Nel 471 il magister militum dell'imperatore Leone I, Ardaburio Aspare, fu assassinato per ordine
dell'imperatore stesso. Teodorico Strabone, che si trovava con la sua gente in Tracia, una provincia
dell'impero, si ribellò per vendicare il proprio congiunto, ma fu affrontato e sconfitto dai generali (e
in seguito entrambi imperatori) Zenone e Basilisco. Malgrado la sconfitta, Strabone pose tre
condizioni per accettare la pace: ricevere l'eredità di Ardaburio Aspare, ottenere il beneplacito
imperiale per l'occupazione gotica della Tracia, ed essere elevato al rango di magister militum.
Leone rifiutò le prime due richieste, e accettando la terza in cambio di un giuramento di fedeltà, ma
Teodorico rispose riprendendo le ostilità. Il conflitto durò altri due anni, durante i quali i Goti
attaccarono le città della Tracia: una parte del loro esercito assediò Filippi (o forse Filippopoli),
l'altra assalì e occupò Arcadiopoli (moderna Lüleburgaz, in Turchia). Nel 473 i Goti, a corto di
provviste e di armi, firmarono la pace con Leone, in cambio di un tributo annuo di 2000 libbre
d'oro, del riconoscimento dell'indipendenza dei Goti e del titolo di magister militum per Strabone.[2]