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LINGUISTICA GENERALE A.A.

2013-2014
Riferimenti a La forbice e il ventaglio

ARGOMENTI trattati nelle lezioni Introduzione alla linguistica. Et classica: dalla grammatica alletimologia. Il concetto di etimologia = ricerca del significato base di una parola. Etimologia come "scienza del vero" significato (gr. tymon il vero). Dai Dialoghi di Platone (Cratilo): La lingua per natura; La lingua per convenzione. Il Nomothetes Persistenza nella terminologia antica sostantivo = sostanza; caso = accidente etc. La pluralit delle lingue e la grammatica comparata. La linguistica moderna: Limportanza storica del sanscrito e le somiglianze con il latino, il greco e altre lingue dellEuropa. Franz Bopp (1791 - 1867). Pubblica nel 1816: Sul sistema di coniugazione del sanscrito in comparazione con quelli del greco, del latino, del persiano e del germanico' Franz Bopp ricopre la prima cattedra di linguistica moderna. Il Romanticismo e lattrazione per le origini (i fratelli Grimm e la raccolta delle fiabe tradizionali tedesche). Jacob Ludwig Carl Grimm (1785-1863) , Wilhelm Carl Grimm (1786-1859). Il Romanticismo e l attrazione per lesotico: nellIndia ci sono le radici dellEuropa. Ammirazione per il sanscrito, gi studiato in India da dotti inglesi. Il contributo di Wilhelm Von Humboldt (1767-1835)e di Friedrich von Schlegel (1772-1829) nella storia della linguistica. Lingua e razza: le lingue europee considerate come le lingue dei bianchi. Razzismo linguistico nellOttocento; lo scrittore razzista Artur de Gobineau Linguaggio, lingua, atto linguistico Linguaggio = la totalit delle capacit espressive e comunicative. Lespressione di un linguaggio: La danza delle api. Un bambino capisce un linguaggio fin da un periodo molto precoce.

Riferimenti allATLANTE

2.1.3.a Nomo/physei 2.2.2.a Categorie e necessit logiche

13.2. I primi studi comparativi; 13.3. Franz Bopp

p. 58,

p. 209 (2.5.4.b): brano di Fr. Schlegel che esprime il suo concetto di decadenza. p. 90-91. 2.1.3.c: razze e lingue.

1.1.La lingua ... 40.1. Il parlare come produzione linguistica ed analisi metalinguistica. 4.1.Lingue preistoriche e lingue attuali. 4.2. Metodo e limiti della ricerca. 4.3. Un confronto possibile: la lingua degli scimpanz. 4.4.

pag. 80: 2.1.2. a La danza delle api p. 81, C. DarwinIstinto e volont.

Il "gesto" e la "parola".

36.2. L'atto linguistico secondo Jakobson.

La facolt di linguaggio biologica, e tendenzialmente stabile. Invece le lingue sono prodotti culturali, soggetti perci a cambiamenti. Il linguaggio umano si manifesta con atti linguistici Il contributo dello studioso di origine russa Roman Jakobson (1896-1982) alla definizione dellatto linguistico Sei punti di vista e sei funzioni. Il posto del parlante e quello dellascoltatore (emittentericevente, funzioni emotiva e conativa) Necessit del contatto: la funzione fatica.
Voci del Dizionario di Linguistica: Linguaggio, lingua, lingua artificiale

p. 98: latto comunicativo e le sue funzioni. p. 183-84: funzione metalinguistica p. 144-45: funzione poetica (analisi del sonetto di Baudelaire)

Le origini dello strutturalismo: Ferdinand de Saussure


34.1. Identit, realt e valore come dimensione sistematica delle unit secondo Saussure;

Un metodo di studio del codice: lo Strutturalismo (ha caratterizzato il Novecento). Struttura = sistema. Sistema = insieme di elementi diversi, in cui il valore di ciascun elemento scaturisce dallopposizione a tutti gli altri. La definizione della lingua = sistema di valori appartiene al ginevrino Ferdinand de Saussure (1857-1913) Gli esordi di Saussure: Saggio sul sistema primitivo delle vocali nelle lingue indoeuropee(pubblicato nel 1878, quando lautore aveva 21 anni). Il vertice della comparazione delle lingue indoeuropee. Concezione sistematica e della lingua in cui le differenze contano pi dei fatti positivi. Ogni elemento di una lingua ha valore dentro la lingua e non in assoluto. Ricostruisce il sistema delle vocali, senza mai accennare alla loro effettiva pronunzia. Saussure fonda il metodo strutturale per lo studio del codice linguistico. Il codice: sistema di segni.. Il contributo di Saussure affidato a un libro postumo (Cours de linguistique gnrale), pubblicato nel 1916, a 100 anni dalla pubblicazione del Sistema di coniugazione di Bopp. Definisce la lingua come forma e non sostanza, e con questo fonda lo Strutturalismo. Predilezione di Saussure per le dicotomie (= coppie di concetti in opposizione) Saussure distingue fra Studio diacronico della lingua (attraverso il tempo, tiene conto dellevoluzione) e Studio sincronico della lingua (nello stesso tempo, descrive il sistema di valori). Distingue nettamente la Lingua e la Facolt del linguaggio Colloca la linguistica allinterno della la semiologia : la scienza dei segni usati nella vita sociale: (gr. sema: segno)

p. 122-23: brano il sistema delle vocali, prima pagina del Saggio.

25.1. Nozione di simbolo. 25.2. I simboli linguistici. 25.3. L'arbitrariet del segno linguistico secondo Ferdinand de Saussure 35.3. La dicotomia saussuriana langueparole e l'istanza linguistica della norma

La lingua un sistema di segni. La lingua come sistema semantico: costituita da segni che esprimono significati Il segno linguistico non unetichetta in una nomenclatura ma il rapporto fra concetto e immagine acustica (entrambi psichici). Il segno: significato e significante in rapporto arbitrario.

Pag. 79. Brano Genesi del segno

La lingua come fenomeno sociale e prodotto culturale.. La dicotomia langue/parole La langue appartiene alla comunit, la parole appartiene allindividuo. (n.b. langue e parole sono termini francesi!)
Voci del Dizionario di Linguistica: Arbitrariet relativa; Differenza; Forma sostanza; Identit; Langue parole; Lingua; Linguaggio; Segno; Segno linguistico; Semiologia; Significante; Significato; Selezione e combinazione.

Lez. 25.3. 28.1. Rapporti paradigmatici, opposizioni, valori; 28.2. Le unit come entit concrete della lingua 34.3. Selezione e combinazione secondo Jakobson

La forma nella lingua: Unit ed opposizioni Struttura del sistema linguistico: il sistema linguistico costituito da unit.

Jakobson: i processi universali di selezione e combinazione. I tre livelli universali di una lingua: sintattico (= combinazione di parole, frasi), morfologico ( selezione e combinazione delle forme o parti di parola), fonetico(selezione e combinazione dei suoni). I livelli dellanalisi linguistica secondo il linguista francese Emile Benveniste (1902-1976) Lunit linguistica universale: la parola. Il morfema: parte della parola dotato di significato. Il sintagma. La frase. I fonemi come significanti dei morfemi. I tratti distintivi: gli elementi di questo livello non sono estraibili n enunciabili. I tratti distintivi sono alla base delle opposizioni fonologiche(pare-bare; tare-dare). Lopposizione privativa e il principio della marca. La Neutralizzazione, l arcifonema. Il principio della marca vale anche al livello del lessico e della grammatica (esempi: giorno/notte; maschile/femminile, presente/futuro). Lo strutturalismo francese e Andr Martinet (1908-1999).

p. 124-125 (2.3.3.b Scelte e combinazioni)

p. 123-24: brano di Trubeckoj p. 125 (2.3.3. c) pag. 110-111 (brano di Martinet)

28.5. Andr Martinet e la doppia articolazione del linguaggio 28.6. La glossematica di L. Hjelmslev.

Martinet e la doppia articolazione del linguaggio: monemi e fonemi. Il monema ununit minima dotata di significato; i fonemi compongono il significante dei monemi. Louis Hjelmslev (1899-1965), linguista danese, fondatore della Glossematica. Il piano del contenuto e il piano dellespressione. Economia del sistema linguistico. La forma nella lingua: esempi dalla storia della scrittura La coscienza linguistica : il valore che il parlante d agli elementi linguistici. La storia della scrittura la dimostrazione della coscienza linguistica. Le radici della scrittura si trovano in Mesopotamia, nella citt sumerica di Uruk ( III MILL. a.C). La scrittura nasce in ambiente economico. I primi testi sono registrazioni di operazioni economiche che hanno riguardato il Tempio Lunit della scrittura il grafema: i primi grafemi non rappresentano unit fonetiche. La scrittura arriva alla rappresentazione dei fonemi (alfabeto)dopo un lungo cammino. Lideogramma: segno grafico che rimanda ad unidea.( Es. le cifre numeriche per la loro universalit) Il pittograma: segni simbolici collegati alla realt (es. un triangolo a rappresentare il sesso femminile). Il logogramma: rappresentazione grafica della parola ( Es. MI = donna in lingua sumerica). Il passaggio dalla cultura sumerica a quella babilonese: cambia la lingua. Le parole non sono pi monosillabiche. Gli antichi segni non rappresentano pi le parole, ma le sillabe che compongono il significante. sillabogramma: rappresentazione di una sillaba; progenitore dellalfabeto. Il sistema sillabografico fenicio esprime solo i suoni consonantici. I Greci, per primi, rappresentano tutti i suoni creando lalfabeto Le origini pittografiche dellalfabeto.( Origine della forma della lettera B: Bet in fenicio, villaggio due tende schematizzate). I determinativi: ideogrammi che ci aiutano a capire lappartenenza semantica di una parola. La logografia convive con lideografia. Principi di fonetica Lapparato di fonazione umano. Ogni organo ha una funzione vitale, prima di avere quella articolatoria. William Dwight Whitney (1827-1894) sostenne lidea di una scelta casuale dellapparato di fonazione come

Lez. 40.1. Il parlare come produzione linguistica ed analisi metalinguistica. Lez. 41.1. Definizione di sillaba. 41.2. Sonanti e dittonghi. 41.3. Percezioni sillabiche del parlante. 41.4. Le scritture sillabiche. 41.5. La sillaba come secondo momento analitico dellattivit del parlare e dello scrivere

Pagg. 225 226 274 275 231 233 224 10 244 -243 49 50 51 1.2.2. (pp. 51-57) 3.1.1.a (pp. 223226) 2.3.2. d (pp. 117119) 3.1.1. b (p. 226) 3.1.1. b (p. 227)

42.2. Le vocali, 42.3. Le consonanti, 42.4. La coarticolazione 47.3. Ortografia e riforme ortografiche

espressione di un linguaggio. La produzione del suono e il suo processo. Modificatori del flusso sonoro. Luoghi e modi di articolazione. Lasimmetria dellapparato di fonazione. Diversi tipi di suoni: vocali, fricativi, affricati e occlusivi. I suoni fricativi o sibilanti: la famiglia pi numerosa dellalfabeto fonetico. La produzione e ricezione dei suoni sono studiate dalla fonetica. Per Saussure questa non fa parte della linguistica. La fonologia come studio dellutilizzazione dei suoni nelle singole lingue. La classificazione dei suoni. Lalfabeto fonetico internazionale: repertorio dei segni grafici che rappresentano i suoni di tutte le lingue del mondo.
Voci del Dizionario di Linguistica: Accento, Affricato, Alfabeto Fonetico Internazionale, Allofono, Aperto, Articolazione, Brevit, Chiuso, Commutazione, Consonante, Dentale, Diaframma, Dittongazione, Dittongo, Durata, Fonetica, Fonetica acustica, Fonetica articolatoria, Fono, Fricativo, Intonazione, Labiale, Labiodentale, Labiovelare, Laterale, Libero, Lunghezza, Luogo di articolazione, Modo di articolazione, Nasale, Occlusivo, Palatale, Pronuncia, Prosodia, Qualit, Quantit, Semiconsonante, Semivocale, Significante, Sonante, Sonoro, Sordo, Variante,

p. 242

2.2. Un caso di taglio: I fonemi 28.3. Fonemi e opposizioni fonologiche secondo N.S. Trubeckoj

25.3

Velare, Vibrante, Vocale SI VEDANO I MATERIALI sul sito (trascrizioni fonetiche) Principi dello strutturalismo linguistico: fonologia Il suono: la materia del significante / il fonema: la forma del significante. Carattere formale della lingua (Saussure: La lingua ha la sua sede nel cervello). Il sistema linguistico economico: importanza delle opposizioni proporzionali P:D:K = B:D:G = M:N etc. Figura centrale il linguista russo, principe Nikolaj S. Trubeckoj (1890-1938): opera postuma Elementi di fonologia (1939) . I fonemi sono i segni distintivi delle figure della parola. Il fonema un concetto linguistico e non fonetico. Il fondamento delle opposizione fonologiche. Nozione di opposizione, riscontrabile in tutti i sistemi di segni. Le osservazioni del grande naturalista Charles Robert Darwin (1809-1882)sugli atteggiamenti opposti in natura, nel cane e nel gatto . La linearit della lingua e la natura delle opposizioni. Il fonema ununit non segmentabile nella linearit, ma costituita di tratti distintivi in opposizione. Lopposizione fonologica rispetto alla base di comparazione:

Pag. 131

Pagg. 122-124

28.7. Il Formalismo descrittivo di Leonard Bloomfield

Opposizioni bilaterali, multilaterali, proporzionali e isolate. Lopposizione fonologica rispetto al rapporto esistente fra i termini dellopposizione Opposizioni privative, graduali, equipollenti. Principi dello strutturalismo linguistico: morfologia Introduzione alla morfogia. Il morfema una forma per eccellenza caratterizzata da un contenuto. (gr. morf (forma) + -ema (elemento distintivo). Leonard Bloomfield (1887-1949) linguista americano Le forme libere: morfemi che possono stare da soli, es. ingl. farm, speak, if; ital. se, sempre. Le forme legate: morfemi che non possono stare da soli, ma hanno una valenza che li lega ad altri morfemi, es. ingl. [farm] er, [speak] ing; ital. can- , -e . La classificazione di Bloomfield si applica bene allinglese, meno allitaliano in cui quasi tutti i morfemi sono legati.

Esempi di forme libere in italiano: articoli, preposizioni, congiunzioni, avverbi; Il caso di ogg-i, doman-i, ier-i: avverbi non percepiti come forme libere, in quanto il parlante tende ad analizzarli come composti da due forme legate e individua nel morfema -i una designazione avverbiale di tipo temporale. (Considerazione diacronica: oggi deriva dallespressione hoc die in questo giorno; domani deriva da de mane di mattina; lavverbio heri)
29.3. I processi grammaticali secondo Edward Sapir.

Lez. 2.3. Un altro caso di taglio: i morfemi

Osservazione sulla diversit tipologica delle lingue (diversa strutturazione morfologica delle parole) Edward Sapir (1884-1939): linguista americano grande conoscitore delle lingue indiane dAmerica (lingue amerinde) La principale opera di Sapir Language, pubblicata nel 1921. I 6 processi grammaticali secondo Sapir: ordine delle parole; composizione; affissazione; variazione vocalica o consonantica; raddoppiamento; mutamento daccento. Il fonema secondo Sapir un punto nella mappa, intuitivamente riconosciuto dai parlanti. Si suggerisce di consultare il Dizionario del metalinguaggio online, al sito http://dlm.unipg.it/ per trovare le definizioni dei diversi autori. Morfologia: categorie descrittive tradizionali La radice come parte di solito invariabile che esprime il significato lessicale. Il comportamento eclettico delle lingue indoeuropee rispetto alla grammatica (diversi morfemi o processi per la stessa funzione (es. plurale inglese book-s, ma teeth),

40.2. Lanalogia, la risegmentazione morfologica, letimologia popolare, 40.3. Identificazione e delimitazione delle parole

28.7. Il Formalismo descrittivo di Leonard Bloomfield

morfemi uguali per funzioni diverse (es. s = III persona singolare del verbo o plurale del nome) Il prefisso il modificatore del significato della radice (ridire). Il suffisso determina la classe verbale della parola e il significato (am-or-e ). Il suffisso derivativo il creatore di derivati dalla radice ( am-are am-ant-e) Il morfema grammaticale: la desinenza. La modificazione consonantica: can-e cagn-a, crea allomorfia. La variante di un morfema si chiama allomorfo (allofono la variante di un fonema) Gli allomorfi hanno lo stesso significato Coscienza linguistica e analisi morfologica. L analogia: forza che riconduce le forme meno numerose al modello di quelle pi numerose, al fine di rendere pi economico il sistema linguistico. L etimologia popolare: lintervento dei parlanti sulla lingua per rendere comprensibili forme oscure (Gibilterra < Gebel Tariq). Tutto ci che nella lingua non pu essere analizzato viene interpretato. La risegmentazione morfologica (hamburger) Voci del Dizionario: Affisso, allomorfo, analogia, articolazione doppia, categorie grammaticali, composizione, composto, congiunzione, coniugazione, convenzione, costruzione, declinazione, derivato, derivazione, desinenza, eccezione, economia, errore, etimologia, etimologia popolare, flessione, flessivo, forma, forma legata, forma libera, grammatica, infisso, lessema, lessico, lessicografia, lessicologia, libero, marca, marcato, minimo, monema, morfema, morfo, morfologia, opposizione, paradigma, parola, parti del discorso, posposizione, prefisso, preposizione, radice, rapporti associativi, rapporti sintagmatici, sostantivo, suffisso, unit, vocabolario. Principi dello strutturalismo linguistico: morfologia Introduzione alla morfogia. Il morfema una forma per eccellenza caratterizzata da un contenuto. (gr. morf (forma) + -ema (elemento distintivo). Leonard Bloomfield (1887-1949) linguista americano Le forme libere: morfemi che possono stare da soli, es. ingl. farm, speak, if; ital. se, sempre. Le forme legate: morfemi che non possono stare da soli, ma hanno una valenza che li lega ad altri morfemi, es. ingl. [farm] er, [speak] ing; ital. can- , -e . La classificazione di Bloomfield si applica bene allinglese, meno allitaliano in cui quasi tutti i morfemi sono legati. Principi di Semiotica

greco sema (segno). Parte della linguistica che si occupa del significato. Il significato ci che si vuole trasmettere; loggetto della volont di comunicare. Segni volontari: segni che costutuiscono la semiologia. La semiologia: scienza dei segni usati nella vita sociale (Saussure). Jean-Jacques Rousseau (1712-1778), filosofo di origine svizzera: il linguaggio parlato si sviluppa con il superamento della societ-famiglia; il parlare come puro strumento di seduzione (incontri alle fontane). Le lingue aidez-moi e le lingue aimez-moi. Teoria moderna: luomo ha utilizzato la propria capacit vocale come fanno gli uccelli (marca del territorio, richiami etc.). Carattere antichissimo del canto e della poesia. Segni naturali: ad esempio i segni studiati dalla semiotica medica. Ch. Darwin: Lespressione delle emozioni negli animali e nelluomo. Uomini ed animali interpretano i segni. Il linguaggio come strumento costitutivo della vita sociale.
26.3. L' "arbitrariet relativa" di Saussure, i diagrammi linguistici di Jakobson e la cosiddetta "naturalezza" linguistica. 53.1. Orizzonti sociologici

Pag. 88-89 brano di Rousseau bisogno e passione Pag. 85-86

Larbitrariet del segno linguistico. (Saussure) Significato e Significante come entit psichiche. Il segno nel circuito saussuriano della parole. Il segno linguistico unentit psichica a due facce che esiste soltanto allinterno della lingua. Limmutabilit del segno. L arbitrariet relativa. Segni motivati e segni immotivati. Diversi valori di significato: Bloomfield: La lingua lo stimolo per ottenere risposte, il significato nella risposta. Ludwig Wittgenstein (1889-1951), filosofo di origine austriaca: il significato nelluso (esempio della comunicazione fra operai in un cantiere). Saussure: il significato una porzione concettuale in rapporto al significante. Charles Sanders Peirce (1839-1914), filosofo americano. Tre tipi di segni: 1.Indice: segno necessario; il segno significa per contiguit (fumo [ segno di] fuoco). 2.Icona: segno necessario, motivato, significa per somiglianza (fotografia, diagramma). 3. Simbolo: segno arbitrario, immotivato, significa per convenzione. Gli inglesi Charles Kay Ogden (1889-1957) linguista e filosofo e Ivor Armstrong Richards (1893-1979) critico

Pagg- 90, 108

Lez. 25. Simboli; 26. Icone; 27. Indici (tutte)

31.3. Il triangolo fondamentale di

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Ogden e Richards

letterario : The Meaning of Meaning (1923); rappresentazione del triangolo della significazione e conciliazione della teoria di Saussure e quella di Peirce. Ogden e Richards: Non esiste un rapporto diretto tra segno e cosa perch i pensieri sono arbitrari (base tratteggiata) Referenza e referente. Principi di Semantica Aspetti dello studio del significato. I romanisti della corrente Wrter und Sachen(parole e cose) propugnano la necessit di non disgiungere, nelle indagini lessicali ed etimologiche, lo studio delle parole da quello delle cose e degli oggetti che esse designano. Designazione: funzione universale che collega un segno con un oggetto della realt. Significazione: studio del rapporto tra i vari segni. Comunicazione: possibilit di comunicare nella realt. Il campo semantico: ambito concettuale al quale appartengono parole i cui significati sono percepiti come parte dello stesso campo. Jost Trier (1894-1970): studioso tedesco che esamina un campo semantico del tedesco medievale: Kunst Liest =Wisheit: Lo spostamento di un intero campo semantico. (Esempio della parola virtus, che inizialmente designava il valore militare ma con la diffusione del Cristianesimo ne designa uno morale; processo analogo per la parola captivus prigioniero = captivus diaboli malvagio) Designazione assoluta: categoria alla quale appartengono i nomi di persona, di divinit, gli etnonimi e i geonimi. Sapir: i concetti concreti o basici della designazione. Louis Hjelmslev (1899-1965): strutturalista danese che porta alle estreme conseguenze la teoria di Saussure.La lingua forma. Fondamenti della teoria del linguaggio (1943). Glossematica: studia il rapporto tra il piano del contenuto (significato) e piano dellespressione (significante). La prova di commutazione e lindividuazione delle invarianti sui due piani Analisi semica sul modello della fonologia Tratti semici: tratti distintivi del significato. Tratti semici: es. animato e inanimato, umano e non umano etc.
Voci del Dizionario di linguistica: Arbitrariet, Arbitrariet relativa , Campo semantico, Comportamentismo, Contesto,

31.1. Che cos' la designazione. 32.1. Che cos' la significazione. 33.1. Che cos' la comunicazione. 31.4. I campi semantici

31.7. I nomi propri come istanze di designazione assolute 31.5. La designazione come concetto basico secondo Sapir 32.3. L. Hjelmslev e gli elementi minimi del contenuto.

32.2. L'analisi semica

Deissi, Denotazione, Designazione, Icona, Indice, Iperonimo, Iponimo , Omonimia, Onomatopea, Polisemia, Rapporti Associativi, Rapporti Sintagmatici., Rappresentazione, Referente, Referenza, Semantica, Senso, Significante, Significato, Simbolo, Sinonimia 3.2. Prima apertura: Universali linguistici 15.1. Il cerchio tipologico. g. 15.2. La tipologia morfologica dei fratelli Schlegel

Tipologia e universali La tipologia e la classificazione delle lingue del mondo

Gli studi dei fratelli Friedrich e August Wilhelm Schlegel ( il primo scrisse "Sulla lingua e sapienza degli indiani"). La loro classificazione prende in considerazione la STRUTTURA della parola. Sono esponenti del Romanticismo: la classificazione risente fortemente delle premesse ideologiche. Lingue inferiori e lingue superiori La conversione al cattolicesimo di F. von Schlegel determin la sostituzione dellebraico al sanscrito in cima alla classifica delle lingue perfette

Tre tipi linguistici: 1) le lingue FLESSIVE; 2) le lingue ISOLANTI; 3) le lingue AGGLUTINANTI. Lingue organiche (flessive) ed inorganiche (meccaniche: isolanti e agglutinanti) Secondi i fratelli Schlegel le lingue isolanti non hanno struttura grammaticale. Infatti in queste lingue per distinguere gli elementi del discorso si fa riferimento alla disposizione delle parole nella frase (ad es. cinese, vietnamita). Nelle lingue flessive la parola ha una radice mutevole (di solito variano le vocali ma non le consonanti della radice). Ad es. in teg -ola e in tog -a troviamo una radice dallo stesso significato (coprire) ma con la variazione della vocale. Anche se la classificazione tipologica non tiene conto di quella genealogica, le lingue flessive fanno parte solo di due famiglie: quella semitica e quella indoeuropea. La differenza sta nel fatto che nelle lingue semitiche la radice sempre triconsonantica, mentre nelle lingue indoeuropee la radice biconsonantica.
E. Sapir si distacca dallottica eurocentrica ed esamina le lingue amerindiane utilizzando gli stessi criteri usati per le lingue europee.
pag. 137-38: brano di Sapir su la parola frase

15.3. La tipologia dell'ordine basico di Greenber

Joseph Greenberg (1915-2001), linguista americano: classificazione delle lingue basata sullordine basico. La diversa classificazione delle lingue: SVO, SOV, VSO, VOS, OSV, OVS. Esempio del turco come lingua A N, O V, G N, A A, N Ps. Gli universali empirici di Greenberg. Lettura e spiegazione degli universali n. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 13, 16. La dimensione universalistica di Noam Avraam Chomsky (nato nel 1928), linguista e intellettuale americano: LAD (Language Acquisition Device). La lingua assimilata ad un organo UG (Universal Grammar), principi e parametri. Voci del Dizionario: Agglutinante, Classificazione delle Lingue, Comparativismo, Differenza, Famiglia Linguistica, Flessivo, Genealogico, Geografia Linguistica, Indeuropeo, Isolante, Lingua Madre, Lingua Morta, Lingua Storica, Ordine Basico, Tipologia, Universali Linguistici. Principi di sintassi. La sintassi (<gr. syn = mettere insieme; -tassi = disporre) lo studio di come le forme linguistiche e i sintagmi si mettono insieme. Differenza fra i termini inglesi phrase (sintagma)e sentence (frase) Chomsky: Sintactic Structures(1957) e i modelli ad albero. Le categorie grammaticali universali: N ome, V erbo, A ggettivo, P reposizione. I sintagmi universali: NP ( SN), VP (SV), AP (SA), PP (SP). Il primo principio fondamentale di Chomsky: non esiste semantica senza sintassi. Il carattere quasi biologico della sintassi. Competence del parlante nativo: un parlante nativo d sicuri giudizi di grammaticalit. Ripresa di teorie innatiste da parte di Chomsky. La coscienza ricordo e la competenza linguistica innata. (Cartesio: innatismo; Platone:Il Teeteto) Performance = esecuzione.
Voci del Dizionario di linguistica: Frase, funzioni sintattiche, grammatica generale, grammatica generativa, grammatica trasformazionale, grammaticalit, LAD, sintagma, sintassi, soggetto, struttura, struttura profonda, struttura superficiale.

pag. 197: tipologia dellordine basico.

pag. 204: tipologia dellordine basico pag. 95-96

pag. 152

29.4. La grammatica generativa di N.A. Chomsky.

Pagg. 151-152

Neurolinguistica e Facolt del linguaggio


55.1 Le regioni neuro-anatomiche delle abilit linguistiche; 55.2. La

Paul Broca (1824-1880): medico francese che scopr la sede cerebrale della lingua e la localizz nellemisfero sinistro del cervello con la funzione di comprendere e rielaborare

neuro-anatomia funzionale del linguaggio; 55.3 Aspetti e problemi della neurolinguistica

(1861). Lafasia di Broca: lincapacit di comprendere o formulare frasi in modo complesso, di formulare verbi e sostantivi e anche di esprimersi a gesti. The Faculty of Language: What is it, who has it and how did it involve? Chomsky: La facolt del linguaggio si divide in due livelli FLB: Faculty of language broad. FLN: Faculty of language narrow. External Environment: lambiente ecologico, fisico, culturale e sociale. Internal Organism La Faculty of Language Narrow come sistema computazionale che genera rappresentazioni interne e le proietta allinterfaccia sensoriale motoria e a quella concettuale- intenzionale. Laspetto ricorsivo del nucleo del FLN manca alla comunicazione animale. Infinit discreta: la facolt di linguaggio infinita, esiste sempre un VP e un NP. Chomsky: la lingua non la risposta ad uno stimolo e non avviene per imitazione. Bloomfield afferma il contrario. Principi di linguistica del testo

30.1. Definizione di testo. 30.2. Fenomeni testuali specifici.

Tutti gli studi di pragmatica si caratterizzano per la loro attenzione al testo. Il testo non un complesso di segni, ma un segno complesso Il testo indice di un contesto situazionale; testo e conversazione come due manifestazioni della stessa realt: la comunicazione. Eugenio Coseriu (1821-2002), linguista di origine romena: la linguistica del testo deve essere intesa come linguistica del senso. Unit testuali: 1) articolazione dei concetti: tema-rema o topic-comment, 2) lenunciato - porzione di discorso inserita tra due pause, 3) i proverbi. Il testo secondo Alain de Beaugrande e Wolfgang Dressler (Introduction to Textlinguistics)- una occorrenza comunicativa che soddisfa sette condizioni: 1. Coerenza (significato) 2. Coesione (significante) 3. Intenzionalit (emittente) 4 Accettabilit (ricevente) 5. Informativit (contributo informativo) 6. Situazionalit (contesto) 7. Intertestualit (il testo in rapporto con altri testi) La coerenza la rete delle relazioni logico-semantiche che rappresentano la struttura concettuale del testo (piano del
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30.3. Tipologia testuale o tipologia contestuale? 30.4. I requisiti della testualit .

pag. 150, e relativa voce dal dizionario di linguistica Les chats di Baudelaire nel commento di Jakobson e Lvy Strauss

significato). La coesione concerne il modo in cui le componenti del testo di superficie (piano del significante) sono collegate tra di loro; alcune modalit ed elementi di coesione del testo: ripetizioni, parallelismi, anafora e catafora. Principi di Pragmatica La pragmatica: studio delle situazioni di comunicazione. Charles Morris (1901-1979): la pragmatica il rapporto tra i segni e gli utenti dei segni. John Langshaw Austin (1911-1960): La teoria degli atti linguistici e le diverse forze del testo . How to do Things with Words(1962) (Quando il dire fare) 1 Atto locutivo: quello con cui si dice qualcosa dotato di significato(ad esempio, "quella porta aperta") che pu essere studiato dal punto di vista fonetico, lessicale o grammaticale. Esso proprio solo delluomo. 2. Atto illocutivo: esso, oltre a informare, constatando una data realt (ad esempio, il fatto che quella porta sia effettivamente aperta), pu contenere un'esclamazione, una preghiera o un suggerimento (ad esempio, l'invito a chiudere quella porta aperta). L'atto illocutivo ha quindi una forza collegata alla reale intenzione di chi compie quell'atto linguistico. 3 Atto perlocutivo: l'atto compiuto per il fatto di dire qualcosa: quello per cui si raccoglie il suggerimento (o comando, invito, ecc.) implicito in quell'atto "illocutorio" e si esegue ci che viene suggerito (si chiude, cio, la porta). Mette in evidenza l'interattivit costitutiva del linguaggio, cio gli effetti sugli interlocutori che l'atto linguistico determina. Jakobson: la produzione di un testo sempre legata allatto linguistico che lo ha prodotto; in ogni testo sono presenti alcuni indici caratteristici del momento della sua produzione; in quanto indici essi variano. La deissi (dal greco deiksis, derivato da diknymi, indicare): funzione linguistica che serve a collocare un enunciato in una situazione nello spazio e nel tempo, ovvero a collegare il testo al contesto. La deissi di persona: riguarda i rispettivi ruoli nel corso di uno scambio verbale, per esempio coloro ai quali si riferiscono i pronomi personali di prima e seconda persona. La prima persona come asse del discorso. La deissi di luogo: indica dove si svolge latto linguistico, in rapporto alla prima persona (vicino, lontano, vicino allinterlocutore etc.) La deissi temporale: permette di attribuire un significato ad espressioni come prima, dopo, adesso. ( es. oggi<lat. hoc die; domani <lat. de mane). Lasse sempre la prima persona, e il momento in cui sta parlando.

39.1. Definizione di pragmatica 39.2.4. Gli atti linguistici

39.2.1. La deissi

Il tempo un continuum. Tempo ciclico: il tempo vissuto come ordine misurabile del movimento, ossia come misura del perdurare delle cose mutevoli e come ritmica successione delle fasi in cui si svolge il divenire della natura. Tempo cronico: discontinuit del continuuminventata dalluomo grazie ad unasse di riferimento. Tempo linguistico. La deissi nel testo: anafore e catafore
Voci del Dizionario di linguistica: Ascoltatore, appello, Atto linguistico, Canale, Comunicazione, Conativa, Connotazione, Contesto, Coreferenza, Deissi, Denotativa, Denotazione, Designazione, Destinatario, Emittente, Emotiva, Ftica, Interlocutore, Locutivo, Locutore, Pragmatica, Rappresentazione, Referente, Referenza, Simbolo, Situazione, Competenza Comunicativa, Competenza Testuale, Contesto, Coordinazione, Cotesto, Creativit, Deissi, Destinatario, Discorso, Discorso Ripetuto, Senso, Testo

Principi di Linguistica storica SAUSSURE: sincronia e diacronia riguarda il modo di studiare la lingua Mutamento nel tempo. W. Von Humboldt : la lingua si trasforma nel tempo; relazione fra mutamento ed uso. Lingue vive e lingue morte: mutamento e immobilit, es. il latino ecclesiastico sopravvive alla morte del latino parlato. Il mutamento linguistico in Saussure: tempo e massa parlante. Fenomenologia della parole LOttocento secolo di studio del mutamento linguistico: Humboldt------Saussure Il dinamismo diacronico delle lingue e la regolarit del loro mutamento. La trasformazione dei suoni in due fasi successive della lingua ricondotta ad un principio di regolarit e generalit. I Neogrammatici (A. Leskien, H. Paul, K. Brugmann, H. Osthoff, W. Scherer ) e la loro ideologia, formulata a partire dal 1876 (la linguistica come scienza di leggi) I Neogrammatici sostengono la ineccepibilit del mutamento fonetico (la regolarit attribuita ad un diverso atteggiamento dellapparato di fonazione) Il mutamento fonetico : 1 involontario; 2 regolare; 3. condizionato dal contesto fonetico; 4 esclusivo di gruppi omogenei di parlanti. Esempi di leggi fonetiche: Trasformazione di -S- intervocalica in latino (diventa -R-: nomin. genuS / genit. geneSis> geneRis) Analogia : componente psicologica universale. Prestiti : componente storica

13.5. Neogrammatici

p. 49, 57, 61

Nozione di legge (il modello quello delle scienze naturali Legge di Grimm (Legge di Grimm - Wikipedia) August Schleicher (1821-1868) e l applicazione della teoria darwiniana alla linguistica. Lalbero genealogico, la lingua madre e le unit intermedie. Rappresentazione dei rapporti fra le lingue ordinati secondo il tempo. La rappresentazione della variet linguistica nello spazio Geografia linguistica. Teoria delle onde di Johannes Schmidt (1843-1901) Diffusione delle innovazioni linguistiche. Le norme areali di Matteo Giulio Bartoli

13.4. August Schleicher e Johannes Schmidt.

14.1. Isoglosse e geografia linguistica. 14.3. Le norme areali di Matteo Bartoli. 14.2. Gli atlanti linguistici

18.1. Divergenza e differenziazione. 18.2. Variet e continuit del mondo linguistico neolatino. 18.3. Classificazione delle lingue neolatine

Gli atlanti linguistici; lAtlante Linguistico della Francia di Jules Gilliron (1854-1926). Cenni sul processo di trasformazione della parola latina apem nella lingua francese: avrebbe dovuto diventare (monofonematica); il francese invece ha abeille (<lat. apiculam), o anche altre forme , come il sintagma mouche miel. La differenziazione delle lingue romanze o neolatine Il vocalismo del latino tardo

p. 190-193 (2.5.2.c Atlanti)

La famiglia linguistica delle lingue indoeuropee. Prima dei Greci: gli Ebrei e lidea di ununica lingua originaria Torre di Babele Una famiglia linguistica presuppone una lingua madre. Lindeuropeo una lingua ipotizzata e ricostruita. Questione della "Urheimet" o patria della famiglia indoeuropea Le origini dellindoeuropeo : indizi linguistici, archeologici, biologici. Linguistica: la presenza dei nomi del faggio, sella quercia dellalce, del cervo e del salmone rimandano ad una zona settentrionale, non mediterranea. Archeologia: il contributo della studiosa di origine lituana Maria Gimbutas (1921-1994) nella questione della Urheimat. Gli indeuropei verrebbero da una regione a nord del mar

10.1. Il procedimento comparativo; 10.2. Le famiglie linguistiche; 10.3. Una famiglia esemplare Lez. 5.1. Metodo comparativoricostruttivo

pag. 329-330

7.3. Mappa della preistoria antica delle lingue

Nero. Cultura dellet del bronzo, sepolture a kurgan, ascia di bronzo e carro da guerra. Ladorazione di un dio maschile atmosferico, (greco Zeus, latino Iuppiter) e non della dea Madre (la terra). Le ipotesi archeologiche, e la ricostruzione di ondate migratorie. Prima migrazione verso il Turchestan Cinese (lingua: tocario); seconda migrazione verso la penisola Anatomica (lingua: ittito). Migrazioni successive verso lIndia e lEuropa settentrionale e mediterranea. Biologia: Luigi Luca Cavalli Sforza (Genova, 1922): la differenza dei geni come supporto dei fatti archeologici e linguistici Grecia e India: i due paesi indoeuropei per eccellenza. Levoluzione delle lingue indoeuropee: dalla preistoria ai giorni nostri. Lalbero genealogico delle lingue indeuropee rappresenta i rapporti di parentela Alcuni esempi di comparazione-ricostruzione Somiglianza nelle lingue indoeuropee delle parole che indicano il topo (sanscr.mus, gr.mys, lat.mus), il giogo( sanscr. yugm, gr.zygn, lat. iugum) e del verbo che indica portare (sanscr. bhara-mi, gr. phero, lat. fero).

p. 194

10.2. Le famiglie linguistiche 10.1

p. 213 (2.5.4.f)

Voci del Dizionario di Linguistica: Comparativismo, Famiglia Linguistica, Genealogico, Indeuropeo, Lingua Madre, Lingua Storica

INDOEUROPEI TRASCRIZIONI FONETICHE CHOMSKY

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