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DALLA CRISI DELLA POLIS AL


MONDO DI ALESSANDRO MAGNO
• Dopo la sconfitta di Atene a Nord premeva la Macedonia, ad Est i
Persiani, ad Ovest i Cartaginesi tentarono di conquistare tutta la
Sicilia
• Nel 406 a.C. fu presa e distrutta Agrigento, mentre Siracusa si salvò
solo grazie al suo tiranno Dionisio
• Tra i Greci si sviluppò un forte senso di individualità e si acuì la
differenza tra l’uomo politico ed il filosofo
• Platone propose il modello di una città dei filosofi
• Si diffusero culti orientali, come quelli della Grande Madre e di
Adone : gli individui cercavano nella religione una risposta ai loro
bisogni personali ed un rifugio all’insicurezza dei tempi
• Tra V e IV secolo a.C. si sviluppò il culto di Asclepio, patrono della
medicina e dio soccorritore, culto non collettivo ma individuale
• Nel 404 a.C. ad Atene, dopo la sconfitta, presero il potere i Trenta
Tiranni e furono smantellate ovunque le istituzioni democratiche a
favore invece dei regimi oligarchici
• Però Sparta non era in grado di governare come Atene ed a furor di
popolo le istituzioni democratiche furono ripristinate
• Ad Atene un gruppo di democratici guidati dal generale TRASIBULO
nel 403 a.C. scacciò i Trenta e restaurò la democrazia senza essere
radicale; furono condannati a morte coloro che avevano seguito
eccessivamente gli oligarchi, per gli altri fu proclamata l’amnistia
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 Vittima di questa situazione fu SOCRATE che fu processato e costretto a bere la cicuta
nel 399 a.C. con l’accusa di non credere agli dei della città, di introdurre nuove divinità e
di corrompere i giovani
 Sparta che aveva promesso ai Persiani le città ioniche, cercò di recuperarle e l’occasione
fu offerta dalla contesa dinastica fra CIRO IL GIOVANE e suo fratello ARTASERSE che si
disputavano il regno dopo la morte del padre Dario II nel 404 a.C.
 Gli Spartani favorirono Ciro che però morì combattendo nella battagli di CUNASSA in
Mesopotamia nel 401 a.C.
 I mercenari greci dovettero rientrare in patria attraverso l’Asia e la vicenda ci viene
raccontata da un reduce, SENOFONTE, nell’ANABASI
 Artaserse fu ostile con i Greci che gli erano andati contro e gli Spartani inviarono un
esercito al comando di AGESILAO che penetrò in Asia Minore ma i Persiani chiesero
aiuto ad Atene
 Nel 394 a.C. la flotta persiana con il comando dell’ateniese CONONE distrusse quella
spartana a CNIDO ( in Ionia ); Atene ricevette finanziamenti in denaro con cui ricostruì le
Lunghe Mura e molte città vollero allearsi con lei
 Per evitare il ritorno del potere di Atene, Spartani e Persiani si allearono di nuovo ed
imposero a tutte le città greche una pace di compromesso, la Pace di Antalcida nel 386
a.C. :
 A) cessione incondizionata alla Persia delle città ioniche
 B) autonomia delle altre città greche
 C) sciolte tutte le leghe tranne quella di Sparta
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 Nel 378 a.C. però Atene riuscì a ricostituire la Seconda lega di Delo
 Tebe, sotto la guida di due politici, PELOPIDA ed EPAMINONDA, si liberò degli oligarchi e
fece riconoscere la lega tra tutte le città beotiche
 Scoppiò la Guerra tra Sparta e Tebe nel 371 a.C. quando gli Spartani imposero ai Tebani
di sciogliere la lega
 Si svolse una battaglia a LEUTTRA con una nuova tattica tebana che sconfisse gli Spartani
ed il loro re Cleombroto che morì in battaglia
 Ciò segnò la fine dell’egemonia spartana e la nascita dell’egemonia tebana
 Gli iloti si ribellarono e si sottrassero al dominio spartano
 Ateniesi e Spartani si allearono contro i Tebani e lo scontro avvenne nel 362 a.C. a
Mantinea, dove morirono Pelopida ed Epaminonda ma i Tebani vinsero anche se senza i
loro capi si creò una situazione di stallo
 Approfittò della situazione la MACEDONIA, costityita da contadini liberi legati ad
un’aristocrazia guerriera
 Il loro re era un primus inter pares rispetto al quale i nobili erano degli etairoi, compagni
 Avevano assunto in epoca antica usi e costumi dei Greci
 Nel V secolo a.C. il re ARCHELAO aveva fatto della corte di PELLA un importante centro di
cultura greca dove erano andati molti poeti fra cui il tragediografo EURIPIDE ed artisti
greci
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 Nel IV secolo a.C. mentre le poleis si indebolivano, la Macedonia si rafforzava
 Creatore della grandezza macedone fu FILIPPO II che prese il potere nel 359 a.C. e
riorganizzò la falange oplitica, costituita da un fitto numero di uomini armati con lunghe
lance, le sarisse
 Affermò il carattere greco del suo regno e si mostrò alle poleis come alleato e protettore
 Approfittò di una lotta tra le città greche in cui fu saccheggiato il santuario di Delfi e scese
in Grecia presentandosi come difensore del diritto umano e divino
 Sottomise la Grecia settentrionale ed ottenne di far parte dell’anfizionia delfica della
quale assunse la guida nel 346 a.C.
 Ad Atene intanto c’erano due tendenze :
 1) i Pacifisti, filomacedoni, come l’oratore Eschine
 2) i Radicali, guidati dall’oratore Demostene che convinse Atene a contrastare la
Macedonia per non diventare un suo Stato satellite ed i pacifisti furono esiliati
 Atene si alleò con Tebe contro i Macedoni accettando di riconoscere a Tebe l’egemonia
sui Greci a patto di averla al proprio fianco
 I Macedoni li sconfissero nel 338 a.C. nella battaglia di CHERONEA : questa data decretò
la fine della libertà delle poleis
 Filippo convocò tutti i rappresentanti delle città greche e li costrinse ad unirsi nella Lega
di Corinto, una sudditanza completa al regno macedone
 Filippo voleva intraprendere una grande guerra contro la Persia ma nel 336 a.C. fu
assassinato da alcuni congiurati e gli successe il figlio ALESSANDRO, il cui maestro fu
Aristotele che lo istruì nella cultura greca e gli trasmise la passione per la poesia di
Omero
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 Alessandro si era distinto già a 18 anni nella battaglia di Cheronea ed era solito
combattere sempre in prima fila: lo fece anche contro i Persiani, tanto che durante la
battaglia del GRANICO nel 334 a.C. fu salvato solo dall’intervento dell’amico Clito che
poi uccise di sua mano quando lo rimproverò di essere diventato un despota
 Quando Filippo morì, alcune città greche, tra cui Atene e Tebe, cercarono di ribellarsi ai
Macedoni ma Alessandro distrusse Tebe nel 335 a.C. e tutti gli abitanti furono venduti
come schiavi : tutte le case vennero rase al suolo tranne quella del poeta PINDARO
 La spedizione contro la Persia partì nel 334 a.C. e fu accompagnato da scienziati,
cartografi, medici, storici, filosofi ed uomini di cultura per documentarla
 Dopo la battaglia del Granico le città greche della Ionia furono definitivamente tolte ai
Persiani
 Nel 333 a.C. ci fu la battaglia di ISSO contro Dario III che fuggì e lasciò nelle mani di
Alessandro il tesoro imperiale e la sua stessa famiglia
 Alessandro non lo inseguì ma attraversò la Siria, la Fenicia, l’Egitto dove fondò
ALESSANDRIA ed andò nel deserto a visitare l’oracolo del dio AMON
 Dario III aveva radunato un altro esercito ma prima di attaccare aveva chiesto la pace e
di conservare i suoi domini nella parte orientale
 Il generale Parmenione propose ad Alessandro di accettare ma egli rifiutò e si giunse
alla battaglia di GAUGAMELA nel 331 a.C., vinta dai Macedoni . Dario III fu ucciso da un
suo satrapo e l’impero persiano cessò di esistere
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 Alessandro, non soddisfatto, volle spingersi verso Oriente, sino ai confini dell’India ed
oltre : voleva costruire un grande impero universale : arrivò fino ai confini della Cina, poi
piegò a Sud verso il fiume Indo e sconfisse il re indiano PORO nel 326 a.C.
 L’esercito si rifiutò di proseguire e ritornarono a BABILONIA dove stabilì la sua capitale
 Voleva fondere i Greci conquistatori ed i Persiani arrivando a pacificare i due popoli : fece
sposare Greci e Persiani e lui stesso sposò la orientale Roxane
 Accentrò il potere monarchico nelle sue mani provocando però lo scontento dei greci,
soprattutto quando introdusse il rito della proskunesis, l’inginocchiarsi davanti a lui
 Ci furono diverse congiure ed alcuni dei principali generali macedoni furono condannati a
morte, anche Parmenione
 Nel 323 a.C. morì forse a causa della malaria o forse avvelenato dai suoi oppositori
 Prima di morire affidò il suo anello al generale PERDICCA ma dopo la sua morte iniziò la
disgregazione dell’impero
 Roxane era incinta ed all’inizio il bambino fu dichiarato erede legittimo e Perdicca il suo
tutore ma nessuno voleva rinunciare alla propria ambizione e così Perdicca e la famiglia
di Alessandro furono eliminati ed i diadochi, pretendenti al regno, iniziarono una serie di
guerre di successione
 I Macedoni eliminarono i funzionari persiani scelti da Alessandro e li sostituirono con
Greci o Macedoni

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 Il regno di Alessandro fu diviso in 5 regni autonomi :
 A) Regno di Siria, fondato dal generale Seleuco ed ingrandito dal figlio Antioco nel 280
a.C. successo al padre. Furono fondate molte città greche in ogni provincia fra cui
Antiochia e Seleucia. Alcune province si staccarono e fondarono il regno dei Parti
 B) Regno di Macedonia : governato all’inizio da Antipatro ma dopo la sua morte nel 276
a.C. il potere passò ad Antigono che diede vita alla dinastia degli Antigonidi
 C) Regno di Pergamo : governato da Attalo I e sotto i suoi discendenti divenne una
potenza militare ed un importantissimo centro culturale ed artistico, con una biblioteca
che rivaleggiava con quella di Alessandria
 D) Regno di Battriana : ( Afghanistan ), nel III secolo a.C. il governatore Diodoto si
staccò dalla Siria e costituì il nuovo regno greco-orientale
 E) Regno di Egitto : fondato nel 306 a.C. dal generale Tolomeo che assunse prerogative
tipiche del faraone e della antica cultura egizia. Greci ed Egizi convissero ciascuno con le
proprie leggi e le proprie abitudini. La capitale fu Alessandria dove fu sepolto
Alessandro in un mausoleo. Alessandria divenne la capitale culturale del mondo
ellenistico : furono costruiti un Museo ed una Biblioteca che raccoglievano tutto il
patrimonio letterario e scientifico dei Greci, in volumi scritti su papiro
 In Grecia in questo periodo ebbero molta importanza le leghe :
 a) lega achea ( città del Peloponneso tranne Sparta )
 b) lega etolica ( città della Grecia centrale )
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 Dopo la morte di Alessandro, le città greche, guidate da Atene e da Demostene, si
coalizzarono per recuperare la propria autonomia ma la ribellione fu soffocata : ad Atene
fu abolita la democrazia e Demostene si uccise pur di non cadere in mano macedone
 Atene rimase una città importante solo dal punto di vista culturale : si svilupparono le
scuole filosofiche di Platone, Aristotele, Epicuro, Zenone
 Ebbe fioritura Rodi, munita di grandi opere d’arte tra cui una statua gigantesca bronzea
del dio Sole, una delle 7 meraviglie del mondo : Il colosso di Rodi

 ELLENISMO

 Questo concetto fu introdotto dal critico e storico dell’Ottocento Droysen che mise in
evidenza la frattura rispetto al passato e la commistione tra elementi greci ed orientali
 Mutò innanzitutto il rapporto tra lo Stato ed il cittadino : l’individuo divenne un suddito
ed il centro di ogni decisione era la corte del monarca che si circondava di funzionari
fidati : la vita politica dipendeva dalla volontà del sovrano cui gli altri sottostavano
 I re ellenistici erano sovrani assoluti i cui sudditi dovevano riservare onori quasi divini
 Dal punto di vista religioso si sviluppò il SINCRETISMO, cioè una mescolanza di culti :
accanto agli dei dell’Olimpo si diffusero culti di divinità orientali ( come Mitra e
Serapide ) e quello di Asclepio
 La dimensione individuale prevalse su quella collettiva : si svilupparono i culti soterici
individuali

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 Per creare degli eserciti in grado di difendere i nuovi regni si chiamarono i Greci dalla
madrepatria in Oriente e si determinò la Terza Colonizzazione : furono fondate molte nuove
città in ogni luogo dell’Oriente ed i coloni si fondevano completamente con gli indigeni : si
sviluppò il cosmopolitismo cioè l’uomo si sentiva un cittadino del mondo
 Si trasformò la lingua : si abbandonarono gli antichi dialetti greci e si creò un linguaggio
standardizzato comune : la koinè
 Il greco divenne la lingua del potere politico e della cultura internazionale e molte opere, fra
cui la Bibbia, furono tradotte in questa nuova lingua
 I metalli preziosi persiani furono usati per coniare monete e ne aumentò la circolazione
 Furono create delle banche e si allargò il mercato, vennero introdotte nuove colture e
furono usati nuovi strumenti agricoli come l’aratro di ferro al posto di quello di legno ed una
primordiale trebbiatrice in Egitto
 Questa prosperità però riguardò solo i dominatori greci e crebbe l’uso di manodopera
servile
 In ambito culturale, in medicina, i medici Erofilo ed Eresistrato fecero progredire la
conoscenza dell’anatomia : fu praticata per la prima volta la dissezione del corpo umano;
 In astronomia Aristarco di Samostracia sostenne la teoria eliocentrica e tentò di
determinare la distanza tra Terra, Sole e Luna; Eratostene di Cirene determinò la misura del
meridiano terrestre e la circonferenza della terra; Arato di Soli descrisse le costellazioni nel
poema I Fenomeni
 In Geometria e Matematica fu fondamentale Euclide con i suoi Elementi di geometria ;
 Nella fisica e nella meccanica si ebbe Archimede di Siracusa che studiò il galleggiamento dei
corpi, il piano inclinato, la quadratura del cerchio, i principi matematici della leva ed escogitò
varie macchine da guerra durante l’assedio di Siracusa da parte dei Romani ; Tolomeo scrisse
la Grande sintassi matematica in cui contestava la teoria eliocentrica ed inventò l’astrolabio
per calcolare le orbite dei pianeti, alla base della sua teoria e fu anche autore di un Trattato
di geografia
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 In ambito letterario la scrittura si affermò definitivamente ed incominciarono a circolare
i libri, strumenti essenziali per la comunicazione e la conservazione del patrimonio
letterario
 I libri scritti su rotoli di papiro erano molto costosi e la popolazione era per la maggior
parte analfabeta, quindi la cultura era solo per una ristretta élite
 Autori fondamentali della letteratura ellenistica furono Callimaco di Cirene ( III secolo
a.C. ), che fu direttore della biblioteca di Alessandria, e due suoi contemporanei :
Teocrito di Siracusa e Apollonio Rodio
 Si sviluppò anche la filologia alessandrina che si occupò dei poemi omerici

 Filippo II Alessandro Magno


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