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Crisi delle polis, dopo la guerra del Peloponneso 404 a.C.

• All’interno delle città, indebolite per la guerra del Peloponneso, ci furono


conflitti che portarono a nuovi regimi tirannici
• All’inizio del III sec. a.C. i cittadini delle polis diventano sudditi di stati tirannici.
• Le città forti erano Argo, Corinto e Tebe.
• Sparta aveva vinto la guerra del Peloponneso, grazie alle forze militari e alla
propaganda che consisteva nel liberare le poleis da Atene.
• Il governo filo-spartano dal 404 al 403 a.C. con 30 tiranni (chiamato governo
dei Trenta tiranni), imposto da Sparta ad Atene, alla fine della Guerra del
Peloponneso, un governo di tipo oligarchico
A capo, c’era Crizia, un filosofo, ostile al regime democratico ateniese.
I democratici vengono perseguitati e alcuni devono fuggire.

Dopo circa un anno, Trasibulo riesce a ripristinare la democrazia e a porre fine


il regime dei trenta tiranni e Crizia viene ucciso durante gli scontri.

Battaglia di Cunassa, 401 a.C, vicino a Babilonia


Ciro il giovane, principe e satrapo persiano, appoggiato da 10000 opliti spartani
(mandati da Sparta) e mercenari greci, si scontra con suo fratello maggiore
Artaserse, (con cui si contende il trono).
Ciro muore in guerra e viene sconfitto.

Battaglia Cnido (394 a.C.), città greca in Anatolia (fa parte della guerra di Corinto)
Flotta ateniese guidata da Colone, (con impero persiano, Corinto, Tebe e Argo) vs
spartani. Sparta impone guarnigioni militari guidati da un’armosta e Atene stringe
alleanze con altre poleis come Tebe.
Segna la fine della breve egemonia marittima di Sparta.

395 – 386 a.C., ci fu la Guerra di Corinto, (Grecia) spartani contro coalizione formata
da quattro polis Corinto, Tebe, Atene, Argo, inizialmente sostenuta dalla Persia.
Il motivo fu l’espansionismo di Sparta in Grecia e Asia minore.

Rivincita dei persiani


L’impero persiano approfittò della debolezza delle città greche anche se stava
vivendo una fase di decadenza, con la rivolta dei satrapi, per il controllo dell’Egitto.
Si conclude con la Pace di Antalcida (386 a.C.), imposta dalla Persia, dal nome
dell’ammiraglio spartano che la firmò, chiamata anche pace del Re (il persiano
Artaserse II). PONE FINE AL CONFLITTO TRA PERSIA E SPARTA
1. L’impero Achemenide guadagnava l’annessione delle città greche della Ionia
in Asia Minore, il cui controllo aveva scatenato il conflitto greco-persiano.
2. Le poleis greche non potevano coalizzarsi
Lo scopo era che rimanessero autonome e quindi deboli.
I persiani rinunciavano ad estendere sulla penisola greca il dominio Achemenide.
Ci fu lo scioglimento delle leghe ed alleanze.

EGEMONIA DI SPARTA (dalla Pace di Antalcida 386 all’inizio SUPREMAZIA DI TEBE


sulle altre polis 371 a.C. con la vittoria della battaglia di Leuttra)
Sparta diveva garantiva il rispetto della pace di Antalcida.
Sparta installa un presidio militare a Tebe
Tebe non aveva accettato le clausole della pace.

Tebe sconfisse Sparta a Leuttra (371 a.C.), sotto la guida di Pelopida ed


Epanimonda, che avevano dato vita ad una confederazione che aveva riunito i centri
della Beozia. La novità fu la falange obliqua tebana, formata da cavalleria + fanteria.
La morte di entrambi pose fine al periodo della supremazia tebana di carattere
militare.

Le città della Ellade e del Peloponneso tramontano e si afferma la Macedonia.


Il regno di Macedonia è sotto la dinastia degli Argeadi.

Economia Macedonia: agricola e pastorale, arretrata rispetto alla Grecia.


C’era una monarchia, il re era appoggiato dal popolo e di fianco c’era l’aristocrazia,
in tempo di guerra, formavano la cavalleria.
La Macedonia stringe alleanze con gli ateniesi, tanto che Alessandro I , detto
Filelleno, amante dei greci è nominato prosseno ( = benefattore), che deve
accogliere e tutelare gli stranieri ( =xenui).
Il re Archelao, Euripide, regna fino al 399 a.C. e chiama artisti ateniesi per portare la
cultura greca.

La svolta ci fu nel 359 a.C., da parte di Filippo II, ambizioso, che aveva rafforzato il
potere regale (muore nel 336 a.C., mentre stava preparando gli eserciti per la
spedizione in Persia).
Voleva l’espansione verso la Grecia, Tracia e Tessaglia e dedica del tempo
all’esercito. Si usavano le armi sarisse, lance lunghe circa 5 m.
Intorno al 356-357 a.C., OCCUPA il Chersoneso, una regione della Tracia e Anfipoli
La Macedonia si ritrova nella regione montuosa a nord della Grecia, tra la Tracia e la
Tessaglia
Il monte Pangeo è famoso per le miniere d’oro che arricchirono il regno di
Macedonia
La popolazione si occupava soprattutto di pastorizia.
I guerrieri avevano un ruolo sociale importante.
Si riunivano in assemblea.
Erano considerati barbari dai greci.
La vittoria dei greci sui persiani aveva permesso al re macedone di guadagnare
l’indipendenza e di avviare un processo di assimilazione del mondo macedone a
quello greco.
Con il tempo si intensificarono scambi commerciali tra Macedonia e Grecia, basati
soprattutto sul traffico di legname, senza costruzioni navali.
Alcuni atleti macedoni furono ammessi ai giochi olimpici, per favorire scambi
culturali.
Aveva promosso la fondazione di nuove città, coniato una moneta propria.
Aveva organizzato l’esercito e perfezionò la falange macedone, evoluzione della
falange oplitica.

In politica estera, di carattere espansionistica, il regno di Filippo si estendeva su


un’area che corrisponde alle odierne Grecia settentrionale, Bulgaria e Macedonia.
È una regione montuosa con poche pianure che costeggiano i fiumi.
La capitale del regno è Pella, fu fondata su una pianura in riva al lago Ludia, da cui
nasceva il fiume navigabile fino al mar Nero, poi il lago fu prosciugato.
Era uno schieramento compatto, formato dagli eserciti della fanteria pesante.

Atene dichiarò guerra alla Macedonia, alleandosi con Tebe e con le altre poleis
greche

Nel 354 a.C., scoppia la 3^ guerra sacra, fra le città dell’anfizionia, istituzione
formata da città, che protegge il santuario di Delfi
Filippo si inserisce nello scontro, come protettore dell’oracolo di Delfi.
Vittoria dei Tessadi, che garantisce il controllo della Tessaglia.
Filippo si ferma e nasce un dibattito su come comportarsi.
Posizione isocrate, oratore spingeva alleanza pacifica.
Demostene, oratore, scrive le Filippide, afferma che Filippo era un nemico dei greci.
Atene, Tebe e altre città formano la lega ellenica, che nel 338 a.C., affronta i
macedoni a Cheronea, subendo una sconfitta. Filippo occupa la Grecia.
I contemporanei vedono la fine del mondo delle poleis.
Per la salvezza di Atene, gli ateniesi danno a Filippo e Alessandro, la cittadinanza.
Nel 337 a.C., a Corinto, ci fu una alleanza militare, dove lo scopo era attaccare la
Persia.

Il progetto politico contro impero persiano passò a suo figlio Alessandro III, poi
detto Magno, che non aveva ancora vent’anni.
Alessandro era un giovane colto, che amava la letteratura, aveva avuto come
precettore di filosofia, Aristotele.
Educato all’arte militare, aveva guidato l’esercito macedone a Cheronea.
Fu appoggiato dai ministri di Filippo II, Antipatro (a cui fu affidato il governo della
Macedonia) e Parmegnone.
Gli alleati greci pensarono di approfittare dell’inesperienza del giovane sovrano
macedone per conquistare l’indipendenza, ma Alessandro rase al suolo Tebe, città
ribelle.
Alessandro voleva la conquista dell’Asia e organizzò una spedizione vs la Persia, sia
per le terre e per la gloria.
Lasciò la capitale Pella e radunò un esercito straordinario, formato da cavalieri e
opliti, composto per un 1/3 da macedoni e per il resto da greci e traci.
Voleva giungere ad una concordia tra tutti i greci, il panellenismo, unificazione in un
solo stato tutte le popolazioni di lingua e cultura greca.
Alessandro superò lo stretto dei Dardanelli e raggiunse l’antica Troia.
In Asia, Alessandro si scontrò con l’esercito persiano, numeroso ma debole.
Era una battaglia organizzata dal punto di vista militare e tecnico-scientifico: filosofi,
storici, geometri, medici…

Battaglia presso il fiume Granico, Turchia, nord occidentale, nel 334 a.C.
Il re macedone rischiò la vita, ma vinse sconfigge satrapi della Troade, con
conseguente liberazione delle città greche della Ionia, dal controllo persiano,
imposto con la pace di Antalcida.

Battaglia d’Isso, Turchia Sud Orientale, 343 a.C.


L’esercito persiano era guidato da Dario III, ma fu sconfitto da Alessandro Magno.
Non accetta le condizioni di pace, ma attacca il cuore dell’impero. Dario scappa, ma
abbandona il tesoro e la sua famiglia. Conquista Sidone e Tiro.
Alessandro si occupò poi la Siria, la Palestina e l’Egitto.

Gli egizi accolsero il giovane re macedone, come un eroe liberatore dalla


sottomissione ai persiani.
Nel 331 a.C., fu incoronato faraone d’Egitto ad Alessandria, da lui fondata.
Famosa per il suo oracolo, i faraoni del tempio lo proclamarono figlio di Zeus e
predissero il dominio su tutti gli uomini.
Veniva così superata la concezione laica del governo, tipica della cultura greca.
Invece, il re macedone.
Rappresentava l’unione di potere politico e religioso.

Battaglia di Gaugamela (331 a.C.), in Iraq, a Ninive, tra Alessandro Magno contro il
persiano Dario III che fu sconfitto.
Alessandro riportò vittoria anche se perse molti uomini.

Il satrapo di Babilonia fu sottomesso, mantenuto a capo della provincia, ma


affiancato da un comandante e un tesoriere greci.
Alessandro raggiunse poi Susa, dove recuperò un tesoro, che in parte derivava dal
saccheggio di Atene del 480 a.C.
Poi raggiunse Persepoli, incendiò i palazzi della capitale.

Marcia su Ecbatana, una delle capitali persiane, dove si era rifugiato Dario III, che poi
fu costretto a fuggire.
Con la caduta di Persepoli e la morte di Dario III, Alessandro considerava concluso il
suo dovere di fronte ai Greci e Macedoni e sciolse l’esercito trattenendo mercenari e
volontari.
Voleva continuare la monarchia persiana.
Fu considerato il successore degli Achemenidi.
Da quel momento Alessandro assunse uno stile di vita e il cerimoniale della corte
persiana, che prevedeva l’inchino che simboleggiava la sottomissione del suddito al
sovrano, visto come una divinità.

Spedizione indiana
Nel 327 a.C., Alessandro preparò una spedizione in India, per sottomettere i territori
al limite orientale e per realizzare un impero universale.
Nella valle dell’Indo, attuale Pakistan, sconfisse il re indiano Poro, dotato di elefanti.
Poi le sue truppe si rifiutarono di avanzare verso il Gange perché erano stremate
dopo una marcia d 70 giorni nella stagione delle piogge.
L’avanzata riprese l’anno successivo quando giunsero rinforzi di alleati e mercenari
greci.
Fa reggere 12 altari sul fiume Ifasi, per indicare il confine del regno macedone.
Nel 325 a.C. raggiunse il mare alla foce dell’Indo.
L’esercito macedone cominciò la marcia di ritorno verso l’occidente.

Nel 323 a.C. si è traferito a Babilonia, per preparare la conquista dell’Arabia, ma si


ammalò di febbre malarica e poi morì.
Intorno a lui si costruì un mito, in quanto appariva come un eroe.
Dopo la morte, i Romani occupano l’Egitto, battaglia di Azio,
La morte improvvisa di Alessandro, aprì il problema della successione, visto che non
aveva figli legittimi.

Si scontrarono due partiti: 1. Quello dei soldati macedoni che volevano insediare il
fratellastro di Alessandro Magno, Filippo III e il partito dei generali favorevoli ad
attendere la nascita dell’erede, perché la moglie Rossane era in cinta.
Tolomeo Lago, governatore del regno d’Egitto, aveva il cadavere di Alessandro, ad
Alessandria, forma una dinastia e governa l’Egitto fino al 31 a.C.
L’impero fu diviso fra i diadochi, cioè i generali che avevano accompagnato
Alessandro durante la sua ascesa e ora vantavano privilegi e poteri.
Cratero fu nominato tutore dell’erede Filippo III.
I generali iniziarono a considerare il territorio a loro assegnato, come esclusivo e
pretendevano di trasmetterlo in eredità ai loro figli, chiamati epigoni.

Si formarono i REGNI ELLENISTICI, i più importanti e duraturi furono quelli di


Macedonia, di Siria e d’Egitto, i cui sovrani si proposero ai loro sudditi come divinità.
ETA’ ELLENISTICA: è il periodo dopo la morte di Alessandro Magno di crescita
culturale ed economica caratterizzato dalla diffusione della lingua e cultura greca nei
territori conquistati da Alessandro Magno.
1. Regno d’Egitto: Cipro, Cirene, parte costa assiro-palestinese, città Asia-
Minore, isole Mar Egeo.
Egitto centro culturale del Mediterraneo, primo esportatore di grano.
2. Regno di Siria: nelle mani dei seleucidi. Regno vario su un territorio vasto,
province iraniane.
3. Regno di Pergamo: in Asia Minore, sotto dinastia, Attalidi, importante per i
monumenti, regno fiorente dal punto di vista culturale.
4. Regno dei Battriana: in Afghanistan
5. Impero dei Patri: occupa territori vasti, alleanza regno dei Battriana.
6. Regno del Ponto: indipendente dal regno di Macedonia dal 281 a.C.

Caratteristiche:
Monarchia assoluta, monarca distante dal popolo, cerimonie di corte, popolo
partecipava alla vita pubblica, re affiancato dall’aristocrazia, poleis perdono
autonomia. Aumento produzione beni, scambi commerciali, lavori di fortuna, la
povertà dei contadini aumentava, l’integrazione dei contadini diventa più difficile,
regno si impoverisce

COSMOPOLITISMO: creare una società etnica, diffusione della cultura.


I sovrani favoriscono l’immigrazione ed emigrazioni, concezione della religione
Lingua: Kuinee, greco, lingua ufficiale, diverso da quello classico, perde purezza.
Tutti comunicavano in greco.
Nel 1453, i turichi conquistano Costantinopoli, la kuinee perde la sua funzione,
caduta impero romano d’occidente.
Viene tradotta la Bibbia, nel 286 a.C., prima era in ebraico, per tradurla,
commissione di sapienti, fatta, perché pochi usavano l’ebraico.
Ognuno di loro traduceva, traduzione ispirata da Dio
ELLENISMO → INDIVIDUALISMO
Nascita filosofia, arte e anatomia
La scuola epicurea pensa che il mondo sia formato da particelle e atomi e pensano
che gli dei non intervengono delle vicende degli uomini.
La felicità è nell’impermutabilità, che si raggiunge quando il corpo è pieno di dolori e
lo spirito non è turbato. CONDIZIONE: ATARASSIA

Rapporto India e Cina


Si sviluppano civiltà lungo i fiumi: Indo, Gange, Giallo e Azzurro, dove sorgono i primi
insediamenti urbani.
Nella pianura alluvionale, avviene una rivoluzione agricola.
Civiltà Indo → tra il III millennio e 1500 a.C.
Organizzati in villaggi e città, attività agricoltura e artigiano.
Gli ariani occupano l’Iran del Nord fino al fiume Gange.

Iveda: raccolta dei libri sapienzali, dove si fonda la religione induista


Popolazioni parlavano Sanscrito e coltivavano riso.
Nel 1946, l’India abolisce il sistema delle caste, indipendenza dal Regno Unito, che
permettevano di godere o no ai privilegi.
Endogamia: obbligo di sposarsi individui della casta
Membri classe più alta: sacerdoti e bramani, classe più bassa, Iparia. Caste: classe
sociali rigide. Società piramidale
Si diffuse il buddismo. Si praticava l’agricoltura e c’era il sistema di misura decimale
Nel III sec. a.C., dinastia Chin, Cina, stato unitario e centralizzato
Sotto la guida di un re, sorse un impero di 36 prefetture affidati a funzionari
dipendenti dal re. Ci fu la costruzione della grande muraglia, che permetteva di
difendersi dalle popolazioni nobili.
Politica di espansione, ci furono scambi commerciali fino al Mediterraneo.
Burocrazia efficiente → gestione territorio
Funzionari: mandarini, consiglieri
Confucianesimo: religione in Cina, si voleva al centro, l’uomo
Principi: rispetto re, dei e famiglia.

Gli aristocratici creano un amnistia, che fu insufficiente


Socrate no filo-spartano, perché disturbava.
Dal 400 al 395 ci fu il re Agiselao.
Trasibulo riesce a riprendersi l’acropoli.
Socrate, capo espiatorio, era a capo della democrazia.
Battaglia di Mantinea 372 a.C.

Gli armosti guidavano le guarnigioni militari.

Nel 377 a.C., Atene si impegna a costruire le sue alleanze, creano una seconda lega.

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