Sei sulla pagina 1di 15

Dall’età oscura al mondo della pólis

DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS

LA GRECIA NEI SECOLI BUI

Tra il XII e l’VIII secolo a.C. la Grecia attraversa un periodo di


regresso che si caratterizza per:

• la trasformazione delle città in piccoli villaggi;

• la diminuzione della produttività agricola;

• la quasi totale scomparsa dei commerci;

• l’abbandono dell’uso della scrittura.


DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/LA GRECIA NEI SECOLI BUI

Non potendo più godere degli scambi commerciali, le


comunità di villaggio diventano autarchiche. Il nucleo
fondamentale della società greca di quest’epoca è l’òikos,
la comunità.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/LA GRECIA NEI SECOLI BUI

L’òikos è guidato da un basilèus, una sorta di principe o


signore che governa affiancato da un consiglio degli
anziani (gherusìa), costituito dagli esponenti
dell’aristocrazia guerriera. Il popolo (dèmos) lavora per il
basilèus, ma non gode di un effettivo potere politico.

Aristocrazia: ceto a cui appartengono le famiglie più ricche e


prestigiose
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/LA GRECIA NEI SECOLI BUI

Intorno al XII secolo a.C. i dori arrivano nella penisola


greca. A causa della scarsità di risorse agricole fornite dal
territorio, tra il XI e il X secolo a.C. una parte delle
popolazioni che già abitavano nell’area (eoli e ioni) lascia la
Grecia in un fenomeno migratorio chiamato prima
colonizzazione. Il successivo contatto con le popolazioni
dell’Asia Minore ha un ruolo fondamentale nella costruzione
dell’identità culturale greca.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS

LA PÓLIS NELL’ETÀ ARCAICA

A partire dall’VIII secolo a.C. la civiltà ellenica inizia a


uscire dall’età oscura. I primi segnali di ripresa sono:
• l’introduzione della lavorazione del ferro;

• l’incremento della produzione agricola;

• l’uso della moneta al posto del baratto.

Età arcaica: tra l’inizio dell’VIII secolo a.C. e il VI secolo a.C.


DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/ LA PÓLIS NELL’ETÀ ARCAICA

Intorno all’VIII secolo a.C. si verifica un notevole aumento


demografico e i villaggi iniziano ad aggregarsi in comunità
più ampie, le pòlis, città-Stato autonome e indipendenti con
il diritto di battere una moneta propria, di fondare colonie e
di rapportarsi con le altre entità da pari a pari.
Acropoli: parte alta e fortificata della città dove si trovano gli
edifici sacri

Agorà: piazza posta nella parte più bassa della città dove ha
sede il mercato e la vita pubblica
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/ LA PÓLIS NELL’ETÀ ARCAICA

La pòlis è soprattutto un’entità politica,


costituita dal territorio e dall’insieme dei
cittadini che vi abitano, a cui spetta la
gestione del potere. La cittadinanza,
però, è un diritto ereditario e non può
essere esteso agli stranieri e agli
schiavi. Le donne, invece, godono di
una cittadinanza limitata.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/ LA PÓLIS NELL’ETÀ ARCAICA

Il governo della pòlis è gestito da un numero di famiglie di


proprietari terrieri che costituiscono l’aristocrazia.

I non-aristocratici fanno
parte del dèmos, il popolo,
costituito prevalentemente
da contadini liberi, chiamati
teti, ma anche da artigiani
e mercanti.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/ LA PÓLIS NELL’ETÀ ARCAICA

Tra l’VIII e il VII secolo a.C. la Grecia vive una fase di


incremento demografico che determina un nuovo squilibrio
tra popolazione e risorse, aggravata dall’instabilità politica
dovuta alle tensioni tra l’aristocrazia e il dèmos. Si verifica
quindi un secondo fenomeno migratorio (seconda
colonizzazione) durante il quale i greci toccano ogni
sponda del Mediterraneo ed esportano la propria cultura.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS

L’AFFERMAZIONE DEL DÈMOS

Intorno al VII secolo a.C. il modello della pòlis entra in crisi.


Oltre all’affermarsi di una nuova classe mercantile, la cui
ricchezza è in competizione con quella dell’aristocrazia,
anche l’introduzione della riforma oplitica (oplon significa
scudo), che permette al dèmos di far parte dell’esercito, fa
perdere all’aristocrazia gran parte delle sue prerogative.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/ L’AFFERMAZIONE DEL DÈMOS

Nello stesso periodo le leggi vengono messe per iscritto,


quindi l’amministrazione della giustizia non è più affidata
all’arbitrio degli aristocratici. Approfittando di queste
tensioni, alcuni uomini, detti tiranni, riescono a instaurare
un potere personale e a governare concentrando nelle
proprie mani il potere politico, militare e giudiziario.
Questo fenomeno, però, ha vita breve.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS

RELIGIONE E CULTURA NEL MONDO GRECO

Pur vivendo in comunità


politiche autonome, i greci
sono consapevoli di possedere
la medesima identità, che si
basa prevalentemente su
fattori culturali.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/RELIGIONE E CULTURA NEL MONDO GRECO

I greci sono politeisti e credono nell’esistenza di molteplici


divinità antropomorfe che vivono sull’Olimpo. I riti sono
di carattere pratico e hanno lo scopo di ingraziarsi gli dèi,
mentre è del tutto ignorata la dimensione dell’aldilà.
Un aspetto caratteristico della religione greca è la
convinzione che l’uomo possa conoscere il proprio destino
consultando gli oracoli.
DALL’ETÀ OSCURA AL MONDO DELLA PÓLIS/RELIGIONE E CULTURA NEL MONDO GRECO

Un altro elemento di forte coesione


fra gli abitanti di tutte le póleis greche
sono i giochi sacri, periodicamente
indetti presso i santuari, ai quali può
partecipare ogni greco di condizione
libera.
I giochi più noti e importanti sono le Olimpiadi, celebrate ogni
quattro anni a partire da 776 a.C. presso il tempio di Olimpia.

Potrebbero piacerti anche