Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
da 1 a 7) da
“Natura e finalità dell’educazione “
di Raffaele LAPORTA
Il bambino apprende la cultura del suo gruppo sociale attraverso il linguaggio, le abitudini, gli usi, i
costumi, i modi di pensare e di agire, i sistemi di valori della società in cui è nato.
Quando si parla di “cultura” si designa tutte le espressioni più avanzate, scientifiche, letterarie,
artistiche ecc. elaborate da una società lungo la sua storia.
Nel senso in cui abbiamo impiegato noi il termine, si dice che chi ha quel tipo di cultura che esso
designa è “Acculturato”.
In una società ci possono essere persone colte e altre meno, ma tutte sono sempre naturalmente e
necessariamente “acculturate”.
Ogni società naturalmente e necessariamente, e inconsciamente, trasmette la propria cultura a tutti i
suoi nuovi membri, ed è una questione di sopravvivenza sia per loro che per la società, viene
trasmessa da una generazione all’altra così che le società sopravvivono con tutto il loro patrimonio
culturale, con le tradizioni e la storia.
Per gli studiosi delle società il concetto di educazione è un processo attraverso cui la cultura del
gruppo sociale si perpetua nel tempo, nella storia.
E’ qui che l’insegnamento inizia ad avere il suo ruolo e la sua funzione; la società ha interesse a
trasmettergli il proprio patrimonio culturale; non è sicuro che ogni bambino possa impadronirsi da
solo di un alfabeto, delle regole di composizione delle parole, dei vocaboli tecnici relativi a
particolari forme di sapere.
I primi insegnamenti organizzati riguardano la scrittura e la letteratura, che in tal modo viene
padroneggiato, impiegato, tramandato e accresciuto.
Attraverso il Medioevo, il Rinascimento fino all’Età Moderna, l’insegnamento organizzato nella
istituzione scolastica si diffonde all’intera società a tutti i livelli.
All’istituzione scolastica si affianca quella familiare e in certi casi quella religiosa.
Una società complessa ha oggi un patrimonio culturale enorme che nessuno può padroneggiare
interamente.
La scuola è obbligata a selezionare l’insieme delle abilità e dei contenuti che la società vuole
trasmettere ai suoi membri che avranno la responsabilità di appropriarsi a loro giudizio di ogni altro
aspetto sociale.
3. Un concetto di educazione
4. Il Rapporto Educativo
5. Processo educativo
6. La Libertà dell’Educando
In ogni classe scolastica ogni alunno mostra interessi dipendenti da dinamiche profonde difficili da
riconoscere da parte degli insegnanti non esperti.
Le motivazioni traducono in linguaggio psicologico un carattere di ogni forma di quel
comportamento che i filosofi e i pedagogisti hanno chiamato”spontaneità”.
La spontaneità dell’attività infantile è stata la prima forma assunta dal concetto di libertà
dell’educando.
Plutarco affermava che l’educando non è un recipiente da riempire ma una fiaccola da accendere.
La libertà di scelta della persona, con la connessa responsabilità, è un principio di cui la libertà
dell’educando è un evidente verità già dimostrata: l’insegnante no può negarlo anche se lo trascura
largamente; e ciò accade anche nei rapporti sociali tra persone.
Ogni essere umano impegnato nel processo vitale dell’apprendimento affronta in forza di
motivazioni spontanee le esperienze che gli si presentano, scegliendo nell’ambito di ogni una i
comportamenti che gli sembrano più rispondenti ai suoi interessi, più atti a gratificare i suoi bisogni.
La libertà che caratterizza il processo educativo è la sua condizione necessaria e al di fuori di essa
l’apprendimento è inconcepibile.
7. L’Esperienza
Il processo dell’apprendimento si sviluppa in una serie di Esperienze; tutto ciò di cui prendiamo atto
in ogni momento della nostra vita quotidiana: stati d’animo. Ricordi, sensazioni fisiche isolate,
percezioni di oggetti, di parole, di atti nostri o altrui, di avvenimenti.
Le nostre esperienze riguardano direttamente l’ambiente i cui viviamo, oppure direttamente noi
stessi, come gli stati d’animo, quanto ai ricordi, valgono le medesime osservazioni: si riferiscono a
tutte le Esperienze esteriori e interiori passate, e quindi all’ambiente.
Le sensazioni fisiche riguardano il nostro corpo; l’esperienza è sempre l’esito di uno stretto rapporto
fra organismo e ambiente.
Dal punto di vista scientifico l’organismo senza un ambiente non potrebbe esistere, per questo si
deve poterlo utilizzare orientandosi e muovendosi in esso.
L’Esperienza riassume in sé tutto il processo educativo individuale dell’apprendimento, im quanto
apprendere non è altro che “fare esperienza”
il processo educativo è lo svolgersi costante dell’esperienza attraverso la quale l’individuo apprende
quanto gli è necessario per stare al mondo; è caratterizzato da una condizione di libertà, senza la
quale non potrebbe aver luogo, e l’individuo non avrebbe modo di esistere.