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L’età d’oro di Atene e la guerra

del Peloponneso
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO

LA SUPREMAZIA ATENIESE SULL’EGEO

Dopo le guerre persiane, le città greche si dividono tra quelle


che desiderano proseguire la battaglia e quelle che
preferiscono stipulare un accordo.
La maggior parte degli ateniesi, guidati da Temistocle,
scelgono l’opzione del conflitto e nel 477 a.C. creano la Lega
di Delo o Lega delio-attica, un’alleanza politica militare.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/LA SUPREMAZIA ATENIESE SULL’EGEO

Ben presto l’uguaglianza tra i membri della Lega viene meno


e Atene impone su tutti la propria supremazia, utilizzando
questa alleanza come uno strumento dell’imperialismo
marittimo ateniese.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/LA SUPREMAZIA ATENIESE SULL’EGEO

Dopo le guerre persiane


l’equilibrio tra Sparta e Atene è
instabile e tra le due potenze
emerge un profondo
antagonismo, dovuto
principalmente alla politica di
Temistocle, che mira a estendere
l’egemonia ateniese all’intera
Grecia.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/LA SUPREMAZIA ATENIESE SULL’EGEO

Nel 417 a.C. Cimone riesce a far ostracizzare Temistocle e


ad assumere la guida del governo. A lui si deve una nuova
schiacciante vittoria sulla Persia (469 a.C.) e l’adozione di
una politica filospartana.
Sparta però non accetta l’aiuto ateniese, facendo così
perdere credibilità alla politica di Cimone che viene
ostracizzato nel 462 a.C.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO

L’ETÀ DI PERICLE

Dopo l’allontanamento di Cimone il


potere passa ai democratici di Efialte.
Egli pone fine alla politica filospartana
e riduce i poteri dell’areòpago, ma nel
461 a.C. viene ucciso dai suoi
oppositori. Alla guida dei democratici
si pone quindi Pericle.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/ L’ETÀ DI PERICLE

L’azione di Pericle ha sostanzialmente due obiettivi:


• rafforzare la democrazia ampliando i poteri del dèmos e
favorendo i ceti sociali più bassi (i teti);

• consolidare l’egemonia marittima e commerciale di


Atene, esercitando un vero e proprio dominio su tutto il
mondo greco.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/ L’ETÀ DI PERICLE

Nel trentennio in cui Pericle domina la scena politica


ateniese, la città esercita anche un’indiscussa supremazia a
livello culturale sul mondo greco. Il V secolo a.C. è
conosciuto infatti come il secolo d’oro di Atene, che dà
inizio all’età classica.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/ L’ETÀ DI PERICLE

Tra il 460 e il 454 a.C. Pericle avvia una campagna in Egitto,


che però non dà i risultati sperati. Dopo la pace di Callia,
che stabilizza la situazione precedente alla guerra, e la fine
delle guerre contro la Persia, si riaccendono le tensioni con
Sparta: Atene stipula un’alleanza con Megara e provoca un
conflitto. La situazione si risolve nel 455 a.C. con una tregua
trentennale che separa le aree di influenza delle due città.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO

SPARTA CONTRO ATENE

L’equilibrio raggiunto tra Sparta e Atene viene interrotto


dalla guerra del Peloponneso (431 a.C.).
La causa immediata della guerra è l’attacco spartano ad
Atene, ma la causa profonda è l’aggressivo atteggiamento
espansionistico tenuto da Atene, che minaccia l’autorità di
Sparta nel Peloponneso.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/SPARTA CONTRO ATENE

Durante la prima fase del conflitto, Pericle, consapevole


della superiorità delle forze terrestri spartane, preferisce
evitare uno scontro campale e asserraglia gli ateniesi entro
le Lunghe Mura. Dal 430 a.C., però, un’epidemia di peste
decima la popolazione ateniese e nel 429 a.C. muore lo
stesso Pericle.

Prima fase (guerra archidamica): 431 a.C.-421 a.C.


L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/SPARTA CONTRO ATENE

A capo dei democratici si pone Cleone, che tenta di


allontanare da Atene il conflitto assalendo dal mare alcuni
centri del Peloponneso. Logorate dai lunghi combattimenti,
Sparta e Atene nel 421 a.C. giungono alla pace di Nicia, che
ristabilisce la situazione vigente prima del conflitto.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/SPARTA CONTRO ATENE

Alcibiade, nuova guida di Atene, convince la città a inviare


degli aiuti a Segesta, al tempo in lotta contro la spartana
Siracusa, pensando di imporre così il controllo ateniese
sull’intera Sicilia greca. Tuttavia, alla fine della battaglia
Atene si ritrova senza l’intera flotta e senza la maggior parte
dei suoi soldati.

Fase intermedia: 415 a.C.-413 a.C.


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La sconfitta getta Atene in una profonda crisi, della quale


approfittano gli spartani. Questi infatti cercano un’alleanza
con i persiani, concedendgli in cambio la sovranità sulle
colonie ioniche. Fortemente indebolita, Atene viene
definitivamente sconfitta nella battaglia navale di
Egospotami e nel 404 a.C. è costretta alla resa.

Ultima fase (guerra deceleica): 413 a.C.-404 a.C.


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LE EGEMONIE DI SPARTA E TEBE

Gli spartani impongono ad Atene dure condizioni di pace:

• la distruzione della flotta da guerra, salvo dodici navi;

• lo scioglimento della Lega di Delo;

• l’entrata di Atene nella Lega del Peloponneso;

• l’istaurazione di un regime oligarchico gradito a Sparta.


L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/LE EGEMONIE DI SPARTA E TEBE

Il clima di “terrore” instaurato dai


Trenta magistrati proposti da Sparta,
anche noti come i “Trenta tiranni”,
dura solo fino al 403 a.C., quando un
gruppo di esuli democratici abbattono
il regime e ripristinano la democrazia.
Tuttavia, l’epoca dell’egemonia
marittima ateniese è ormai tramontata.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/LE EGEMONIE DI SPARTA E TEBE

Le póleis greche, che per l’indipendenza propria e di quella


delle colonie hanno combattuto le guerre persiane, non
accettano che sia il Gran Re ad esercitare la sovranità sulla
Ionia. L’occasione per liberare questi territori dall’autorità
persiana si presenta quando Ciro il Giovane cerca di
usurpare il trono del fratello Artaserse, legittimo sovrano.

Effettiva influenza della Persia nella vita politica della Grecia


L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/LE EGEMONIE DI SPARTA E TEBE

Sparta invia degli opliti in Persia in aiuto di Ciro, ma la


spedizione si risolve in un fallimento. Il Gran Re stipula
un’alleanza con Atene, distruggendo nel 394 a.C. la flotta
spartana a Cnido. Forte di questa vittoria, Artaserse
decide di continuare a battersi ma la successiva guerra di
Corinto non porta ad alcun risultato definitivo. Nel 386 a.C.
i greci negoziano con la Persia la “pace del re”.
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Nel 382 a.C. Sparta, preoccupata per la crescente


importanza di Tebe, decide di occupare la città e di imporvi
un governo oligarchico. Dopo poco, però, un gruppo di
esuli tebani, guidati dai generali Pelopida ed
Epaminonda, riprendono il controllo di Tebe e creano una
confederazione di città in funzione antispartana, azione
espressamente vietata dalla “pace del re”.
L’ETÀ D’ORO DI ATENE E LA GUERRA DEL PELOPONNESO/LE EGEMONIE DI SPARTA E TEBE

Sparta e Tebe giungono così allo scontro (371 a.C.). I tebani


usano per la prima volta la tattica di combattimento detta
ordine obliquo, riuscendo a prevalere sugli spartani. Con la
prima sconfitta di Sparta inizia la fase dell’egemonia
tebana. Si tratta, però, di un periodo breve.

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