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Fagotto
Un moderno fagotto
Informazioni generali
Origine Europa
Classificazion 422.112-71
e
Aerofoni ad ancia
doppia
Famiglia Fagotti
Uso
Musica barocca
Musica contemporanea
Estensione
Genealogia
← Discen
Antece denti →
denti
Dulcian Controf
a agotto
Ascolto
12:15
Il fagotto è uno strumento musicale a fiato ad ancia doppia, le cui ance, due pezzi di canna
comune (Arundo donax) lavorati e legati tra di loro, sono posizionate una sopra l'altra. Il
fagotto appartiene al gruppo dei legni.
Il nome fagotto deriva dalla forma che esso aveva in origine, simile a quella di un mantice a
soffietto che immetteva l'aria in due tubi affiancati. Il musicista che lo suona è detto
fagottista.
Indice
1
Struttura
2
Storia
3
Utilizzo
4
Notazione ed estensione
5
Note
6
Bibliografia
7
Voci correlate
8
Altri progetti
9
Collegamenti esterni
È composto da un tubo conico lungo circa 2,60 m ripiegato su sé stesso a forma di "U" e
ricavato in tre diversi segmenti e un padiglione, da altrettanti masselli di legno (pero, acero,
palissandro, ebano e altri): i segmenti esterni sono innestati su quello mediano, detto "piede"
o "stivale", costituito da un blocco a sezione ovale nel quale sono ricavati due tratti di tubo
paralleli, uno ascendente e l'altro discendente, congiunti da un accordo a gomito (culatta)
all'estremità inferiore. Ha l'imboccatura ad ancia doppia e un sistema di chiavi e 5 fori.
L'ancia è inserita su un cannello metallico ritorto innestato nel segmento iniziale chiamato
"esse". I fori sono scavati con andamento obliquo, in modo da raggiungere la colonna d'aria
contenuta nel tubo in punti tra loro più distanziati di quanto non siano le aperture esterne,
adeguate all'estensione delle dita di una mano.
Del fagotto esiste inoltre una versione il cui canneggio è lungo il doppio, in modo da produrre
suoni più bassi di un'ottava; questo strumento si chiama controfagotto.
Da un punto di vista storico fino alla metà dell'800 si identificano due tipi di fagotto: il fagotto
barocco e il fagotto classico. Dalla fine dell'800 si delineano due tendenze di costruzione
essenziali: il sistema tedesco Heckel, utilizzato ormai in tutto il mondo e il sistema francese
Buffet Crampon, oggi utilizzato solitamente dall'orchestra dell'Opéra di Parigi e raramente
nel resto del mondo.
Il periodo classico fu contrassegnato da un forte utilizzo del fagotto come strumento solista,
da autori quali Mozart, Hummel, Franz Danzi, Johann Baptist Vanhal, solo per citarne alcuni.
Weber, Saint-Saëns ed Edward Elgar lo utilizzano in periodo romantico per sonate e
romanze.
Dato il suo registro grave, il fagotto legge in chiave di basso (di Fa) e in chiave di tenore (di
Do) soprattutto nel registro medio-acuto. Molto raramente lo strumento legge in chiave di
violino (di Sol), ovvero solo quando si raggiungono le note del suo registro estremo
nell'acuto.
Il fagotto ha un'ampia estensione che parte dal Si♭0 nel grave fino al Mi4 nell'acuto.
Quest'ultima nota è normalmente la più acuta richiesta dallo strumento e la possiamo trovare
in pezzi solistici o in altre composizioni come il Concerto per pianoforte e orchestra in sol
maggiore di Maurice Ravel.
Nonostante questa sia l'estensione standard dello strumento, non è difficile incontrare in
determinate composizioni note che superano questi limiti.
Nel registro grave lo strumento, tramite un'apposita prolunga della campana, può
raggiungere anche il La0; possiamo trovare questa nota in alcune composizioni di Gustav
Mahler, Carl Nielsen, Richard Strauss ecc.
Nel registro acuto invece, tramite l'aggiunta di ulteriori chiavi e l'uso di specifiche posizioni, si
possono raggiungere note come il Sol4. Queste note sono presenti normalmente solo in
ambito solistico di tipo contemporaneo.