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Romanticismo sta nella sua natura contraddittoria e multiforme. È nota l’antitesi tra classico e romantico:
con classico si intende una realtà immutabile regolata dalla razionalità e nell’arte questo si traduce in un
criterio di perfezione, di bello ideale ed è in base a questo bello ideale che viene misurato il valore e la
dignità di ciascuna opera. Col Romanticismo abbiamo la scoperta dell’individualità e secondo i romantici
l’individuo è l’unica vera realtà che si può conoscere nel concreto e la storia viene considerata in un
perenne e incessante divenire. Al contrario del classicismo, i romantici rivalutano ciò che è diverso e
mutevole, non c’è più il concetto di bello ideale, guardano all’individualità e alla sua essenza che rimane
indefinibile. Per un romantico, l’essenza della realtà è il mistero che è irraggiungibile dalla ragione e quindi
anche dalla parola; questo senso di mistero investe il mondo della natura e secondo i romantici solo
ascoltando il ritmo della natura l’uomo può cercare di carpire quello che è il senso delle cose.
NOVALIS
Filoso e scrittore tedesco del Romanticismo. Ha affermato che bisogna “romantizzare il mondo, così se ne
riscopre il significato originario”: intendeva dare a ciò che è comune un senso più alto, dare al quotidiano
un aspetto misterioso. A questo cambiamento di prospettiva, corrisponde un capovolgimento del ruolo
dell’arte perché il principio di imitazione della natura, della descrizione della natura, p dello stato delle
cose, è ripudiato dai romantici che invece esaltano l’originalità e l’individualità di ciascuna opera d’arte.
Con il romanticismo vengono eliminate le distinzioni tra i generi letterari e artistici e la gerarchia che aveva
creato la teoria classica. Infatti, l’arte nel pensiero dei romantici ha mutato il suo ruolo.
Usando il termine poesia, i romantici tendono a riferirsi non solo alla poesia letteraria ma indica in generale
l’attività creatrice che è insita alla natura. Tra arte e natura c’è una profonda analogia. L’attività poetica
deve cercare di dar voce alla poesia che è presente nella natura e non imitarla. Da questa tensione verso la
natura e il cosmo, un aneto all’infinito, nasce la coscienza ella finitezza dell’uomo e dell’impossibilità di
dissolversi nel tutto. Assoluto non raggiungibile: i romantici usano il termine Sehnsucht. La vera poesia può
avere al massimo un vasto singificato allegorico, può evocare ma mai descrivere in maniera definitiva.
Antitesi classicismo-romanticismo
La concezione romantica dell amuscia non corrisponde col romanticismo musicale come età storica.
Hoffman nel suo saggio di Beethoven definisce romantici i musicisti che per noi sono classici perché
all’epoca il termine romantico all’inizio dell’800 pr definire la musica strumentale della seocnda metà del
700 di Haydn e Mozart, quindi il termina romantico si riferiva alla qualità della musica in quanto tale: il
romantico e il musicale sono dei sinonimi. Nel monìento in cui Hoffmann definisce romantica la musica di
Haydn, Mozart e Beethoven, pone le premesse per fondare il classicismo: i tre compositori sono romantici
perché sono gli artefici della muscia vera a propria, quella stuemntale, sono classici in quanto sono
romantici. Qualche anno dopo, si inizia a parlare di questi tre compositori con l’appellativo di scuola
classica. Prima volta viene formulato il concetto di periodo classico. In contrapposizione,
contemporaneamente prende corpo il concertto di musica e scuola romantica, dove si identificano i
moderni e i progressisti. Beethoven dov’è classificato? Alcuni come fine classico, altri come pirmo romatico,
altri in mezzo. Le due correnti infatti andrebbero considerate non come età contrapposta ma come una
sola, con alcuni principi in comune, si potrebbe parlare di età classico-romantica.
A dimostrazione di questo legame basta pensare dal punto di vista compositivo, l’elemento più
caratteristico dello stile classico è l’elaborazione motivico-tematica che resta fondamentale nel periodo
romantico. L’elaboraizone die motivi e dei temi sta alla base della forma sonata che continua a vivere
nell’800. Possiamo dire che romanticismo e classicismo di compenetrano vicendevolmente. Romanticismo
come naturale conseguenza progressiva del classicimo.
ROMANTICISMO MUSICALE
In questo seconolo le posizioni si rovesciano: la mescolanza di stili e il cosmopolitismo del 700 diventano
nell’800 dei segni negativi di superficialità. La musica del 700 ha un volto omogeneo. Con i romantici la
musica ha tanti volti quante sono le nazionalità di cui la musica vuole essere espressione. In questo periodo
le nazioni sono già donimanti dal punto di vista musicale. Le nazioni dominanti sono Germania, Francia e
Italia. Londra conosciuta per i concerti, c’erano tanti virtuosi, però non riesce a difendersi dal punto di vista
di una musica propria.
Le altre nazioni, che non avevano dei ruoli primari, iniziano ad emergere: Russia, Spagna, Ungheria,
Repubblica ceca, Norvegia, ecc…
La storia assume un ruolo importante per il musicista romantico, quindi le opere devono essere comprese,
studiate, per trarne stimoloe quindi il musicista è spinto ad avere un confronto con la musica del passato, e
questa è una condizione nuova perché nei secoli precedenti, i musicisti non conoscevano le correnti prima,
solo il presente (Bach viene ripreso da mendellshon). I romantici si rivolgono al passato perché è qualcosa
di lontano e irraggiungibile.
Scuole nazionali, far riferimento nella propria musica alla propria terra e nazione: come fa un compositore a
creare un’opera che rappresenti lo spirito della sua nazione? Parte da canzoni popolari. Oppure? Chi viene
dopo definisce, è il opolo che definisce cos’è un’opra nazionale (testo di karl Dlhaus, capitolo su scuole
nazionali che is pone questo quesito) e arriva alla conclusione che un’oepra divetna nazionale quando viene
definita così dal suo popolo, il popolo definisce questa come espressione della patria a posteriori. L’uso di
stilemi musicali che possono essere considerate caratteristiche della musica spagnola, spesso vengono
usate in più nazioni, come si fa a definire qual è cosa?
Un’altra cosa che si può fare è usare determinati strumenti
Carmen è considerata l’opera francese per eccellenza ma è ambientata in spagna e gli stilemi che usa Bizet
sono spagnoli
I romantici sono affezionati al medioevo che per loro rappresenta l’epoca romantica per eccellenza perché
per loro è lontana e misteriosa. Il profondo interesse per il canto popolare, perché dal canto popolare
fuoriesce l’anima del popolo, che è vicina alla natura, e interesse smisurato per la natura.
I soggetti medievali o popolari o fiabeschi delle singole nazioni si ritrovano elle trame del teatro musicale e
anche la natura ha un ruolo importante sulla scena teatrale. Per quanto riguarda la musica del passato si
guarda molto a Palestrina a Bach che è venerato ed è considerato come l’espressione della musicalità
tedesca. Questo interesse per la produzione precedente, ha aiutato i compositori ad allargare il bagaglio
compositivo ma ha anche dato il via alle ricerche storiche e allo studio della storia della musica. La discplina
dell astoria della msucia prende vita nell’800. I compositori di quellla che è definita “musica colta” iniziano
ad interesssarsi in modo scientifico alla msuica popolare, ma viene studiata e raccolta in mdoo scientifico e
viene riversata nelle pagine della musica colta. Musica colta ch vuole avere il sopravvento. Melodie orientali
riportate con l’occhio dell’Occidente.
Nell’800, con Beethoven, cambia la condizione del musicista, che divetna un artista indipendente, nell’800 il
musicista è consapelove di essere un protagonista attivo del mondo dell’arte e della cultura e divetna un
vero e proprio intellettuale. Musicsti anche letterati, critici musicali (es schumann). Il musicista viene
promosoo al ruolo di autore la cui opera è intoccabile e unica, infatti ora nasce il diritto d’autore.
Ci sono molte contraddizioni e ambivalenze perché se da una parte il musicista romantico tende ad isolarsi,
abbaimo anhe il fenomeno del virtuosismo (Paganini, Liszt) ma seocnod i romantici questo virtuosismo va
aldilà dell’abilità mauale e si mette a servizio di ciò che è poetico. Virtuoso come eroismo solitario che
comuncque stimola il musicista alla competizione.
Fede nella musica assoluta, ma l’800 è anche l’epoca della musica a programma e si giunge al poema
sinfonico. I romantici dicono che on realtà non vi sono delle singole ari ma esiste un’unità dell’arte, una
simbiosi delle arti perciò era lecito passare da una dimensione artistica all’altra e la musica in questo modo
ingloba le altre arti, l’arte più importante.
Il linguaggio puramente musicale, l’armonia è l terreno privilegiato del musicista romantico, allargamento
dell’area tonale, le dissonanze, cromatismi e enarmonia e non c’è più l’ordine gerarchico che si trovava nel
classicismo, spesso si possono trovare successioni di dissonanze che rendono il percorso armonico aperto e
imprevedibile. Brani che iniziano con accordi più deboli, polivalenza degli accordi. I canti popolari, si usa la
modalità accanto alla tonalità, nasce anche il pezzo bree, in genere tripartito in forma ABA e si continua ad
usare la forma sonata, spinta all’estremo lite, froma musicale tende a gonfiarsi.
La continuità e il frammentismo: si inizi ad elinare i confini di recitativi e arie per avere un flusso continuo.
C’è sempre questa modalità che porta agli estremi le varie correnti. Eliminari le funzioni gerarchiche
nell’armonia, ricerca timbrica . Accrodi per affinità timbrica più che per la funzione a livello sintattico.
Esplorazione di ogni struemnto, nascono nuovi strumenti, alcuni perfezionati, e nascono una serie di trattati
di orchetsrazione e costruttori di strumenti in Francia)
LEZIONE 16-12-2021
Finora musica strumentale, al massimo mélodies di Berlioz.
Un altro strumentale e poi opera
CHOPIN
Situazione parigina degli anni 30, pianista e compositore polacco. Trascorre gli ultimi 20 anni a Parigi che
diventa la sua seconda patria e influenza i compositori dell’epoca.
Da Renato di Benedetto. Lui si sofferma di nuovo sulla contrapposizione, amata dai romantici, tra musica
pura e musica a programma. Chopin è considerato come il poeta del pianoforte, tuttavia la sua produzione
è estranea al concetto di poesia musicale, tipicamente romantico, infatti nn ci sono indicazioni che mostrino
indicazioni letterarie o poetiche nei suoi brani, e sebra che i suo linguaggio musicale sia chiuso in se stesso.
La posizione di Chopin risulta isolata rispetto ai suoi colleghi. Ad es Schumann potrebbe rappresentare
l’opposto. Tutta l’opera di schumann è a carattere letterario, filosofico, mentre per Chopin no. D’altra parte
però bisogna sottolineare il fatto che Chopin si iscrive nel ruolo di composatore di musica tipicamente
romantica, che produce in qualità di struementista e scrive per didattica, per diveritmnto dìmondano e per
esibizione virtuosistica. Le sue polacche, mazurche, walzer, notturni, sono tutti brani che appartengono al
repertorio di musica da salotto e questi brani risalgono al periodo degli esordi a … e prosegue anche nel
soggiorno parigino. Mentre i due concerti per pianoforte e orchestra risalgono all’attività concertistica
pubblica. Cos’è la musica da salotto? Era un genere popolare in Europa, in genere per pianoforte solo e
consisteva in brani spesso molto brevi, atti a mettere in mostra il visìrtuosismo dl compositore e
dell’esecutore. Si trattava di mosidifhc edi temi popolari.
In seguito all’attività di concertista, e all’approfondimento tecnico del pianoforte, Chopin pubblica una
prima raccolta di studi, nel 1833, studi a fini didattici, acnhe per i suoi allievi, pubblicati nel 1830.
Nel 1830 lascia la Polonia, non ci tornerà pi, si sposta a Vienna e nel 31 lascia Vienna per Parigi. Con
l’insdiaento a Parigi abbandona l’attività concertistica, tranne qualche piccola occasione, e il suo pubblico
diventa quello dei salotti, delle società altolocate. Diapositiva 8 prima abitazione di Chopin a Parigi.
Con i suoi coleghi romantici Chopin, amava molto la produzione di Bach, ma nel caso di Chopin, a differenza
di quelli che potevano essere motivi poetici e religiosi, per Chopin invece si tratta di un sempice interesse
compositivo, tastieristico.
Anche per la sua produzione di stampo patriottico (polonia), Chopin si esprime con polacche e mazurche, è
una scelta stilistica e linguistica, più che una scelta poetica.
Chopin si sgancia dall’armonia di tipo funzionale tradizionale e va a costruire le sue composiioni anche
seguendo i paramentri secondari, ovvero il suono e il timbro, che diventano di primo ordine. Chopin è si un
poeta del pianoforte, ma non di una poesia su fondo poetico ma si basa solo sui suoni, quindi è considerato
il maggior esponente del Romanticismo perché ha creato solo musica per se stessa.
Tra tutti i brani, ascolto di 24 preludi op 28.
Franz List nella Gazette musicale “ i preludi sono composizioni di un genere tutto a sé, preludi poetici che
cullano l’anima e i sogni dorati”
Femminista legata al moviento sansimioniano, George Sand, compagna di Chopin. I due si influenza a
vicenda, i due i poi si recano nell’isola di Maiorca per dare giovamento alla salute già minata di Cgopin, e lui
elabora questi preludi in una piccola villa vicino a palma di Maiorca per poi continuarla in un altro convento.
Lui scrive i preludi lei scrive “un inverno a Maiorca”, il che è una piccola guida dell’isola di Maiorca e un
resoconto della vita dei loro abitanti. L’epistolario di George Sand, in cui parla di Chopin o scrive a Chopin.
Questi preludi vengono pubblicati nel 39 a Parigi, Londra e a Lipsia. Nel caso dei 24 preudi Chopin faceva
riferimento al clavicembalo ben temperato di Bach, e se l’era portato a Maiorca. Nel caso di Bach erano due
volumi. Coem dice List la scelta di usare la scelta dei preludi, sia la prassi dei preludi prima dl concerto per
fare da apertura, ma non hanno un fine introduttivo, sono completi in se stessi e come dice List la tematica
di base è quella del contrasto, tanto cara a tutti i compositori romantici: contrasto di ritmi, espressione,
dinamica, catalogo di brevi immagini sonore.
Chopin frequentava motlo List, De la Croix (rivoluzione di luglio del 1830), ha dipinto anche Sand e Chopin
nel 38.
Oltre a List e Sand abbiamo la contessa Marie Da gult, una scrittrice francese che è stat per molto tempo
con List, viaggiano moltissimo anche in Italia e in Svizzera, e da lei List avrà tre figli tra cui Cosima List, che
diventerà la moglie di Wagner.Tutti frequentavano gli stessi ambienti nella Parigi dell’epoca,
condividevamìno gli stesi ideali, si influenzavano a vieìcenda ed erano legati al movimento san simoniano.
Copin rimane invece sempre un po’ nell’ombra.
Film del 91 con Hugh Grant
TEATRO D’OPERA
La più importante forma organizzativa su cui si fonda il consumo musicale dell’800. Lo spettacolo operistico
a Parigi non è visto sol ocome forma di intrattenismento ma come patrimonio culturale della nazione, ed è
per qeusto che ttti i governi del secondo tentano di preservare l’attività dei teatri, ma ci sono diversi teatri a
Parigi, il più importante è quello dell’Opera, che prima del 1864 può mettere in scena solo opere tutte in
musica e in francese. I teatri di provincia potevano mettere in scena le opere solo su sua concessione, solo
l’opera poteva mettere in scena GRANDS OPERAS.
Dopo l’Opéra c’era il teatro dell’Opera comique, adibito a questo genere, ovvero opere formate da parti
cantate e da parti recitate, senza musica. Questi due teatri sono attivi tutt’oggi. Altro teatro è quello del
Teatre Italienn finalizzato alla realizzazione di opere italiane in lingua italiana: il suo periodo d’oro dagli anni
20 agli anni 40, proprio con la moda delle opere di Rossini, che passò l’ultimo periodo della sua vita a Parigi.
UQesto teatro continua la sua attività fino al 1882.
Théatre Lirique, attivo dall metà del secondo dal 1851 e questo teatro garantisce agli artisti più giovani la
possibiltà di presetnare i loro lavori,infatti proprio qui si realizzano le prime di Faust, ORmeo e Giulietta,
tutte opere della seconda metà dell’800. Per oggi genere teatrale, di opera, c’era un teatro preciso. Nel
periodo della Restaurazione, dal 14 al 30, i teatri erano sotto controllo della corte, dei Borboni che li
amministravano atraverso dei direttori nominati dalla corte, Con la rivoluzione del 30, lamonarchia di Luigi
Filippo di Orleans, si appalta la gestione dei teatri a degli impresari privati, ma incentivati dallo Stato.
NOnostate i cambiamenti politici, il teatro di Parigi mantiene molte delle sue caratteristiche, dei
regolamenti interni ai teatri, lo stato continua a mantenere un certo controllo sulla qualità degli spettacoli e
sul loro contenuto, in molte occasioni, l’opera francese, soprattutto quella rappresentata all’oepra,
rappresenta il punto di vista dei gruppi politici dominanti, tipo propaganda.
Il cocetto di repertorio in Francia è già radicato dai tempi di Lully, ovvero quando un’opera guadagna un
certo successo, viene ripresa per decenni, assicurando un certo guadagno cosa che non succede in Italia
fino alla fine dell’800. La cosa più importante è la messa in scena, infatti nel momento in cui uno spettacolo
veniva ripreso pù volte, la messa in scena veniva fissata in degli opuscoli a stampa, che descrivono in modo
dettagliato la disposizione scenica che deve avere quell’opera, cosa che in Italia avverrà a fine 800 con
Verdi. Diap. 25
Era necessario disporre di un peronale selezionato e specializzato, che frmano una compagnia stabile che
con la loro presenza infleunzano la scrittura delle opere. Se per decenni si ripetono le opere di maggior
successo, bisogna avere persone adatte e le nuove opere devono essere pensate sulle voci dei cantanti
della compagnia del teatro. Si influenzao a vicenda. In questo contesto il compositore vive da libero
professionistaanche se spesso per vivere doveva esercitare anche la professione di insegnatne e il ricambio
del repertorio era molto lento e per i compositori giovani era difficile entrare all’Opéra. Le nuove opere non
vengono commissionate ma sono selezionate da una giuria sulla abse delle proposte inviate di librettisti e
dei musicisti. Dal pdv letterario, musicale e di messa in scena. Le occasioni per rappresentare un’opera tutta
nuova sono esigue, si può parlare di monopolio dei compositori più celebri.
Il principio del diritto d’autore esisteva già nel 700, dal 1777 esisteva anche la società degli autori e
compositori drammaticiper cui il poeta e il librettista ricevevano un compenso iniziale e una quota fissa per
ogni ripresa dell’opera (in Italia questo non succedeva). Per qesto motivo molti comositori sranieri
decidono di spostarsi a Parigi.
Rapporto tra testo e musica.
Con i continui mutamenti politici, abbiamo anche un mutamento di gusto e di stile, infatti col passaggio
dall’impero di Napoleone alla restaurazione, fa un certo effetto sulla scelta dei soggetti delle opere. Inoltre
con la comparsa della Sinfonia Fantastica nel 30 e l’anno seguente con “Roberto eil diavolo” queste due
composizioni sono degli eventi fondamentali in ambito musicale che coincidono con la salita al potere di
Luigi Filippo e con la sua monarchia borghese. All’inizio del secolo il libretto delle opere dìera di
fondamentale importanza, di livello superiore alla musica, la musica serviva da supporto ala poesia, per
consentirne una perfetta declamazione e questo è confermato dal fatto che la giuria dell’opera si basava
sulla qualità del testo letterario, del libretto per scegliere un’opera.
Nel 26 nel saggio sull’opera francese di Jui, l’autore del libretto del guglielmo tell. Il poeta è il primo e il più
importante autore di un’opera, egli fonda il campo che i suoi collaboratori aìhanno il compito di ornare. In
questo saggio, tuttavia, si dice che il gusto in questo periodo sta inizando a cambiare, si inizia aperdere
interesse per i soggetti della mitologia antica e piuttosto guardare le vincende della storia medievale e
moderna. In qusto modo è possibile creare un teatro in cui ci fosse un couleur locale, quindi Jui dice che i
soggetti devono essere tali che si capiscano dalla prima scena ecc.
Inmerito alla prferena di soggetti medievali e moderni eè indubbia l’influenza del romanzo storico (Walter
Scott). A proposito del rinnovamento un contributo fondamentale arriva dagli spettacoli dei teatri popolari,
dove il genre più gettonato era quello del melodramma (genere di dramma parlato con musiche di scena
che accompagnavano la recitazione), considerato un genere popolare. Questo genere più popolare va a
condizionare anche l’oepra più elevata perché l’aspetto più innovativo è l’attenzione posta sull’elemento
visivo, piuttosto che sulla parola, tanto che in queste rappresentazioni vengono introdotte scene
spettacolari grand spectacle, recitazione basata sulla gestualità, senza tante parole e la musica utilizzata
aveva il compito di accomapgnare, come se si trattasse di una colonna sonora, accompagnare i movimenti
sulla scena.
In qunto librettista, il contributo più impirtante p dato da Scribb che ha scritto testi di teatro parlato, di
dramma in pros, melodramma, vodvile (commesie con inserti cantati su melodie già esistenti), libretti per
opera comique , per grand opera e per balletti, per tutto, tanto che molti compositori collaborano con lui.
All’epoca scribb ha avuto un succeso enorme tanto da causargli il disprezzo di alcuni artisti romantici, tra
cui Gotier, che diceva che si ripeteva, tuttavia è con Scrib per laprima volta il librettista si mette in secondo
piano rispetto al compositore, ovvero la qualità letteraria divetna di minore importanza rispetto alla muscia
e al movimento scenico. Questo ribaltamento di ruoli è dovuto alìnche al mutamento graduale delle
concezioni estetiche perché sulla fine del 700 arriva in Francia la musica struemtale che trasmette l’idea che
la musica è un’arte sufficiente a se stessa. Inoltre anche la produzione di Rossini, utilizzando una
struemtnazione brillante, un ritmo impetuoso, spingono verso la riscoperta di elementi puramtne musicali;
la maggior parte delle sue opere venivano eseguite in italiano eppure avevan un enorme successo (il testo
stava passando in secondo piano). Un altro critico, Blaze, affermava già questa cosa nel 1820: diceva che il
musicista era superiore al librettista.
Genre dell’opera comique. Scib dà il meglio di sé, con dialoghi molto arguti tra i personaggi, che è il genere
più aperto alle innovazioni, genere con meno pretese e si presta alle sperimentazioni, sia per la musica, sia
per l’impiego di nuovi soggetti tematici. Infatti proprio in questo genere che venogno introdotte delle trame
avventurose ed esotiche. L’oepra comique è strutturata con parti cantate e parti recitate: non è
necessariamente di argomento comico, acìnche se nei primi decenni dell’800 si tratta di opere più leggere
sia come soggetti sia dal pdv musicale, ma appunto nella seconda metà del secolo troviamo soggetti più
pesanti. Carmen è un’opera comique ad es. Rispetto al grand opera è l’opera comique è di dimensioni più
piccole, brevi (IL grand opéra).
Uno dei maggiori esempi di opera comique è “La dame Blanche” del 25 su libretto di Scrib e musica di
Boildieu, compositore provendiente dalla Normandia ma che ha studiato a Parigi. Opera divisa in tre atti,
rappresentata all’opera comique e il libretto si basa su alcuni lavori di Walter Scott,il libretto presenta
elementi tipicamente rmantici: ambientazione esotica in Scozia, un castello, un fantasma (che è la dama
bianca): primo tentativo di introdurre un elemento fantastico all’intenro dell’opera. Nella trama c’è un
sentore di romanzo gotico e la musica è abbastanza semplice, gradevole e si muove tra atmosfere
misteriose, comiche e sentimentali che all’epoca hanno assicurato un enorme successo all’opera comique,
e all’interno tdell’oepra c’è un’autentica aria scozzese.
Obèere, anche lui della Normandia. Tra i suoi opera comique “fra diavolo”, il “Domino Nero”, intorno agli
anni 30 che Obère stabilisce le caratteristiche dello stile che utilizzerà per tute le sue opere, generi pìbrevi
simmetrici, momento animato, un’armonia sempice con orchestrazione brillante e accattivante. Con questi
elementi si pone come il rappresentante più veritiero della msica rancese, di quella brillantezza che passerà
nel repertorio dell’operetta.
“Fra Diavolo”, capolavoro di comicià, opera comique in tre atti su libretto di Scrib.ì, libretto audace perché
si basa su fatti realmente accaduti, imprese di Michele Pezza, detto fra diavolo per il suo temperamento
turbolento. IS trattava di un brigante napoletano che è stato impiccato dalle truppe di Napoleone dìnel
1806, perché aveva sollevato un’armata per comvarttere lapresenza francese a Napoli, ma Scrib riesce a
itrar fuori uno spirito più burlone e diventa una sorta di ladro gentiluomo.
Ascolto “Vedo marciare sotto la mia bandiera”
Anni 70 dell’800, in cui c’è un cambiamento al governo, passiamo dal secondo impero di Napoleone III alla
terza repubblica francese (1870-1940), quando la Francia durante la seconda guerra mondiale verrà invasa
dai tedeschi e poi governo di Vichy.
Terza repubblica dopo la Guerra franco prussiana, combattuta tra luglio del 1870 e maggio del 71, perdita
della Francia, sconfitta dal regno di Prussia. La Francia perse miseramente e in particolare le furono
sottratte l’Alsazia e la Lorena.
Al termine della guerra la situazione era precaria: la popolazione era a favore della repubblica mentre altri
auspicavano il ritorno alla monarchia. Ci furono vari scontri a Parigi che portarono alla nascita della comune
di Parigi. Forma autogestita di stato socialista in cui si arruolarono i cittadini per far si che si instaurasse una
repubblica e fra coloro i quali combatterono in favore della repubblica ci fu anche Bizet. Questa comune
venne soppressa dall’esercito francese che massacrò più di 20000 parigini nella semaine sanglante, ma
venne proclamata la Repubblica (un tipo di governo instabile).
Bizet fa la suite per pianoforte jean Millais e l’Arlesienne nel 72.
Con il termine L’Arlesienne si fa riferimento a:
Novella
Pièce teatrale
Musica di scena per il pezzo teatrale di Daudet
2 suite per orchestra che si basano sulla musica di scena
Daudet è stato un drammaturgo e scrittore francese che scrisse “Lettere dal mio mulino”, racconti
ambientati in Provenza, raccolta pubblicata nel 79. Questo volume è un testo molto conosciuto in Francia e
pare che gliele abbia raccontate Mistral. Lui è stato uno scrittore e poeta in lingua occitana che ha dato vita
al movimento letterario del FELIBRISMO, movimento che aveva come scopo la valorizzazione della lingua
provenzale.
Arlesienne un’opera in 3 atti e 5 quadri, con musica di scena composta da Bizet nel 72. La prima esecuzione
ebbe luogo a Parigi nel 72, nel Théatre du Vaudeville.
Trama di Arlesienne
Siamo in Provenza, ad Arles, negli stessi luoghi di Mireille di Gounoud. Abbiamo due fratelli che sono i
protagonisti di una vicenda tragica: il più vecchio dei due è innamorata di una ragazza di Arles che non
compare mai in scena e Fréderi vorrebbe sposarla. Il fratello più giovane è un giovane ragazzo molto buono
ma con delle difficoltà a livello cognitivo e i suoi pensieri si rivelano nel corso della storia. Poi c’è Mitifio il
guardiano dei cavalli, con il quale aveva avuto una storia d’amore con la ragazza.
Dopo questa delusione Fréderi decide di sposare la ragazza proposta da sua madre.
Fréderi però poi riscopre …. Diventa pazzo e si getta nel fiume uccidendosi.
Nella campagna abbiamo più temi:
Tema dell’amore incondizionato della madre per i due figli
Tema della donna demoniaca, qui è una donna assente, ma incarna il simbolo dell’amore
passionale e spinge l’uomo alla disperazione, alla follia. Opposta alla donna discreta, Vivette, il cui
amore non è sufficiente a salvare l’uomo disperato
Triangolo tra Fréderi, Vivette e …. Riapparirà anche in Carmen. Altri elementi in comune con Carmen
(interesse per l’elemento esotico, donna innocente e donna diabolica, il personaggio Mitifio, i temi-
personaggi)
L’idea di quest’opera
All’epoca Carvalo vuole rinnovare le cose del teatro e chiede a Bizet di rinnovare le musiche dell’operato di
Daudet. Voleva rinnovare il melodrame, melodrame grand-spectacle (mix tra parti recitate che vengono
accompagnate dalla musica), e propone a Bizet di partecipare. Bizet scrive la musica che fa spesso da
sottofondo alla recitazione del dramma. Anche in questo caso il melologo/melodrame sta a significare sia il
genere che le singole composizioni. Per questo testo Bizet scrive un’ouverture, un finale, una farandole, sei
cori e molti melodrames, ovvero molti pezzi di musica da suonare come sottofondo alle parti recitate.
La strumentazione
Qui, per ragioni finanziare, l’organico è ridotto a 26 esecutori. Un dramma ha bisogna trovare un organico
ridotto per ragioni di comprensione della recitazione. Ci sono cori che cantano tutti dietro le quinte. Il
pianoforte non ha una funzione concertante ma è usato per colorare qualche passaggio particoalre.
Per aggiungere un tocco di color locale, Bizet utilizza delle melodie provenzali tra cui La marcia dei re, La
farandole (danza del cavallo a dondolo), La ninnananna dell’innocente. Bizet ha tratto queste melodie da
una raccolta del 64, Lou Tamburin, realizzata da un musicista provenzale Vidal d’Aix.
Nel preludio troviamo il tema dell’innocente e viene associato al timbro del sassofono.
La ragazza di Arles non compare mai sulla scena, non c’è quindi un tema che fa riferimento a lei. (da questo
deriva la tecnica dell’Arlesienne nel cinema).
L’arlesienne in questa versione non riscosse molto successo, forse perché il pubblico non riusciva ad
apprezzare questa modalità. Bizet decide quindi di riunire le parti musicali più belle e metterle in quattro
movimenti (preludio, minuetto, …) in una suite per orchestra. LA suite n. 1 viene diretta nel 72 da Joule
Pasdeloup.
Guiraud crea una suite n. 2 sempre in quattro movimenti. Sarà anche colui il quale metterà in musica le
parti recitate di Carmen (poiché è un’opera comique).
Il termine carillon viene usato sia per il sistema di campanelle, ma si fa riferimento anche ad un tipo di
composizione che fa riferimento alle campane.
LEZIONE 27 GENNAIO 2022
Nel 1875 Bizet si instala in un piccolo villaggio, a ovest di Parigi e qui si dedica alla composizione di Carmen,
opera che gli è stata richiesta dall’Opera comique.
Lavora per mesi senza tregua sul libretto preparato da Meyaque e Ludovique Alevi che elaborano il libretot
di Carmen facendo riferimento ad una novella dallo stesso titolo di Prospere Merimé. Gli stessi librettisti
sranno autori di numerosi libretti di operette di Offembach anche.
Bizet assiste a tutte le prove estenuanti, si scontra con i cantanti, che non erano abituati a muoversi sulla
scena e ha molti problemi con i musicisti che ocnsiderano la partitura troppo difficle da eseguire, oltre al
fatto che tutti quelli che partecipano trovano l’argomento scabroso, indecente,
Il 3 marzo del 1875 va in scena per la prima volta ed è un disastro: il pubblic o el acritica sono scandalizzati:
Bizet inizia ad avere dei problemi cardiaci e decide di scappare da Parigi e tronare a Bugivalle.
Decide di buttarsi nella gelida Senna, e il giorno dopo muore nel 1875 ( si dice sia morto per depressione
per l’insuccesso dell’opera a cui teneva tantissimo).
Il successo arriverà dopo quando verrà ripresa a Vienna e da quel momento in poi l’opera ebbe un successo
straordinario tanto che tutora è una delle opere più eseguite al mondo e rappresenta la musica elo stile
della musica franese (chiarezza, eleganza, sonorità limpide). Il successo si deve anche al fatto che Bizet
riesce a screare un’opera unitaria in cui libretto e musica sono strettamente legati. L’insuccesso delle prime
rappresentazioni è dovuto allo shock al contenuto del libretto: Carmen, una donna sovversiva, senza
rispetto epr l’ordine stabilito, come unica morale ha la sua libertà, amore per la libertà e per il piacere.
Dopo la morte di Bizet, il primo trionfo a luogo a Vienna nel 75 tanto che Brahms assiste a 20
rappresentazioni, anche Wagner e Nietzsche furono ammiratori, insieme a Tchaikovsky: “entro 10 anni
Carmen sarà l’oera più celebre”.
Si tratta di un opéra comique in 4 atti: le caratteristiche del genere dell’opera comique: argomenti più
leggeri.
Il grand opera viene eseguito all’opera de Paris, lìopera comique all’opera comique. All’oepra comique ci
sono parti cantate e recitate senza l’utilizzo della musica. Verso la metà del secolo i due generi tendono a
convergere e nasce le meodrame.
Dal p d v cìmusicale in Carmen ci sono delle parti recitate, seza la presenza della musica e parti con la
musica e il canto. Nella versione del 75 a vienna, Ernest Guiraud trasforma le parti recitate in recitativi,
quindi i cantanti cantavano e non parlavano e anche oggi esistono le due versioni.
Lucien Jusseaume è lo scenografo della prima rappresentazione (3 marzo del 1875), che era stato lo sc
anche di Mireille e sarà scenografo di Peleasse e Melizant di Debussy. Ambientata in Spagna a Sevilla, Bizet
nella sua vita non visitò mai la Spagna: all’interno dell’opera, come nell’Arlesienne, anche qui va a prendere
delle melodie di origine spagnola (es Habanera canzone, di Sebastian Yradier).
L’ultimo atto si basa su un polo, una canzone Andalusa di Manuel Garcia. Bizet si reca a Parigi dove c’era
una raccolta di musica spagnola (échos d’Espagne).
Nietzsche era un ammiratore di quest’opera, e il filosofo che prima era un gran sostenitore di Wgner,
quando ascolta Carmen sostiene che sia Bizet il miglior compositore e che la musica di Carmen sia perfetta
con la sua leggerezza e sostiene che Bizet sia il musicista della latinità, del sud contro la musica più cupa del
nord Europa a cui fa riferimento la produzione di Wagner. Tutti questi concetti li mette in un suo saggio Il
caso Wagner.
Trama. Carmen una sigaraia zingara che lavora come sigaraia. Sostiene di vivere libera “Carmen libera è
nata e libera morrà” e passa dda un amante all’altro senza alcuno scrupolo. Inizialmente troviamo Don
José, il classico bravo ragazzo, fidanzato con Micaele, brava ragazza. La madre di Don José spera che la sposi
ma lui incontra Carmen e Carmen lo conquista velcoemente, è l’emblema della femme fatale e Don José da
bravo ragazzo si trasforma in un contrabbandiere che si unisce a Carmen e tutti i suoi amici e va con lei sulle
montagne lasciando Siviglia. Dopo poco Carmen si stanca di Don José e decide di lasciarlo per Escamillo, un
torero affascinante. Don Josè non accetta di essere abbandonato da Carmen aìperché ha rinnegato tutta la
sua vita precedente per lei e quando raggiunge Carmen che è nell’arena con Escamillo la uccide. Lui le
chiede di tornare con lui ma lei dice “Carmen libera è nata e libera morrà”.
Inizio del seocndo atto: Carmen che era finita in prigione riesce a farsi liberare da Don Jose e lui viene
imprigionato e lei lo aspetta in un ataverna dove danza la Chanson Bohème con altre zingare.
In questo episodio dìsi sentono urti di semitoni, molto efficaci per il linguaggio esotico, e l’atto che viene
aperto in una scena di danza corale, espediente utilizzato nel contesto del grand opera, non nelll’opera
comique. All metà del secolo i due generi vanno influenzandosi l’un l’altro.
Il libretto è tratto da una novella di Prospère Merimé ma i librettisti hanno apportato molte modifiche:tra le
modifiche più importanti abbiamo l’invenzione dell’angelica Micaela, la cui figura serve per mettere in
risalto la figura di Carmen per contrapposizione. I librettisti sviluppano il personaggio di Escamillo, per
metter ein risalto Don José per contrapposizione. Il nodo centrale della trama è la trasformazione di Don
Josè da semplice soldato ad un fuorilegge. (modifiche sezione Wington Dean Bizet).
La partitura fu sottoposta a numerose modifiche da parte dello stesso Bizet: la versione era motlo più lunga
poiché nei primi due atti ci sono anche dei melodrame: le voci recitano con sottofondo struemntali.
Parti solo recitate opera comique
Parti recitate con sottofondo musicale melodrame
Recitativi parti cantate con accompagnamento
Bizet elimina i melodrame dalla prima versione. Micaele è un perosnaggio convenzionale e le melodie con
cui si espirme hanno molti riferimenti alle melodie di Charles Gounoud, in antitesi alle meldoie con cui si
espirme Carmen.
La partitura è ricca di particolari, per ciò che riguarda l’evoluzione dei personaggi e per lo svolgimento
dell’azione, che nel caso di quest’opera non è mai ferma, la tensione è tenuta sempre alta.
Don Jose è il perosnaggio centrale dell’opera, infatti seguendo le vicende del libretto, trova maggiore
interesse a seguire il dentino di Don Jose.
Carmen è la classita femme fatale, un nuovo genere di eroina che impersona un nuovo tipo di amore, fino
ad allora c’erano i soprani angelici con personaggi passivi che invece di agire subiscono azioni ed erano
vittime degli uomini o del fato; in Carmen l’eroina e la cattiva sono la stessa persona, e questa è una delle
più grandi violazioni delle convnezioni dell’opera comique, secondo cui l’eroina doveva essere pura.
Un amore come quello di Carmen non era mai stato messo in scena, Carmen non si limita a conquistare
Don Jose, ma lo mostra sul palcoscnocio, e anche nel momento in cui vediamo l’amore vero di Micaela
preferiamo supportare l’amore di Carmen. L’uccisione finale di Carmen era un finale tragico e crudele,
evento unico.
L’amore di Carmen è un tipo di amore capriccioso perché cambia in breve tempo, Don jose, Zuniga, il torero
tutti si lasciano conquistare ma tra questi Don Josè è il più innocente e vulnerabile e non riesce a superare il
dolore.
Carmen appartiene all’opera comique ma non è un opera leggera o buffa ma un’opera che ha come
agometno la vita di tuttii giorni in cui ci sono sia elementi tragici che argomenti leggeri: il finale è
assolutamente tragico ma ci sono anche momenti comici. Con Carmen siamo alla fine del divario tra i due
grandi generi operistici.
Bizet utilizza dei motivi conduttori in modo molto semplice ma efficace che vanno a richiamare una serie di
situazioni o personaggi e questa tecnica compare già nell’arlesienne. Con la strumentazione di Carmen,
Bizet si pone come maestro della tecnica dell’orchestrazione. Era un poszione avanzata e in effetti
lastrumentazione di quest’opera presenza una chiarezza delle linee struemntali che è degna della scrittura
di Berlioz di cui aveva studiato il trattato di orchetsrazione. Gli strumenti a fiato sono trattati con grande
raffinatezza, soprattutto il flauto.
Evidetne è lo sviluppo a livello psicologico dei personaggi che vengono dleineati a tutto tondo, sia
attraverso il libretto che attraverso la musica di Bizet (musica e testo si sostengono). Bizet rispondeva motlo
bene a questo genere di soggetti, argomenti passionali, amori estremi che portano alla disperazione,
soggetti che accendevano la sua creatività.
È evidente ul suo interesse per l’esotismo.
Atto terzo scena seconda dove abbiamo il trio delle carte, Carmen accompagnate da altre due zingare. Le
tre zingare leggono le carte, in questo trio abbiamo il momento topico di contrasto, elementi comici o più
leggeri in contrasto con Carmen che invece pesca la carta della morte.
L’OPERETTA
L’opera comique era caratterizzata da un po’ di comicità e viene modificato durante tutto l’800.
Manca un genre che possa divertire e questo genere viene rappresentato dall’Operetta e qui abbiamo
alternza tar parti parlate e parti cantate, come nell’oepra comique ma gli aspetti ironici sono ancora più
accentuati e abbiamo molti riferimenti alla vita sociale dell’epoca. Questo genere di dimensioni minori
veniva considerato un genre inferiore e infatti veniva eseguito in piccoli teatri dalla vita molto breve.
L’operetta non veniva eseguita all’opera o all’opera comique. Tra i librettisti più importanti torviamo
Meyaque e Alevi e tra i primi compositori abbiamo Hervé che compone Don Chisciotte e sancho Panza e i
cavalieri della tavola rotonda.
I cavalieri della tavola rotonda, operetta in tre atti messa in scena in Théatre del Bouffes Parisiens. In
quest’operetta, più che raccontare merlino e lancillotto, l’opera mette in scena un uogo immaginario di un
medioevo incantato: nel libretto abbaimo molti personaggi tra cui molti secondari e quindi Hervé po'
competere con alcuni allestimenti dell’opera comique. Troviamo inoltre 4 elemtni fondamentali: la
presenza della parodia (dei generi seri), una grande energia dal punto di vista ritmico, un virtuosismo
esagerato, non convenzionale sia vocale che strumentale, e la presenza di melodie popolari.
Il compositore più celebre è Jaques Offenbach, nato a Colonia nel 1819 ma si sosta a Parigi. Diventa un
ottimo violoncellista ed entra a far parte dell’orchestra dell’opera comique con cui fa il igro dell’Europa.
Studia composizione con Alevi e inizia a lavorare come direttore d’orchetsra e nel 1855 apre il suo teatro le
Theatre des Bouffes Parisiens, dove fa allestire le sue operette.
Di solito le operette hanno una durata inferiore rispetto agli altri generi operistici, di solito avevano solo un
atto e un organico strumentale di pochi elementi, ma visto il successo di questo genere Offenbach inizia a
scrivere opere che potessero competere con gli altri generi, come ad esempio Orphée aux Enfers, LA bella
Elena e La vita parigina. Questo genere divenne talmente alla moda che Offenbach arriva a presentare una
sua operetta, Le ondine del Reno, a Vienna,c he porterà allo sviluppo dell?operetta Viennese.
Questo genere rappresenta la ricchezza della Parigi del Secondo Impero e nella maggior parte dei casi in
queste operette si fa spesso una satira alla vita politica e culturale dell’epoca. Spesso i riferimenti sono
contro la borghesia del governo di Napoleone Terzo.
Can can di Orphée aux Enfers. Mito di orfeo ed Euridice qui ripreso in chiave comico-satirica: gli dei come
personaggi meschini e ridicoli e è evidente che sotto questa farsa si fa rifermento alla società corrotta del
secondo impero francese.
Offenbach si dedica anche al genr del’oepra comique, in particoalre ocn le comptes d’Hoffman basato sui
tre racconti di Hoffman con un libretto di Barbier e Carté ma offenbach non riesce a terminare il lavoro che
va in scena postumo nell’81, in cui anche in questo caso le parti recitate venivano cambiate in recitativi da
Guiraud.
Periodo di terza repubblica
I francesi vengono sconfitti a Sedan, una cittadina a nord ovest tra Francia e Belgio, il 2 settembre del 1870
e la Frcnia viene privata dell’Alsazia e Lorena e questo scatena nei francesi un sentimento di rivincita.
Anche in ambito artistico, in particolare nel contesto musicale, l’esito della guerra produce questo effetto: i
compositori francesi dopo la socnfitta cercano di delineare un tipo di produzione musicale strettamente
francese, soprattutto in ambito struemntale e cercando di escludere i brani di provenienza tedesca dando
vita ad uno stile gallico. Dopo il 1870 si riscontra un nuovo interesse per la musica strumentale. Già nella
metà del secondo si riappassionano a questo tipo di repertorio, dopo il 70 ancora di più: massenet scrive le
scene ungheresi, le scene alsaziane nell’81. Lalo scrive molta musica strumentale
La spinta decisiva a questo genere di produzione viene dalla fondazione della Societé Nationale de Musique
del 71 che ha come scopo quello di diffondere l’Ars gallica, indipendente dalle influenze straniere,
soprattutto germaniche. Il fondatore è Camille Saint-Saens che aveva scritto molti brani strumentali.
Oltre a lui anche Cesar Franck, Chabrier, Chausson che si dedicano al genere strumentale, cercando di
delineare le caratteristiche della musica francese rispetto alle altre nazioni, in particolare quella tedesca.
All’epoca nessuno poteva sottrarsi all’influenza di Wagner, aveva influenza sia sui compositori che lo
ammiravano (Franck e d’Indy, che lascia dell’86 la societé proprio perché amava Wagner), sia sui composroi
anti-wagneriani. La sua influenza si fa sentire in ogni ambito, soprattutto quello letterario tanto da
scatenare delle lotte tra wagneriani e anti-wagneriani.
Tutti i compositori francesi si recavano ad assistere al festival a Beyreuth, anche dopo la fondaizone della
società.
Tutti questi compositori più che fare riferiemnto a Berlioz, che dovrebbe essere il punto di riferimento, oltre
a Wagner si ispirano alla produzione di Liszt, in particolare alla FORMA CICLICA delle sue composizioni: un
tema che compare in un primo movimento, appare anche nei cicli seguenti per dare unità alla
composizione. Franck porta avanti questa froma ciclica.
MASSENET
Uno dei ocmpositori più importanti. Nasce nel 42 e compone …. Ma una delle opere più eseguite è Werther
del 1892, in particolare si tratta di un drame lyrique come convergenza di elementi di opera comique e
grand opera. 5 atti su libretto di Blau e Hartman che si basa su una cosa tedesca.
Quest’opera viene eseguita per laprima volta a Vienna el 92. Massenet racconta la genesi dell’opera nei
suoi ricordi: lui racconta che nel 1886 si era recato a Beyreuth per assistere a parsifal con il suo editore e
qeusto gli dà una copia del romanzo di Goethe. Dunque Massenet inizia a progettare la musica dell’opera e
quando la partitura fu terminata la presenta ma Leon Carvalo non la vuole mettere in scena perché troppo
lugubre. Massemet decide di aspettare. Nel 1890 ottiene un buon successo con Manon e gli viene richiesta
un’altra opera e lui tira fuori Werther e viene rappresentata per la prima volta in tedesco. Un anno dopo
verrà fatta anche in francese. In questo caso Mssenet nell partitura cerca di prendere le distanze dalla
musica tedesca. La parte orchestrale è costantemente presente un colore cupo dato dal registro grave degli
strumenti mentre la presenza degli archi, del corno inglese e del sax contralto incarnano l’intimismo
melanconico della trama di questa partitura. Il pubblico viene impressionato da come l’unione di parole e
musica vanno ad esprimere i sentimenti dei personaggi.
Nella maggior parte dell’opera i cantanti si escrivono con un declamato melodico, vicino al parlato, cosa che
influenzerà Debussy, ma questo declamato si sviluppa con cantabili di un certo pathos.
Romanzo epistolare in cui si esprimono i sentimenti di Charlotte.
3 febbraio 2022
SALVETTI: caratteri generali del 900 propone una panoramica sulla situazione politica economica e storia
dell’Europa e degli USA
PARIGI (2° capitolo)
Con al fine dell’800 abbiamo lo sviluppo smisurato della scienza e della tecnica; il capitalismo diventa un
fenomeno mondilae e per la prima volta si presenta un concorrente fuori dall’Europa: gli USA.
Ci sono il realismo, il Verismo, Naturalismo: ad es Zola che negli ultimi decenni dell’800 si dedica al romanzo
di tipo realista con la finalità di applicare un’osservazione di tipo scientifico. In Francia con al sconfitta della
guerra franco prussiana entriamo nella terza repubblica, poco prima c’era stato l’episodio sanguinoso della
comune di Parigi in cui vengono sterminati migliaia di manifestanti. Nei primi anni la 3 repubblica è
tutt’altro che salda e ci sono continue minacce di colpi di stato e c’è una spaccatura motlo forte tra i
repubblicani e i sostenitori della monarchia e questa spaccatura arriva al culmine con l’affair Dreyfus, che
divise la Francia a seguito dell’accusa di tradimento con la Germania di un capitano alsaziano di origine
ebraica Alfiere Dreyfus e fu accusato ingiustamente di aver tradito la Francia. Viene imprigionayo e
all’epoca si creano due campi opposti: i dreyfusardi, tra cui émile Zoa che scrisse “J’accuse” sottoforma di
lettera aperta al rpesidente della rpubblica, e gli anti-dreyfusarsi cheerano convinti della sua colpevolezza.
Questa condanna fu un enorme errore giudiziario (antisemitismo, clima politico avvelenato dalla perdita
dell’Alsazia e della Lorena): tra i dreyfusardi abbiamo i repubblicani, dall’altra parte i monarchici.
Quella che prima era una fiducia smisurata per la scienza viene messa in dubbio da più di qualche
intellettuale, tra cui Nietzsche, il quale pensava che la scienza non riuscisse più a cogliere le ragioni
essenziali dell’esistenza. A seguito di questa perdita nasce un altro tipo di interesse conoscitivo che si pone
all’opposto della corrente Realista: quest’altra corrente ripone totale fiducia nell’arte, in grado di definire il
significato del mondo, questa corrente si sposa con la corrente Simbolista. Quest’ultima auspica alla fusione
delle Arti, ovvero crede che esista una sorta di misteriosa corrispondenza tra linguaggi di diverso tipo. Con il
simbolismo c’è uno scambio tra le varie altri, unico mezzo dell’uomo per raggiungere il significato del
mondo. In ambito teatrale abbiamo in Francia Maurice Materlique, un poeta di origine belga. Alla fine
dell’800, inizio 900 si afferma la teoria psicanalitica di Sigmund Freud, la quale riconosce un elemento
importante all’inconscio. Inoltre in conflitto con la scienza e la società industriale i pone la figura
dell’intellettuale: in questo periodo (Belle époque 1870-1914) nasce la figura del dandy che nutre un
disprezzo per le masse e la società industriale e auspica un estremo individualismo e si può parlare di
Estetismo per ciò che concerne il desiderio dei Bohemiennes come se la loro vita fosse un’opera d’arte.
Due romanzi, uno francese di Huyssman (à Rebours) e D’Annunzio (Il piacere). Si guarda all’antica grecia, al
medioevo con i preraffaeliti ma anche a tutto ciò che ricorda l’era primitiva, come Van Gogh e Gogain.
Si verifica una fuga dalla civiltà colta Europea con un’esaltazione dell’individualismo, questo fenomeno
incarna il disagio di una parte della società dell’epoca, che viene definita decadenza di fine secolo. L’estetica
del 900 nasce nel Decadentismo ma la supera e si distacca dalle ultime propagini del Romanticismo, queste
ultime correnti sono uno sviluppo estremo del Romanticismo. Si lascia spazio ad una nuova estetica
moderna legata ai nuovi mezzi come la radio, l’aereo, i film ecc
In questo contesto di benessere della Belle époque, anche la musica di tipo leggero prende sempre più
piede, e a Parigi in particolare nei Cabaret o nei cafe Chantant, egemonia della musica colta sulle altre
esperienze musicali e sono sempre più i compositori accademici che accolgono nei loro brani elementi che
appartengono ad altri contesti culturali. ARRIVO DEL JAZZ caratterizza i primi decenni del 900. Il jazz e la
musica swing, propria delle Big Band statunitensi, arriva grazie alle bande delle truppe americane arrivate
in soccorso ai francesi. La musica jazz arriva in Europa grazie alla Prima Guerra Mondiale. Il jazz nasche
nell’800 in America come fenomeno sociale degli schiavi afroamericani che trovavano conforto eseguendo
questi canti. Grazie agli sviluppi della tecnica agli inizi del 900 è possibile diffondere la msuica tramite
l’incisione dei dischi, in particolare al disco ai 78 giri, e l’avvento della radio, del cinema che da muto
diventa sonoro nel 1927 con un film sul jazz “The jazz singer”. Pirma la musica nei film muti veniva eseguita
dal vivo dall’orchetsra o dal pianista: c’era un pianista accompagnatore al film che utilizzava un’antologia di
brani da utilizzare in vari contesti per esprimere cioò che succedeva nello schermo, oppure improvvisava.
Con il cinema sonoro per la prima volta musica, rumori e dialoghi sono incisi con il cinema e sono
sintonizzati sulla musica e la musica utilizzata è sempre quella. Diversamente da oggi in quegli anni (anni
30) si dava molto peso alla musica da film: molti compositori si specializzano per elaborare partiture di
musica da film.
Alla fine dell’800 anche grazie al sinfonismo della musica wagneriana i musicisti si dedicano molto di più alla
musica strumentale, cercando di rompere il monopolio della musica operistica. A contribuire a questa
iniziativa c’è la SOcieté Nationale de Musique, fondata da Saint.Saens e … in cui dimostravano che anche i
francesi erano in grado di comporre musica struentale. Nasce anche la scuola Cantorum per mano di
Bordes, Guilmant e d’Indy e avevano come scopo studiare la msuica gregoriana ma si sviluppa un ambiente
dedito allo studio del sinfonismo (musica orchetsrale) dove si assimilano le tecniche di scrittura wagneriana
in modo da rinnovare il linguaggio francese, intento di creare ma ci si riferisce a Wagner.
La schola cantorum e il conservatorio di Parigi erano in competizione: la scuola cantorum si dedica al
recupero delle melodie popolari della Francia (interesse già iniziato a metà dell’800 per il folklore).
Uno di questi è Vincent d’Indy che utilizza nella sua sinfonia cévenole, sinfonia su un canto montanaro:
d’Indy prende un’aria di un pastore delle cévene e su qeusto tema si fonda tutta la sinfonia dove è presente
per pianoforte e orchetsra in cui il piano alle volte è solista alle volte si fonde con l’orchetrsa. È stata
eseguita nel 1887 ai Concert Lamoreux.
Il Conservatorio non si dedicava assolutamente alla musica filkloristica.
GABRIEL FAURé
Riseptto ad altri si dimostra immune dall’influsso delle correnti dominanti con un linguaggio sempre
discreto, spoglio e raffinato. Fauré nel 96 diventa insengante di Composizione al conservatorio di Parigi, e
avrà come allievo Ravel. Diventa anche direttore nel 95.
Pavane, danza rinascimentale: guarda alle forme del passato. È per orchestra e coro con il testo di
Montesquieu che fu eseguita grazie alla Societé nationale de Musique. Questo interesse per le forme del
passato e la modalità avranno un ascendente anche su ravel, che scriverà una pavana anche lui.
Tra 800 e 900 il teatro che ospita la maggior parte dgli spettacoli e L’opera Comique, qui avviene la prima di
Carmen, Manon di Massenet, Peleasse e Mélisand e con Carmen si notano alcuni cambiamenti nel genere
dell’Opera comique (il finale può essere tragico, profondità del drammatico, parti cantate in molti punti si
avvcinano ad un declamato, attenzione realistica). A proposito di realismo e verismo possiamo fare
riferimento ad un’opera di Charpentier. Opera “Luise” in 4 atti realizzata del 1900 all’Opera Comique con
libretto di Charpentier e Sant-Pol-Roux. Charpentier era stato allievo di Massenet, l’operista più famoso
dell’epoca, e Ch. Vince il Prix de Rome e va a Villa Medici. La sua carriera è legata al successo di Louise.
Viene raccontata la storia d’amore tra Louise, una sarta, per un poeta bohémienne, l’azione di svolge a
Mont-Martre. I genitori si oppongono al matrimonio e Louise scappa per vivere con lui. Louise diventa la
reginetta dei bohemienne però ad un certo punto arriva la madre che le dice che il padre sta morendo e
vuole vederla. Il padre è pieno di nostalgia ma continua ad opporsi alla sua storia d’amore e la caccia
nonostante sia morente.
Un elemento essenziale è la città di Parigi, che qui viene associata alla libertà e alla gioia di vivere. Mai
prima di allora una città era stata così esaltata all’interno di un’opera: charpentier amava Parigi e in
quest’opera lo espirme e inserisce al suo intenro una serie di personaggi pittoreschi e inserisce anche i
venditori ambulanti di Mont-martre (realismo quasi estremo). Charpentier inizia a scrivere quest’opera e la
completa nel 93 ma nessun direttore voleva metterla in scena perché era giudicata scandalosa nel suo
modo di mettere in scena in mdoo crudo il desiderio di una donna e la rivolta contro l’autorità genitoriale.
Solo nel 1900 che il direttore dell’Opera Comique accetta di rappresentarla. Fu fin da subito un grande
successo.
Charpentier lavora all’adattamento delle sue composizioni più celebri per la radio e adatta le sue
composizioni perché si accorgono che in sede di registrazione era necessario creare un tipo di
orchestrazione differente: i microfoni registravano in maneira differente qualcuni streumenti più che altri.
Nasocno dei piccoli trattati di orchestrazione dedicati alla radio (succede solo in Francia). Si interessa anche
al cinema e collabora ad una versione per film dell’opera Louise con il registra francese Abel Gance.
Dall’altra parte della barricata, nella posizione di Simbolista è Claude Debussy.
Prima insegnante di pianoforte è stata allieva di Chopin, eccellente pianista, si accorge delle sue doti e il
padre di Debussy si rivolge a Felicien David e dopo averlo ascoltato. Debussy viene ammesso nel cons di
Parigi nel 1872 e rascorre piùdi 10 anni nel conservatorio: studia prima pianoforte e poi entra nella classe di
armonia. Come pianista era brillante, armonia no. Mamontel lo spedisce nel castello della Loira.
Incontro più importante è con una signora russa che cerca un pianista per i suoi viaggi estivi e Marmontel le
indica Debussy: questa vedova ricchissima è conosciuta per essere stata amica di Tchaikovsky. Lo porta in
Svizzera, in Aquitania, in Russia (in cui viene in contatto con la musica russa). Al ritorno da questi viaggi
Debussy decide di iscriversi alla classe di composizione Charpentier e Guiraud: debussy sceglie lui stesso di
studiare di Guiraud. Nell’84 Debussy vince il Prix de Rome e si reca a Roma dove scopre la musica di
Palestrina ma resta indifferente al bel canto italiano. A Roma incontra Liszt e Verdi. Al suo ritorno in Francia
inizia una relazione con Dupon con la quale rimarrà una decina d’anni e inizia a presenziare ai salotti di
Mallarmé.
Nell’88 si reca a Beyreuth per assistere ai drammi di Wagner, pellegrinaggio al teatro di Wagner.
Importantissima l’aesposizione universale di Parigi nell’89 che Debussy visita con motlo interesse e
imprtanti sono i padiglioni della musica e l’orchestra Gamelan dell’isola di Giava (scale, colori sonori, ritmi)
e un altro padiglione è quello della Russia in cui riesce ad ascoltare più concerti della musica dei 5 russi per
il ricco colorito orchestrale.
Preludio del Pomeriggio di un Fauno per orchestra, parafrasi di un poema di Mallarmé. La prima di questa
composizione avviene il 22 dicembre dell’84 sempre grazie alla Societé Nationale de Musique e inizialmente
non ebbe molto successo nel pubblico e ottenne successo con le esecuzioni successive. Debussy stesso nel
programma dell’opera descrive il brano. La versione originale è per orchetsra nel 1894, più tardi nel 1912 il
preludio viene preso da Diaghilef l’mpresario dei balletti russi e viene aggiunta la danza alla musica di
Debussy. La scenografia è sempre di un russo Bakste.
La musica viene classificata come simbolista e la mis en scene dei balletti russi ricorda il mondo primitivo
con poche movenze, mescolanza tra le correnti. Debussy NON scrive la musica per il balletto, lo fanno i russi
dopo.
L’unica opera di Debussy “Pélleas e Melisande”. Il libretto dell’opera è tratto dalla pièce teatrale del belga
Maeterlinck e fu un disastro totale: musica molto singolare, andamento della trama noioso, modo di
espirmersi dei cantanti che si esprimono con un declamato. All’epoca sconcertarono il pubblico e la critica.
Fortunatamente qualche rappresentazione più tardi l’opera guadagnò un enorme successo. Inizialmente
Debussy aveva avuto il permesso di relizzare il libretto con la sola condizione che fosse la moglie di
Materlinck a rappresentare Melisande. All’inizio accetta ma poi trova una cantante migliore. Il belga si
arrabbia e dichiara in un’intervista che l’opera gli diventa sconosciuta e nemica.
A livello d forma si tratta di un drame lyrique che fa largo impiego di un canto di tipo declamato. La
scenografia è di Jussome, lo stesso scenografo di Carmen e Mireille.
Abbiamo due giovani innamorati ma non possono strae insieme perché Melisande è moglie del fratellastro
maggiore di Péléas. Quando il fratellastro si reca nel castello del loro padre, re di Allemande ( sembra un
riferimento ma il luogo e il tempo sono lontani e sconosciuti), e porta la moglie, qui incontra Péleas e si
innamorano. Il fratello si insospettisce, li spia e uccide Péleas e l’opera si conclude con Melisande morente
dopo aver messo al mondo una bambina. È un’opera basata sui silenzi e sui simboli, è come se le azioni
venissero evocate ma non succede nulla di importante. L’opera si conclude con Golaud che è affranto dalla
moglie morente ma la ossessiona chiedendole la verità. ( che non si sa, né lui né il pubblico)
MILHAUD
Presenti carattaristiche di cui ci siamo occupati duante il corso. Nasce del 1892 a Marsiglia. Proviene da una
delle più antiche famiglie ebraiche, i genitori erano musicsti amatori. Il padre commerciava mandorle a Aix-
en-Provence e fonda la Société Musicale di Aix-… . Millo manifesta fin da piccolo una certa propensione per
la musica e studia violino e composizione. Viene spedito al conservatorio di Parigi dove rimane fino al1915.
Incontra Glaudel, un diplomatico francese di cui Millo metterà in musica molti testo. Claudele viene
nominato ministro plenipotenziario a Rio de Janeiro e propone a Millo di seguirlo come suo segretario.
Millo accetta, va in Brasile e si entusiasma nell’ascoltare le melodie di quel paese tanto che al suo ritorno
relizza tante composizioni che rispecchiano l’influsso.
“Il bue sul tetto”. Cocto nel 18 aveva pubblicato un libricino “Il gallo e l’arlecchino” e in quel testo, che può
essere considerato il maniesto, Cocto prendeva le distanze dall’impressionismo e anche dal wagnerismo e
cerca di definire la nuova strada estetica per disintossicarsi da queste correnti e si scaglia contro Debussy.
Melodie dai contorni chiari e netti, oltre che alle due tecniche: poliritmia e la polimodalità e politonalità.
“la creazione del mondo” del 1923, un balletto. Nel caso di questo balletto abbiamo una successione di 6
pazzi, un organico ridotto tra cui un saxofono contralto (mondo del jazz); ogni strumento ha la possibilità di
mettersi in luce secondo le caratteristiche sonore.
La musica francese finalmente a fine 800 e inizio 900 inizia ad aprirsi ad altre zone della Francia e non
rimane solo a Parigi.