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LA GUERRA DEL PELOPONNESO

La principale fonte storica che ci riporta la Guerra del Peloponneso è lo storico


Tucidide che, al contrario di Erodoto, fa intervenire nella narrazione l’elemento
divino-magico.
Tucidide ci racconta come combatterono le due fazioni (Ateniesi e Spartani),
immaginando subito che si sarebbe trattato di un conflitto di portata ciclopica, questa
sua deduzione si concretizzò poiché entrambe le polèis erano all’apice della loro
potenza militare ed economica. Le altre città iniziarono a schierarsi a favore di una o
dell’altra fazione.
431-404 a.C. è il periodo nel quale si sviluppa la Guerra del Peloponneso,
intervallato da brevi periodi di pace.
L’esito fu decisivo, tragico e soprattutto inatteso, inatteso perché si credeva che
avrebbe prevalso Atene guidata da Pericle ma Pericle muore di peste e le sorti della
guerra videro Sparta vincente

LA POLITICA DI PERICLE
Pericle indusse consapevolmente gli Spartani alla guerra perché era certo che gli
ateniesi avrebbero vinto se fossero rimasti tranquilli, avessero curato la flotta
navale, non si sarebbero espansi territorialmente e avrebbero protetto la città di
Atene da ogni rischio.
Atene doveva essere autosufficiente e qualora gli avversari sarebbero arrivati con un
esercito di terra essi avrebbero risposto con le navi.

“Se noi fossimo isolani, chi sarebbe


più difficile a prendersi?”
Gli ateniesi potevano contare su:
 Alleati
 Rifornimenti
 Terra
 Porto del Pireo (nel quale erano stabiliti i 2 ponti di navi)
Dopo la morte di Pericle però gli ateniesi non seguono il suo piano e questo
stravolgerà le sorti del conflitto.
Se Pericle non fosse morto probabilmente l’esito della guerra sarebbe stato diverso.
LE CAUSE
1. L’isola di Corcira, colonia corinzia dello Ionio, nel 433 a.C. entra in conflitto
con la madre patria e chiede aiuto agli ateniesi
2. Potidea, anch’essa fondazione corinzia, insorse sotto la guida di Atene,
emanando anche un embargo contro Megara.
La politica di Pericle era aggressiva per questo motivo nel 431 a.C. Sparta dichiara
guerra ad Atene infrangendo il patto di pace trentennale stipulato nel 445 a.C.
Nonostante la guerra sia stata scatenata dagli Spartani infrangendo il patto di pace
la colpa dell’inizio del conflitto è da attribuire proprio ad Atene.

LA DIVISIONE DELLA GUERRA


La guerra essendo molto lunga è stata convenzionalmente suddivisa in 3 blocchi
 Guerra archidamica (431-421 a.C.)
 Spedizione ateniese in Sicilia (415-413 a.C.)
 Guerra deceleica (413-404 a.C.)

LA GUERRA ARCHIDAMICA
Si tratta dei primi 10 anni della guerra.
L’avvenimento principale è l’invasione dell’Attica dalle forze Peloponnesiache.
Prende il nome dal re spartano Archidamo.
Vi è inoltre la determinazione della pestilenza, causa della morte di Pericle, descritta
da Tucidide. Si diffuse così l’idea che gli Spartani avessero avvelenato l’acqua dei
pozzi.
Ciò provocò enormi variazioni nella società: i morti non venivano più seppelliti ma
gettati in fosse comuni, molte persone andavano a morire nei luoghi di culto che così
non vennero più frequentati.
I medici (acrei) sottovalutarono la pestilenza, ma la situazione degenerò e le morti
aumentarono.
La pestilenza non guarda in faccia a nessuno e anche Pericle ne verrà colpito e
morirà.
In questa prima fase Pericle attiva una tattica di attesa e osservazione
dell’avversario, confidava negli alleati e nel porto del Pireo, pensando di attuare un
blocco economico e navale per logorare le forze avversarie privandole delle
provvigioni.
Ciò portò ad una NON DIFESA dell’Attica e dunque a grandi devastazioni.
Nelle zone più esterne, come la cora, si sviluppò un primo grande malcontento
nell’operato di Pericle che ebbe come conseguenza una forte INSTABILITA’
POLITICA.
Atene attraversa una forte instabilità politica, ritrovandosi a combattere una guerra
voluta da un uomo che era morto.
NICIA  personaggio politico alla guida degli aristocratici  pace
CLEONE  seguiva il demos  continuazione della guerra
Cleone trascinò Atene in un clima di lotta violenta.
Nel 428 a.C. Cleone represse una ribellione scoppiata nella città di Mitilene che
aveva lasciato la lega Delio attica passando dalla parte di Sparta. I promotori della
rivolta vennero giustiziati, la flotta requisita, le mura abbattute e il territorio suddiviso
fra i cleruchi, cittadini attici di modesta estrazione sociale.
Im risposta Sparta distrusse con crudeltà la polis di Platea (alleata di Atene)
attuando un massacro di donne, uomini e bambini.
Un avvenimento inaspettato fece cambiare le sorti della guerra, Atene vinse una
battaglia presso il promontorio della Messenia.
Gli spartani, che si credevano ormai i vincitori, si dovettero dunque ricredere.
Due personaggi fondamentali di questa prima fase sono Cleone e Brasida
(condottiero spartano), soprannominati i “pestelli della Grecia” dal commediografo
Aristofane.
Quando i due morirono nel conflitto di Anfipoli voluto da Brasida ci fu quasi un clima
di sollievo tra il popolo.
Nel 421 a.C. viene stipulata la Pace di Nicia, che prevedeva una tregua di 50 anni
tra le due pòleis e il ritorno alla situazione prebellica (restituzione territori e
prigionieri).
Questo accordo non verrà rispettato
CONCLUSIONE DELLA PRIMA FASE
LA SPEDIZIONE IN SICILIA
Personaggio di maggior spicco in questa fase è ALCIBIADE giovane e brillante
aristocratico ateniese in contrasto con Nicia, capo del partito conservatore. Questa
rivalità durò dal 421-418 a.C.
Alcibiade promuoveva un’azione di disturbo degli equilibri internazionali sottraendo
all’influenza spartana Argo, Eliade e Mantinea.
Sparta violò la pace di Nicia (421 a.C.) con la battaglia di Mantinea 418 a.C.
Anche Atene violò la tregua e nel 415 a.C. mise in atto due iniziative offensive: una
brutale rappresaglia contro Melo e un intervento navale in Sicilia.
L'isola di Melo colonia dorica manteneva una posizione neutrale e quando rifiutò
l'adesione alla coalizione antispartana l'intera popolazione fu sterminata e deportata
dagli ateniesi suscitando lo sdegno di tutta la Grecia.
Platone mette Alcibiade come protagonista di uno dei dialoghi con Socrate.
Socrate filosofo
Alcibiade greco
può essere morto nel
descritto 395camaleontico,
come a.C., non scrisse
egli mai nulla e il suo
si mimetizza. pensiero
In un primo ci è
riportato del
momento suo fedele
si schiera discepolo:
con la sua città,Platone
Atene, ilper
quale immagina
poi passare deifazione
alla dialoghi tra il suoe
spartana
maestroine quella
ritornare i personaggi più venendo
originaria influenti dell’epoca.
sempre accolto come il salvatore.
La spedizione in Sicilia rifletteva le mire espansionistiche ateniesi verso occidente
ed ebbe origine quando la città alleata di Segesta aveva chiesto aiuto di Atene
contro Selinunte.
Alcibiade voleva attuare una spedizione in Sicilia così decise di allestire e condurre
una flotta navale per mettere in atto l’impresa insieme ai suoi colleghi Nicia (che
era per la pace) e Lamaco.
Durante la notte che precede la spedizione accadde qualcosa: le Erme (busti del dio
Ermes posti lungo le strade) vennero sgozzate e gettate a terra.
Gli autori di tale atto vennero definiti ERMOCOPIDI (ermo + copto = tagliatori di
teste).
La colpa ricadde su Alcibiade accusato anche di aver profanato i misteri eleusini.
Successivi studi ritengono che Alcibiade innocente per il primo reato poiché era a
favore della spedizione ma colpevole del secondo in quanto aveva svolto dei riti
segreti in casa sua. Alcibiade fugge a Sparta lasciando la spedizione
La visione della Sicilia come una terra promessa e immensamente ricca fu il punto
cruciale di questo periodo. Commisero un grave passo falso. Sottovalutarono la
reazione degli abitanti autoctoni della Sicilia e la terra si rivelò poco fertile e poco
ricca.
Dopo aver stretto d'assedio Siracusa e aver tentato un assalto navale alla città che
si rivelò fallimentare nel 413 a.C. Atene subì una grave sconfitta, Lamco morì e
Nicia e gli altri ufficiali furono fatti prigionieri e giustiziati, i soldati vennero rinchiusi
nelle latomie.
GUERRA DECELEICA
A seguito del colpo di stato di Teramene si instaurò ad Atene il consiglio dei 400 il
quale creerà un clima di terrore nella pòlis.
Il consiglio dei 400 commise due gravi errori che portarono alla sua disgregazione:
 Le ripetute trattative di pace fallimentari con Sparta
 L’insorgere di un nuovo modello di democrazia accompagnato da due vittorie
che risollevarono la posizione della città nella guerra.
La prima fu la vittoria di Cizico (410 a.C.) che Atene si aggiudicò probabilmente
grazie al ritorno di Alcibiade.
Uno straordinario passo di Nepote ci dice che quando Alcibiade e gli altri strateghi
giunsero al porto del Pireo, il popolo accolse Alcibiade come il salvatore e liberatore
nonostante fosse stato proprio lui a portare in svantaggio la città fuggendo a Sparta.
La seconda fu la vittoria delle Arginuse (406 a.C.) isole nei pressi di lesbo.
Gli strateghi Trasibulo e Teramene, al loro ritorno in patria, vennero accusati di non
aver soccorso i naufraghi dalla tempesta che si abbattè sulle isole a seguito dello
scontro.
Il clima ad Atene è instabile e la pòlis vive un momento di incertezza politica.
Lisandro, re spartano, approfittò di ciò per distruggere la flotta ateniese nel 405 a.C.
ad Egospotami.

Atene venne assediata e cadde definitivamente nel 404 a.C. le condizioni di pace
imposte da Sparta furono devastanti per la pòlis avversaria:
 L’abbattimento delle Makrá Téiche cioè le lunghe mura che cingevano la
città, simbolo della potenza della pòlis
 La rinuncia alla flotta, esclusa una dozzina di triremi
 Lo scioglimento della lega delio-attica
 L’erogazione di una pesante indennità di guerra a Sparta
 Il totale condizionamento della politica estera di Atene
Terminò così il più grande conflitto civile greco.
SUPREMAZIA DI SPARTA
-GOVERNO DEI 30 TIRANNI-
Sparta esercitò una forte ingerenza nella vita politica di Atene affinché questa
divenisse oligarchica.
Ad Atene venne instaurato un consiglio di 30 membri guidati da Crizia con l'incarico
di stendere una nuova costituzione.
Essi vennero soprannominati 30 tiranni poiché abolirono le riforme di Pericle
ridussero i cittadini a soli 3000 e eliminarono gli avversari politici creando un regime
di terrore. Anche in altre pòleis Sparta cercò di instaurare un governo oligarchico
spesso con l'aiuto di presidi militari.
-RIPRISTINO DEL GOVERNO DEMOCRATICO-
Nel 403 a.C. Trasibulo guidò un gruppo di fuoriusciti democratici ed occupo il Pireo,
abbatte il governo dei 30 e ristabilì un regime democratico.
Il vuoto di potere però apriva spazi al ritorno della minaccia persiana, alla lotta
interna fra le pòleis e all'affermazione di nuovi soggetti politici.

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