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Acido carbonico
Nome IUPAC
Acido triossocarbonico(IV)
Caratteristiche generali
PubChem 767
SMILES C(=O)(O)O
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione Ka1: 4,3×10−7
acida a 298 K
Ka2: 5,60×10−11
Indicazioni di sicurezza
Indice
1Biochimica
2Derivati
3Note
4Altri progetti
5Collegamenti esterni
Biochimica[modifica | modifica wikitesto]
Essendo il diossido di carbonio il principale prodotto di scarto
della decarbossilazione di amminoacidi e chetoacidi e, in quantità maggiori, del ciclo di
Krebs come prodotto ultimo dell'ossidazione del carbonio degli zuccheri, dei grassi e
delle proteine a fine energetico, questa viene trasformata in
anioni idrogenocarbonato e in minima misura carbonato poiché altrimenti il gas non
solubilizzato formerebbe degli emboli gassosi.
La reazione avviene troppo lentamente per essere utile: viene quindi catalizzata
dall'anidrasi carbonica, enzima presente nei globuli rossi che a loro volta
immagazzinano all'interno l'acido per rilasciarlo dove la pCO 2 (pressione parziale del
diossido di carbonio) si abbassa. Questo processo prende parte agli scambi gassosi
cellulari durante la respirazione e alla regolazione del pH del sangue descritta in
seguito.
La stessa reazione avviene nei vasi che circondano la vescica natatoria dei pesci e
comporta lo svuotamento e il riempimento della cavità, con conseguente aumento o
diminuzione della densità totale e quindi della galleggiabilità.
L'equilibrio multiplo è il seguente:
Questa è una delle reazioni tramite le quali viene mantenuto costante al valore di
7.4 il pH sanguigno. Il potere della soluzione tampone composta da HCO−3 e da
CO2 viene esteso dalla possibilità di spostare l'equilibrio più a destra diminuendo,
sempre tramite enzima, la concentrazione di diossido di carbonio in soluzione, per
poi eliminarla tramite respirazione.
Derivati[modifica | modifica wikitesto]
Rivestono notevole importanza nel campo della chimica organica i derivati
dell'acido carbonico, in particolar modo il dicloruro (fosgene) e la diammide (urea).
Notevole rilevanza hanno anche i suoi esteri organici come il dimetilcarbonato e
il dietilcarbonato.
Esistono vari suoi analoghi in cui uno o più atomi di ossigeno sono sostituiti da
altri calcogeni quali zolfo (acido tritiocarbonico) e selenio (acido triselenocarbonico)