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Isotopi[modifica 

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L'argento che si trova in natura si compone di due isotopi stabili: 107Ag e 109Ag, di cui il primo è il più
abbondante (51,839%).
Dell'argento sono stati individuati 28 isotopi radioattivi, i più stabili di essi sono 105Ag, con un'emivita di
41,29 giorni, 111Ag (7,45 giorni) e 112Ag (3,13 ore). Tutti gli altri hanno tempi di dimezzamento inferiori
all'ora e la maggior parte di essi inferiore a 3 minuti. Questo elemento ha anche numerosi stati
metastabili, i più stabili dei quali sono 128Ag (emivita: 418 anni), 110Ag (249,79 giorni) e 107Ag (8,28
giorni).
Gli isotopi dell'argento hanno numeri di massa compresi tra 94 (94Ag) ai 124 (124Ag). La principale
modalità di decadimento degli isotopi più leggeri di 107Ag è la cattura elettronica con conversione
in palladio, mentre per gli isotopi più pesanti è il decadimento beta con conversione in cadmio.
L'isotopo 107Pd decade con emissione di raggi beta a 107Ag con un'emivita di 6,5 milioni di anni.
Le meteoriti di ferro sono gli unici corpi aventi un rapporto palladio/argento sufficientemente alto per
poter produrre variazioni misurabili dell'abbondanza di 107Ag. L'argento-107 di fonte radiogenica è stato
individuato per la prima volta nel 1978 nella meteorite di Santa Clara, in California.
Gli scopritori hanno suggerito che la coalescenza e la differenziazione dei piccoli pianeti con nucleo di
ferro sia avvenuta 10 milioni di anni fa dopo un evento nucleosintetico. La correlazione tra 107Ag e 107Pd
osservata in corpi celesti che erano fusi durante l'accrezione del sistema solare riflette la presenza di
nuclidi instabili nel sistema solare primordiale.

Titolo dell'argento[modifica | modifica wikitesto]

Una teiera in argento 925/1000 risalente al 1879.


Per titolo si intende la percentuale minima di argento puro presente nella lega metallica che compone
un oggetto. In virtù della bellezza e lucentezza di questo metallo prezioso, sin dai tempi antichi, è stato
utilizzato per monete, posate, vasellame, monili e altro. I lingotti d'argento che sono in commercio
hanno normalmente titolo 999/1000, la lega è composta cioè del 99,9% d'argento puro. La maggior
parte di gioielli e di oggetti per la casa hanno invece titolo 800, 835 e 925. Questi numeri indicano la
percentuale minima di argento puro che, combinato con altri metalli, compone l'oggetto.
L'argento marchiato o punzonato 925, che in inglese è definito Sterling Silver, indica una composizione
garantita di 925 parti minime di argento e 75 massime di qualsiasi altro metallo. In genere la
componente in rame è preponderante tra gli altri metalli usati. Per particolari lavorazioni viene usato
nella lega anche lo zinco in percentuali massime dello 0,5%. Il marchio 800 indica una composizione
garantita di 800 parti minimo di argento puro e di 200 parti massimo di rame e altri elementi. Il titolo 835
è stato usato per molte monete d'argento, quali le 500 lire con le caravelle coniate dal 1957 dalla Zecca
italiana.

Marchi e punzoni[modifica | modifica wikitesto]


Marchi riportati su un manufatto in argento
In ogni paese esiste una disciplina legale sui marchi che devono essere riportati sugli oggetti d'argento
a garanzia degli acquirenti. Ad esempio in Inghilterra, già dal 1544 il simbolo dell'argento non è un
numero come 800 o 925, ma una figura di leone passante verso sinistra. In Italia vigevano diversi
simboli e sistemi a seconda dei periodi e delle dominazioni e solo a seguito dell'unità d'Italia furono
soppressi i vari punzoni degli stati preunitari. Con legge del 2 maggio 1872 fu introdotta una
punzonatura di garanzia facoltativa, una testa di donna turrita che, se riportava il numero 1 alla base
indicava il titolo 950, con il numero 2 il titolo 900, con il numero 3 il titolo 800.
Con legge del 5 febbraio 1934 vengono imposti due punzoni. Il primo, ad esempio 800, racchiuso in un
ovale, che indicava il titolo, ed un secondo punzone che doveva contenere il numero dell'argentiere e la
provincia, separati da un fascio littorio e racchiusi in una losanga tronca. Nel 1944 viene eliminato il
fascio littorio mantenendo invariato il sistema del doppio punzone. Ad esempio un oggetto che ha un
punzone con un 800 racchiuso in un ovale affiancato da un secondo punzone che, all'interno di una
losanga tronca, contiene la dicitura 1 BO ci dice che l'oggetto è d'argento 800 ed è stato fabbricato
dall'argentiere di Bologna che aveva ottenuto il numero 1. Se troviamo i punzoni 925 nell'ovale e 79 PA
nella losanga tronca significa che il nostro oggetto è d'argento 925 su 1000 ed è stato fabbricato
dall'argentiere 79 di Palermo.
Con legge del 30 gennaio 1968 c'è una lieve modifica del punzone del produttore che da losanga
tronca diventa esagono allungato in cui deve comparire una stella (simbolo della Repubblica) il numero
e la provincia dell'argentiere. Per esempio <* 79 PA> indica che l'oggetto è stato fabbricato dopo la
legge del 1968 ed il decreto attuativo del 1970. Questa punzonatura è quella tuttora vigente. Con legge
22 maggio 1999 è stato introdotto un nuovo punzone per i casi in cui l'argento sia esterno ed a
copertura di altro materiale. Immaginiamo un coltello d'argento. Di solito la lama e l'interno del manico
sono di acciaio. Quindi l'argento è limitato ad una lamina esterna al manico. L'interno può anche essere
riempito di resina o altro materiale. In questo caso il nuovo punzone, una lettera R racchiusa in un
quadrato, ci indica che il manico è "riempito" di altro materiale non prezioso. Vicino alla R deve essere
indicata la quantità d'argento minima e massima seguita da una g (grammi). Quindi  R  3-5 g sta ad
indicare che l'oggetto "riempito" ha da 3 a 5 grammi d'argento. Nulla vieta di aggiungere loghi o simboli
dell'argentiere.

Precauzioni ed effetti sulla salute[modifica | modifica wikitesto]


Sebbene l'argento abbia, in esperimenti in vitro, mostrato un effetto germicida e battericida, gli effetti
dell'argento sulla salute umana possono essere molto deleteri[8].
I composti dell'argento possono essere assorbiti nel sistema circolatorio e depositarsi in
diversi tessuti dell'organismo portando all'argiria. Questa malattia si manifesta, inizialmente, con la
comparsa sulla pelle di una colorazione grigio-nera permanente dovuta alla formazione superficiale di
Ag e di Ag2S; successivamente insorgono bronchiti croniche, danni renali e sclerosi delle arterie. Per
ingestione orale, l'intossicazione è rapida e provoca in progressione: vomito, dolori
addominali, gastroenterite, collasso e morte. Per esempio, il AgNO3 ha un effetto letale, in un individuo
adulto, qualora venga ingerito alla dose di circa 10 g. Lo ione argento interagisce anche con gli acidi
nucleici (DNA, RNA) instaurando legami soprattutto a livello delle basi azotate.
Anche quando l'argento è inalato può provocare seri problemi al corpo umano.
L'argento non ha alcun ruolo negli equilibri biologici degli esseri umani.

Citazioni letterarie[modifica | modifica wikitesto]


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 Nella narrativa fantastica l'argento risulta il solo mezzo capace di abbattere mostri come


i licantropi o i vampiri.

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