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antica affermatosi in un'area denominata Etruria, corrispondente alla Toscana, all'Umbria fino al fiume Tevere, e al Lazio settentrionale, con propaggini in Liguria e verso la zona padana dell'Emilia-Romagna e della Lombardia, a partire dall'VIII secolo a.C. y Nella loro lingua si chiamavano Rasenna o Rasna- in antico avevano avuto la scarsa educazione di non lasciare inoppugnabili testimoniaze sulla loro origine e provenienza.
un piccolo paese nella periferia di Bologna dove, nel 1850, il conte Giovanni Gozzadini, appassionato archeologo, rinvenne un sepolcreto che aveva delle caratteristiche molto particolari. L'elemento che distingueva le sepolture era il vaso ossuario(cio contenente i resti del defunto) a forma biconica, con una piccola scodella per coperchio, deposto in un vano protetto da lastroni di pietra.
floridezza per il mondo etrusco dovuta sia a ragioni interne che internazionali. Si comincia ora lo sfruttamento intesivo dei giacimenti metalliferi della costa tirenica e lo sviluppo del commercio marittimo. Tale floridezza favorisce l accrescersi esponenziale della ricchezza di alcuni ristretti gruppi familiari, i quali sono anche in grado di assumere il controllo e il possesso della terra; tutto cio porta con se profonde trasformazioni sociali, un cambiamento gia avviatosi dalla fine dell l VIII secolo che ora trova i suo apogeo. Si costruisce di fatto la struttura aristocratica e gentilizia, una struttura di grandi famiglie-con tanto di servi e clienti- che rimarra tipica dell Etruria sino al suo assorbimento nella societa romana.
nei pressi dei porti delle citta etrusche del sud avevano portato merci preziose e raffinate provenienti dall Oriente e dalla Grecia, oltre che culture e tradizioni diverse (compresa la scrittura). La crescita demografica impreiodo orientalizzante sposto gli insendiamenti etruschi dell area laziale e maremana dall interno delle coste verso il mare. L Etruria comincio cosi a sfruttare le pianure e a sviluppare nell contempo un attivita marinara.
Tutto cio ha contribuito notevolmente a creare quel clima di mistero che circondava gli Etruschi, portatori di una lingua incomprensibile di cui restavano scarsissime testimonianze. Dalle iscrizioni rinvenute appare evidente come tra il I secolo a.C.e il I secolo d.C.si sia verificato un progressivo abbandono dell uso dellla scrittura etrusca, cui presumibilmente avra fatto seguito l abbandono dell uso della lingua etrusca parlata. Dopo di allora i tentativi di decodifica dell alfabeto etrusco, momento in cui si comprese che si trattava sostanzialmente di un alfabeto greco. Solo dalla seconda meta dell Ottocento si sono fatti progressi; muttando l aproccio degli etruscologi alla linguistica descrittiva, unendo al metodo etimologico quello combinatorio, si e riusciti a ricostruire la fonematica, la morfologia, la struttura della lingua etrusca, pur con i detti limiti della scarsita di tessi lunghi e di parole nuove da aggiungere al lessico noto.
alfabeto greco euboico arrivato in Etruria e nel Lazio intorno alla fine dell VIII secolo; di esso gli Etruschi si servirono per la resa dei propri fonemi.
questo, che fino a oggi resta il piu lungo testo scritto in etrusco mai rinvenuto, fu acquistato nel 1848 da un collezionista croato e donato al museo. Si tartta da un libro di lino che aveva originariamente la forma di un panno ripiegato; doveva essere collocato vicino al defunto, in una posizione riconoscibile in alcuni momenti funerali etruschi a noi pervenuti.
L evoluzione dell arte etrusca viene generalmente scandita sulla scia delle periodi zzazioni utilizzate per il mondo greco, anche in considerazione dell evidente influsso che l arte greca ha sempre esercitato su quella etrusca. Si distinguono quindi: *Eta villanoviana( IX secolo a.C.) *Eta arcaica *Eta di mezzo ( 400-225 a.C.) *Eta ellenistica (225-90 a.C)
carattere religioso. Essi avevano una visione molto cupa della morte. Non credevano nella beatitudine nella vita ultraterrena come gli Egizi, n avevano con gli dei un rapporto confidenziale come i Greci. Gli dei etruschi erano invece ostili e disposti a fare del male. La religione etrusca serve quindi per interpretare la volont di questi dei e accettare e soddisfare ciecamente il loro volere. Credevano nella vita eterna dopo la morte.
dagli antichi Greci, che li chiamavano "tirreni". Gli esperti definiscono l'VIII secolo a.C. come il periodo Orientalizzante della storia etrusca, riferendosi all'influenza proveniente dall'est. I periodi successivi sono chiamati Classico ed Ellenistico ("degli antichi Greci") secondo gli stili dell'arte greca. Gli Etruschi adottarono anche una forma di alfabet greco ed elementi della mitologia greca.
una federazione di 12 popoli, corrispondenti agli insediamenti di dodici citt: Caere (Cerveteri), Chiusi, Tarquinia, Veio, Vulci, Vetulonia, Populonia, Volterra, Volsinii (Orvieto), Cortona, Perugia, Arezzo. y I primi villaggi etruschi erano costruiti da capanne a pianta quadrata, rettangolare o tonda con un tetto molto spiovente (generalmente in paglia o argilla). Le citt etrusche si differenziavano dagli altri insediamenti italici perch non erano disposte a caso, ma seguivano una logica economica o strategica ben precisa. Ad esempio, alcune citt erano poste in cima a delle alture, cosa che rendeva possibile il controllo di vaste aree sottostanti, sia terrestri che marittime. Altre citt, come Veio e Tarquinia, sorgono in un territorio particolarmente fertile e adatto all'agricoltura.