovava riscontro altrove nel mondo scientifico e Darwin era così vincolato al
gradualismo che costruì la sua teoria interamente in base ad esso.
3
5. Giuseppe Aloisio
12 de abril de 2021, 20:20:50
p^{2}+2pq+q^{2}=1; dove p e q
sono due frequenze allergiche di
due popolazioni diverse
6. Giuseppe Aloisio
22 de marzo de 2021, 17:18:36
4
7. Giuseppe Aloisio
22 de marzo de 2021, 18:16:01
8. Giuseppe Aloisio
23 de marzo de 2021, 11:28:42
l’opposto del modello graduale, • Selezione naturale di cui abbiamo ampiamente discusso sopra,
sostenuto da Linneo e in seguito • Mutazione e Ricombinazione: Una mutazione è un qualunque
da Darwin cambiamento nel corredo genomico di un individuo. Esso può avvenire per
sostituzione nucleotidica, inserzione, delezione, duplicazione di geni e
trasposizione; invece la ricombinazione è lo scambio di materiale ereditario
fra cromosomi omologhi durante la meiosi, mediante crossing-over.
• Flusso genico: É la presenza di flusso genico a mantenere l’omogeneità
all’interno di una specie, aumentando (natalità o immigrazione) o
diminuendo (mortalità o emigrazione) la popolazione cambia il flusso
genico. Barriere quali l’isolamento produttivo limitano il flusso genico,
portando ad eventi di speciazione, che concernono la macroevoluzione.
• Deriva genetica: É il campionamento casuale degli alleli che avviene nel
passaggio generazionale. Al diminuire della popolazione l’importanza della
deriva genetica aumenta, generando risposte casuali quali il collo di
7 bottiglia, nel quale un evento ambientale casuale riduce di molto le
dimensioni di una popolazione fissando quindi i caratteri dei sopravvissuti;
e il fondatore, ovvero quando la
colonizzazione di una nuovo habitat
da parte di pochi individui innescano
una forte dissomiglianza allelica
rispetto alla popolazione d’origine.
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domenica 7 marzo 2021
• comportamentali (scarsa o nulla attrazione sessuale che può essere
dovuta alle differenti modalità di attrazione reciproca, quindi per esempio
canti, danze, colorazioni o feromoni),
Mentre per quanto riguarda le barriere postzigotiche legate agli ibridi esse
possono dipendere dalla non vitalità, dalla debolezza strutturale, dalla
sterilità in fase adulta o dalla degenerazione, dove l’ibrido è in grado di dare
vita ad una prole ma essa risulta debole e sterile.
Evoluzione Molecolare
In tutte le popolazioni naturali si verificano mutazioni nel genoma (mutazioni
nel DNA della popolazione); esse si verificano in maniera casuale, e a
frequenza costante per ogni data popolazione. In realtà la frequenza di
mutazioni genomiche è molto simile non solo per popolazioni diverse di una
stessa specie ma anche di specie molto diverse tra loro (non bisogna
dimenticare che la chimica e la biochimica del DNA e della sua replicazione
sono sostanzialmente simili in tutti gli organismi viventi).
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domenica 7 marzo 2021
Anche se la velocità con cui si verificano mutazioni nel DNA è molto simile in
tutti gli organismi, il destino delle mutazioni è molto diverso non solo in
organismi differenti ma anche nello stesso organismo a seconda di dove si è
verificata la mutazione e quindi quale sia l’effetto della mutazione.
• La selezione naturale
• La deriva genica casuale (“neutral genetic drift”)
Mutazioni che migliorano la funzione di una proteina o che creano una nuova
funzione utile daranno agli individui che le portano una fitness maggiore, cioè
una migliore capacità di sopravvivere e riprodursi e quindi una maggiore
probabilità di trasmettere la mutazione ai discendenti: le mutazioni positive
tendono a diffondersi e fissarsi nelle popolazioni a causa della selezione
naturale positiva, mentre mutazioni che peggiorano la funzione di una
proteina o la eliminano daranno agli individui che le portano una fitness
inferiore, cioè una ridotta capacità di sopravvivere e riprodursi e quindi una
ridotta probabilità di trasmettere la mutazione ai discendenti: le mutazioni
negative vengono eliminate dalle popolazioni a causa della selezione naturale
negativa.
7
9. Giuseppe Aloisio
25 de marzo de 2021, 17:01:10
Velocità di evoluzione
9 11 V=K/2t
In realtà ciò che accade è che le mutazioni realmente avvenute sono più numerose
di quelle osservate perché più mutazioni possono colpire la stessa posizione ed
inoltre i residui e i nucleotidi possono retromutare, per questo spesso ci si affida
all’albero filogenetico, dato che fornisce in maniera semplice e diretta tutte le
informazioni più utili come per esempio quali sequenze dell’insieme sono le più
strettamente imparentate e quale percorso evolutivo le sequenze hanno seguito,
proprio per questo più sequenze analizzate ci sono e più l’albero filogenetico risulta
fondamentale.
8
12. Giuseppe Aloisio
7 de marzo de 2021, 18:48:00
Gli alberi filogenetici molecolari sono considerabili simili a quelli classici solo
se l’ipotesi dell’orologio biologico è ben rispettata da tutte le sequenze che
compongono l’albero: se per qualche motivo una sequenza si evolve più o
meno velocemente rispetto alle altre allora il ramo corrispondente sarà
troppo lungo o troppo corto, pure per questo bisogna utilizzare più famiglie
proteiche in modo da confrontare alberi filogenetici ottenuti con proteine
differenti, Inoltre proteine a rapida evoluzione serviranno a confrontare
organismi strettamente imparentati, mentre proteine che evolvono
lentamente serviranno a confrontare organismi lontani.
Omologia vs. Analogia/Omoplasia
Due parti anatomiche di specie diverse fra loro vengono dette analoghe o
omoplasiche quando svolgono la stessa funzione ma hanno un’origine
embrionale completamente diversa (le ali degli insetti e le ali degli uccelli):
quando due organismi presentano strutture morfologiche simili fra di loro
spesso è perché vivendo in habitat simili e spinti da analoghe pressioni
ambientali è probabile che questi possano sviluppare quelle strutture o
12 adattamenti per convergenza evolutiva; mentre sono dette omologhe
quando hanno la stessa origine embrionale ma diversa morfologia (le ali di
un pipistrello e le pinne di un cetaceo) o addirittura funzione. Sequenze
omologhe a loro volta possono essere ortologhe quando sono evolute dalla
stessa caratteristica dal loro antenato comune ma non necessariamente
mantengono la stessa funzione ancestrale, o paraloghe, quando riflettono
13 eventi di duplicazione genica.
9
domenica 7 marzo 2021
Proprio per questo quando si tratta di due sequenze che non si è ancora
analizzato risulta più corretto parlare di similarità, per poi essere più specifici
a indagine completata.
10
1. Giuseppe Aloisio
28 de marzo de 2021, 17:47:21
• Scissione, può essere binaria o multipla, prevede la mitosi della cellula madre in
due o più cellule figlie. La divisione può seguire un piano longitudinale come nei
protozoi flagellati, trasversale come nei protozoi ciliati o, come avviene nella
schizogonia, una serie di scissioni del nucleo prima ancora del citoplasma,
come avviene per l’agente della malaria.
• Gemmazione, tipica degli cnidari ma comunque comune in altri pila, consiste
nella divisione ineguale dell’organismo a partire da un’escrescenza.
• Gemmulazione, che consiste come dice lo stesso nome nella creazione di una
gemmula, ovvero una capsula resistente contenente un aggregato di cellule.
• Frammentazione che come per la scissione si basa sulla divisione
dell’organismo originale pluricellulare in dei multipli, tipico degli invertebrati fra
cui gli echinodermi.
2. Giuseppe Aloisio
28 de marzo de 2021, 18:26:08
3. Giuseppe Aloisio
28 de marzo de 2021, 19:41:22
Soprendentmente il testosterone
viene convertito in estrogeno nel
cervello, che determina
organizzazione e comportamenti
tipici maschili.
Fino ai primi del 1900 non si sapeva quale fosse il processo dietro la scelta del
sesso del nascituro, le prime evidenze sono del 1902, quando McClung osservo
che le cimici producevano due spermi, approssimativamente con ugual frequenza,
uno dei quali presentava un cromosoma accessorio rispetto al numero di
cromosomi aploidi delle uova. Dai suoi studi ricavo che quando l’uovo veniva
fecondato da uno spermatozoo con cromosoma accessorio, il sesso del
nascituro era al 100% femminile. Dunque esattamente come le cellule embrionali
esistono due tipi di cromosomi: autosomi e sessuali, e la determinazione del
sesso determinata dai cromosomi sessuali è definita singamica; per esempio, il
caso descritto precedentemente è indicato come tipo XX-X0. Più avanti si è
scoperta l’esistenza di specie, come nel caso dell’uomo, di tipo XX-XY con XY
codificante per maschio, quindi con una coppia di cromosomi sessuali diversi fra
loro. In maniera opposta, in animali come uccelli, pesci, falene e farfalle è la
2 femmina ad avere questa differenza, infatti si parla di tipo ZZ-ZW. Notare come i
cromosomi X e Y sono diversi per forma e dimensioni, quindi necessariamente
alcuni caratteri sono peculiari per l’uno e per l’altro, giocando un ruolo
fondamentale nell’ereditarietà sessuale.
4. Giuseppe Aloisio
28 de marzo de 2021, 20:33:01
5. Giuseppe Aloisio
29 de marzo de 2021, 11:25:47
Il percorso dell’uovo, dalla sua schiusa e fino alla nascita della prole può essere
oviparo, praticato dalla maggior parte degli invertebrati e molti vertebrati, può
essere con fecondazione interna (uova fecondate nell’utero) o esterna (uova
fecondate nell’ambiente); ovoviviparo, praticato da anellidi brachiopodi, insetti e
alcuni gasteropodi e comune in molti pesci e rettili, quindi con schiusa all’interno
dell’utero seguite dal parto e viviparo, tipico di mammiferi ed elasmobranchi ma
sono noti casi in invertebrati, anfibi e rettili; l’uovo rimane nell’ovidotto e viene
nutrito direttamente dalla madre fino al parto.
6. Giuseppe Aloisio
29 de marzo de 2021, 14:30:21
La partenogenesi
2. Giuseppe Aloisio
13 de abril de 2021, 11:58:09
I vasi sono arterie, vene, capillari e sistema linfatico; l’organo è il cuore, che può
avere stimoli miogenici quando la pulsazione è data dalle cellule miocardiche o
neurogenici, quando sono i gangli a dare l’input (decapodi).
In un sistema circolatorio aperto però, non esistono vasi minori o capillari che
collegano le vene alle arterie, piuttosto si parla di emoceli, dei seni sanguigni che
rimpiazzano i capillari e che irrorano direttamente i tessuti. Durante lo sviluppo
della cavità del corpo di questi animali, il blastocele non viene obliterato dal
mesoderma come invece accade negli animali a sistema chiuso, dunque il
blastocele si fonde con la cavità celomatica e può fluire liberamente non essendoci
la separazione fra fluido extracellulare e fluido interstiziale.
Negli animali terrestri invece insieme ai polmoni appare una circolazione doppia,
una sistemica e una polmonare. Negli anfibi attuali sono presenti due atri che
raccolgono il sangue venoso e arterioso ma il ventricolo resta indiviso, ma i due tipi
di sangue restano separati grazie alle membrane spirali del cono arterioso, alla
disposizione dei setti e delle membrane dei vasi efferenti. La divisione dei ventricoli
è parziale in alcuni rettili e completa in coccodrilli, uccelli e mammiferi (notare
come quest’ultimi siano omeotermi)
La respirazione
Per quanto riguarda la respirazione, essa può avvenire
per via cutanea quando le dimensioni lo permettono
(organismi inferiori al mm o con una superficie che
compensa la massa, come nel caso dei platelminti) o,
in via ausiliaria o esclusiva in base alla specie, tramite
branchie (estroflessioni corporee evolutesi per
compensare la "mancanza” d’ossigeno in acqua;
possono essere interne, esterne o papule dermali e il
sangue generalmente fluisce controcorrente rispetto
all’acqua che attraversa le branchie) e polmoni (che
invece si invaginano per mantenere l’organo umido e a
riparo da patogeni) mediante l’uso di pigmenti
3 respiratori, uno fra tutti l’emoglobina, che permette di
trasportare 20 ml di ossigeno in 100 ml di sangue. Menzione d’onore al sistema
tracheale tipico di molti artropodi, che evita l’ossigenazione per via sanguigna
tramite un complesso sistema di spiracoli o stigma, trachee e tracheole,
permettendo dunque la respirazione tramite il movimento del corpo, come per
esempio il movimento addominale a telescopio delle api.
1. Giuseppe Aloisio
11 de abril de 2021, 12:16:50
2. Giuseppe Aloisio
13 de abril de 2021, 10:03:17
Invece per quanto riguarda molti invertebrati (e per alcuni mammiferi, dove però
prendono il nome di defensine) il meccanismo di difesa che va per la maggiore è
la somministrazione di peptidi antimicrotici direttamente nell’area infetta: questi
1 sono meno specifici del complemento, ma ciascun peptide è efficace conto una
diversa categoria di microbi: batteri (gram+ e gram-) e funghi. A differenza degli
antibiotici che agiscono bloccando il funzionamento di una proteina critica, i
peptidi agiscono interferendo con il sistema di segnalazione interno al microbo
stesso.
Si deve tener conto anche dell’enorme biodiversità degli invertebrati: gli organismi
a vita breve hanno meccanismi di difesa diversi da quelli a vita lunga. Per questo,
una delle verifiche più significative per individuare la capacità dei tessuti degli
invertebrati di riconoscere sostanze e/o patogeni viene compiuta trapiantando un
tessuto della stessa specie (allotrapianto) o di specie diverse (xenotrapianto):
2 sorprendentemente, anche metazoi più semplici come poriferi e cnidari rifiutano
entrambi e non solo, rifiutano più velocemente un secondo trapianto da uno stesso
donatore, dimostrando l’esistenza di una memoria immunitaria a breve termine;
3 mentre molluschi e nemertini accettano gli allotrapianti. Tale memoria immunitaria
fra l’altro, è stato teorizzato possa essere ereditaria per più specie di quanto ci
aspetteremmo, come dimostrato dagli studi su calabroni e pulci d’acqua.
4. Giuseppe Aloisio
12 de abril de 2021, 11:09:42
5. Giuseppe Aloisio
12 de abril de 2021, 12:07:24
I linfociti, che possono essere di tipo T o B, e le cellule natural killer invece non
hanno un comportamento fagocitino ma sono funzionali al sistema immunitario
poche secernono sostanze farmacologicamente attive che agiscono sulle cellule
circostanti, come per esempio interferone e citochine. Altre ILC note (cellule
linfoidi innate, di cui fanno parte i due casi sopracitati) sono le RORγt+, che
secernono interleuchina-22 che limita il numero di batteri commensali presenti
nell’intestino per poi stimolare una risposta contro il patogeno.
L’infiammazione
L’infiammazione o flogosi è un processo vitale nella risposta immunitaria innata,
implicato nella mobilitazione delle difese dell’organismo contro un agente invasore
o un altro tipo di lesione tissutale e nella riparazione dei danni che ne derivano.
Le Citochine
Gli interferoni sono glicoproteine a basso peso molecolare rilasciati in seguito alla
rilevazione di parassiti intracellulari come i virus.
Esistono tre tipi di interferoni, che comprendono quattro classi principali: alfa (α) e
beta (β), gamma (γ) e lambda (λ). Generalmente gli interferoni possono avere
diversi effetti: hanno proprietà antivirali e antioncogene; attivano i macrofagi e i
linfociti natural-killer; potenziano l'espressione delle glicoproteine di classe I e II del
complesso maggiore di istocompatibilità. In seguito a infezione virale, l'interferone
segnala la presenza di virus e ordina alle cellule immunitarie di sostituire il
proteasoma con l'immunoproteasoma.
Il fattore di necrosi tumorale o TNF è un membro della famiglia delle citochine che
viene prodotto soprattutto da macrofagi, linfociti T e tessuto adiposo bianco; ad
alte concentrazioni causa febbre.
Il tegumento
Il tegumento è lo strato più esterno del corpo, proprio per questo riveste un
fondamentale ruolo di protezione dagli agenti esterni. Pelle, peli, setole, scaglie,
piume e corna: in genere robusto e flessibile, il tegumento protegge da ferite,
abrasioni, radiazioni solari, patogeni e scompensi idrici, senza dimenticare la
termoregolazione che contraddistingue gli animali endotermi.
2. Giuseppe Aloisio
26 de marzo de 2021, 19:18:28
3. Giuseppe Aloisio
26 de marzo de 2021, 19:53:33
Il derma può anche contenere strutture ossee di origine dermica: placche ossee e
2 scaglie sono tipiche strutture dei teleostei. Benché di origine dermica, queste
strutture sono associate all’epidermide, fino a protrudere nonostante quest’ultima
forma una guaina continua che si ripiega sotto le scaglie seguendo il verso di
sovrapposizione: proprio per questo non bisogna confondere scaglie e squame,
essendo strutture con origine e disposizione differenti.
Altri casi di placche ossee originate dal derma sono le squame di alcuni cecilioidei,
l’armatura dei coccodrilli, il tegumento perlaceo di molte lucertole, le ossa piatte
del cranio e le corna.
La Colorazione
In genere dati da pigmenti, i colori che possono assumere gli organismi sono dati
dai modi più disparati: dai colori strutturali, che grazie a pori minuscoli pieni
3 d’aria sono in grado di generare spettacolari giochi di luce, dando vita alle
colorazioni più brillanti del modo animale; ai cromatofori dei molluschi cefalopodi,
che grazie alle loro cellule sacciformi piene di granuli di pigmento sono in grado di
manipolare la muscolatura per riflettere colorazioni cangianti. Una variante sono gli
iridofori che contengono cristalli di varie purine, tipici dei camaleontidi.
Chimicamente parlando invece, sono vari i pigmenti che codificano per determinati
colori: il più diffuso sono la melanina, base dei toni color terra, e i carotenoidi,
responsabili dei toni caldi e che spesso vanno assunti tramite dieta. In genere i
colori freddi sono dati da un mix di carotenoidi e colori strutturali.
É curioso come fra i mammiferi ci sia una prevalenza di toni scuri rispetto agli altri
vertebrati: questo è probabilmente collegato all’insufficente percezione cromatica
del gruppo: l’eccezione che conferma la regola sono particolari gruppi di babbuini
dai toni più accesi proprio perché, in quanto primati, sono in grado di percepire
l’intero spettro del visibile.
Sistemi scheletrici
Movimento
Il movimento è una caratteristica fondamentale degli animali, da quello che
permette lo spostamento dell’organismo fino ai movimenti interni alla cellula.
Il primo tipo di movimento viene defiinito ameboide, che per l’appunto prende il
nome dalle amebe, che si basa sulla estroflessione e retrazione degli pseudopodi
da un punto qualunque della superficie cellulare: recenti studi sui fagociti del
sangue hanno dimostrato nel dettaglio il meccanismo dietro tale movimento che
vede lo stato esterno ectoplasmatico più denso circondare la zona centrale
endoplasmatica più fluida, guidato da actina e altre proteine meccano-regolatorie.
Microtubule-associated proteins
5. Giuseppe Aloisio
28 de marzo de 2021, 12:33:46
Per quanto riguarda il movimento muscolare invece, esso è costituito da fibre che
sono in grado di contrarsi e rilassarsi, ma non allungarsi attivamente. Esistono tre
tipi di muscolatura: scheletrica striata, così chiamata perché visivamente si
percepisce un’alternanza di bande chiare e scure, liscia, generalmente viscerale e
priva di bande e cardiaca, striata come la scheletrica ma con l’aggiunta di cellule
mononucleate ramificate.
La quantità di tuorlo varia fra i taxa, e quindi sono necessari vari termini per poter
definirle con chiarezza: le uova con piccole quantità di tuorlo vengono definite
isolecitiche, comuni in molti invertebrati e mammiferi fra cui l’uomo e la loro
segmentzione è oloblastica; le uova degli anfibi che hanno una moderata quantità
di tuorlo sono dette mesolecitiche, anche qui la segmentazione è
prevalentemente oloblastica ma il tuorlo rallenta il processo, quindi il polo animale
risulterà più segmentato di quello vegetativo; rettili, uccelli e la maggior parte dei
pesci invece genera uova telolecitiche con una grande quantità di tuorlo che
quindi forza l’uovo in una segmentazione parziale o meroblastica che interessano
solo il lato citoplasmatico, stessa cosa per le uova centrolecitiche degli insetti,
che come dice lo stesso nome hanno una grade quantità di tuorlo centrale con
citoplasma superficiale. Le uova telocitiche hanno generalmente uno sviluppo
diretto, ovvero il piccolo alla schiusa è una miniatura dell’adulto, invece lo sviluppo
indiretto è tipico di uova isolecitiche e mesolecitiche, dando vita a larve che poi
compieranno la metamorfosi, o, per evitare tale processo, alcuni animali come i
placentati hanno trovato il modo di sopperire alla mancanza nutrizionale dovuta a
poco tuorlo con altri nutrienti (appunto, la placenta).
1. Giuseppe Aloisio
13 de abril de 2021, 23:24:41
2. Giuseppe Aloisio
8 de abril de 2021, 10:24:38
3. Giuseppe Aloisio
8 de abril de 2021, 10:44:50
2 Nelle blastule telolecitiche a causa del tuorlo l’invaginazione si ferma ad uno stadio
di solco primitivo, che quindi procede con le cellule del blastocele che migrano
verso l’epiblasto e l’ipoblasto adiacenti al solco, determinando i foglietti
embrionali.
Nel 1892 Hans Driesch scoprì che separando per agitazione meccanica un
embrione di riccio di mare allo stadio di due blastomeri, ciascuna cellula dava vita
ad una larva completa: ciò gettò le basi sulla formulazione del principio di
equivalenza nucleare, ovvero che due unità blastomeriche si sviluppano
indipendentemente dalla scissione, a patto che sia presente (come provato dagli
4 studi di Speann a fine secolo) del materiale nucleare originale e della semiluna
grigia, una regione leggermente pigmentata dell’uovo che appare in seguito alla
fecondazione. Questa capacità di compensazione dei blastomeri (che quindi non
dipende da un sistema di controllo embrionale ma da una sequenza di eventi locali
in cui ogni stadio di sviluppo rappresenta una subunità) viene definita a sviluppo
regolativo ed è caratteristica di molti deuterostomi; invece quando l’embrione è
caratterizzato da parti che si autodifferenziano e che quindi l’asportazione di una
regione cellulare determina l’assenza della funzione codificata in fasi più avanzate
si parla si sviluppo a mosaico, tipico della maggior parte dei protostomi. Entrambi
vengono definiti come casi di specificazione citoplasmatica, alternativa alla
specificazione sinciziale tipica delle uova centrolecitiche come quelle di
Drosophila sp. dove il sincizio (una membrana che circonda più nuclei) prima si
sviluppa e poi viene cellularizzato, quindi le molecole che influenzano lo sviluppo
cellulare risultano all’interno di una singola cellula di grandi dimensioni, a differenza
delle specificazioni citoplasmatiche (condizionali) di cui abbiamo parlato sopra.
1. Giuseppe Aloisio
23 de marzo de 2021, 19:05:43
2. Giuseppe Aloisio
23 de marzo de 2021, 19:24:50
Può essere evolutiva tradizionale, Questa esigenza di classificare nasce dalla necessità di descrivere animali simili fra
cladistica e genetica; attualmente loro in modo da potersi approcciare ad essi con maggiore sicurezza, ma pian
si usa la prima appoggiandosi alla piano tale esigenza si evolve e diventa un modo per raggruppare organismi con
seconda caratteri morfologici (e vedremo più avanti genetici) simili; sono questi i criteri per
definire un gruppo tassonomico, base degli studi legati alla zoologia sistematica e,
appunto, la tassonomia. A partire dalla teoria di Darwin della discendenza comune
la sistematica è stata utilizzata per individuare le relazioni evolutive tra organismi,
d’altra parte però la tassonomia ha radici molto più profonde della biologia
evoluzionistica e tracce dei modelli pre-evoluzionistici entrano in contrasto con le
teorie odierne, rendendo tale scienza molto più sofisticata di quanto già non
sembri.
Dunque il primo passo nella ricostruzione della filogenesi consiste nello stabilire
quale carattere fosse presente nell’ultimo antenato comune del gruppo in esame,
definito come stato ancestrale del carattere o plesiomorfia, tutto ciò che si è
evoluto parallelamente allo stato ancestrale viene indicato come stato derivato
del carattere o sinapomorfia: la tendenza ad essere ancestrale o derivato indica la
polarità del carattere. Volendo fare come esempio i denti nei vertebrati amnioti,
questi mancano negli uccelli attuali perciò per valutare la polarità del carattere
4. Giuseppe Aloisio
23 de marzo de 2021, 22:00:19
5. Giuseppe Aloisio
24 de marzo de 2021, 17:27:56
“denti” bisogna vedere se l’ultimo antenato comune degli amnioti ne sia provvisto
ATTENZIONE! Cladogramma non è o meno e che tipo di evoluzione abbia seguito nel corso del tempo, tale metodo
equivalente di albero filogenetico: viene chiamato confronto ingroup-outgroup: in questo caso l’ingroup è il gruppo
Il secondo a differenza del primo degli amnioti, mentre l’outgroup è un gruppo filogeneticamente affine ma non
tiene conto degli antenati, della 4 interno, per esempio i pesci. Se il carattere è comune per entrambi i gruppi
durata delle linee evolutive, al vuol dire che è ancestrale. Per questo motivo, se si vuole una valutazione più
numero di cambiamenti nelle linee accurata si possono definire multipli outgroup per stabilire la polarità del carattere.
filetiche… Il cladogramma dunque La condivisione di un carattere derivato all’interno di una linea filogenetica,
è spesso utilizzato come definisce un clade (dal greco κλάδος [kládos] = ramo), la gerarchia di questi gruppi
approssimazione della struttura del 5 definiscono i cosiddetti cladogrammi.
corrispondente albero filogenetico.
La nomenclatura binomia