Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
"DSA: Funzionamento, Abilitazione, Strategie La gestione del disturbo dalla scuola primaria alla secondaria di secondo grado
Napoli, 24-25 Maggio 2013
Progetto didattica:
Una per tutti, tutti per una!!!
Scuola primaria
Criticit riferite
SCUOLA
Criticit
Difficolt di gestione della classe.
sia a causa della numerosit degli alunni inseriti per classe,
eccellenza
difficolt
media
Disturbo (4%)
Le differenze nelle abilit scolastiche tendono infatti ad accentuarsi col passare del tempo, se non vengono messi in atto interventi compensativi.
Popolazione scolastica di fronte ad un apprendimento Riduzione dei falsi positivi Integrazione dei DSA eccellenza difficolt
media
Disturbo (4%)
Criticit
Certificazioni poco chiare Scuola in difficolt Quali strategie utilizzare?
Criticit
I libri di testo
Arcobaleno in confusione Aliz polgar
Didattica integrata
Progetto sperimentale
Una per tutti
Didattica integrata
I anno
Progetto Didattica Una per tutti, tutti per uno
Scuola primaria
A.N.D.A.
educazione linguistica
A.N.D.A. A.N.D.A
A.N.D.A. A.N.D.A
materiali
patrimonio scolastico e clinico esistente ma modificati in modo tale da essere strumenti efficaci efficienti e funzionali alla didattica curricolare.
aspetti aspetti modulari modulari della della lettura lettura scrittura scrittura e e calcolo calcolo
Struttura
Valutazione competenze in entrata
Schede per ogni funzione
Abilit Punteggio
memorie
linguaggio attenzione
Visuopercezione
Struttura
del percorso pi idoneo da intraprendere, degli strumenti e strategie didattiche utili a quel gruppo classe ed alla formulazione di una programmazione personalizzata per alunno e per quello specifico gruppo classe .
Ciascun alunno
Gruppo classe
percorso
Quali abilit potenziare Quali attivit fare Tempo necessario allautomatizzazione
Finalit:
Progetto sperimentale
Il progetto in corso dopera suggerimenti e proposte sito A.N.D.A : www.andanapoli.it
ALCUNI ESEMPI
educazione linguistica
INDICATORE 2
ABILITA
2a Riconoscere ,leggere e scrivere vocali e consonanti 2b Riconoscere leggere e scrivere sillabe e parole. 2c Riconoscere leggere e scrivere parole note e brevi testi.
T
comunicativo
Lo STAMPATO MAIUSCOLO facilita la scrittura: composto da aste orizzontali,verticali e diagonali, da cerchi e semicerchi, facili da realizzare; - le lettere sono sempre identiche;
Il corsivo il carattere pi difficile: - composto da segni irregolari e difficili da smontare in segmenti distinti;
A
3
Attivit:
Prentazione sillabe
obiettivo
Memorizzare il grafema M
Schede ritagliabili
MA
ME
MI
MO
MU
Attivit:
Dimmi solo la sillaba iniziale
obiettivo
Consolidare le abilit metafonologiche inibizione
Attivit:
Ideazione di parole, disegno
obiettivo
identificazione fono iniziale
Attivit:
PRESENTAZIONE DELLE SILLLABE
obiettivo
Lettura delle sillabe
Schede ritagliabili
LA
LE
LI
LO
LU
Attivit:
Associare la parola allimmagine
obiettivo
Lettura e comprensione di parole
obiettivo
Potenziare la memoria di lavoro
scopa, mela
una
UN ESEMPIO..
Qualunque sia lo strumento scelto per la rilevazione delle difficolt, dovranno essere indagate le seguenti aree:
Per gli alunni individuati positivi alla difficolt (area rossa) in seguito a convocazione personale delle famiglie si potr provvedere a consigliare alle stesse approfondimento diagnostico sulle emerse difficolt nelle modalit di apprendimento delle abilit di lettura e/o scrittura e/o calcolo.
DIDATTICA INTEGRATA
aspetti modulari della lettura scrittura e calcolo componenti attentive esecutive
TRAINING
ECOLOGICO
IL TRAINING ECOLOGICO
Una corretta valutazione neuropsicologica pu mostrare nel dettaglio il meccanismo che presenta maggiore difficolt e su quello strutturare un programma che punti al recupero del sistema o allaumento delle risorse attentive (la benzina) necessarie al corretto funzionamento dellabilit (lettura, scrittura e calcolo).
IL TRAINING ECOLOGICO
oBambini di I e II Primaria
DESTINATARI:
o Bambini che hanno una performance nelle abilit scolari ( in termini di velocit e correttezza)che si colloca tra le -1,3 ds e -1,7 ds e/o debolezza del Sistema Esecutivo o Bambini con un buon funzionamento cognitivo o Bambini che non abbiano difficolt di gestione comportamentale o Bambini che non abbiano difficolt pervasive a carico della narrazione e/o della memoria
METODOLOGIA OPERATIVA:
Incontri periodici con la famiglia per la consegna e la condivisione dellandamento del Training attraverso lillustrazione di grafici riassuntivi. Incontri periodici con il bambino per la somministrazione di prove retest utili al monitoraggio delle abilit su cui si sta lavorando.
METODOLOGIA OPERATIVA:
Incontri periodici con la scuola per :
la condivisione del programma di intervento la verifica della decontestualizzazione degli step raggiunti nelle performance dei moduli e/o nelle F.E. leventuale riprogrammazione ed adattamento degli obiettivi (didattici e/o abilitativi) a breve termine.
Apprendimento Apprendimento
Capacit di evolvere verso una competenza
(Daniela Lucangeli)
Percorsi in salita
Prospettiva daiuto
Se il bambino ce la fa e sale non ha bisogno di aiuto ESPOSIZIONE Se non ce la fa rendergli il compito pi facile
FACILITAZIONE
MODULO CALCOLO
PROCESSI LESSICALI PROCESSI SEMANTICI PROCESSI PRE+SINTATTICI SINTATTICI
CONTEGGIO
CALCOLO A MENTE
Schema Schema dei deiprocessi processidi disviluppo sviluppodelle delleabilit abilitdi dicalcolo calcolo
INNATO E ACQUISITO
MdL
La MdL si riferisce ad aspetti cognitivi on-line di Monitoraggio processamento e mantenimento delle informazioni momento per momento che avviene durante lo svolgimento di compiti di laboratorio o nella vita di tutti i giorni (Baddeley e Logie, 1999, p.28).
FLESSIBILITA
CONTROLLO
INIBIZIONE INIBIZIONE
Analizziamo le Criticit
Gradualit
Tempi
Cosi pi difficile
Dunque .
Progetto didattica
Progetto didattica
INDICATORI DISCIPLINARI
Padroneggiare abilit di calcolo orale e scritto Operare con figure geometriche, grandezze e misure Utilizzare semplici linguaggi logici e procedure informatiche Riconoscere rappresentare e risolvere problemi
invalsi
E il quaderno.
Cornicette
POTENZIAMO
(Camillo Bortolato)
IL DIRITTO DI SBAGLIARE
SCANNERIZZARE QUADERNO
Riconoscergli limpegno
Percorso motivazionale
Inoltre.
Compiti a casa
Compiti a casa
Il giusto carico fa la differenza
gli studi di psicologia cognitiva hanno dimostrato che se necessario esercitare i meccanismi dellapprendimento, per stabilizzare e facilitare il recupero delle conoscenze acquisite, superare un certo numero di ore di studio inutile e rischioso. Ne pu derivare infatti un apprendimento di seguente.
motivazione
disistima.
Promuovere autonomia
Lasciarli soli in una stanza a studiare non va bene, ma altrettanto sbagliato fare i loro compiti: bisogna star loro vicino, senza sostituirsi, si deve partecipare riconoscendone limpegno e gratificandoli quando riescono nel loro lavoro
Affinch.
BIBLIOGRAFIA
Melisa, A., Baron, P., Biancardi A., Carta B., Caviola S., Cazzaniga, S.,et al. (2012). Dislessia e altri DSA a scuola. Trento: Erickson. Stella, G., Savelli, E. (2011). Dislessia oggi. Trento: Erickson. Benso, E. (2011). La Dislessia, Torino: Il Leone verde. Benso, F. (2010). Sistema attentivo-esecutivo e lettura: un approccio neuropsicologico alla dislessia , Torino: Il Leone verde. Benso, F., Usai, M.C., Alcetti, A. & Berriolo, S. (2005a). Il Sistema Attentivo Supervisore nei Disturbi di Apprendimento. Trento: Erikson. Benso, F., Stella, G., Zanzurino, G. & Chiorri, C. (2005 b). Il Fuoco Attentivo e la Dislessia Evolutiva. Dislessia 3 p.p. 275-285, Trento: Erikson. AA.VV. (2004). Dislessia e strumenti compensativi . Firenze: Libri Liberi. Benso F. (2004). Neuropsicologia dellAttenzione. Teorie e Trattamenti nei disturbi specifici di Apprendimento. Pisa: Edizioni del Cerro. Biancardi, A., Mariani E., Pieretti, M. (2003). La dislessia evolutiva. Milano: Franco Angeli. Cornoldi, C., De Beni, R., Gruppo MT. (2001). Imparare a studiare 2. Trento: Erickson. Karmiloff-Smith, A. (1992). Beyond modularity: A developmental perspective on cognitive science. Cambridge: MIT Press.