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I TIRANNI:

A Sparta la divisione delle terre,dopo la seconda guerra Messenica (sparta occupa il


territorio della Messenia), aveva fatto sparire la contrapposizione fra nobiltà e semplici
cittadini. La posizione del Re (oligarchia 2 Re) era stata ridimensionata in quanto inglobati
nella Gherusia (il consiglio).

Ad Atene regnava la monarchia (il RE non aveva più il potere di scegliere, ma si occupava
solo dei sacrifici a gli dei per la popolazione) mentre i compiti politici passarono a gli
Arconti. L'autorità suprema non veniva esercitata dai magistrati annuali ma dal consiglio,i
cui membri restavano in carica a vita.

Nelle colonie i primi colonizzatori divennero una sorta di nobiltà. Alcune Poleis portarono
al temporaneo dominio singoli individui: I TIRANNI = parola usata per indicare gli
usurpatori che non legittimati da nascita o da elezione, si pongono a capo della comunità.
In Sicilia Falaride di Agrigento era conosciuto per tutta una serie di atrocità e divenne quindi
il modello tipico di tiranno, dopo 16 anni venne ucciso da una rivolta popolare
(tirannicidio).

Teli si impadronì del potere a Sibari, i suoi avversari trovarono aiuto nella vicina Crotone,
dove l'oligarchia dominante sembrava essere influenzata dalle idee di pitagora. I crotoniati
sconfissero i sibariti, e distrussero completamente la loro città.

Anassilao si impadronì del potere a Reggio, discendente dei primi coloni e dei messeni
emigrati dopo la seconda guerra messenica. Anassilao estese il suo controllo anche su
Zancle che, richiamando le sue origini diede il nome di Messana.
Gelone riuscì a conquistare Siracusa, che con i suoi fratelli riuscì a dominare la storia della
sicilia per un quarto di secolo. Gelone occupò Siracusa lasciando Gela al fratello Ierone,
mentre lui sposa la figlia di Terone, tiranno di Agrigento, che caccio da Imera il tiranno
terillo egli chiese l'aiuto del suocero Anassilao di Reggio, ma furono sconfitti da Gelone e
Terone.
Ierone fondò una nuova Polis l'odierna Catania, e fu chiamato da Cuma per
sconfiggere gli Ertuschi con una vittoria navale. Il prezzo dell'aiuto chiesto a Siracusa per
Cuma è Pitecusa che i siracusani occupano ma poco dopo la morte di Ierone un
violento terremoto li mette in fuga e Pitecusa sarà conquistata dai Napoletani.
Siracusa dopo la morte di Ierone torna ad essere una Repubblica.
50 anni dopo termina il periodo delle tirannidi, furono instaurati governi oligarchici
democratici.
La scomparsa di Siri:
Siri si trovava tra Sibari e Metaponto, città alleate insieme a Crotone. Sibari e Metaponto
distruggono Siri e si dividono il territorio, Crotone non tra benefici in quanto molto più a
sud. I locresi di aiutare Siri, Crotone così muove guerra a Locri, ma non viene aiutata da
Sibari e Metaponto in quanto Crotone possedeva un forte esercito.
BATTAGLIA DELLA SAGRA: I locresi vincono su Crotone.

PITAGORA:
E' stato un filoso greco che fondò a Crotone una scuola filosofica, i crotoniati era ammaliati
del suo aspetto nobile per tanto gli affidarono la guida del loro governo. Pitagora diede
ottime leggi alla città istituendo un governo oligarchico.
I pitagorici erano celebri matematici., medici, musicisti, astronomi e della loro scuola ne era
invidioso di veniva escluso, uno dei motivi per cui ci fu una rivolta civile nella città e molti
pitagorici vennero uccisi, altri si sparsero per tutta la grecia e la magna grecia.

LA GUERRA PERSIANA: (POLIS GRECHE CONTRO L'IMPERO PERSIANO)


L'impero persiano aveva il controllo totale su tutto il mar Nero, e di conseguenza le colonie
avevano perso la loro indipendenza, Atene intende liberare tutti questi territori, cosi chiede
aiuto agli spartani, ma essi non possedevamo una grande flotta perciò rifiutarono. Atene si
allea con delle città doriche dell'Asia minore mettendo insieme una grande flotta contro i
Persiani, Atene diventò potentissima.

Prima guerra persiana: 429-490


Cimone un aristocratico ateniese non vuole che si guastino i rapporti con gli spartani.Sparta
viene colpita da un terremoto e gli Itoli ne approfittano per invadere le loro terre, a questo
punto Cimone convince gli ateniesi ad aiutare gli spartani, ma essi respingono i loro aiuti,
Cimone perde di Credibilità e di conseguenza vengono eliminati gli arconti e le famiglie
aristocratiche, Atene diviene così u governo democratico.
Vine istituita la lega panellenica: lega di polis greche contro i persiani di cui facevano perte
32 polis tra cui Corinto, Atene e Sparta. La lega vince sui persiani.

Distruzione di Sibari:
Crotone distrusse la città di Sibari nel 511 coloro che si salvarono fuggirono a Posedonia
Lao e Scidro. Nonostante vivevano in altre colonie conservavano dentro di se il patriottismo
di sibariti così tentarono diverse volte di ricostruire la città ma invano perché Crotone
continuava a distruggerla. Ma quando Crotone subisce la guerra civile interna (dove i
pitagorici furono decapitati) i sibariti vollero ricostruire la città (4 sibari) ma essendo rimasti
in pochi chiedono aiuto agli Ateniesi, essi accettano ma i sibariti volendo padroneggiare
furono uccisi e cacciati dagli ateniesi.
Quei pochi sibariti rimasti si rifugiarono in un punto marginale della sibaritide, venne
istituito un bando panellenico: un invito a tutti i popoli della Grecia per ripopolare Sibari, la
città venne chiamata Thuri fondata da 4 tribù ioniche e 6 tribù doriche.

Sanniti:
Dopo la battaglia navale di Ierone contro gli etruschi, essi si indebolirono e furono
sopraffatti dai sanniti (popolo numeroso che proveniva dalle montagne e che ambiva a
conquistare le coste) i loro figli divenuti maggiorenni venivano educati per colonizzare altri
siti in quanto il territorio risultava insufficiente. Questi gruppi di colonizzatori furono
Lucani, Iapigi, Picei ecc, si espansero così tanto da conquistare Capuano, Cuma e Napoli
che decidono di accogliere i sanniti perché non volevano che la città venisse distrutta come
le altre.

Thuri decide di riapropiarsi dei vecchi territori di Sibari, così combatte contro Metaponto i
Lucani e Terina. Dentro la città di Thuri, 10 anni della sua fondazione sorge un grande
problema in quanto si chiedevano quale fosse la loro discendenza, così andarono a Delfi per
chiedere a Dio Apollo il dio gli dice che devono considerarsi suoi coloni, quindi Thuri non è
più obbligata a servire Atene che fino ad allora si pensava fosse la madre patria.
GUERRA DEL PELOPONNESO: 431-404
Atene crea alleanza militari per essere più forte così da muovere guerra a Sparta. Nel 431
iniziò una guerra che coinvolse tutte le città alleate, e che sarebbe durata 27 anni. Il conflitto
viene suddiviso in tre fasi:
• Prima fase: guerra ARCHIDAMICA 431-421
La guerra scoppiò quando Atene invase alcune Polis alleate di Sparta. Gli spartani
erano più forti sulla terra, mentre gli ateniesi sul mare, infatti Pericle non accettava
questo scontro con gli spartani e rinchiuse gli ateniesi a riparo all'interno delle mura
della città, gli spartani distrussero tutte le colture degli ateniesi ma essi non si
preoccuparono perché sapevano che potevano contare sui prodotti acquistati dagli
altri territori. Nel 430 però ci fu una Peste ad Atene che uccise molti ateniesi tra cui
Pericle. Dopo 20 anni di scontri senza risultati nel 421 si aggiunge la pace di Nicia
(Ateniese che non voleva la guerra fra Sparta e Atene) che ristabilì l'egemonia delle
due potenze sugli stessi territori che dominavano prima della guerra.
• Seconda fase: INTERMEDIA 421-413
Guerra che ebbe come centro la Sicilia: Alcibiade nipote di Pericle convinse gli
Ateniesi ad accettare le richieste di aiuto di Catania contro Siracusa (città spartana)
che oltre a dare un duro colpo a Sparta poteva permettere ad Atene di espandersi
verso occidente. Thuri non fa entrare gli ateniesi in città per rifornirsi di scorte (in
quanto non era più considerata come madre patria) così Atene si appoggia a Reggio.
Successivamente viene istituita la pace di Gela. Nel 415 tra Segesta (Atene) e
Selinunte (Sparta)scoppia un conflitto così partono per la spedizione tre ateniesi
Alcibiade Nicia e Lamaco. Alcibiade però dovette in patria perché accusato di
sacrilegio (scandalo delle erme) aveva decapitato delle statue delle Dee, ma invece di
tornare per scontare il suo debito, arriva a Sparta e tradisce la sua patria Atene. La
guerra in Sicilia durò dal 415 al 413 e fu catastrofica per Atene pochi Ateniesi
superstiti tornarono in patria.
Sparta visto l'indebolimento di Atene l'attaccò chiedendo aiuto ai persiani, sotto
consiglio di Alcibiade.
• Terza fase: DECELLEICA 413-404
Ci fu una temporanea caduta della democrazia e presero il potere 30 tiranni che
cercarono di mettere fine a questa guerra.
Esito della guerra: piena sconfitta di Atene che dovette rinunciare alla sua grande
flotta e Sparta abbatte le sue mura. Trisabulo caccia i 30 tiranni e ripristina la
democrazia.

Dionisio:
Anche se i Persiani avevano aiutato Sparta nella guerra del Peloponneso alla Persia giovava
la rivalità fra Sparta e Atene così decide di inviare dei finanziamenti ad Atene per
risollevarsi. I cartaginesi invasero la Sicilia iniziando da Selinunte, Agridento, Gela e poi
Siracusa.
In Grecia viene effettuata un'assemblea alla quale partecipa Dionisio, in questa assemblea
esisteva un limite di tempo per esprimere la propria opinione perché si poteva incorrere in
sanzioni, un altro membro dell'assemblea Filisto pagherà le sanzioni di Dionisio, egli
convince l'assemblea e viene eletto stratega.
Dionisio induce i cartaginesi a fare una pace ma è solo uno strumento per preparare una
nuova guerra. L'obiettivo di Dionisio e quello di difendere Siracusa così ottiene da Sparta un
grande esercito e molte navi ma ha bisogno anche dell'appoggio delle altre città siciliane,
chiede la collaborazione di Messana che accetta e di Reggio che invece rifiuta perché a
Reggio vivono i siracusani che non accettano la Tirannide. Dionisio propone di sposare una
donna di Reggio promettendo di aiutare la città ma i Reggini rifiutano comunque, così egli
propone la stessa offerta a Locri promettendo conquiste territoriali, Locri accetta perché
intende riprendere i territori di Medma e Ipponio (le sue subcolonie) che si erano ribellati a
Locri rivendicando la loro autonomia. I locresi danno una loro donna in sposa al tiranno
(Doride), sposa anche una donna siracusana, il primo genito nasce dalla donna locrese.
Dionisio conquista la roccaforte dei cartaginesi a Mozia, i cartaginesi radono al suolo
Messana, questa guerra durò oltre 6 anni (398-392). Dionisio ripopola Messana con 4000
medmei così Locri può prendere possesso del territorio di Medma. Anche Siracusa viene
liberata,
mentre Selinunte rimane territorio cartaginese.
In quegli anni nacque la lega italiota: un'alleanza difensiva contro lucani e dionisio contro
Dionisio creata da Crotone Thuri Culonia Velia Reggio Medma e Ponia. Dinisio attacca
Reggio nella notte, gli Italioti contestano l'attacco di Dionisio ed egli capisce che prima di
attaccare Reggio deve far guerra all'intera lega e stringe alleanza con i Lucani. I lucani
attaccano Thuri e la lega si mobilita in suo aiuto, nell'attesa Thuri combatte contro i Lucani
che fingono una manovra di arretramento attirando i turini a Lao, arrivano stremati e si
ritrovano una truppa di Lucani che li uccide tutti. Poco dopo Leptine (fratello di Dionisio)
convince i lucani a far pace con gli italioti, Dionisio di conseguenza lo manda in esilio.
Dionisio attacca la città della lega Italiota
confinante con Locri cioè Caulonia: battaglia di Elleporo (Dionisio contro la lega) 389. Nel
388 pace e scioglimento della lega. Un anno dopo Dionisio attacca nuovamente Caulonia
distruggendola e il territorio di Caulonia è stato donato a Locri come promesso la stessa
cosa succede per il Ponio. Dionisio stringe alleanza con i Galli (attaccarono Roma e si
sostanziarono in Puglia) e con L'epiro (regione della Grecia) Dionisio a questo punto è
abbastanza forte per attaccare i cartaginesi e cacciarli dalla Sicilia: 382 terza guerra contro i
cartaginesi.
I cartaginesi liberano Ipponio, Crotone viene conquistata da Dionisio, poi abbiamo due
battaglie campali, nella prima muore il comandante cartaginese nella seconda muore il
fratello di Dionisio, finisce la guerra e nel 367 muore Dionisio.

Problema di successione dei territori di Dionisio, in quanto aveva sposato due mogli, perciò
vi erano due discendenze, dalla donna locrese nacque Dionisio II (Dionisio il giovane)
mentre dalla donna siracusana nacquero altri figli. Dionisio il giovane era ormai
maggiorenne quando morì il padre a differenza dei figli siracusani, così si fece eleggere
stratega a pieni poteri come il padre. A difende gli affari dei figli siracusani era il cognato di
Dionisio: Dione egli era un filosofo che voleva un governo meno tirannico così fu in esilio
da Dionisio II garantendogli comunque il suo denaro, quando viene informato che Dione sta
preparando dei soldati per un esercito contro di lui non gli manda più denaro. Nel 357 Dione
pronto ad attaccare Dionisio II che prova a contrastare l'attacco ma invano: Dione arriva in
Sicilia come un liberatore che abbatte la tirannide e attuerà un governo democratico, ma
anche Dione in questi 10 anni si trasforma in un Tiranno e vine ucciso insieme ai suoi
nipoti. Dionisio II a questo punto pensa di tornare in Sicilia per riprendere i suoi territori ma
nessuno vuole il suo ritorno così Siracusa chiede a Corinto un liberatore (Timoleonte che
scaccia i cartaginesi liberando le città della Sicilia, a Siracusa istituisce un governo
Oligarchico come quello di Corinto) anche Locri è stanca del dominio del Tiranne, uccise la
famiglia di Dionisio e lui fu cacciato e costretto all'esilio a Corinto dove morì molti anni
dopo.

La nascita del popolo Bretto:


Era consuetudine dei locali alleare i figli come gli spartani, lasciandoli vivere in mezzo ai
boschi per educarli ad essere forti presso i pastori schiavi dei Lucani (gli enotri). I bretti si
ribellano ai lucani e si impadronirono di un castello che divenne la loro sede. L'espansione
dei bretti dei lucani e dei sanniti costituiva un pericolo per le città greche e della magna
grecia. Petelia Lao e Scidro sono cadute nelle mani dei lucani, mentre i sanniti si
impossessarono della città etrusca Capua e della città greca Cuma. Solo Crotone e Thuri
resistono all' invasione, altre città cadono perdendo la propria sovranità pur di non
scomparire, altre ancora senza scampo come Sibari sul traente Therina e Ipponia.

Età ellennistica: Nel 359 Filippo II diviene Re di Macedonia (territorio settentrionale della
Grecia che veniva considerato Barbaro dai greci). Filippo rivoluziona il sistema di
combattimento dei macedoni diventando potente, sposa diverse mogli per creare alleanze
con i popoli da lui sottomessi, tra cui Olimpia principessa dell'Epiro, da questa unione nasce
Alessandro Magno. Filippo intende attaccare la Persia così forma una lega Ellenica (lega dei
greci di cui solo Sparta non vuole farne parte). Filippo viene ucciso e prende il suo posto il
figlio Alessandro Magno. Nel 336 da quel momento conquista molti territori costruendo un
grande regno (Asia minore, parte dell'Egitto e India settentrionale)

Taranto si ritrova sola contro le popolazione indigene (Lucani e Bretti) Archidamo Re di


Sparta muore in una battaglia dove ricopriva il ruolo di comandante dell'esercito mercenario
di Taranto che dopo la morte di Archidamo si ritrova nuovamente in difficolta, e chiede
aiuto ai macedoni. Qui entra in scena Alessandro il molosso Re dell'Epiro (che sposò
Cleopatria sorella di Olimpia, zio di Alessandro Magno).
Egli entrò in conflitto con Lucani, Bretti, Sanniti per soccorrere Taranto.
Attacca i Lucani liberando Eraclea (colonia di Taranto) e i bretti liberando Terina; entrambi i
popoli chiedono aiuto ai sanniti ma anche loro vengono sconfitti da Alessandro il Molosso
che successivamente verrà ucciso.
I tarantini si rendono conto che oltre i popoli indigeni, anche i romani possono costituire un
pericolo in quanto molto astuti e capaci di possedere grandi eserciti.
Taranto così obbliga i romani a firmare il trattato di Lacinio: il trattato di navigazione
sanciva che i romani non avrebbero dovuto attraversare con le loro navi Capolacinio.

Guerre sannitiche (Romani contro Sanniti)


Prima guerra sannitica 343-341
Scoppiò per il controllo della Campania, questa guerra finì senza vincitori e ne vinti.

Seconda guerra sannitica 326-321


Scoppiò per il controllo su Napoli e finì per una sconfitta dei romani.
Episodio delle forche Caudine: i romani accerchiati dai sanniti dovettero passare nudi e
disarmati davanti ai sanniti che li umiliarono in tutti i modi.

Terza guerra sannitica 298-290


I sanniti formarono un'alleanza con gli Etruschi, i Galli e Umbri. I romani vinsero
costringendo i sanniti a firmare una pace che li rendeva alleati di Roma in posizione
subordinata.
I romani stipularono un accordo con i Cartaginesi i quali non dovevano navigare nelle acque
italiane e i romani sarebbero stati lontani dalle acque siciliane.*
AGATOCLE:
Il padre di Agatocle era un reggino e fu esiliato ad Imera (aria cartaginese) dove nacque
Agatocle, egli si trasferì a Siracusa operando un colpo di stato nel 317 uccidendo i
componenti del consiglio diventando così il tiranno di Siracusa. Mentre i cartagginesi
cercarono di assediare Siracusa Agatocle si dirige verso la madrepatria (Cartaggine)
attaccandola inaspettatamente, essa contrattacca sia in Africa che in Sicilia così Agatocle è
costretto a tornare in Sicilia, lasciando in Africa l'esercito capitanato dal figlio che venne
sconfitto, si arriva così ad una pace con cartaginese. Le città siciliane protestarono contro il
tiranno perché le aveva private della loro libertà, a questo punto toglie i panni del tiranno e
assume quelli del Re, con l'obiettivo di ristabilire nuovi rapporti con le città della magna
Grecia per attaccare i cartaginesi, inoltre cerca di combattere i Bretti che stavano dalla parte
dei cartaginesi.
Intanto Agatocle libera Corcira dall'invasione del Re di Macedoni, l'isola diventa di sua
proprietà. Conquista Crotone cacciando i Bretti per usufruire del porto migliore dello Ionio.
La figlia sposa Pirro e il padre le regala l'isola di Corcira. Conquista Ipponio cacciando i
Bretti e i Cartaginesi, prendendo possesso del porto più importante del Tirreno. Intende
preparare una flotta in Calabria e Sicilia, ma ha bisogno di un popolo forte e dotato di navi
così fa divorziare la figlia da Pirro e la promette in sposa al Re Demetrio di Macedonia,
mentre Agatocle sposa la principessa del regno di Tolomeo Re dell'Egitto. A questo punto
Agatocle è pronto ad attaccare i cartaginesi ma prima di iniziare la guerra decide di
annunciare come successore il figlio, il nipote di Agatocle uccide il cugino. Agatocle quindi
decide di abolire la monarchia morendo poco dopo senza realizzare l'impresa di una nuova
spedizione in Africa per la quale aveva arruolato mercenari Mamertini: soldati mercenari di
origine campana che si impadroniscono di Messana. La morte del re provocò voglia di
vendetta da parte dei Lucani e dei Bretti. Nel 285 Thuri subisce il primo attacco, e Roma in
aiuto a Thuri vince sui Lucani, ma quando Taranto lo scopre reagisce negativamente
attaccando i Turini e facendo allontanare il presidio Romano. Taranto adesso entra in
conflitto con Roma chiedendo aiuti a Pirro Re dell'Epiro egli batte i romani nei pressi di
Eraclea, dopo il successo di questa battaglia Locri e Crotone cacciano i presidi romani, ci
prova anche Reggio ma non ci riesce.
Pirro avanza verso Roma, arriva a Capua che resiste e Napoli resta fedele a Roma, Pirro
arrivato a Roma rifiuta la pace che gli è stata proposta. Nel 279 nella seconda battaglia ad
Ascoli Pirro vince sui romani ma con molte perdite. L'anno successivo torna in Sicilia
chiamato dai siciliani perché non tolleravano più i cartaginesi, li attacca cacciandoli dalla
Sicilia lasciando loro solo Lilibeo (territorio dell'Africa) perché non dispone di mezzi per
attaccare. Torna a Taranto affrontando i romani ma viene sconfitto e decide di tornare in
Epiro. La morte di Pirro segna la fine del conflitto tra Taranto e Roma. Roma vince sui
lucani costretti a cedere Pestum e ai Bretti metà della Sila. Le città italiote vengono accolte
nella federazione romana e Reggio viene restituita la sua popolazione greca.

GUERRE PUNICHE:
Prima guerra Punica 264-241
A Siracusa divenne Re Ierone II che intende riconquistare Messana, i mamertini che vi
vivevano chiesero aiuto a Roma che intende intervenire in Sicilia contro Ierone e i
Cartaginesi,violando i parti stipulati con i cartaginesi*,inizia così la prima guerra Punica.
Dopo i primi due anni di guerra Ierone fece pace con i Romani e ne divenne alleato fino alla
morte. I romani finsero questa guerra conquistando la Sicilia la Sardegna e la Corsica.

Seconda guerra punica 218-202


I cartaginesi si volsero alla conquista della Spagna, il generale cartaginese Annibale occupò
Sagunto provocando l'intervento di Roma, a inizio così la seconda guerra punica. Annibale
raggiunse l'Italia attraverso le Alpi sconfiggendo i romani poi si fermò a Capua dove
immaginava di progettare una coalizione di popolazione Italiche contro Roma, il disegno di
Annibale non ebbe successo e Roma si riorganizzò affidando la guerra a Scipione detto
l'africano perché portò la guerra in Africa dove sconfisse definitivamente Annibale a Zama
nel 202, Cartagine dovette consegnare la flotta e pagare i danni di guerra, alla fine del terzo
secolo Roma era padrona del mediterraneo orientale.

Terza guerra punica 50 anni dopo


Roma conquistò anche i regni ellenici di Macedonia. Nel 142 Roma assediò Cartagine e
solo dopo 3 anni la rasa al suolo.

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