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All'inizio del suo regno Teodosio insieme agli altri due augusti, Graziano e Valentiniano II, promulgò nel
380 l'editto di Tessalonica, con il quale il credo niceno diveniva la religione unica e obbligatoria dello
Stato.[3] La nuova legge riconosceva esplicitamente il primato delle sedi episcopali di Roma e di
Alessandria in materia di teologia; grande influenza avevano inoltre i teologi di Costantinopoli, i quali,
essendo sotto la diretta giurisdizione dell'imperatore, erano a volte destituiti e reintegrati in base al loro
maggiore o minore grado di acquiescenza ai voleri imperiali.
Teodosio professava il credo niceno che si contrapponeva all'arianesimo: solo due giorni dopo essere giunto
a Costantinopoli (il 24 novembre 380), Teodosio, con un atto che non mancò di produrre una violenta
reazione, espulse dalla città il vescovo ariano Demofilo di Costantinopoli, affidando la conduzione delle
chiese cittadine a Gregorio di Nazianzo, il patriarca della piccola comunità locale che praticava il credo
niceno.
Teodosio convocò inoltre nel 381 il primo concilio di Costantinopoli per condannare le eresie che si
opponevano al credo niceno; durante questo concilio venne elaborato il simbolo niceno-costantinopolitano
(una estensione del primo credo niceno), largamente in uso ai giorni nostri nella liturgia cattolica.
Nel 383 il giorno di riposo, il dies solis, ora rinominato dies dominicus, divenne obbligatorio:[12]
«Idem aaa. ad Principium praefectum praetorio. Solis die, quem dominicum rite dixere
maiores, omnium omnino litium et negotiorum quiescat intentio; debitum publicum
privatumque nullus efflagitet; ne aput ipsos quidem arbitros vel e iudiciis flagitatos vel
sponte delectos ulla sit agnitio iurgiorum. Et non modo notabilis, verum etiam
sacrilegus iudicetur, qui a sanctae religionis instinctu rituve deflexerit. Proposita III non.
nov. Aquileiae Honorio n. p. et Evodio conss.»
Altri provvedimenti nel 381 ribadirono la proibizione di tutti i riti pagani[13] e stabilirono che coloro che da
cristiani fossero ritornati alla religione pagana avrebbero perso il diritto di fare testamento legale.[14] Nel 382
si sanciva, tuttavia, la conservazione degli oggetti pagani che avessero valore artistico.[15] Il divieto dei
sacrifici e delle pratiche divinatorie a essi collegate venne ribadito nel 385.[16]
Guerre civili
Nel 383 Graziano morì assassinato mentre si apprestava a combattere contro Magno Massimo, proclamato
imperatore dalle legioni di Britannia. Appena raggiunto il potere, Magno Massimo inviò una ambasciata a
Teodosio per proporre un trattato di amicizia che fu accettato, anche se l'imperatore orientale si stava
preparando segretamente per la guerra.[17]
Sempre per sviare l'avversario, Teodosio impartì l'ordine di erigere una statua in onore di Magno Massimo
ad Alessandria; l'ordine venne eseguito dal prefetto del pretorio Materno Cinegio che era stato inviato in
oriente per reprimere gli antichi culti pagani.[17]
Nel 387 Massimo Magno, attraversò le Alpi arrivando a minacciare Milano, sede della prefettura d'Italia
retta da Valentiniano II e dalla madre che cercarono rifugio da Teodosio I, il quale ottenne in sposa Galla,
sorella di Valentiniano.
Teodosio mosse guerra a Magno Massimo, che fu sconfitto a Siscia (oggi Sisak), nella battaglia della Sava,
a Poetovio (allora in Pannonia, odierna Ptuj in Slovenia) e definitivamente ad Aquileia nel 388.[18]
Valentiniano II fu restaurato a Milano e sotto l'influenza di Teodosio lasciò l'arianesimo e aderì alla fede
cattolica professata dal Concilio di Nicea.
Teodosio a Milano
Nell'ottobre del 388 Teodosio si stabilì a Milano, dove aveva fissato la propria residenza anche Valentiniano
II, facendone la sua capitale e dimorandovi, salvo brevi interruzioni, per oltre due anni, fino all'aprile del
391.[19] Intensa fu in questo periodo l'attività legislativa dell'imperatore ispanico, tesa a combattere gli abusi:
gratificazioni non dovute che i funzionari esigevano, produzione di monete false, violenze compiute da
schiavi talvolta istigati dai loro stessi padroni, vendita di bambini da parte di genitori ridotti in miseria,
campi saccheggiati di notte dai militari che oltretutto si dedicavano a tendere imboscate sulle strade.[20] Una
legge che dichiarava nulli i codicilli e le clausole mediante i quali venivano attribuiti lasciti all'imperatore o
a membri della sua famiglia fu particolarmente lodata da Quinto Aurelio Simmaco.
Ambrogio e Teodosio
Teodosio durante il suo regno fece coniare monete in cui egli stesso era raffigurato nell'atto di portare un
labaro recante il Chrismon.[26] Nel 393, interpretando i Giochi olimpici come una festa pagana, ne decise la
chiusura influenzato da Ambrogio. A determinare tale decisione contribuirono anche la strage di
Tessalonica e l'ormai intollerabile livello di corruzione tra gli atleti che falsava le competizioni. Così
facendo decretò la fine di una tradizione millenaria.[27]
Imperatore unico
Nell'inverno del 394 Teodosio si ammalò di L'Impero romano alla morte di Teodosio I (395), e la
idropisia e dopo poche settimane (il 17 gennaio 395) relativa divisione amministrativa dell'impero in
morì, lasciando il generale Stilicone come protettore prefetture e diocesi
(parens) dei figli Arcadio e Onorio.[28] In realtà a
fungere da protettore di Arcadio fu, fino al momento
della sua morte, il Prefetto del Pretorio d'Oriente Flavio Rufino, sostituito successivamente da Eutropio.
Il 27 febbraio del 395 si tennero i solenni funerali di Teodosio celebrati da Ambrogio, che pronunciò il De
Obitu Theodosii. Le esequie si svolsero seguendo per la prima volta il rito cristiano. Fu tuttavia divinizzato
secondo l'antica tradizione pagana romana.[29]
L'8 novembre di quello stesso anno la salma di Teodosio venne tumulata nella basilica degli Apostoli di
Costantinopoli.
Bibliografia
Zosimo, Historia Nea, iv
Charles Diehl, La civiltà bizantina, 1962, Garzanti, Milano.
Hartmut Leppin, Teodosio il Grande, Salerno editrice, 2008, ISBN 978-88-8402-609-5.
Mariateresa Amabile, Nefaria Secta. La normativa imperiale ‘de Iudaeis’ tra repressione,
protezione, controllo, I, Jovene, Napoli, 2018.
Voci correlate
Arte teodosiana
Missorio di Teodosio
Obelisco di Teodosio
Altri progetti
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