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Rame(Cu)
Derivante dalla parola latina aeramen, der. di aes
aeris,’’rame,bronzo’’.Nelle lingue occidentali( come il germanico,il
francese e lo svedese) la parola che indicava il rame era
‘cuprum’.Questa parola non aveva nulla a che fare con il rame bensì
veniva utilizzata per riferirsi all’isola di Cipro. In epoca romana si scoprì
poi che a Cipro risiedevano le più grandi miniere di rame al mondo. Il
rame ha salde radici nella preistoria. E’ stato infatti usato per migliaia di
anni come materiale per costruire oggetti utili per le civiltà antiche. Molte
civiltà infatti, come quella etrusca, hanno avuto periodi di prosperità
economica grazie al rame. Il rame veniva spesso unito ad altri metalli.
L’unione tra stagno e rame creò il bronzo,che venne in seguito usato
soprattutto per motivi bellici, come per la creazione di scudi.Con il
bronzo si produsse anche del vasellame in bronzo e anche delle statue.
Ha numero atomico 29 e il suo simbolo chimico è Cu.
E’ un metallo rosato o rossastro, di conducibilità elettrica e termica
elevatissime, superate solo da quelle dell’argento; è molto resistente alla
corrosione (per via di una patina aderente che si forma spontaneamente
sulla superficie, prima di colore bruno e poi di colore verde o verde-
azzurro) e non è magnetico.
È facilmente lavorabile, estremamente duttile e malleabile, ma non è
idoneo a lavorazioni con asportazione di truciolo, perché ha una
consistenza piuttosto pastosa; può essere facilmente riciclato e i suoi
rottami hanno un alto valore di recupero. Si combina con altri metalli a
formare numerose leghe metalliche (si calcola che se ne usino almeno
400), le più comuni sono il bronzo (rame e stagno) e l’ottone (rame e
zinco). Tra le altre, anche i cupronichel e i cuprallumini (detti anche
bronzi all’alluminio). Inoltre il rame è batteriostatico, cioè combatte la
proliferazione dei batteri sulla sua superficie.
Il rame si trova quasi sempre sotto forma di minerali e molto più
raramente allo stato nativo sotto forma di pepite. Oggi, le principali
miniere sono situate lungo la Cordigliera delle Ande e le Montagne
Rocciose: i principali Paesi estrattori sono il Cile, il Perù, gli Stati Uniti,
l’Indonesia, l’Australia; altre importanti miniere si trovano in Papua
Nuova Guinea, Zambia, Canada, Paesi ex-URSS, Polonia e Finlandia.
Visto il largo impiego, soprattutto in ambito elettrotecnico, la produzione
è aumentata notevolmente, nell’ultimo secolo. Nel 2004, se ne sono
prodotti oltre 22 milioni di tonnellate.
Molto importante, è il settore del recupero che, in Europa, supera il 40%
della produzione totale.