Sei sulla pagina 1di 4

Storia[modifica 

| modifica wikitesto]
L'argento è noto fin dall'antichità. Il termine deriva dal latino argentum e dal greco αργύριον, legati ad
αργός "splendente, candido, bianco". È menzionato già in testi in scrittura cuneiforme del III millennio
a.C., nel libro della Genesi, e l'analisi di resti nei siti archeologici dell'Asia minore, delle isole dell'Egeo e
del Vicino Oriente, indica che l'argento già nel IV millennio a.C. veniva separato dal piombo, e che
erano note le tecniche di cesello, sbalzo e agemina rimaste sino all'età moderna.[1] Per millenni
l'argento è stato usato come ornamento e come materiale per utensili come nel periodo
degli Incas nell'antico Perù, come merce di scambio e come base per molti sistemi monetari[2]. È stato a
lungo considerato il secondo metallo più prezioso, dopo l'oro. Nel Buddhismo è il secondo dei sette
tesori e simboleggia la virtù.

Il simbolo della luna crescente, associato all'argento dagli alchimisti.


In molte teologie e cosmogonie, l'argento è associato alla Luna e a divinità lunari e femminili. Benché
chimicamente i due elementi non siano correlati, nell'antichità il mercurio veniva considerato come una
specie particolare di argento – da cui il nome tradizionale di argento vivo ed il suo nome
latino hydrargyrium (argento liquido). In araldica il colore argento è uno dei due metalli più comuni
(assieme all’oro); è cromaticamente rappresentato bianco e come motivo di riempimento (quando uno
stemma viene disegnato con la penna) come una superficie liscia, vuota da riempimento (mentre ad
esempio il rosso si fa con linee verticali e l’oro con un campo di punti). Simboleggia la borghesia
imprenditoriale poiché scintillante, prezioso ma corrompibile se non curato, e materiale di cui erano fatti
i soldi di medio valore.

Produzione mondiale di argento a partire dal 1900


Il valore dell'argento subì un brusco calo quando la scoperta di giacimenti in America Latina (tranne
il Perù che aveva già una cultura avanzata dei metalli preziosi) come le miniere di Zacatecas e Potosí,
portò ad un'inflazione del metallo. L'argento dà il nome ad una nazione, l'Argentina, ed al suo principale
fiume, il Río de la Plata – dal suo nome spagnolo, plata. Nel corso del XIX secolo l'oro iniziò ad essere
demonetizzato mentre l'argento seguirà il medesimo destino nel secolo successivo. Mentre l'oro anche
oggi resta però in parte nei forzieri delle banche centrali l'argento fu man mano completamente
liquidato in seguito alla fine del bimetallismo.
Questa immensa quantità d'argento "liberata" dalle funzioni monetarie ha causato fino a tempi
recentissimi una grande disponibilità di metallo, nonostante la produzione mineraria fosse di gran lunga
inferiore ai consumi. La quantità di argento disponibile sulla crosta terrestre è di 0,0800 ppm (g/t),
superiore di 20 volte a quella dell'oro, che è 0,0040 ppm (g/t), e superiore anche a quella
del platino che è 0,0100 ppm (g/t); la potenzialità di estrazione dalle miniere per l'argento è di circa 547
milioni di once troy all'anno, contro 82 milioni di once troy dell'oro e 5 milioni di once troy del platino.
Per questi motivi e anche per i costi di estrazione enormemente superiori per l'oro, l'argento ha e avrà
sempre un valore nettamente inferiore rispetto ad altri metalli preziosi. Da valutare per un investimento
il rapporto oro/argento: dal 1344 fino verso al 1830 ha sempre avuto un rapporto quasi fisso di circa 1 a
16, verso fine Ottocento ha cominciato a perdere valore nei confronti dell'oro fino a toccare il record di 1
parte di oro pari a 153 parti d'argento nel 1939. Successivamente il suo valore è risalito fino a 1 a 28
nel 1971 e poi a ricominciato a perdere arrivando al rapporto 1 a 110 nel 1992.
Dal 2008 il rapporto (molto volatile) si sta mantenendo nei limiti di un intervallo fra 1 a 46 e 1 a 93.
Calcolando l'inflazione e ragionando in termini odierni (2008) l'argento ha avuto il suo valore massimo
nel 1477 con un prezzo di 1040 $ all'oncia troy, poi è iniziata la discesa che ha portato il prezzo ai
minimi nel 1993 a 3,53 $ per oncia troy. Dal 2004 il prezzo dell'argento ha ripreso a salire arrivando a
superare i 29 $ l'oncia alla fine del 2010. In ogni caso chi avesse investito in argento nel 1477 si
troverebbe ai giorni nostri con una perdita reale superiore al 90%; ciò nonostante l'argento è
considerato un bene rifugio. Infatti ben peggio hanno fatto le varie banconote cartacee il cui valore non
è intrinseco (come nel caso delle monete metalliche), ma attribuito dallo stato come titoli di credito al
portatore; quando andarono fuori corso il valore fu totalmente annullato. Inoltre la perdita di valore
dell'argento nei secoli è avvenuta in modo lento e graduale e non improvvisamente come è avvenuto
sempre per la carta-moneta, i cui possessori subirono gravissime perdite.

Disponibilità[modifica | modifica wikitesto]

Campione di argentite, minerale in cui è presente argento.


L'argento si trova in natura sia allo stato nativo che combinato in composti con lo zolfo, l'arsenico,
l'antimonio o il cloro in svariati minerali (ad esempio, l'argentite, Ag2S, o l'argentopirite, AgFe2S3).
Giacimenti d'argento si trovano in Canada, Australia e negli Stati Uniti ma la massima produzione negli
ultimi due secoli si è avuta in Messico dalla miniera di Guanajuato. Il Messico risulta il principale
produttore di argento al mondo, con 186.2 milioni di once prodotte nel 2016, seguito da Perù e Cina.
[3]
 Ad Aspen, nel Colorado, è stato estratto un blocco di 380 kg, e vanno segnalati anche, per la loro
bellezza, i cristalli di Kongsberg, in Norvegia. In Italia l'argento è stato estratto in Calabria,
a Longobucco[4] e in Sardegna in vari giacimenti del Sarrabus.
Oltre che dai minerali, l'argento si ottiene anche dalla raffinazione elettrolitica del rame.
L'argento di grado commerciale è puro al 99,9%, sono disponibili gradi di purezza fino al 99,999%.

I maggiori produttori di argento nel 2019[5]

Posizione Paese Produzione (tonnellate)

1  Messico 5920

2  Perù 3860

3  Cina 3440

4  Russia 2000
5  Polonia 1470

6  Cile 1350

7  Australia 1330

8  Bolivia 1160

 Argentin
9 1080
a

10  Stati Uniti 977

Mercato dell'argento[modifica | modifica wikitesto]


Contratto futures sull'argento

Nome Silver Futures

Simbolo SI

Dimensione 5000 once troy

Tick 0,005$/oncia troy

Scadenze Gennaio, Marzo, Maggio,


Settembre

Borsa COMEX

Il Silver Futures è il contratto futures con cui si scambia l'argento sui mercati finanziari.


Fattori[modifica | modifica wikitesto]
Il prezzo del l'argento è influenzato dai seguenti fattori:[6][7]

 Domanda ed offerta globale: Come i prezzi dell'argento sono guidati dal ciclo della
domanda e dell'offerta di argento I prezzi dell'argento sono anche esposti a una maggiore
fluttuazione nell'uso commerciale e al dettaglio. Con migliaia di casi d'uso pratici e una
presenza costante come metallo alla moda, il prezzo dell'argento è soggetto a un'ampia
influenza economica. Questo è previsto con le complesse catene di approvvigionamento a
cui è legato l'argento. Alcuni usi comuni dell'argento includono prodotti come stoviglie,
leghe, batterie, gioielli e molto altro. Anche gli altri metalli con cui viene estratta la maggior
parte dell'argento come sottoprodotto hanno i propri cicli di domanda e offerta. L'argento è
un attore chiave nell'economia collettiva dei metalli. Il punto chiave è che il prezzo
dell'argento è determinato da una serie di fattori che influiscono su quanto viene estratto.
Quindi, una volta che i minerali sono stati lavorati e l'argento purificato, entrano
nell'economia in un modo controllato da organizzazioni private e pubbliche con potere di
regolamentazione sui volumi di offerta eccessiva. Ad esempio, forti piogge possono
causare inondazioni nelle miniere, il caldo estremo può surriscaldare i macchinari e le frane
sono comuni anche nelle regioni rocciose. Quindi, i tiratori dell'economia dei metalli preziosi
regolano l'offerta per soddisfare le condizioni di mercato nei mercati dei consumatori
commerciali e al dettaglio. È così che nasce un prezzo spot d'argento: il prezzo per oncia
nel grafico sopra.
 Rottami d'argento: I rottami metallici d'argento possono svolgere un ruolo importante nel
determinare l'offerta di argento sul mercato e, quindi, il suo prezzo. Storicamente, una fonte
di rottami metallici era l'industria della fotografia. Tuttavia, con l'avvento della fotografia
digitale, l'argento ora gioca un ruolo minore nel settore. I rivenditori di rottami riciclano
grandi quantità di pellicole fotografiche per il loro contenuto di argento. Allo stesso modo,
gioielli e argenteria possono essere una fonte di rottami d'argento. Con l'aumento dei prezzi
dell'argento, sul mercato arriva una maggiore quantità di rottame, il che può mettere un
limite ai prezzi.
 criptovalute: Poiché le persone spesso considerano Bitcoin l'"alternativa all'oro digitale", è
in qualche modo un concorrente dell'argento. Con il senno di poi, qualsiasi risorsa utilizzata
come riserva di valore può attirare il denaro degli speculatori che altrimenti potrebbe
confluire in argento. Ethereum una volta era ancorato come "argento" all'"oro" di Bitcoin.
Tali convinzioni possono davvero causare movimenti di vendita al dettaglio di massa nel
mercato, e quindi il denaro gocciola via dall'argento. Sebbene tali guerre di speculazione
non si traducano in enormi oscillazioni dei prezzi, possono esserci interessanti correlazioni
tra i prezzi dell'argento e la direzione generale del mercato delle criptovalute.
 Mercato dell'oro: Prezzi dell'oro Storicamente, i prezzi dell'argento e dell'oro mostrano una
forte relazione positiva. Molti trader prestano molta attenzione al rapporto oro-argento e
utilizzano i movimenti in questo rapporto come segnale per acquistare o vendere una
merce o l'altra.

Potrebbero piacerti anche