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«VULCANI &

TERREMOTI»

A cura di:
Emanuela Giotti, Gaia Mazzola ,
Teresa Giangrande e Cristian Giangrande
UN VULCANO È UNA
FRATTURA DELLA
CROSTA TERRESTRE DA
CUI FUORIESCE LA LAVA
CHE È FORMATA DA
ROCCE FUSE.
ALL’INTERNO DELLA
CROSTA TERRESTRE LA
LAVA PRENDE IL NOME
DI MAGMA CHE, OLTRE
ALLE ROCCE, CONTIENE
GAS E VAPORI.
«UN VULCANO IN AZIONE»

I vulcani si dividono in:



ATTIVI: le eruzioni sono
frequenti o continue

QUIESCENTI: il vulcano
mostra segni di attività
(emissione di gas) ma non
erutta da un certo periodo di
tempo

SPENTI: la camera magmatica
si è svuotata. La parte più alta
del vulcano crolla e si crea una
conca (caldera) all’interno
della quale, a volte, si forma un
lago.
Nella figura si può osservare un vulcano che si è formato per lo scontro di
due placche. Anche due placche che si allontanano possono dare origine
ad eruzioni vulcaniche.
In questa animazione si può osservare una eruzione esplosiva: il magma,
molto denso, blocca il camino e, dopo un certo periodo di tempo, la
pressione della rocce fuse provoca un’esplosione (Vesuvio).
SE IL MAGMA È PIÙ FLUIDO, NON OSTRUISCE IL CAMINO
VULCANICO, PER CUI LE ERUZIONI SONO PIÙ FREQUENTI, MA
MENO PERICOLOSE (ETNA).
ERUZIONE EFFUSIVA ERUZIONE ESPLOSIVA
VULCANISMO SECONDARIO

idrogeno
acqua bollente
solforato
e vapore

vapore acqueo, anidride carbonica e


acido solforico

anidride carbonica, metano, azoto e


idrogeno
vapore acqueo
ad emissione continua
«I VULCANI IN ITALIA»
Il punto da cui origina il terremoto si chiama ipocentro. La
proiezione ortogonale dell’ipocentro sulla superficie terrestre
prende il nome di epicentro.
«I TERREMOTI SONO VIBRAZIONI DELLA CROSTA
TERRESTRE»
Se l’epicentro è localizzato in mare, si ha un maremoto che provoca onde
(TSUNAMI) che possono arrivare fino a 30 m
(Sud Est asiatico 26/12/2004)
Per valutare l’intensità di un terremoto, si utilizzano:
-la scala Mercalli, che descrive gli effetti di un terremoto sulle costruzioni umane;
- la scala Richter che misura la magnitudo ossia la forza del terremoto.
Le onde che partono dall’ipocentro sono di due tipi:
onde primarie (P - longitudinali) e onde secondarie(S - trasversali).
Quando queste onde arrivano alla superficie, si combinano formando le
onde superficiali che hanno un movimento di oscillazione orizzontale
(onde L) oppure sussultorio (onde R)
«Il SISMOGRAFO è lo strumento che serve a registrare le
onde di un terremoto»
«I TERREMOTI NEL MONDO»
«MAPPA DI RISCHIO SISMICO RIFERITA AGLI EDIFICI»
<<IL PAESAGGIO DOPO UN TERREMOTO…>>
«IN CASO DI TERREMOTO…»
SI PUO’ NON SI PUO’
«GIAPPONE…2011»
«TERREMOTO E MAREMOTO DEL TŌHOKU
DEL 2011»
 Il terremoto si è generato nella prefettura di
Si verificò l'11 marzo 2011 al largo Miyagi. La zona presso l'epicentro ha
della costa della regione di Tōhoku, tremato per circa 6 minuti.
nel Giappone settentrionale, alle ore  Sulla terraferma, si è rilevato un valore di
scuotimento sismico massimo (Intensità
14:46 locali, alla profondità di 30 Mercalli, corrispondente al nono grado).
chilometri.  Tuttavia ci furono ulteriori scosse, dopo
quella iniziale:
Il sisma, di magnitudo 8,9-9,0
 - una di magnitudo 7,0 alle 15:06,
(secondo l'USGS), con epicentro in
 -una di magnitudo 7,4 alle 15:15
mare e con successivo tsunami, è il  -ed una di magnitudo 7,2 alle 15:26,
più potente mai misurato in  - e sono state oltre 40, le scosse di
Giappone, e il quarto a livello magnitudo superiore a 5,0, che hanno avuto
mondiale. luogo nelle ore seguenti la scossa iniziale.
All'alba del 13 marzo si sono
Il 17 marzo la televisione di
verificate altre scosse di 6,8 e
6,0 nel nord est del Paese. Stato NHK annunciò che una
 Il 14 marzo si verificò
nuova scossa di magnitudo 5,8 ,
si era registrata poco fuori da
un'altra grande scossa di Tokyo, con epicentro al largo
magnitudo 6,2. delle coste della prefettura di
 Il 15 marzo un'altra scossa Ibaraki, a nord della capitale.
dello stesso magnitudo si è Con l'attuale numero di 15.704
riscontrata a 120 chilometri morti, (la gran parte delle
a sud-ovest di Tokyo, nei vittime e dei danni è stata
pressi del Fuji con epicentro causata dallo tsunami), è stato
a Shizuoka. superato il numero di morti del
 Il 16 marzo una scossa di 6,0
terremoto di Kobe del 1995 (nel
quale morirono 6.434 persone).
colpì la prefettura di Chiba,
alla periferia est di Tokyo.
«IL MAREMOTO»
 In seguito alle scosse si è  Le coste giapponesi più colpite
generato uno TSUNAMI con dalle onde anomale sono state
onde alte oltre 10 metri che quella della prefettura di Iwate,
hanno raggiunto una velocità di
dove si è registrata l'onda più
circa 750 km/h.
alta, abbattutasi nelle vicinanze
 Molti paesi, tra cui la Nuova
della città di Miyako, che ha
Zelanda, l'Australia, la Russia, le raggiunto la straordinaria
Filippine, l'Indonesia, la Nuova
altezza di 40,5 metri;
Guinea, le Hawaii, le Isole
 e quella della prefettura di
Marianne Settentrionali e
Taiwan hanno, di conseguenza, Miyagi, che ha subito i
dichiarato l'allerta tsunami. maggiori danni, con
 In Giappone l'allerta è stata automobili, edifici, navi e treni
subito portata al livello massimo. travolti dalle onde.
 Misurazioni del livello medio
del mare, effettuate presso la
stazione di Capo Roberts
nell'Antartide, indicano che le
oscillazioni sulla superficie
del mare, del treno d'onda
seguente l'arrivo dell'onda
tsunami, ha impiegato almeno
72 ore per ridursi al livello
delle oscillazioni osservabili
durante le tempeste locali.
 Lo tsunami ha anche
raggiunto il mar
Mediterraneo, passando
attraverso lo Stretto di
Gibilterra.
 Lo tsunami del
Giappone dell'11 marzo
2011, è stato uno dei più
catastrofici maremoti
della storia
dell'umanità, (superato
a livello mondiale solo
dal maremoto della
placca indo-asiatica del
26 dicembre 2004).
«DANNI ALLE INFRASTRUTTURE»
 Nei primi momenti dopo il sisma
si sono sviluppati incendi e
smottamenti.
 Per la prima volta dall'apertura,
il «Tokyo Disneyland» e il «Tokyo
DisneySea» hanno annunciato la
chiusura dei parchi dal 12 al 22
marzo per controlli agli edifici,
alle attrazioni, e al suolo, che, nel
parcheggio e in alcuni punti dei
parchi, è andato soggetto al
processo di liquefazione.
 L'antenna in cima alla Tokyo
Tower ha subito un collasso
strutturale, risultando, sin dalle
prime ore, vistosamente pendente.
«DISNEYLAND»

«TOKYO TOWER»
«DISTRUZIONE E PAURA! »
«CASE ANTISISMICHE NEL
GIAPPONE»
 Le case in Giappone sono nate in  Il Giappone è all’avanguardia nella
legno, materiale molto abbondante prevenzione sismica.
nelle loro zone molto montuose;  Prevenendo e quindi costruendo in
 L’esigenza di maggiore resistenza modo veramente antisismico, si può
sismica, di ridurre il deperimento spendere molto meno, perché ci sono
meno costi di demolizione,
della struttura, di eliminare il
smaltimento e costruzione, ma
rischio incendio e di andare in
l’Italia non l’ha ancora compreso.
altezza, hanno spinto il Giappone
ad andare verso strutture in ferro
e/o cemento.  Negli anni ‘80, gli americani che
 Il Giappone ha le migliori
andavano in Giappone, ridevano nel
vedere che ciclicamente, bambini,
tecnologie di prevenzione sismica impiegati, perfino personale di
ma non sono sufficienti per albergo, si addestravano alle
prevenire le catastrofi, quindi simulazioni anti-terremoto.
hanno realizzato le migliori
costruzioni antisismiche al mondo.
«IL SEGRETO DELLA CASA
ANTISISMICA GIAPPONESE»
 Il cemento armato “flessibile”, in grado di assorbire torsioni e spinte.
 Le tecniche prevedono veri e propri sistemi sotto le fondamenta che
neutralizzano le scosse. Determinati tipi di strumenti, sarebbero in
grado di assorbire qualsiasi genere di vibrazioni prodotte durante le
scosse di terremoto.
 Questa tecnologia mette in funzione tutti gli ammortizzatori (parte
flessibile), così da evitare l’insorgere di problemi più gravi
 Un’altra tipologia di
ammortizzatori
antisismici è quella dei
GREEN MASS
DAMPER, delle
tecnologie composte da
una sorta di materiale
gommoso, ideale per
separare le diverse
sezioni di un edificio.

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