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Unità di Apprendimento – Laboratorio di Geografia, TFA 2014 UNIFE Cinzia Pepe

Laboratorio di Geografia – Prof. Uccellatori, UNIFE

TFA 2014/2015: classi di concorso A043/A050

Candidata: Cinzia Pepe

Unità di Apprendimento di Geografia – La Francia

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Unità di Apprendimento – Laboratorio di Geografia, TFA 2014 UNIFE Cinzia Pepe

Titolo: La Francia

Premessa: Ho deciso di sviluppare un’unità di apprendimento sulla Francia, Paese


principale dell’area atlantica, per diverse ragioni:

- La Francia è la più grande potenza politica ed economica confinante con


l’Italia;
- E’ uno dei Paesi fondatori dell’UE nonché uno dei sui principali attori politici;
- La sua storia moderna ha fortemente influenzato il pensiero politico-culturale
occidentale (Illuminismo, Rivoluzione Francese);
- La sua storia contemporanea (decolonizzazione delle colonie del nord Africa)
offre ottimi spunti per affrontare con i ragazzi tematiche di massima attualità
quali l’immigrazione e l’integrazione/assimilazione degli immigrati, anche alla
luce dei recenti attentati terroristici compiuti da individui associati al califfato
islamico (ISIS) proprio in Francia.
- L’approfondimento sulla Francia contribuisce in particolare all’arricchimento
di quegli alunni che studiano francese come seconda lingua straniera.

Realtà: unità di apprendimento realizzata per una classe II di medio livello di una
scuola secondaria di primo grado.

Tempi: 6 ore, 3 settimane

Collocazione nel curriculum: unità d’apprendimento da collocarsi all’inizio della


seconda metà del I quadrimestre, vale a dire nel mese di Dicembre circa.

Prerequisiti

Prerequisiti Trasversali Educativi


- Essere in grado di conservare e utilizzare in maniera appropriata il materiale fornito dall’insegnante

- Sapersi organizzare per rispettare le scadenze delle consegne richieste dell’insegnante

- Conoscere ed essere in grado di rispettare le regole della convivenza scolastica

- Sapersi rivolgere in modo rispettoso verso gli insegnanti, i collaboratori scolastici e i compagni di
classe

- Saper lavorare individualmente, in coppia e in gruppo

- Partecipare attivamente alle lezioni, sapendo instaurare momenti di dialogo e confronto costruttivo
con i docenti e con i compagni, rispettando le opinioni ed i tempi altrui

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- Saper esporre in maniera adeguata e pertinente la propria opinione

Prerequisiti Trasversali Cognitivi Prerequisiti Disciplinari

- Saper comprendere la lingua italiana in


Elementi acquisiti nei primi mesi del primo
forma orale e scritta
quadrimestre della classe II e nel corso della classe I.

- Riuscire a prendere appunti in maniera


Conoscenze (sapere)
semplice e schematica, cogliendo le
informazioni principali del discorso
Nei primi mesi del primo quadrimestre:
dell’insegnante
- La regione iberica (conoscenza degli aspetti
- Saper leggere, utilizzare e creare fisici, sociologici, politici ed economici)
autonomamente tabelle, mappe - L’Europa fisica e l’Unione Europea (differenza
concettuali, schemi riassuntivi e riepilogativi tra i due concetti, conoscenza fisica del
di argomenti trattati durante le lezioni territorio europeo ed elementi di integrazione
politica dell’UE)
- Saper leggere e interpretare immagini e
illustrazioni riuscendo a cogliere i
Nel corso della classe I:
collegamenti con gli argomenti
- La cartografia e la riduzione in scala
corrispondenti
- La morfologia del continente europeo

- Essere in possesso di capacità di analisi e (montagne, colline, pianure)

sintesi - Idrografia del continente europeo


- Mari e coste d’Europa
- Riuscire a cogliere i nodi concettuali degli - Il clima e le aree climatiche mondiali ed
argomenti di studio e le relazioni logiche che europee
intercorrono tra essi, anche a livello - Gli ambienti naturali dell’Europa
interdisciplinare se opportunamente guidati - Conosce le relazioni tra fattori climatici e
dall’insegnante caratteristiche dell’ambiente
- Saper esporre in modo chiaro oralmente e - La demografia europea
per iscritto i contenuti appresi - Le città
- Essere in grado di ricavare le informazioni - Le risorse energetiche e l’economia (i tre
essenziali dalle diverse tipologie di settori economici: primario, secondario,
documenti terziario)
- Essere in grado di comprendere quanto Abilità (saper fare)
letto da altri o detto in classe
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- Saper effettuare ricerche autonome su - Sapere leggere ed interpretare coordinate


qualsiasi argomento allo scopo di conoscere geografiche
o approfondire particolari tematiche - Saper leggere ed analizzare i diversi tipi di
proposte dall’insegnante carte geografiche e tematiche
- Saper riflettere su informazioni, concetti, - Saper leggere ed interpretare tabelle, grafici,
dati e nozioni acquisiti attraverso lo studio fotografie ed immagini satellitari
individuale o l’ascolto e la partecipazione - Saper collocare nello spazio elementi e
alle lezioni, ricavandone punti di vista e fenomeni geografici fondamentali
opinioni personali, motivati e giustificati - Saper usare i termini specifici del linguaggio
geografico relativamente agli argomenti
studiati
- Saper individuare le relazioni che intercorrono
tra fattori climatici e caratteristiche
dell’ambiente
- Saper utilizzare in maniera appropriata il libro
di testo e l'atlante
- Saper fare confronti tra realtà territoriali
diverse se guidati dall’insegnante.

Obiettivi

Obiettivi Trasversali Educativi


- Migliorare il senso di responsabilità rispettando e utilizzando in maniera appropriata il materiale
fornito dall’insegnante
- Migliorare la capacità di rispettare le scadenze delle consegne richieste dall’insegnante
- Migliorare la partecipazione attiva alle lezioni instaurando momenti di dialogo costruttivo con
l’insegnante ed i compagni, rispettando le opinioni e i tempi altrui
- Perfezionare la capacità di rivolgersi in modo rispettoso verso gli insegnanti, i collaboratori scolastici e
i compagni
- Migliorare la collaborazione durante i lavori di gruppo o in coppia e la capacità di lavoro individuali
Obiettivi Trasversali Cognitivi Obiettivi Disciplinari
- Arricchimento del proprio repertorio Conoscenze (sapere)

lessicale non soltanto di natura geografica,


- Arricchimento del linguaggio terminologico
ma anche storica, politica e culturale
geografico
- Migliorare la capacità di analisi e di sintesi
- Migliorare la capacità di osservazione e

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- Migliorare il senso critico e la capacità di miglioramento del senso dello spazio

analisi e di argomentazione - Miglioramento delle capacità descrittive di

- Perfezionare la capacità di ascolto ai fini immagini

della corretta percezione di quanto detto o - Miglioramento della capacità di comprendere


letto da altri un brano di attualità di argomento geografico

- Migliorare l’esposizione, sia orale che o collegato alla geografia

scritta, dei contenuti appresi - Miglioramento della capacità di tradurre

- Migliorare la capacità di ricavare le elementi quantitativi in qualitativi e viceversa

informazioni da diverse tipologie di - Miglioramento della capacità di comparare


documenti dati qualitativi e quantitativi tra Paesi

- Migliorare la capacità di interpretazione e d’Europa

rielaborazione critica delle informazioni - Acquisizione delle conoscenze chiave


ricavate da un testo o dalla partecipazione riguardanti territorio, economia, storia e
alle lezioni situazione politico-sociale della Francia

- Potenziare la capacità di interpretazione, - Aumentare la sensibilizzazione della classe ai


utilizzo e creazione autonoma di tabelle, temi ambientali
mappe concettuali, schemi riassuntivi e - Acquisizione dei contenuti trattati nell’unità di
riepilogativi di argomenti trattati durante le apprendimento, non solo di quelli chiave
lezioni sopra menzionati, ma anche di quelli di
- Migliorare la capacità di interpretare approfondimento: il nucleare, les banlieues e
immagini e illustrazioni riuscendo a cogliere la legge sulla laicità.
i collegamenti con gli argomenti
corrispondenti Abilità (saper fare)
- Migliorare la capacità di creare collegamenti
fra gli argomenti affrontati all’interno di una - Saper analizzare i temi affrontati nell’UDA
stessa disciplina (territoriali, economici, storico-culturali e di
- Migliorare la capacità di creare collegamenti approfondimento) utilizzando non solo libro di
a livello multidisciplinare testo ed atlante, ma anche altre fonti
- Potenziare la capacità di riflessione su suggerite dall’insegnante o ricercate in attività

informazioni, concetti, dati e nozioni di gruppo, di coppia o individuali


acquisiti attraverso lo studio individuale o la
partecipazione alle lezioni, ricavandone
punti di vista e opinioni personali, motivati e

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giustificati

- Potenziare la capacità di fare ricerche


autonome su qualsiasi argomento allo scopo
di conoscere o approfondire una particolare
tematica proposta dall’insegnante

Finalità

- Sviluppare una visione globale della disciplina geografica


- Stimolare la comprensione e riflessione critica sui temi affrontati nell’ambito
dell’unità di apprendimento
- Stimolare l’interesse per la disciplina nella sua globalità
- Stimolare l’interesse alla conoscenza degli Stati d’Europa
- Stimolare l’interesse all’approfondimento della conoscenza della Francia
- Formare cittadini europei più consapevoli
- Stimolare l’interesse per le tematiche ambientali
- Educare al rispetto dell’ambiente
- Educare alla solidarietà, alla conoscenza e al rispetto della diversità

Collegamenti interdisciplinari

Educazione civica: la forma di governo semipresidenziale; comparazione tra la forma


di governo semipresidenziale e quella repubblicana (incontrata nell’ambito
dell’unità di apprendimento già svolta sul Portogallo); comparazione tra la forma di
governo semipresidenziale e la monarchia costituzionale (incontrata nell’ambito
dell’unità di apprendimento già svolta sulla Spagna).

Storia: percorso diacronico sulla storia della Francia con particolare focus sulla
rivoluzione francese e sulla decolonizzazione delle colonie nord-africane.

Seconda lingua straniera (francese): approfondimenti sulla laicitè e les banlieues.


Mentre il docente di geografia svolge un percorso di approfondimento sui due
argomenti appena menzionati, il docente di francese può proporre alla classe la
lettura di articoli di giornale in lingua originale su questi stessi temi.

Inoltre il docente di seconda lingua straniera può proporre alla classe attività di
gruppo sui monumenti ed attrazioni principali della capitale francese.

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Scienze: mentre il professore di scienze illustrerà ai ragazzi il funzionamento di una


centrale nucleare, il professore di geografia avvierà un percorso di approfondimento
sui vantaggi e gli svantaggi delle centrali nucleari.

Metodologia

- Lezioni frontali e dialogiche con attività guidate dall’insegnante


- Attività di brainstorming
- Cooperative learning
- Attività di studio e ricerca individuali e di coppia
- Dibattiti e confronti tra gli alunni coordinati dall’insegnante
Strumenti
- Libro di testo: Porino, G., Capo Horn, Lattes, 2013
- Libro di testo semplificato
- Altro manuale consultato dalla docente: Fré, A., Sala, F., Geo City, Garzanti,
2013
- Atlante geografico
- LIM
- Ricerche effettuate dagli alunni
- Immagini scaricate da internet dall’insegnante

Attività di verifica

In itinere Sommativa Finale


- Domande orali in classe per - Verifica composta da domande
verificare la comprensione e aperte da svolgersi in un’ora
l’acquisizione dei contenuti - Verifiche composte da domande
principali delle lezioni aperte e chiuse semplificate per
- Correzione degli esercizi o delle gli alunni BES da svolgersi in
attività da svolgere a casa a livello un’ora
individuale o di gruppo

Criteri di valutazione

Sia per le verifiche in itinere che per quella sommativa i criteri di valutazione
prevedono il raggiungimento degli obiettivi disciplinari, quali:
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- Acquisizione delle conoscenze chiave riguardanti territorio, economia e


situazione politico-sociale della Francia
- Acquisizione dei contenuti trattati nell’unità di apprendimento, non solo di
quelli chiave sopra menzionati, ma anche di quelli di approfondimento: il
nucleare, les banlieues e la legge sulla laicità
- La capacità di analisi critica dei contenuti chiave e di approfondimento
dell’UDA

L’insegnante valuterà inoltre l’ uso degli strumenti e della terminologia propri della
disciplina.

Attività di recupero

- Il recupero verrà effettuato prevalentemente in itinere sia attraverso il


controllo dei compiti domestici che mediante lo svolgimento di attività in
classe con la guida dell’insegnante. Con queste attività il docente riprende i
concetti fondamentali delle lezioni precedenti al fine di chiarire eventuali
dubbi e incomprensioni.
- Durante la correzione della verifica sommativa l’insegnante effettuerà una
seconda attività di recupero, mirata alla ripresa di specifici contenuti che dalla
verifica risulteranno non appresi o solo parzialmente acquisiti, accertandosi
che gli allievi abbiano compreso i propri errori.
- Se ritenuto necessario, il docente potrà decidere di effettuare un’ulteriore
attività di recupero dedicando una lezione aggiuntiva di natura riassuntiva e
riepilogativa dell’argomento trattato mediante l’uso di slides power point.

Contenuti

Lezione 1 (1 ora): Premessa. Confini, isole, territorio (morfologia continentale e


costiera), mari, idrografia, clima e ambiente.

Lezione 2 (1 ora): Economia e storia

Lezione 3 (2 ore): Popolazione, politica e società

Lezione 4 (1 ora): Verifica sommativa

Lezione 5 (1 ora): Consegna verifica ed eventuali attività di recupero

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Esecuzione

Lezione 1 (1 ora).

L’insegnante presenta l’argomento dell’unità di apprendimento alla classe,


delineandone contenuti ed obiettivi disciplinari. La docente spiega agli alunni che la
Francia è il principale Stato dell’area atlantica e chiede loro di ricordare quali sono
gli elementi climatici e territoriali di tale area, facendo da mediatrice alle risposte
degli alunni. Si tratta di un semplice ripasso perché infatti gli studenti già conoscono
le caratteristiche climatiche e territoriali di tale area, avendo studiato in prima
media le aree climatiche europee, le pianure e i rilievi d’Europa. Nell’ambito delle
pianure d’Europa hanno trattato le depressioni ed i polder (Paesi Bassi). (5 minuti).

L’insegnante chiede agli studenti di aprire il loro Atlante alla pagina in cui è riportata
la mappa fisica della Francia. L’insegnante accende la LIM e vi carica la mappa fisica
della Francia.

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L’insegnante chiede agli studenti di osservare la carta. Dopo alcuni secondi chiede di
elencare ad un allievo di individuare i confini della Francia. Se l’alunno non si
dimostrerà ancora in grado di utilizzare opportunamente la terminologia geografica
( mare, canale o stretto, oceano e punti cardinali), l’insegnante chiederà ad un altro
alunno di intervenire per aiutare il compagno in difficoltà, facendo dunque attività di
recupero su quei prerequisiti che avrebbero già dovuto essere stati acquisiti.

L’insegnante ripete e chiarifica poi alla classe i concetti emersi dalle riposte
dell’alunno: la Francia è bagnata a Nord-Ovest dal Canale della Manica, ad Ovest
dall’Oceano Atlantico, a Sud dal Mar Mediterraneo e confina a Nord-Est con Belgio,
Lussemburgo e Germania, ad Est con Germania, Svizzera ed Italia e a sud con Spagna
e Andorra.

L’insegnante fa notare agli alunni che appartiene alla Francia anche l’isola della
Corsica, e chiede ad un alunno di localizzarla sul suo Atlante. L’insegnante precisa
che fanno parte del territorio francese anche dei possedimenti d’oltre mare, negli
Oceani Atlantico, Pacifico ed Indiano, rimasti alla Francia dopo la caduta del suo
impero coloniale. L’insegnante chiede poi agli alunni di individuare sul planisfero i
tre Oceani sopra menzionati e ricordare quali sono i continenti che da essi sono
separati. (10 minuti).

L’insegnante chiede agli alunni di svolgere in coppia la seguente attività: “Individua,


osservando l’Atlante, gli elementi territoriali che fanno da confine naturale tra la
Francia e altri Paesi con essa confinanti”. Le coppie saranno formate da un alunno
più bravo e da uno meno bravo, secondo quanto previsto dal metodo del
cooperative learning. (10 minuti).

L’insegnante controlla in forma dialogica l’attività svolta dalle coppie di alunni e farà
in modo che emergano tutti i seguenti confini naturali: i Pirenei a Sud, che separano
la Francia da Spagna e Andorra, le Alpi tra Francia ed Italia ed in parte Svizzera, il
lago di Ginevra tra Francia e Svizzera, il la catena del Giura, tra Francia e Svizzera e il
fiume Reno, tra Francia e Germania.

L’insegnante chiede poi alla classe di individuare i restanti massicci francesi, sempre
basandosi sull’osservazione dell’Atlante. Emergerà così la presenza del Massiccio
Centrale, nel sud del Paese, dei Vosgi quasi ai confini con la Germania e
dell’altopiano delle Ardenne ai confini con il Belgio.

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L’insegnante chiede ad un altro studente di individuare i maggiori fiumi francesi e la


loro foce. Vengono individuati così la Garonna e la Loira, che sfociano nell’Oceano
Atlantico, la Senna, che attraversa Parigi e sfocia nella Manica, il Reno, che sfocia nel
Mare del Nord e il Rodano, che sfocia nel Mar Mediterraneo.

L’insegnante fa notare agli alunni che il fiume più lungo di Francia è la Loira e che i
fiumi francesi che scorrono in pianura sono quasi tutti navigabili. L’insegnante spiega
anche che questi fiumi hanno dato origine a pianure alluvionali (gli studenti
conoscono già il significato di questa terminologia avendo studiato le pianure in
prima media) e le indica sulla LIM: Bacino d’Aquitania, Bacino di Parigi, Pianura
Alsaziana, Piana del Rodano e Piana della Saona. Il docente dice anche che il maggior
lago francese è il Lago di Ginevra, già precedentemente menzionato poiché ai
confini con la Svizzera.

L’insegnante indica agli alunni utilizzando la LIM i due principali golfi di Francia, vale
a dire il golfo del Leone ed il golfo di Guascogna. Fa poi notare la presenza di una
grande penisola a nord-ovest, cioè la Penisola Bretone. (10 minuti)

L’insegnante mostra agli alunni le seguenti foto di alcune coste francesi:

Spiaggia di Biarritz, nel Golfo di Guascogna.

Promontorio di Quiberon, Bretagna.

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Normandia, Falesie

Camargue, golfo di Leone.

L’insegnante chiede agli studenti di lavorare in coppia: devono osservare e


descrivere le quattro immagini sul quaderno. Gli studenti sono abituati a descrivere
immagini costiere avendolo già fatto nell’ambito della classe prima quando hanno
studiato i mari e le coste (10 minuti).

Dopo aver ascoltato le descrizioni di alcune delle coppie di alunni (ad esempio: costa
bassa e sabbiosa, rocciosa, alta e rocciosa, falesia, paludosa), l’insegnante spiega che
infatti:

1) la costa occidentale, bagnata dall’Atlantico e affacciata sul golfo di Guascogna


è prevalentemente lineare e sabbiosa (prima fotografia);
2) che la costa nord occidentale, a partire dalla penisola bretone, è rocciosa e
ricca di promontori ed insenature (seconda fotografia), fino ad arrivare alle
coste del canale della Manica, che sono falesie a strapiombo sul mare (terza
fotografia);
3) che la costa Mediterranea è prevalentemente paludosa ad ovest della foce del
Rodano. Spiega inoltre che la zone della Camargue è luogo di sosta e di
habitat di numerose specie protette di uccelli, tra cui i fenicotteri rosa (quarta
fotografia). Le coste sono invece rocciose ad est della foce del Rodano.
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L’insegnante chiede agli alunni di osservare il planisfero e la posizione della Francia


su di esso per individuarne le caratteristiche climatiche. Gli studenti hanno già
studiato il clima nel corso del primo anno della scuola secondaria di primo grado e
conoscono la suddivisione delle fasce climatiche del continente europeo: sono
dunque in grado di elencare e localizzare le principali fasce climatiche francesi: clima
atlantico nella Francia settentrionale ed occidentale, clima continentale nel centro
del Paese, clima mediterraneo a sud ed alpino/di montagna sulle Alpi e sui Pirenei.
Gli studenti non solo conoscono le caratteristiche di queste aree climatiche, ma sono
anche in grado di associare ad ogni clima la relativa vegetazione: zone coltivate e
brughiere al nord, macchia mediterranea a sud e foreste di conifere e verdi pascoli
nelle zone alpine. L’insegnante chiede agli studenti quali sono le caratteristiche delle
fasce climatiche da loro menzionate e chiede loro, sempre a mo’ di ripasso, di
esplicitare l’associazione clima/vegetazione di cui dovrebbero già essere a
conoscenza. L’insegnante mostra con la LIM la mappa dei climi in Francia e fa notare
agli studenti la presenza di zone di transizione. (10 minuti).

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L’insegnante assegna agli studenti la seguente attività da svolgere a casa (5 minuti):


- studiare territorio, idrografia, clima e vegetazione della Francia
- Rispondere per iscritto alle seguenti domande:
a) Da quali mari è bagnata la Francia?
b) Con quali stati confina la Francia?
c) Quali sono i principali fiumi della Francia?
d) Quali sono le principali montagne e pianure francesi?
e) Quali sono le caratteristiche delle coste francesi?
f) Qual è il fattore fondamentale che determina il clima prevalente in
Francia?
g) In Francia è presente il clima Mediterraneo? Se sì, dove?
h) In quali parti del territorio francese predomina il clima alpino?
i) Cos’è la Camargue?

Lezione 2 (1 ora).

Verifica in itinere: l’insegnante chiede se ci sono domande riguardo alla lezione


precedente. Se ci sono domande, chiede ad altri alunni di cercare di rispondere ai
dubbi dei compagni. L’insegnante ascolta le risposte ed interviene solo se gli
studenti sono in difficoltà o stanno rispondendo ai quesiti dei compagni in maniera
sbagliata. La verifica in itinere continua con la correzione dei compiti, che serve
all’insegnante per valutare la buona riuscita del processo di apprendimento. (10
minuti).

L’insegnante, dopo aver introdotto l’argomento del giorno, spiegando agli studenti
che la Francia è il sesto Paese più industrializzato del mondo, invita gli alunni a
disegnare uno schema di questo tipo sul quaderno:
Primario Secondario Terziario

Chiede poi ai ragazzi di lavorare in coppia. L’insegnante forma le coppie cercando di


affiancare gli studenti BES e stranieri ad alunni più bravi, per favorire il processo di
cooperative learning tra i membri della classe. Ogni coppia dovrà completare lo
schema utilizzando come fonte le informazioni riportate nel libro di testo. Tale
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metodo serve ai ragazzi per imparare ad estrapolare dal manuale le informazioni


essenziali ed imparare a schematizzarle opportunamente. I ragazzi hanno già
studiato nel corso del I anno di scuola media i tre settori dell’economia. Tuttavia il
lavoro di coppia permette anche un ripasso per gli alunni meno preparati. (15
minuti).

L’insegnante chiede poi ad una coppia di leggere cosa ha scritto nella casella
riservata al settore primario, ad un’altra quella dedicata al secondario e ad un’altra il
terziario. In caso di difformità, le altre coppie potranno intervenire di volta in volta
per correggere collettivamente il lavoro svolto dai compagni.
Alla fine dell’attività gli alunni dovranno ritrovarsi sul quaderno una tabella di questo
tipo:

Primario Secondario Terziario


Agricoltura: cereali, Industria siderurgica, Pubblica amministrazione,
barbabietole, patate, automobilistica, tessile, finanza e commercio
spinaci, piselli, vite chimico-farmaceutica, (Parigi); Turismo (primo
Allevamento: bovini, aeronautica e posto tra le mete
caprini, ovini aerospaziale (Tolosa), turistiche mondiali: Parigi,
Pesca: diffusa. Importante agroalimentare (Francia Normandia, Bretagna,
l’allevamento di ostriche primo produttore Provenza, Corsica, castelli
Attività estrattive: bauxite mondiale di vino ed i della Loira); trasporti:
formaggi francesi sono porti sull’Atlantico, sulla
esportati in tutto il Manica e sul
mondo), petrolchimica, Mediterraneo (Marsiglia),
centrali nucleari TGV, aeroporto Charles De
Gaulle a Parigi

Il docente sottolinea agli studenti il fatto che la Francia abbia 19 centrali nucleari,
che non solo soddisfano gran parte del fabbisogno energetico nazionale (77%), ma
permettono a Parigi anche di esportare l’energia elettrica prodotta ai Paesi
confinanti, tra cui l’Italia. (15 minuti).

L’insegnante passa poi al secondo argomento del giorno, vale a dire le tappe
fondamentali della storia della Francia. L’insegnante spiega che l’argomento ben si
collega con ciò che la classe sta studiando in storia, cioè l’età moderna (guerre di
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religione, l’Assolutismo del Re Sole, Illuminismo, Rivoluzione Francese), in un’ottica


multidisciplinare di apprendimento. La docente specifica inoltre che la conoscenza
del colonialismo francese e della decolonizzazione dei possedimenti d’oltremare
appartenuti alla Francia serviranno per meglio comprendere la struttura della
popolazione della Francia contemporanea e le problematiche ad essa collegate.
L’insegnante comunica anche che queste tematiche saranno trattate nella lezione
successiva.

La docente spiega dunque brevemente le seguenti tappe della storia francese: la


presenza delle tribù galliche sconfitte da Giulio Cesare; l’appartenenza all’Impero
Romano; la dinastia dei Franchi; la dinastia dei Carolingi, Carlo Magno ed il Sacro
Romano Impero; l’avvento dei Capetingi; l’Assolutismo del Re Sole; l’Illuminismo e la
Rivoluzione Francese con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino;
Napoleone Bonaparte; la Francia nelle due guerre mondiali e la perdita delle
colonie. L’insegnante si sofferma in particolare sulla Rivoluzione Francese e la
Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, in quanto collegamento
interdisciplinare con Educazione Civica, e sulla decolonizzazione del Nord Africa:
Tunisia e Marocco nel 1956 e l’Algeria nel 1962. (15 minuti).

L’insegnante assegna agli studenti le seguenti attività da svolgere a casa (5 minuti):

- studiare economia e storia della Francia


- Rispondere alle seguenti domande:
a) Quali sono i principali prodotti dell’agricoltura francese?
b) Di quale fonte di energia è ricca la Francia?
c) Quali sono i settori trainanti dell’industria?
d) Quale ruolo economico svolge il turismo?
- Osserva la mappa tematica e descrivi le attività economiche prevalenti nelle
seguenti aree:

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a) Marsiglia
b) Avignone, Montpellier, Carcassonne
c) Tolosa
d) Penisola Bretone
e) Parigi
f) Aree di confine tra Belgio e Germania
- fare una ricerca sintetica sui vantaggi e gli svantaggi del nucleare. Questo
compito è stato assegnato per favorire il raggiungimento dell’obiettivo
trasversale di aumentare il senso critico e la capacità di analisi ed
argomentazione dei ragazzi, nonché l’obiettivo disciplinare di sensibilizzare la
classe ai temi ambientali.

Lezione 3 (2 ore).
Verifica in itinere: l’insegnante chiede se ci sono domande sugli argomenti della
lezione precedente. Se ci sono domande, chiede ad altri alunni di cercare di
rispondere ai dubbi dei compagni. L’insegnante ascolta le risposte ed interviene solo

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se gli studenti sono in difficoltà o stanno rispondendo ai quesiti dei compagni in


maniera errata.
La verifica in itinere continua con la correzione dei compiti. Dopo aver corretto con
metodo dialogico i primi due esercizi, l’insegnante disegna sulla LIM il seguente
schema:

Vantaggi
Svantaggi

Chiederà poi agli alunni di intervenire per alzata di mano ed ordinatamente per
elencare alcuni dei vantaggi e degli svantaggi trovati nella loro attività di ricerca.
Dall’attività dovrebbe venir fuori un elenco pressappoco simile a questo:
VANTAGGI:

1-Le centrali nucleari non producono anidride carbonica e ossidi di azoto e di zolfo,
che sono le principali cause del buco nell’ozono e dell’effetto serra.

2-Indipendenza energetica.

3- Anche se il costo necessario alla costruzione di una centrale è considerevole, i


costi relativi alla produzione di energia sono abbastanza contenuti.
SVANTAGGI:

1- Le scorie nucleari non possono essere distrutte ma solo stoccate in depositi.

2- Localizzazione delle centrali nucleari e dei depositi di stoccaggio. Nessuna


comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti.

3- Sicurezza delle centrali nucleari, trasporto delle scorie e depositi di stoccaggio


(disastri di Chernobyl nel 1986 e di Fukushima nel 2011).

4- Il terrorismo. Si teme che gruppi terroristici possano occupare centrali nucleari e


provocare disastri ecologici.

L’insegnante chiede poi agli studenti se sono favorevoli o contrari al nucleare e se


questa breve attività di ricerca ha fatto loro mutare parere o meno, sia in un senso
che nell’altro (30 minuti).

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Terminate le attività di verifica in itinere, l’insegnante introduce l’argomento del


giorno collegandolo alla decolonizzazione del nord Africa francese studiato
nell’ambito della lezione 2. La docente spiega agli studenti che la Francia, come
molti altri Paesi sviluppati, avrebbe un incremento demografico pari a 0 se non fosse
per i figli degli immigrati provenienti dalle sue ex colonie (in particolare Algeria,
Marocco e Tunisia). La docente mostra con la LIM la piramide dell’età della Francia.
(I ragazzi già ne conoscono il significato avendo studiato in prima media i concetti
fondamentali dello studio della popolazione).

L’insegnante comunica agli studenti che gli immigrati costituiscono all’incirca il 6%


della popolazione. Le seconde e terze generazioni vivono spesso difficoltà di
integrazione che talvolta possono dar luogo a fenomeni di ribellione con relativi
problemi di ordine pubblico. A questo punto l’insegnante nomina les banlieues,
periferie urbane delle città francesi, dove spesso si verificano fenomeni di
intolleranza verso le popolazioni di origine nord-africana e di ribellione delle stesse
alle forze dell’ordine. I ragazzi conoscono già in parte questa realtà della geografia
urbana francese avendo letto articoli sull’argomento direttamente in francese con la
docente di seconda lingua straniera. La docente di geografia mostra agli studenti,
usando la LIM, due immagini:

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Unità di Apprendimento – Laboratorio di Geografia, TFA 2014 UNIFE Cinzia Pepe

L’insegnante divide gli alunni in due gruppi omogenei tra loro e chiede a ciascun
gruppo di osservare uno dei due paesaggi urbani e di nominare un capoclasse che
dopo 5 minuti elencherà le parole che saranno emerse dall’attività di brainstorming
di gruppo. Emergeranno parole quali: degrado, immigrati, felpe, cappucci, sporco,
cemento, palazzi, grigio.

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L’insegnante assegna poi ai due gruppi altre due immagini: la prima è una foto del
quartiere Bastille di Parigi e la seconda del quartiere Marais, sempre a Parigi. I
gruppi riprendono la loro attività di brainstorming dalla quale emergono parole
quali: verde, parchi, alberi, colori, case basse, persone rilassate.
L’attività è volta a fare in modo che i ragazzi prendano coscienza delle diverse realtà
paesaggistiche urbane all’interno di una stessa città e comprendano come gli atti di
vandalismo di cui si sono resi protagonisti diversi giovani abitanti delle banlieues
abbiano trovato terreno fertile in una realtà fatta di degrado sociale, abbandono ed
emarginazione.
(30 minuti).

Sempre sulla LIM, l’insegnante proietta i seguenti dati sulla popolazione, ricavati dal
manuale e relativi all’anno 2013:

Superficie Popolazione Densità


Francia 543.965 Km² 62.106.000 114 abitanti per
Km²
Italia 301.338 Km² 60.788.845 202 abitanti per
Km²

L’insegnante chiede agli alunni cosa notano confrontando i dati. Dalle osservazioni
degli alunni emergerà che la Francia, pur avendo una popolazione di poco superiore
a quella dell’Italia, disponendo di una superficie maggiore, ha una densità media
minore rispetto a quella dell’Italia. Questo semplice esercizio viene fatto
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dall’insegnante per insegnare ai ragazzi ad analizzare sempre i dati facendo


confronti tra Stati. Solo la capacità di confronto e l’acquisizione del concetto di
relatività del dato permette una corretta riflessione sui dati ed un corretta
trasformazione dei dati da quantitativi in qualitativi. (10 minuti).

La docente chiede agli alunni di estrapolare dal manuale le seguenti informazioni e


di aiutarla a completare lo schema proiettato sulla LIM:

Religioni
Lingue
Forma di governo
Capitale e città principali

L’insegnante chiederà a quattro studenti, a turno, di dettarle le informazioni ricavate


dal testo. Lo schema risulterà completato nel seguente modo:

Religioni Cattolici, Protestanti, Musulmani, Atei, Altri


Lingue Francese (ufficiale). Minoranze: Corso, Basco, Catalano,
Occitano, Bretone e Tedesco
Forma di governo Repubblica Semipresidenziale
Capitale e città principali Parigi (capitale), Marsiglia, Lione, Nizza, Strasburgo

Avendo già studiato la penisola iberica ed il territorio della Francia, gli studenti
sanno già dove sono collocate le minoranze di lingua corsa, basca, catalana e
bretone. Tuttavia, l’insegnante chiede agli alunni di aprire l’atlante e di individuare
su di esso la collocazione delle minoranze linguistiche francesi. L’insegnante indica
poi sulla mappa della Francia proiettata sulla LIM le valli francesi ai confini con
l’Italia (laddove si parla occitano), e l’Alsazia (minoranze di lingua tedesca).
L’insegnante anticipa che nella classe terza, quando studieranno il Canada,
noteranno che nella regione del Quebec, appartenuta alla Francia, si parla ancor
oggi francese. (10 minuti).

La docente introduce l’argomento della forma di governo. Chiede agli alunni se


conoscono la forma semipresidenziale. Gli studenti non dovrebbero conoscerla,
avendo fin’ ora incontrato solo la repubblica parlamentare quando hanno studiato il
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Portogallo, e la monarchia costituzionale, quando hanno studiato la Spagna.


L’insegnante spiega agli alunni, sempre utilizzando la metodologia
domanda/risposta, quali sono le differenze tra queste tre diverse forme di governo
(collegamento interdisciplinare con educazione civica). (10 minuti).

L’insegnante chiede agli alunni di prendere l’atlante e di individuare le città


principali della Francia, inclusa la capitale. Chiede poi agli studenti di elencare
brevemente, per alzata di mano, quali sono i principali monumenti ed attrazioni di
Parigi. Gli studenti hanno affrontato questo argomento in seconda lingua straniera
con la docente di francese che ha fatto loro preparare un cartellone su Parigi.
L’insegnante chiede agli studenti se sanno perché le altre città francesi che hanno
individuato sull’Atlante sono importanti. Le risposte che dovranno emergere, con la
guida dell’insegnante, saranno le seguenti:

Marsiglia → importante porto sul Mediterraneo


Nizza → centro turistico
Lione → centro industriale e snodo per i trasporti stradali e ferroviari
Strasburgo → porto fluviale sul Reno e sede del Parlamento europeo, del Consiglio
d’Europa e della Corte Internazionale dei Diritti dell’Uomo. (20 minuti).

L’insegnante impiega l’ultima parte dell’ultima lezione dedicata alla Francia per
menzionare agli studenti un altro tema spinoso legato all’integrazione degli
stranieri, vale a dire la dibattuta “legge sulla laicità”, approvata dal governo francese
nel 2004. La docente spiega come la legge sia nata con lo scopo di limitare gli scontri
tra gruppi di fede religiosa diversa. La legge, però, poiché impedisce l’esposizione
vistosa di simboli religiosi nelle scuole pubbliche, crea dei problemi alle ragazze di
fede musulmana che desiderano portare il velo, divenuto simbolo di resistenza
contro la cultura occidentale e, paradossalmente, di uno Stato laico troppo
ingerente. Gli studenti conoscono l’argomento avendo letto un articolo in lingua
francese con la guida dell’insegnante di seconda lingua straniera. (10 minuti)

L’insegnante assegna agli studenti la seguente attività da svolgere a casa:


- studiare le tre lezioni sulla Francia in vista della verifica.

Lezione 4 (1 ora).

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Verifica sommativa: allegati 1 (verifica standard) e 2 (verifica semplificata per alunni


BES e H). Gli alunni con verifica standard possono usare l’Atlante.
La docente ha deciso di sottoporre una verifica a risposte aperte agli alunni non-BES
per dar loro modo di parlare liberamente e dimostrare di saper effettuare
collegamenti non solo interdisciplinari, ma anche all’interno della stessa disciplina,
mostrando padronanza degli argomenti precedentemente studiati.

Lezione 5 (1 ora).
Correzione verifica ed eventuali attività di recupero.

Bibliografia
Fré, A., Sala, F., Geo City, Garzanti, 2013
Porino, G., Capo Horn, Lattes, 2013
Atlante Geografico

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