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Torniamo indietro.
Colonizzazioni.
Libro 6 dell’Odissea, Odisseo spiaggiato all’isola dei Feaci (Corcira, Corfù), rotta di viaggi
trasversali.
734/3: avrebbero fondato Corcira ci dice Tucidide, e nello stesso anno Siracusa, non Greci
qualunque ma di Corinto, erano i colonizzatori, il nome antico era Sinecusa.
735: da Nasso fondano Nassos in Sicilia, coloni precedenti.
780: data archeologica, colonia più antica, Ischia, l’isola delle scimmie, fondata dai greci delle polis
in Eubea, Calcide (si fanno chiamare allibratori di cavalli) ed Etruria (loro cavalieri), erano ricche.
Sono i protagonisti della prima colonizzazione italica, erano attratti dalla ricchezza dei metalli che
c’erano, laboratori di metallurgia.
Anni dopo verrà fondata Cuma, una seconda colonia nelle fertili pianure campane.
Nausito è l’ecista di Scheria, ecista è colui che insedia e mette le cose a loro posto guidando le
persone all’inizio, cinse le mura, costruì dimore, templi agli dei, spartisce i campi; tutte azioni
abitudinarie degli ecisti che fondavano le polis.
L’ecista è una figura che diverrà leggendaria, il fondatore delle colonie.
Tessuto urbano: Zagorà, Smirne (fortifiazione del IX secolo)
5 Polis protagoniste della colonizzazione: partono nell’VIII secolo, diaspora che impiega 4 secoli
per stabilizzarsi (nascono colonie ancora in età classica).
Istmo di Corinto, Corcira e Siracusa
Calcide e Eritrea, Italia e Sicilia (Ischia, Cuma, Reggio, Zante, Nasso, Catania)
Megara, fonda la Megara Siciliana
Sparta, fonda Taranto (fine VIII secolo)
Colonizzazione dell’Italia, Mar di Marmora, Mar Nero, sponda Sud del Mediterraneo con l’Africa
Cirenaica 630.
Un’ipotesi plausibile dice che sapessero dell’esistenza dell’Italia tramite memoria di fonti
submicenee.
Ceramiche in Sicilia (costa occidentale), Toscana, Roma, coppe per vino nelle tombe da IX fino al
VII secolo, il commercio con gli etruschi non è unidirezionale.
Legislazioni scritte nell’VII secolo.
Esempio legge di Dreros. C’è novità nello scrivere leggi.
Scudo di Achille, Iliade, presenza di leggi non scritte, pena a un colpevole per una morte
involontaria è oggetto di discussione delle regole del consiglio; molti autori sapevano a memoria le
norme della polis, privilegio della memoria dei nobili, hanno tempo e salute per dedicarvisi,
competizioni di memoria.
E’ un processo destinato ad accadere dopo l’alfabeto greco, ciò implica pubblicazione di
regolamenti della polis e raffreddamento della competizione aristocratica, la scrittura sottrae alla
soggettività delle memorie le incertezze interpretative.
Globalità di tale azione scrittoria: scrittura di corpi, codici di leggi con ambizione di capire tutti i
possibili casi per cui potrebbe esserci intervento di una giuria, volontà di esercitare ogni possibile
caso di intervento, si scrivono codici civili o privati, non singole leggi.
Il diritto privato regola l’eredità.
Codice di diritto penale: stilati reati e pene per i delitti.
Avanzamento dell’idea di Stato/polis, con il diritto di essere protagonisti della giustizia, sottratta
una parte di conoscenza, diritto dei nobili, la legge si è oggettivata, uscita dalla competizione
individuale dei singoli nobili, sono ancora loro che giudicano ma applicano norme che sono scritte
in materia visibile (anche papiro).
Quello che non mai scritto invece è il diritto pubblico o costituzionale, ossia come è organizzata e
costituita la polis, l’ordinamento politico, regole collettive della comunità, ormai questo è presente
nella vita di tutti i giorni dall’VIII secolo, non era necessario scrivere le regole della città.
A livello costituzionale si scrive la Legge di Dreros (novità importante).
Anche a Sparta c’è un eccezione: costituzione scritta (resa di un’invenzione orale) attribuita a
Licurgo (IX secolo), ha nome molto diffuso, “fabbricatore della luce”.
La costituzione fissa i rapporti tra i 2 re, l’esistenza dei 28 del consiglio (Gherusia), l’apella e i 5
efori.
I Nomi:
Codice di Zaleuco: Colonia partita dalla Locride (greco del nord-ovest), divisa in 2, due versanti,
golfo di Corinto e Egeo.
Nel 675 dalla Locride viene fondata Locri.
Il codice è del 650, è conservatore, c’è un corpo di leggi penali molto severe e in codice di diritto
privato, sarà citato da autori successivi.
Necessità di una città neonata di farsi scrivere un codice, perché da Zaleuco? Forse era un nobile
con una forte memoria.
Leggi di Caronda: legislazione penale e civile, diventa corpo di leggi di Catane (poi Catania),
Nanno e Reggio, origine calcidese, colonie in Sicilia.
Codice di Draconte: 624-621, codice civile per Atene, regole da applicare in caso di omicidio,
nuova edizione su pietra del 409, che è quello giunto a noi, anche dopo 2 secoli le città erano
soddisfatte di queste leggi.
Regola voluta da Zaleuco: chi vuole presentare modifiche al codice in assemblea sarebbe stato
ucciso, cosa reale e valida ancora con Demostene (IV secolo), ad Atene infatti chi fa innovazioni si
presenta col cappio al collo in assemblea.
Come facciamo a giudicare questo fenomeno si scrittura delle leggi se nessuno dei kakoi sapeva
leggere?
Non è una rivoluzione o l’anticamera della democrazia (prodotto storico)
Avanzamento di culture giuridiche non fatto per aumentare i diritti dei kakoi, che non sapevano
leggere, né un processo delle tecniche applicative del diritto, reso più oggettivo, ma è un’opera di
razionalizzazione, la scrittura scioglie le contraddizioni, prima c’erano troppe idee per risolvere i
conflitti (tra i consiglieri).