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11/10/21
La Romània
Che tipo di latino si parlava in questi territori ?
abbiamo parlato della romania continua, della romania sommersa che riguarda le lingue oggi
non romanze che hanno delle tracce latine.
Un altro tipo di Romania è la Romania nuova: cioè quei territori in cui oggi si parlano delle
lingue romanze che non sono stati conquistati dai romani ma conquistati da popoli che già
parlavano lingue romanze. Questi territori sono l’America Latina. Alessandro VI con la bolla
del 1493 ha diviso i territori dell’America latina tra spagna e portogallo. Questi territori sono
stati colonizzati…..* parte che non si sente perchè c’è l’allarme * Vi furono dei contrasti tra
Spagna e portogallo per chi doveva prendersi le terre nuove e Papa Alessandro VI ha diviso
i territori scoperti tra regno di Portogallo e regno di Spagna (Castilla). Le lingue più diffuse
erano lo spagnolo ed il portoghese.
Seseo:
Yeismo: riguarda la pronuncia della ‘ll’ geminata che viene pronunciata come una yod
oppure come una J. Quindi il latino ‘caballum’ viene pronunciato come ‘cabayo’ o ‘cabajo’
Voseo: Laddove il castigliano ha il ’tu’ ovvero il pronome della seconda persona singolare
che in ispano-americano viene sostituito dal pronome della seconda persona plurale,
danno quindi del Voi.
Per quanto riguarda il francese canadese, anche li c’è qualche differenza nella pronuncia.
Per esempio il dittongo ‘OI’ che si pronuncia normalmente UA, si pronuncerà UE. Es:
‘Boire’
Lezione:
Sonorizzazione delle consonanti sorde intervocaliche: -P- -T- -K- che in
posizione intervocalica tendono a tramutassi nelle corrispettive sonore. Es.: il latino VITA
Spa. Fra.
in italiano VITA —> VIDA Vie (si sonorizza in spagnolo e scompare in
francese)
Spa. Fra.
in italiano Amica —> Amiga Amie (si sonorizza in spagnolo e scompare in
francese)
Quando si parla dei fenomeni di trasformazione del latino, si farà distinzione del blocco della
romania occidentale da quello della romania orientale.
Tornando al latino volgare si tratta di una lingua unitaria e con diverse realizzazioni dovute
all’insieme delle variabili esistenti all’interno di ciascun territorio. Quindi tante volte per uno
stesso concetto si avranno termini diversi nei diversi territori. Vi sono però alcuni termini che
hanno diversi diversi significati nelle diverse lingue romanze. Es.: per indicare il verbo
mangiare, il latino aveva la forma EDERE, aveva la variante esse e questo lo faceva
assomigliare al verbo SUM=sono, e l’infinto era proprio Esse.
(Laddove ci sono difficoltà allora automaticamente uno degli elementi viene spazzato via, nel
latino parlato)
La prima soluzione è quella di rafforzare il verbo Es.: EDERE —> COMEDERE —> che da
COMER in spagnolo.
In Francia e in Italia il verbo non si una più, ma si usa il verbo MANDOCARE (che vuol dire
masticare) —> che da in francese MANGER e in italiano MANGIARE.
Perchè allora lo spagnolo sceglie il verbo rafforzato mentre il francese utilizza un altro
verbo? In realtà non c’è una motivazione particolare.
I nomi di lungo spesso sono legati al territorio e siccome sono degli elementi di
identificazione difficilmente cambiano. E’ facile che i nomi di città e paesi portino il nome
arcaico.
Analizziamo uno dei sostrati in ITALIA: il sostrato PALEOVENETO. ( sono dovuti a questa
lingua diversi toponimi)
Nel caso del VENETO si riconducono al Paleoveneto i nomi con accento sulla terzultima
sillaba= proparossitoni
oppure le parole PAROSSITONE= penultima sillaba “cavallo” ed infine le OSSITONE =
però
SOSTRATO LIGURE: i liguri avevano un territorio molto vasto che si estendeva dal
Piemonte, alla Lombardia, l’emilia, la liguria, la corsica
Non sappiamo molto di questa lingua, sono stati però costruiti strati linguistici differenti. Lo
strato più antico è lo strato ANARIO (non risalente all’indoeuropeo) Il ligure ha anche uno
strato successivo che probabilmente è indoeuropeo , perchè i liguri probabilmente si erano
mescolati con i Celti. Che traccia resta del ligure ? la toponomastica per esempio il suffisso -
Asco. Resta anche qualche traccia nella fonetica della lettera -R-, una debolezza della
lettera -R- in posizione intervocalica. Questa debolezza della R intervocalica la troviamo nei
dialetti della provenza
⁃ SOSTRATO ETRUSCO:
Gli Etruschi ad un certo punto scomparvero dalla storia. Essi furono a contatto coi romani.
Non si conosce bene la loro lingua. I latini li chiamavano TUSCI, i greci TIRRENI, mentre
loro si definivano RàSENA (uomini). Erano stanziati nell’attuale Toscana (Etruria), ma il
territorio comprendeva parte del Lazio e dell’Umbria. Tra l’VIII e il VI a.c. essi ebbero una
superiorità politica in Italia, anche economica e culturale. Gli Etruschi erano molto più
raffinati dei romani. Nel 90 a.c. si concluse il periodo di conquista romana dei territori
etruschi e quindi il territorio etrusco passa a Roma. Con Questa sottomissione hanno
mantenuto la loro fisionomia, per tutto il I secolo ci fu un bilinguismo etrusco/latino, ed il
latino si arricchendo molti termini etruschi. Per esempio anche acini indumenti come la toga
o la corona d’alloro erano etruschi e non romani.
Secondo una corrente di pensiero essi sono AUTOCTONI, una teoria studiata da DIONIGI
DI ALICARNASSO. L’altra teoria invece li vuole ETEROCTONI, in particolare della Lidia:
questo lo disse ERODOTO. (la seconda tesi è sostenuta più della prima, perchè sono state
trovate delle affinità nell’arte, religione e lingua tra l’etrusco d’Etrutria e quella dell’Asia
minore.