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LEGg DI PIOMBO E FERRO OTTENUTA IN UN ALTO FORNO;

FR. L. SONNENSCHEIN.

(Berg und Hiittenmdnn. Zeitung 194. 1856.)

ESTRATTO

In una ferriera delia Silesia superiore a Marienhiitta trattavasi


ultimamente una limonite alquanto piombifera, sicch6 nel fittone,
e sotto l'orificio di colata della ghisa dovevasi praticare un pic-
colo bacino ove si deponeva il piombo. Ogni giorno si evacuava
il piombo, ehe vi si era raccolto. Dopo un lavoro di sette anni
si venue a riparare it forno, e nei depositi the si formarono nei
eanali si trovb non solo molto piombo, ma anehe cristalli, the
al loro aspetto vennero tenuti per ferro titanato.
Questi eristalli sl presentano in cubi ora a tramoggie, ed ora
aggruppati a modo di penna. II loro colore /~ giallo di ottone
passante talvolta ad un turchino gatteggiante. Sono teneri, solo
alquanto pifi duri dAt piombo, e si laseiano facihnente tagliare
col eoltello; vengono fortemente attratti dalla calamita, ed hanno
una densitfi t0,56. La loro composizione esplorata per mezzo di ripe-
lute anahsi 6 quasi esattamente rappresentata dalla formula FePb :.
siech6 eontengono circa 11 p. ~ dl ferro ed 89 p. ~ di piombo.
Non venue finora osservata aleuna eombinazione di ferro e
piombo, e la descritta lega 6 tanto pifi interessante, ch6 questi
due metalli hanno poca affinit~ ira loro. Se si fondono insieme
ferro e piombo, si ottiene un miscuglio di eui l'inferiore contiene
pochissimo ferro, ed fi superiore pochissimo piombo.
Viewend aveva ottenuto una lega assai omogenea colla ridu-
zione di una scoria di piombo e ferro, ma essa conteneva 97 p. ~
di ferro, e 5 p. ~ di piombo. La formazione delia descritta lega
si lascia forse spiegare per mezzo della prolungata azione dei va-
pori di piombo sovra il ferro metallico (1).

(t) !1 gabinetto minoralogieo del B. lnstituto tecnir di Torino pos-


siede un bel esemplare di questa lega (n~ 13596 del catalogo), che
deve at S. Sonnenschein,
&Sb
I cristalli della lega di piornbo e ferro sono /alvolta attorniati
da cristalli rossi anche in cubi, i quali si compongono di puro
piombo ammantato da un sottilissimo straterello di ossido rosso.

DELL'AZlONR DEI CORPI OBGANIC! SULL'OSSIGENO;


~OTA D! L. PHIPSON.

(r Rendits xLl,l, 864.)

ESTRATTO

L' autore, sperimentando tanto sopra alcuni succhi azotati di


certi funghi e frutti, come sopra alcuni corpi binari e ternari,
quail sarebbero l'amido, l'alcole, l'etere, diverse essenze, ecc. (1),
ha verificato che tutte queste sostanze trasformano 1' ossigeno in
ozono tostoch6 cominciano a subire quaiche alterazione. Come pure
si 6 assieurato helle sue sperienze che l'ossigeno trova~i allo stato
di ozono sia nell' atto in cui si combine con altri corpi, sia in
quello in cui risulta dalla decomposizione d'un composto. I reattivi
di cui si 6 servito sono, la soluzione alcolica di resina di guaiaco,
e la carta amido-iodurata.

DELLA PBESENZA DEL FLUORE NEL SANGUE;

J. NICKLI~S.

(Comptes Rendus xrm. 885 )


TRADUZIONE

9 In seguito a considerazioni, che presto avrb I'onore di sotto-


mettere all'Accademia, fui eccitato a verificare l'asserzione tanto
contraddetta della presenza del fluore helle ossa. 1 risullati positivi

(1) V. Journal de ia Soei6t6 des Sciences m6dicales et natureiles do


Bruxelles. (1855-56).

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