sono COMPOSIZIONI MUSICALI SU TESTI LIRICI IN VOLGARE ITALIANO
La musica si rifà agli schemi metrici e formali della poesia trobadorica
dell’Aquitania dei secoli XI° e XII° e dalla creazione della polifonia d’arte, sorta ai primi del Duecento in Notre Dame di Parigi; da qui prese avvio la teoria e la pratica del Mensuralismo, cioè del sistema che consente di definire la durata delle note, indispensabile nel canto a più voci.
L’unico genere, Italia , con Musica + Poesia su testi in Volgare è la
lauda, nella quale si espresse la sensibilità religiosa popolare; Si tratta di un repertorio estraneo a quello cortese che privilegiò la poesia lirica. Dante diceva che il poeta concepisce la struttura strofica in base alle proporzioni della melodia con la quale verrà eseguita. Le forme poetiche in uso nel volgare italiano conservano nelle loro denominazioni – Canzone, Sonetto, Ballata, ecc – un preciso riferimento alla Musica. Per ridurre lo sforzo Mnemonico, si Usava una Melodia conosciuta per intonare testi diversi ma dotati della medesima struttura strofica e metrica ( Tecnica del «Cantasi come», nota anche come "Contrafactum" ). Di conseguenza la stessa musica migrava da un testo all’altro e testi laudistici potevano essere rivestiti con melodie profane e viceversa.
Avevamo tre forme poetiche: il Madrigale, la Caccia e la Ballata; Si
tratta di musica d’intrattenimento o di ambientazioni venatorie, cioè alle componenti privilegiate dello svago nelle corti. Il Madrigale veniva frequentemente usato a fini celebrativi, fino ad assumere un ruolo di propaganda politica. Il Madrigale Polifonico era un componimento in lingua volgare ( Matricalis = poema in lingua materna ) di argomento Pastorale-Amoroso e destinato a riproporre i temi convenzionali dell'Amor Cortese in ambientazioni Agresti.
L'impianto formale è quello delle "FORMES FIXES", nelle quali
la struttura metrica del componimento determina anche la forma musicale: si compone di 2/3 Strofe di tre Versi ( Terzine di Endecasillabi) con lo stesso Schema di Rime, chiuse da un Distico a Rima Baciata, detto Ritornello; una Sezione Musicale che Riveste la Prima Terzina viene ripetuta sulle successive, mentre una Seconda Sezione Intona il Ritornello. In entrambe le sezioni abbiamo ampi Vocalizzi sulle SillabeToniche iniziali e finali dei versi intonati. L’attività venatoria, fece svilluppare un altro tipo di composizione polifonica: la Caccia; questo genere musicale descrive il movimento, l’inseguimento della preda, che sul piano musicale corrisponde ad un analogo inseguimento delle due voci superiori realizzato con la tecnica dell’imitazione a Canone: il secondo cantore sembra inseguire il primo, che ha cominciato ad eseguire la stessa melodia con qualche misura di anticipo. C'è Inoltre l’inserzione nel tessuto polifonico di episodi concepiti secondo la tecnica dell’"Hoquetus" - singhiozzo, generato dall’uso ripetuto di sincopi.
Quando Firenze acquisì un ruolo politico principale nell’Italia centrale,
ebbe dei riflessi sui modi di produzione e fruizione della polifonia misurata su testi in volgare. Sono noti più di trenta componimenti poetici ( ballate, madrigali e cacce ) messi in musica a due o tre voci da diversi musicisti fiorentini. I Compositori Arsnovisti erano tutti appartenenti agli Ordini Religiosi, il più celebre compositore eclesiastico fu FRANCESCO LANDINI ( 1325–1397 c.a. ), detto "Francesco Cieco degli Organi", perché rimasto privo della vista in tenera età a causa del vaiolo ed era rinomato organista; trascorse la maggior parte della vita come Organista e Cappellano della Chiesa di San Lorenzo in Firenze. Scrisse 141 Ballate a 2 - 3 voci, 9 Madrigali e altre composizioni profane. Trasformò la "Ballata" da popolare canzone da ballo, a un genere polifonico come il Madrigale e la Caccia.
Formalmente costituita da un ritornello, detto "Ripresa", seguito da
una "Strofa", composta da due "Piedi" ( che sono dei versi con lo stesso schema metrico e melodia ), e una "Volta" ( che ha la melodia uguale a quella della ripresa ma testo diverso ); ad una prima successione -ripresa / piede / piede / volta, poteva seguire una seconda. La ripresa poteva anche iniziare la composizione, senza riapparire tra una strofa e l'altra.
Il tema dell’amor cortese è il più frequentato, col ricorso a tutte le
convenzioni e l’esibizione degli stilemi tipici della sua tradizione, come l’ambientazione primaverile propiziatrice degli amori nella ballata "Ecco la primavera". Lo schema metrico è di A B B A, per quanto riguarda la RIPRESA, eseguita dal Coro + il Solista con musica uguale alla Volta, poi di C D C D, per il primo e secondo PIEDE, eseguiti dal solo Solista, con musica diversa dalla Ripresa e di D E E A, per la VOLTA, eseguita solo dal Coro, musica uguale alla Ripresa.
Il repertorio dell’Ars nova era tenuto in grande considerazione: lo