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Dosso Dossi e la corte di Ferrara

Dosso Dossi fu un pittore di spicco durante il Rinascimento italiano, noto per il suo lavoro alla corte
di Ferrara. Nato Giovanni di Niccolò de Luteri nel 1486, assunse in seguito il soprannome di “Dosso
Dossi”, probabilmente derivato dal paese di Dosso vicino a Mantova dove trascorse alcuni dei suoi
primi anni. Cresciuto nell'ambiente artistico e culturale ferrarese, divenne uno dei pittori di
maggior spicco della città durante il regno degli Estensi.

Durante la sua carriera, Dosso Dossi ha prodotto un ampio corpus di opere che include scene
mitologiche, dipinti religiosi e ritratti. Era noto per il suo uso di colori vivaci, composizioni
fantasiose e attenzione ai dettagli. Era anche abile nell'uso del chiaroscuro, la tecnica di utilizzare
luci e ombre per creare un senso di profondità e tridimensionalità in un dipinto.

Gli inizi della carriera di Dosso Dossi non sono ben documentati, ma si ritiene che abbia iniziato la
sua formazione artistica a Ferrara, probabilmente sotto la guida del fratello maggiore Battista
Dossi, anch'egli pittore. La prima opera documentata di Dosso Dossi è un affresco nella chiesa di
San Giovanni in Monte a Bologna, che dipinse nel 1512. Negli anni Venti del Cinquecento si era
affermato come pittore di spicco a Ferrara e stava lavorando a importanti commissioni per la
famiglia d'Este .

Una delle commissioni più significative di Dosso Dossi è rappresentata da una serie di dipinti
mitologici per gli appartamenti privati del duca Alfonso I d'Este nel Castello Estense di Ferrara. I
dipinti furono completati tra il 1530 e il 1532 e sono considerati alcune delle opere più belle di
Dosso Dossi. La serie include scene della mitologia classica, come "Giove e Semele", "Diana e
Atteone" e "Venere e Cupido". I dipinti mostrano l'abilità di Dosso Dossi nel catturare la forma
umana, così come la sua capacità di creare scene drammatiche e fantasiose.

L'opera di Dosso Dossi alla corte ferrarese non si limita però alle scene mitologiche. Dipinse anche
scene religiose, come la pala d'altare “Madonna con Bambino e Santi” (1524), commissionata per
la chiesa di San Giovanni Battista a Ferrara. Il dipinto raffigura la Madonna col Bambino seduta in
trono circondata da santi, e si distingue per l'uso di colori accesi e per la cura dei dettagli.

Dosso Dossi era anche abile nella ritrattistica e dipinse diversi membri della famiglia Este. Uno dei
suoi ritratti più famosi è quello di Alfonso I d'Este (1532), oggi nella collezione della National
Gallery of Art di Washington, D.C. Il ritratto mostra il duca vestito di armatura e con in mano un
bastone, con un paesaggio sullo sfondo. L'uso di luci e ombre di Dosso Dossi nel ritratto crea un
senso di profondità e realismo, e il dipinto è considerato uno dei migliori esempi di ritrattistica del
Rinascimento.

Dosso Dossi era noto anche per la sua collaborazione con il fratello Battista Dossi. I due fratelli
collaborano spesso alle commissioni, con Battista che si occupa delle figure e Dosso dei paesaggi e
degli sfondi. Il lavoro collaborativo dei fratelli è evidente in diversi dipinti, tra cui "Circe and her
Lovers in a Landscape" (1524 circa), che è ora nella collezione della National Gallery di Londra.

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